i racconti erotici di desiderya

Prima volta di gabriella

Autore: Fbroma777
Giudizio:
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Commenti: 3
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Come ho descritto nel racconto precedente il mio rapporto con Gabriella si trasformò in quei giorni di novembre 2007, in particolare da quella sera in cui le confessai la mia ossessione relativa all'idea di lei che si faceva montare da Sergio, il suo ex. Quella confessione sembrò "togliere il freno a mano" alla macchina della nostra relazione e da allora tutto è cambiato profondamente. Ed in meglio.

Il giorno dopo non parlammo di ciò che ci eravamo confessati al culmine della nostra eccitazione. Vedevo che Gabri era turbata ma non mi pareva il caso di insistere, meglio lasciar assorbire l'impatto emotivo della faccenda. Non dovetti attendere molto. La sera ancora successiva in camera da letto mentre ci facevamo le coccole prima di addormentarci lei mi sussurra:

-"Amore...".

-"Dimmi".

-"Riguardo quello che ci siamo detti l'altra sera...".

Il cuore mi batte forte, sto in silenzio aspettando ciò che lei vuole dirmi.

-"Ho sentito Sergio al cellulare oggi... non ti dispiace, vero?".

Ribatto prontamente:

-"Ma no, tesoro, ti ho detto che per me non ci sono problemi se lo frequenti.".

-"Io però ho tanta paura di perderti se facciamo una cosa del genere... forse non è una cosa molto naturale... io non credo che sopporterei se tu andassi con un'altra donna...".

-"Tesoro, io non andrei mai con un'altra donna, mi conosci... a me eccita la tua sessualità, e godo da morire a... vederti... o saperti in azione".

Segue un prolungato silenzio. La mano di Gabriella si fa strada tra le mie gambe e trova il cazzo in vistosa erezione. Lo prende con delicatezza, lo scappella, lo mena lentamente.

-"Allora... io mi incontrerei con Sergio dopodomani sera, che ne dici?"

-"Va benissimo, amore mio..." rispondo sospirando di piacere.

-"Ti prego, ti scongiuro, se qualcosa ti dà fastidio, se pensi ti possa creare problemi, dimmelo e io abbandono tutto immediatamente... me lo giuri?"

-"Certo amore che te lo giuro...".

Due sere dopo è giovedì. Torno dal lavoro verso le 18.30 e la trovo che spicciava in cucina. Le scivolo alle spalle e la bacio dolcemente sul collo. Lei si gira, mi bacia sulle labbra e mormora.

-"Allora tra un po' io esco, amore. Sicuro che tutto va bene per te?"

-"Certo, cucciola, vai a prepararti".

Gabriella va sotto la doccia, io cerco di distrarmi guardando la tv, ma i miei pensieri sono tutti per lei. Sento il phon andare, si sta asciugando i capelli. Poi mi arriva qualche zaffata di profumo delicato. Aspetto una decina di minuti poi mi affaccio sulla porta della camera da letto. La trovo seduta che si infila le calze autoreggenti. Ho un'erezione sconvolgente al pensiero che quelle calze sono per un altro uomo. Mi tiro fuori il cazzo dai pantaloni e mi masturbo lentamente guardandola mentre finisce di vestirsi.

Lei mi guarda, sorride e mi fa:

-"Ma lo sai che sei proprio un porco?".

-"Certo che lo so, e so anche che tu sei una bella troietta".

-"Ma sono la tua troietta, tua e solamente tua, lo sai questo, vero?".

Infila mutandine di pizzo trasparenti, poi una gonna sopra il ginocchio e una bella camicetta che mette in risalto il seno rigoglioso.

-"Dove andate" le chiedo.

Mi guarda un attimo.

-"Da nessuna parte, vado direttamente a casa sua".

-"Ho capito" le faccio. La mia erezione è quasi dolorosa. E aggiungo:

-"Quindi non perdete tempo e scopate subito...".

-"Si..." mi risponde guardandomi languidamente.

Lei esce, sono le 20.30. Mi rimetto davanti al televisore masturbandomi lentamente. Ho qualche ora davanti a me, con il cervello paralizzato sul pensiero di Gabri che si fa sbattere da Sergio. Forse è una follia, sto mettendo la donna che amo nel letto di un altro uomo... e se la perdo? Mi chiedo perchè godo così visceralmente all'idea che lei si sta facendo montare dal suo ex... non so spiegarmelo, è così e basta.

Passano lentamente le ore, arrivano le undici, poi mezzanotte. Mi assopisco sul divano, una sorta di dormiveglia disturbato, sempre con il cazzo in mano. Apro gli occhi, è l'una e mezza. Vado a prepararmi uno spuntino, in tv c'è un vecchio film di Stallone che fa il super-poliziotto, lo guardo distrattamente.

Alla scena in cui il cattivone finisce finalmente in una specie di altoforno squilla il cellulare. Sono le 2.20 del mattino. Rispondo con il batticuore. Ovviamente è lei.

-"Amore, come stai, tutto bene?".

Mi risponde con una voce stanca, melliflua.

-"Tutto bene, tesoro, tra venti minuti sono a casa.".

