i racconti erotici di desiderya

Patrizia e sua sorella angela

Autore: Versoilsole
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Dopo quella bella serata, con Patrizia ci siamo rivisti in occasione del matrimonio della sorella. La vado a prendere e al ritorno, fra un discorso e l’altro mi disse “ L’ho sai che penso sempre alla quella serata in cui abbiamo scopato! “ “ Anch’io – risposi – Non scordo la tua bella spompinata. Era magnifica “. A quel punto Patrizia mi colse di sorpresa “ Adesso che l’hai detto mi è venuta voglia di farlo. Tira fuori l’arnese, che desidero un po’ del tuo nettare. “ “ Cosa! – risposi – Proprio adesso che sto guidando “.



Senza pensarci due volte, mi abbassò la cerniera dei pantaloni, lo tirò fuori, lo ficco in bocca e iniziò a leccarlo con ardore. Dapprima inizio a passare la lingua intorno la cappella, poi leccò intorno all’asta e, infine, lo ficcò tutto in bocca, fino alle palle. Ebbi un sobbalzo “ Oh mio dio. Mi ero dimenticato com’eri brava. Anzi, sei migliorata tantissimooooo! Quanti ne hai fatti ? “



“ Abbastanza “ ripose. “ Scommetto tanti, visto che sei diventata una maestra. Siiii ….Oh mio dioooo …..Ancoraaaaa ….Siiiii ….Siiii ….Godo ….Ancoraaaa ….Si …sto per venire …Vengooooooooooo “. La mia sborra usci come una valanga e Patrizia non sé fatta pregare; lo leccò e m’ha ripulito ben bene il pene. La nostra fortuna che era sera tardi ( erano le 22:00 ) e che non transitava nessuno, poiché, per la troppa goduria, non riuscivo a tenere l’auto dritta.



Alla fine arrivammo a casa e la mamma di Patrizia mi disse “ Hai la faccia un po’ stanca “ “ Niente signora – le risposi – Sono un poco stanco “. In realtà non potevo dirle che Patrizia m’aveva fatto un pompino in auto, sarebbe scoppiato un putiferio. Era l’ultima cosa che volevo, alla vigilia delle nozze dell’altra figlia.



Prima di andarmene mi misi d’accordo con Patrizia di andare a mare e di avvisare la sorella. Presi un giorno di ferie prima delle nozze e con le due sorelle andammo a mare, in una piccola spiaggia isolata. Mentre Angela, la futura sposa, andava a farsi una lunga nuotata, poggio la mia mano sulla pancia di Patrizia e inizio a scendere fino alla bordatura degli slip. “ Che fai Antonio, Angela potrebbe vederci. “ “ Patrizia – le risposi – stai tranquilla. Lo sai che tua sorella ha il vizio di farsi lunghe nuotate, e siamo lontani dalla sua visuale. ”



A quel punto la mano scivola dentro gli slip e le infilo un dito dentro la figa. “ Avrei preferito di più il tuo arnese che il dito. “ Neanche me lo faccio dire neanche due volte, tiro fuori il cazzo, le tolgo velocemente gli slip, lei divarica le gambe e tombola : le ficco il cazzo dentro la figa già bagnata per l’eccitazione.



“ E Vai! – urlò – Finalmente risento il tuo arnese dentro la mia figa. Però fai in fretta, potrebbe arrivare la sorellina. “ Allora iniziai a stantuffare di brutto. Patrizia, verso la fine, cercò di trattenersi dall’urlare di goduria, ma dovette cedere all’incalzare dell’orgasmo che stava arrivando inesorabile. “ Siiiiiiiiiiiiiiiiii – urlò – Oh mamma mia, godoooooo …. Spaccami la figa in due …ti pregoooooo …non resisto … vengoooooooooo! “ A quel punto le inondai la figa come un fiume in piena, con la sborra che usciva dalla figa. Sfiniti, ma non esausti, ci mettemmo in un bel 69 e, mentre leccavo la sua figa con passione, Patrizia mi lecco il pene ben bene, pronto per un’altra scopata.



Finimmo appena in tempo, poiché, in lontananza, arrivava Angela a nuoto. Appena arrivò chiese se c’eravamo annoiati. “ Per niente. – risposi - Anzi, ci siamo divertiti. “ Ci esaminò da capo a piedi “ Voi due non me la contate giusta – disse – Mi nascondete qualcosa “ “ Noi! – disse Patrizia – Ma quando mai “.



A fine giornata andammo a casa mia a farci la doccia e passare il resto della giornata in allegria.



Appena arrivati a casa avvisai la mamma di Patrizia che le sorelle avrebbero mangiato da me.

“ Vado a farmi la doccia “ disse Angela “ Va bene – risposi – Così sistemo i teli da mare “. Dopo aver sistemato i teli, io e Patrizia incrociammo i nostri sguardi e, dopo un cenno di consenso con la testa, ci trovammo a letto a scopare. Manco a farlo a posta, Angela, in accappatoio, entra in camera da letto e trova la sorella con le gambe aperte a V e io, oltre a reggerle le gambe, col cazzo dentro di lei. “Brutta troia – disse con tono inviperito – non ti basta tuo marito , adesso ti scopi Antonio. E da te, Tony, non me lo sarei mai aspettato “. Non abbiamo avuto il tempo di aprire bocca che mia cugina se né scappò. Estraggo il cazzo da Patrizia ed entrambi corriamo da Angela per chiarire. Dopo un po’, e vedendo che non riuscivamo a calmarla, io Patrizia ci guardammo negli occhi e, senza farle avere il tempo di reagire, mi piazzo dietro Angela e le blocco le braccia. “ Che cazzo fai – urlò, mentre la sorella le slacciava l’accappatoio – Mollami brutto porco. E tu troia,… “



