i racconti erotici di desiderya

Primo incontro


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Cambia lo sfondo
Premessa: questo racconto e' pura fantasia ispirata da contatti avuti su questo sito, buona lettura.



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Avevo scelto cosi, in un afoso giorno di inizio estate, di dare uno scossone alla mia vita.



Era ormai da un po’ di tempo che ero annoiato, e alla ricerca di una parte di me che fino ad ora era sopita dalla frenesia della vita.



E tutto era nato guardando per errore la foto di un magnifico membro maschile in, direi, superba erezione.



Ma si lo sapete…uno di quei siti di esibizioni…..cosi, avevo pensato….”ricevere un pompino e’ fantastico…ma come sara’ farlo?”



E insieme a questa fantasia, ne avevo imbastite di altre molto piu’ profonde….in cui ero alla merce’ di una coppia di sadici padroni.



Decisi quindi di farmi delle foto adeguate allo scopo, e gia’ cominciai a sperimentare il sottile piacere di mettersi in mostra davanti ad un obiettivo…giungendo piu’ di una volta al piacere senza toccarmi…solo per il gusto di farmi vedere.



Una volta in possesso delle foto dicevo, scelsi con cura un sito su cui pubblicarle.



Non fu’ una cosa semplice trovare le persone giuste.



Di continuo arrivavano un fracco di proposte da gay e singoli bisex…ma non era cio’ che cercavo….avevo paura che mi sarei bloccato al primo approccio…..insomma mi piacevano ancora le donne…e anche tanto, ma desideravo almeno per una volta essere una di loro….succhiare un membro maschile…sentire la consistenza in bocca…sentire le contrazioni dell’orgasmo….e sentire il gusto di un uomo…del suo sperma.



Vergine di culetto…..non sentivo la stessa necessita’ di farmi riempire….ma la curiosita’ ahh si..quella c’era.



Ci volle qualche tempo…..ma poi incontrai Sonia e suo marito (Francesco).

Lui master e lei aspirante tale, entrambi bsx, che subito attirarono la mia attenzione.



Sembravano la coppia giusta per me…cosi dopo uno scambio di email e cellulare, fissammo un incontro.



Ci si vide per la prima volta in un tranquillo bar del centro di milano, lei affascinante e maliziosa, mentre lui autoritario ma non ridicolo….ma forse e’ il caso di spiegarmi meglio.



Dicevo che da lui emanava un’aurea di autorita’ senza cadere in quei comportamenti ridicoli che spesso si vedono nei film del genere bsdm.



Due persone carine e simpatiche che mi misero subito a mio agio, dal canto mio dissi che mi mettevo nelle loro mani, ma che per favore non avrebbero dovuto procurami danni o segni permanenti; si a clisteri e alla pulizia in generale, per via dei giochi che avrei subito, ma niente schifezze tipo shit o pissing, foto solo se coperto in volto, niente violenza fine a se stessa, ma piuttosto un sottile gioco psicologico di sottomissione finalizzato a del buon sesso tra amici ed infine…possibilita’ di porre fine al tutto se non di mio gradimento.



Accettarono di buon grado in quanto era nel loro stile proporsi in questo modo…e con allegria ci dirigemmo a casa loro.



Appena entrato in casa pero’ la situazione divenne tesa per l’eccitazione e subito Francesco propose che mi si facesse un bel clistere, cosa a cui acconsentii con felicita’.



Mi spogliai rimanendo nudo come un verme e venni fatto accomodare a pecorina dentro la loro capiente vasca a idromassaggio.



Mentre aspettavo impaziente, Sonia mi diede uno schiaffo sul sedere intimandomi con voce sibilina :”e quando sarai pieno non ti permettere di sporcarmi la vasca senno’ ti faccio andare via col sedere spellato, intesi?” e giu’ un’ altra pacca sul sedere esposto.



Annui con la testa, ma la terza pacca data ancora piu’ forte mi costrinse a parlare :”Si ho capito signora, faro’ il bravo”.



“Bene, mettiamo subito le cose in chiaro, voglio che mi rispondi subito e con deferenza, intesi?” rispose lei, mentre Francesco entrava con la sacca piena di liquido tiepido.