Non riesco a trattenermi e me ne esco con una domanda cretina:

-"Avete fatto sesso, vero".

-"Oddio, non abbiamo fatto altro, tesoro... poi ti racconto... bacio, a dopo".

Mi denudo e mi infilo nel letto. Dopo una ventina di minuti sento la porta aprirsi, Gabri entra in casa. La sento posare la borsetta, entra in camera da letto. Mi guarda, anzi mi scruta, vedo che cerca di capire. Ormai che è fatta vuole sapere se la mia reazione è quella promessale. Un conto è dire, un conto è fare, lei lo sa e ha una vaga paura.

Si spoglia lentamente guardandomi, l'abat-jour diffonde una luce poco decisa ma vedo che ha il corpo disseminato di lievi segni e qualche succhiotto. Si sfila la gonna. Ha ancora le calze ma non le mutandine. Mi chiedo se le ha nella borsetta o le ha dimenticate nella camera da letto di Sergio.

Si siede vicino a me, sdraiato sul letto, mi accarezza dolcemente i capelli e mi sussurra:

-"Vuoi che ti racconti?".

-"Certo amore mio, dimmi tutto, ti prego".

-"Appena arrivata a casa di Sergio... insomma, non mi ha dato il tempo di fare o dire nulla...".

Gabriella mi guarda scrutando la mia reazione. Vede un'espressione beata sul mio viso e ne è incoraggiata. Mi prende il cazzo in mano e lo mena lentamente mentre prosegue il racconto.

-"Ha chiuso la porta e mi ha messo contro il muro... mi ha infilato la lingua in bocca e sollevato la gonna. Sergio è un porco e mi piace per questo, ma non si era mai comportato così... sfacciatamente. E io non mi sono mai sentita così... libera con lui... mi ha levato subito le mutandine, non sono più riuscita a ritrovarle. Io mi sono inginocchiata e glielo ho preso in bocca per non so quanto tempo. Poi mi ha fatto rialzare, mi sono appoggiata al termosifone e mi ha inculata...".

Trasecolo. Io e lei non abbiamo mai fatto analsex, non ne avevamo mai nemmeno parlato, mi sconvolge sentirla esprimersi in questo modo.

-"Ti ha infilato il cazzo dentro il sedere?" rispondo con stupore evidentemente quasi comico.

-"Sergio mi ha sempre inculata, tesoro, lo fa in maniera eccezionale.. stasera ho avuto il mio primo orgasmo attaccata al termosifone".

Penso ai nostri abituali rapporti sessuali, io che non riesco mai a farla venire semplicemente con la penetrazione, devo leccarle la clitoride per decine di minuti per portarla all'orgasmo.

-"E poi?...".

-"E poi... mi ha portata in camera da letto e... non saprei dirti cosa abbiamo fatto esattamente... so solo di aver avuto Sergio dentro di me fino alle due del mattino...".

-"Avete scopato dalle nove di sera alle due del mattino senza fermarvi mai?" ribatto incredulo.

-"No, beh ci siamo fermati due o tre volte per una decina di minuti, dopo che lui era venuto, e poi abbiamo ricominciato...".

Penso inevitabilmente alle nostre scopate mai più lunghe di mezzora, e alla mia regolare ed incontrovertibile uscita di scena dopo il primo orgasmo.

Ho una domanda in gola, lei mi sorride con dolcezza, ha lo sguardo pieno di amore.

-"Sergio ti fa godere molto più di quanto ti faccio godere io, vero?".

-"Amore... non c'è paragone... Sergio è un altro pianeta rispetto a te...".

Mi guarda con tenerezza e aggiunge.

-"Ma tu sei un altro pianeta rispetto a lui per quanto ti amo, per quanto sei dolce e tenero e per quanto mi fai godere lasciandomi fare queste cose...".

Mi sento un po' disfatto, in balia degli eventi. Le accarezzo il viso.

-"Ho avuto cinque o sei orgasmi stasera, sai? E con Sergio non ne avevo mai avuto più di un paio per scopata prima. Ma stasera ero finalmente libera di essere me stessa... sentivo i tuoi pensieri vicino a me mentre lui mi montava in modo meraviglioso. Ho bisogno del tuo amore, tesoro, e ho tanto bisogno di sentirmi una gran troia... e solo tu puoi darmi tutte e due le cose...".

Queste parole sono seguite da un lungo delizioso pompino con ingoio totale, al termine del quale crollo distrutto nel letto e scivolo nel sonno. L'ultima cosa che ricordo è lo scroscio della doccia della mia meravigliosa zoccola...


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Mirabeau2 Invia un messaggio
Postato in data: 15/09/2011 00:08:55
Giudizio personale:
Hai fatto bene a farla montare da un'altro, scommetto che sarà diventata più gentile e maiala anche con te.

Autore: RealPassion Invia un messaggio
Postato in data: 05/10/2010 18:16:45
Giudizio personale:
Mitico!! Complimenti ad entrambi!!

Autore: Antonioepaola Invia un messaggio
Postato in data: 28/07/2010 19:51:50
Giudizio personale:
ci pice


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