i racconti erotici di desiderya

Prima che la candela si consumi...

Autore: Bmolko
Giudizio:
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Commenti: 1
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Quella sera Sonia aveva voglia di giochi particolari... la candela che aveva preparato sul comodino non lasciava dubbi su questo.

Altre volte avevamo fatto giochi usando una candela e lasciando cadere un po' di cera calda sui nostri corpi. Non è una cosa che fa male, contrariamente a quanto si potrebbe pensare se uno non l'ha mai provato. Si avverte un leggero bruciore per un paio di secondi, ma poi la cera si fredda subito e si solidifica sulla pelle.

I miei sospetti erano fondati. Dopo esserci spogliati lei mi chiede: "ti va di fare un giochino nuovo stasera?". Io ovviamente non seppi dirle di no, anzi... non vedevo l'ora di vedere cosa aveva in mente.

Mi fece mettere a quattro zampe sul letto, con i gomiti appoggiati in mododa tenere il mio sedere ben in vista e mi fece allargare leggermente le gambe.

Io ero letteralmente confuso... non riuscivo a capire quali sarebbero state esattamente le sue intenzioni, anche se immaginavo che avrebbe voluto far cadere la cera sul mio sedere o sulla schiena, come avevo fatto io a lei alcune volte in precedenza.

Sentii invece qualcosa di morbido insinuarsi fra le mie natiche... la sua lingua stava facendosi strada fino a raggiungere il mio buchetto. Ero come in estasi. Altre volte mi aveva leccato li e la cosa mi faceva davvero impazzire!

Dopo avermi leccato per 5 minuti abbondanti, cominciò a spingere dolcemente con un dito per farlo entrare dentro e continuando a leccare per inumidire la zona. Non appena mi fui abituato alla presenza del suo dito, mi rilassai e lo sentii scivolare dentro.

La sensazione era piacevolissima. Io ero sempre piu' rilassato e pronto ad accogliere anche il secondo dito che lei nel frattempo aveva iniziato a spingere dentro. Ero completamente sotto il suo controllo... non perchè mi stesse costringendo con la forza, anzi... sarei stato liberissimo di interrompere il gioco quando volevo. Riusciva però a controllarmi psicologicamente, facendomi sentire sottomesso alla sua volontà.

Mentre mi ero ormai abituato anche al secondo dito, lei mi disse di continuare a rilassarmi, mi passò la candela e mi chiese di ciucciarla come avrebbe fatto una vera zoccola.

Io ero eccitatissimo e la presi subito in bocca. Era una bella candela di 3-4 cm di diametro e almeno 30-35 cm di lunghezza. In quel momento realizzai il motivo di tanta preparazione: di li a poco avrei dovuto accogliere la candela nel mio culetto.

Mi chiese infatti di ridarle la candela e mi rassicurò sul fatto che non mi avrebbe fatto alcun male, se mi fossi rilassato come avevo fatto fino a quel momento.

Io mi sentivo ormai completamente sottomesso e non opposi alcuna resistenza quando sentii la candela che veniva appoggiata e spinta dentro di me. Entro' per almeno 10 cm.

Mi ritrovavo quindi a 4 zampe con la candela piantata dentro di me, ma il vero gioco sarebbe iniziato di li a poco....

Sonia accese la candela mettendosi poi davanti a me in modo che avessi la faccia esattamente davanti alla sua figa: "quello che devi fare è molto semplice. Adesso inizierai a leccarmela, come fai sempre, ma con l'unica differenza che io non spengerò la candela fino a quando non sarò arrivata all'orgasmo. Puoi usare la lingua o le dita, non mi importa, ma voglio godere!".

Una sensazione mista fra brivido ed eccitazione invase immediatamente il mio corpo! Se lei non fosse venuta, non solo mi sarei bruciato fisicamente, ma il pensiero di non essere stato in grado di soddisfarla avrebbe bruciato anche dentro di me.

Mi misi subito all'opera, usando la mia lingua come meglio sapevo. In certi momenti la leccavo dolcemente, soprattutto per farla bagnare, mentre in altri succhiavo dolcemente il clitoride per stimolarla. Le mie dita la stavano esplorando in tutti i modi possibili: bagnandomi un dito con i suoi umori, lo lubrificai abbastanza da farlo entrare nel suo culetto e questo la mandava in estasi.

La candela ovviamente non era stata pensata per caso: di tanto in tanto sentivo una goccia di cera calda cadere alla base del mio ano e dei miei testicoli e questo mi provocava sia un lieve dolorino, sia mi faceva ricordare quello che mi sarebbe successo se lei non fosse venuta...

Continuando a succhiare il clitoride, con le dita le stimolavo il punto G e lei sembrava ormai avviarsi verso la via del paradiso.

Lasciai perdere il suo culetto e mi concentrai esclusivamente sulla figa ormai fradicia, continuando a leccare a succhiare con tutta la mia passione.

Sentivo che stava per venire: il suo respiro era sempre piu' intenso, i suoi umori sempre piu' abbondanti ed iniziava a dimenarsi a piu' non posso.

Finalmente sentii il suo grido di piacere, che durò per una decina di secondi, mentre le sue cosce stringevano il mio viso completamente fradicio dai suoi umori.

Si rilassò per almeno un minuto, incurante della candela che continuava a consumarsi (ma ne mancava ancora un po') ed io la guardavo soddisfatto.

Io rimasi ancora nella mia posizione, mentre lei si alzò e spense la candela sfilandola poi piano piano.

Mi fece sdraiare sul letto e venne anche lei a sdraiarsi al mio fianco. Guardandomi negli occhi mi disse: "sei stato fantastico! Sapevo che non mi avresti delusa, mi hai veramente fatta godere tantissimo! Ah... ed ho visto come gemevi e godevi quando ti ho infilato le dita e la candela... credo che faremo molti altri giochi con il tuo culetto!".


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Emc63 Invia un messaggio
Postato in data: 29/11/2010 15:15:11
Giudizio personale:
Mi è piaciuto....bravo!


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