“Ho messo solo dell’acqua con della camomilla” mi disse con noncuranza, ”su allarga le chiappe” concluse prendendo un poco di lubrificante da un tubetto.



Dopo aver cosparso la cannula, a dire il vero di dimensioni ben superiori al normale, la diresse verso il mio buchino indifeso. Appoggio’ senza delicatezza la punta e spinse velocemente, per non lasciarmi il tempo di sottrarmi.



Dopo aver infilato tutta la cannula, la rigiro un pochettino estraendola e con disappunto disse rivolto alla moglie:” mmhh un po’ sporco.....vedremo di insegnare al nostro schiavetto a presentarsi un po’ meglio la prossima volta, eh?”..e sciaff ecco l’ennesimo schiaffone da parte di lei.



Finita questa specie di “ispezione anale” Francesco collego’ la cannula alla sacca mediante un tubo, dotato di rubinetto...e poco dopo arrivo’ la ben nota sensazione liquida che comincio’ a riempirmi le viscere.



“Intanto che il liquido viene giu’, vediamo come se la cava con gli orali” disse Francesco, sempre rivolto alla moglie, un po’ come se non esistessi.



Per prima di spoglio’ Sonia che mise il suo sedere davanti alla mia faccia. Appena accennai a muovermi verso le sue rotondita’ esposte, mi colse un lieve crampo intestinale e allo stesso tempo un’altra sonora sculacciata sulle chiappe.



“Non mi sembra di aver sentito chiedere il permesso, eh Sonia? Cosa e’ questa indisciplina, lo schiavo deve sempre chiedere il permesso prima di mettere le sue luride mani o la sua lurida bocca al servizio dei suoi padroni, vero?” concluse Francesco assestandomi ancora una sberla sul sedere.



La pacca ebbe il doppio effetto si spronarmi e di eccitarmi perche’ smosse la cannula che stava stimolandomi la prostata, cosi in mezzo ad un gemito dissi:” Ahhh, si, posso Padrona?”



SCIAFFF...”posso cosa? Che sei timido?” e giu’ un’altra pacca sul mio sempre piu’ rosso sedere.



“ehm ehm posso leccarle il culo padrona?” dissi sempre piu’ eccitato ed imbarazzato dall’umiliante situazione.



“Si certo caro, ma non ti dimenticare la patatina eh?” rispose strizzandomi l’occhio con una complicita’ molto poco professionalmente per una domina.



La cosa non scappo’ ad un master esperto come Francesco che subito mollo’ una scudisciata alle terga della moglie.



Sonia colpita di sopresa arretro’ un attimo cercando con gli occhi una spiegazione dal marito, che subito la incalzo’:” e da quando in qua’ un dominante concede simili confidenze ad uno schiavo....pagherai con una punizione anche tu la tua inesperienza”



Finito questo intermezzo mi misi coscienziosamente a leccare il saporoso pertugio offertomi dalla padrona.



E mentre lo facevo, il liquido continuava ad entrare in me’, insieme alle scudisciate sapientemente impartite ad entrambi da Francesco.



Quasi verso la fine del clistere Sonia venne sotto i miei colpi di lingua con un lungo verso gutturale.



Unico momento di intimita’, mi fu’ concesso di liberarmi in solitudine, di ripulirmi per bene per essere pronto a soddisfare i bisogni dei miei padroni.



Loro nel frattempo si erano messi per cosi dire in liberta’, Sonia era completamente nuda, a parte un paio di stivali alti, e Francesco aveva indossato solo un paio di boxer di pelle o latex.



Li trovai in questa insolita posizione, Francesco intento a farsi leccare e accarezzare attraverso l’indumento da Sonia messa in posizione tale da ricevere delle staffilate sul sedere esposto. Ecco la famosa punizione per la precedente “caduta di stile”.



Rimasi nascosto per un po’ godendomi le smorfie di Sonia quando il crudele cuoio raggiungeva la sua pelle, ma ad un certo punto dovetti abbandonare la mia posizione d’osservazione, per fare la mia entrata in scena.



“Bene, vedo che gli orali sono passati bene per la parte femminile, adesso tocca a me” esordi tutto contento Francesco.



“Mentre farai il tuo dovere, Sonia avra’ cura del tuo culetto, provando per me questo attrezzo (uno strap-on di modeste dimensioni). Ho pensato che per prendere il mio dovrai allenarti un po’, cosi vedro’ di concedere l’onore di sverginarti alla mia mogliettina”.



Sonia prese il solito lubrificante, si mise lo strap-on, che aveva una parte da inserire nella sua patatina, cosparse l’arnese di gel, e allo stesso modo fece con un ditino nel mio buco fremente.



Senza troppe attese si avvicino’ alle mie terga e mi riempi prontamente con il suo fallo che scivolo’ dentro in un baleno.



Sonia prese ad imporre un movimento di va-e-vieni molto lento e profondo che mi mando’ in estasi.



Sempre la domina mi ricordo dei miei doveri assestandomi un paio di pacche sul sedere, il padrone stava aspettando.



“Posso succhiarle l’uccello, signore?” dissi prontamente, ricordandomi la lezione di prima.



Andra si mosse appena avvicinando la cappella alle mie labbra’ socchiuse e con una spinta mi penetro’.



Gli impugnai l’asta come avevo visto 1000 volte nei film porno, e mentre Sonia si divertiva come una matta nel sentirsi uomo, io apprezzai per la prima volta il sapore forte e deciso di un uomo eccitato.



La pelle vellutata e allo stesso tempo fremente, i continui spasmi di quell’organo erano tutti dovuti a me, e questo mi riempii di orgoglio e voglia di fare.



Cosi applicai tutte le teorie che avevo lungamente sognato nelle mie fantasie, tirando fuori un pompino da favola.



In meno di 10 minuti raggiungemmo l’orgasmo tutti e tre. Sonia fu’ la prima, lo capii dalla violenza degli affondi, che provocavano lo sfregamento dell’altrezzo conficcato anche dentro di lei.

Venne innondandomi la schiena di scudisciate, cosi come si fa’ con un cavallo recalcitrante.



Poi fu’ la volta del mio padrone che venne prima dentro la mia bocca e poi per sfregio mi bagno’ tutta la faccia con i suoi potenti schizzi.



Appena poco dopo venni anche io, il mio primo orgasmo anale, non pensavo sarebbe stato cosi piacevole, non mi ero nemmeno sfiorato il membro duro come una roccia, ed eccolo li’ anche lui a manifestare il suo e mio piacere!!



Francesco che si era ripreso subito, mi mise un collare al collo, e a 4 zampe mi invito’ a fare il giro della casa.



Voleva bere qualcosa e lo chiese alla moglie che subito spari’ ritornando con due birre.

Per me mi prese una scodella da latte e versandomi un po’ della sua birra disse:”su’ da bravo bevi che te lo sei meritato, per essere la prima volta devo dire che sei portato, diventerai davvero un bravo schiavo passivo”.



Mi prostrai automaticamente per bere come un cane, e la cosa fu’ molto apprezzata dal padrone, che vedendomi cosi mi accarezzo da dietro, lodando il mio sedere e il mio buchino stretto.



“Bravo bravo, guarda come impara presto il nostro schiavetto” disse ancora palpandomi senza vergogna e facendomi dono di un primo abbozzo di sega.



Mi fece alzare, dando uno strattone al collare, e sempre usandolo mi riporto in sala, dove attendeva Sonia, che nel frattempo si teneva in allenamento la topina.



In breve mi disse di leccargliela mentre Francesco si dava da fare con il mio sempre piu’ fremente didietro.



Ad un certo punto ci fu’ una cosa che fece rizzare sull’attenti il mio arnese.



Il mio padrone mi stava leccando il buchino....che sensazioni fantastiche....si vede che era un ottimo “lecchino”.....faceva delle piccola puntate dentro..per poi leccare in maniera circolare tutta la parte, leggermente arrossata dalle attenzioni della mia padrona.



E intanto il muscolo si rilassava, slargandosi per ulteriori penetrazioni. Sonia godeva sotto i miei incitanti colpi di lingua, mentre mi aiutavo con le dita nei suoi pertugi, per non lasciare nulla al caso.



Ad un certo punto Sonia si giro’ e si mise a pecorina davanti a me chiendendo il permesso ad Francesco per farsi fare il “lato B”....cosi mi misi di nuovo al lavoro di lingua....restituendo con passione le abili leccate del mio padrone.



Dopo pochissimo Sonia comincio’ ad implorare di riempirla senza pieta’, e la cosa infastidii un pochino Francesco, che le ricordo’ che un vero master non perde mai la testa, ma ormai la lussuria si era impadronita di tutti e tre e non c’erano piu’ ruoli.



Con frenesia appuntai il glande al buchino offerto e in un sol colpo la infilai, conscio del fatto che al contrario di me, Sonia non era sicuramente vergine.



Francesco aspetto’ che mi fossi ben impiantato dentro al mogliettina, e quando la vide smaniare sotto i miei colpi....mi fece segno di abbassarmi su di lei...in modo da potermi “infilare” a sua volta.



Sulle prime, istintivamente mi irrigidi’, ma una dose del solito jel fresco mi tranquilizzo’, non sarebbe stato un assalto all’arma bianca...ma una piacevolissima iniziazione.



Il suo membro mi sfioro’ il perineo...e poi senza darmi il tempo di pensare all’eccitazione del momento, comincio’ ad entrare, centimetro dopo centimetro, riempiendomi in maniera assoluta ed autoritaria.



Fu’ a quel punto che Sonia, trafitta da me e idealmente anche da Francesco, comincio’ a godere urlando a pieni polmoni la sua gioia.



Le contrazioni involontarie mi portarono quasi al punto del non ritorno, ma io volevo aspettare e godermi fino in fondo il membro che mi stava sconquassando le viscere e con esse, la mia vita precedente.



Cosi tenni duro.



Continuammo a pompare entrambi per almeno 10 minuti.



Solo quando sentii’ il bastone di Francesco farsi ancora piu’ duro, avvertii le prime contrazioni del suo imminente orgasmo, e decisi a quel punto di lasciarmi andare, mollando fendenti e ricevendone di altrettanti nel mio ormai capace perturgio.



Come prima volta fu’ davvero fantastica....di fatto venimmo tutti e’ tre insieme...uniti in un solo corpo, solo guidati dalla nostra foga di godere e far godere.



Per non farci del male a vicenda, dopo che l’onda dell’orgasmo si fu’ placata aspettammo un certo tempo prima di tornare ad essere tre essere viventi distinti.



Ma la cosa che piu’ ci spingeva a non disunirci era la consapevolezza di aver partecipato a qualcosa di eccezionale.



Sonia ci ripuli’ coscienziosamente, eliminando dai nostri membri tutte le tracce del piacere e beandosi di vedere di nuovo ergersi davanti a lei due magnifici bastoni di carne pulsante.



Fu’ cosi che per l’ultma scena Sonia volle farsi scopare alla pecorina da Francesco...e io mi misi sotto in uno stupendo 69.

Potei cosi godere dei favori “orali” della mia padrona che si rivelo’ una professionista del settore.



Potevo al contempo godere della vista del poderoso arnese di Francesco che andava e veniva dalla caverna infuocata di Sonia.



Piu’ di una volta Francesco estrasse il membro lucido di umori e lo porse alla mia bocca che non gli rifiuto’ un supplemento di bocchino, in cui potei apprezzare il sapore mischiato degli umori di femmina e di maschio da monta.



Quando Sonia venne scossa per il suo ennesimo orgasmo, venni anche io innondandole la gola col mio piacere.



Francesco fu’ l’ultimo a godere, estrasse l’uccello dalla tana e ci spruzzo entrambi col suo seme caldo e profumato.



Dire che eravamo distrutti era dire poco, avevamo letteralmente perso il conto del tempo, e mentre ci avvinghiavamo l’un con l’altro si era fatto tardissimo.



“Allora, che ne dici Alberto, ti e’ piaciuta la tua “prima volta” con noi?” mi chiese con fare ormai amichevole Francesco.



“Si molto e spero che non sia l’ultima” fu’ la mia risposta laconica, mentre Francesco mi consegnava una chiavetta USB con le foto delle nostre performance.



“Tienile come ricordo, in attesa della prossima volta” disse con un sorrisetto malizioso.



Che dire..una serata favolosa!!



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Pig_one Invia un messaggio
Postato in data: 27/11/2011 12:30:44
Giudizio personale:
complimenti!!! sei proprio stato bravo!!!


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