Neanche le faccio finire la frase che con un braccio riesco a continuare a bloccarle le braccia, e con una mano le tappo la bocca “ Dai Patrizia – dissi - leccale la figa, come solo tu sai leccare “. In un lampo si inginocchia, porta le gambe della sorella sulle sue spalle e inizia a leccarla come una indemoniata. Angela cerco di liberarsi, ma invano.Dopo un po’ che la sorella le leccava la figa, le tolgo la mano dalla bocca “ Ti prego – supplicò – fermati. Ti prometto che non dirò niente.Basta …non resisto “. A quel punto non resistette più ai colpi di lingua della sorella. “ Dai sorellona, continua.Voglio godere come non mai “ Mentre Patruzia era intenta a far godere la sorellina, notai che quest’ultima aveva una 5 abbondante e dei capezzoli talmente belli, da farmi eccitare come un toro.



“ Dai …lecca con passione la mia figa …Siii …godo …ancora ….siiiiiiii …Sei un tesoro di sorella …godoooooooooo “. Dopo la goduta mi rivolgo ad Angela “Mica abbiamo finito “ “ Come! – rispose – In che senso non abbiamo finito “. “ Mica pretenderai – insinuò Patrizia – che sia solo io l’unita troia personale di Tony “.



A quel punto, in un lampo, mettiamo Angela alla pecorina, le togliamo l’accappatoio e la blocchiamo; Patrizia per le braccia e io per il bacino. “ Tony, che volete farmi ? Mica vorrai sfondarmi il culo ? “ “ Mi sa di si – risposi – e dalla tua posizione non potrai opporti “. Non le do il tempo di fiatare che le sfondo il culo, provocandole un piccolo dolore. Inizio a stantuffare dolcemente, aumentando il ritmo e, in contemporanea, Patrizia si mette sotto sua sorella, piazzandosi, entrambe, in un bel 69. A quel punto mi si presenta una scena iddiliaca. Io sto inculando di brutto Angela, e le due sorelle che si leccano la figa a vicenda; alla fine godiamo simultaneamente.



Prima di estrarre il cazzo dal culo di Angela toccai le sue magnifiche tette e, infine, la figa. “ Cara Angela, noto che sei eccitata, ma preparati. Prima di scoparti avrai un arduo compito, che è quello di farmi godere “. Dopo averlo estratto, Angela, senza esitare, prese il mio cazzo, se lo ficca in bocca e inizia a spompinarmi di brutto. “Ohhhhh! Mamma mia quanto sei fantastica …lo sai che sei fantastica. Lecchi divinamente …siiii ….lecca più velocemente ….che goduriaaaa …siiii …continua ….sto per godere …vai …siiiii …godoooooooooo! “. Sborrai sulla sua faccia, innaffiandola. Ma lei non si preoccupò e ripulì a dovere il mio pene, degno lavoro di una troia affermata.



Visto che si era fatto tardi, erano quasi le 22, dissi “ Cara Patrizia, adesso dobbiamo concludere in bellezza l’addio al celibato di tua sorella. Prendi il fallo con la cinta che t’anno prestato e portalo “. “ Che vuoi fare ? “ chiese Angela “ Adesso proverai – risposi - una goduria mai provata “. Patrizia si affibbiò il fallo attorno alla vita e ci distendemmo entrambi sul letto, con le due aste pronte per l’impalamento. A questo punto Angela si posizionò sopra i due membri e si abbassò. Ogni qualvolta che il mio cazzo avanzava nella sua figa e il fallo nel suo culo, Angela cacciava un urlo misto di dolore e piacere.



Arrivata in fondo esclamò “ Oh mamma mia, quant’è bello essere sfondata da due cazzi “ Allora io e Patrizia la prendiamo per i fianchi e aiutammo Angela a salire e scendere e, dopo qualche minuto, io e Angela siamo venuti in un orgasmo pauroso e la mia sborra, che, oltre a sembrare un fiume in piena, le inondò la figa, fuoriuscendo.” Wow! Che bellissimo addio al celibato. Magari fossero tutti così “. “ Adesso tocca a Patrizia – dissi - avere lo stesso trattamento “. Qui partì un’altra sborrata che se non rimaneva incinta era un miracolo.



Dopo questa scopata estenuante, decidemmo di rimanere tutti e tre abbracciati. Quello che se la godeva ero io, poiché ero abbracciato a due belle troie, con le loro tette sode su di me, e la neo-sposa con la mano sul mio cazzo, pronta per il prossimo pompino.



Improvvisamente suona il citofono. Mi alzo, cercando di non svegliarle, e rispondo “ Chi e ? “ “Siamo noi, apri “ Erano i genitori di Patrizia e Angela. Dopo aver aperto il portone, mi proietto verso la camera e muovendole, le urlo “ Presto, vestiamoci. Sono arrivati i vostri genitorii “ Ci vestimmo velocemente e appena in tempo. Appena entrati ci chiesero“ Vi siete divertiti ? “ “ Tantissimo – risposi – E’ stata una giornata bellissima “. “ Ora dobbiamo andare– disse Patrizia – Domani dobbiamo svegliarci presto, c’è un matrimonio “.



Le accompagno fino alla macchina e tutte due le sorelle si girarono verso di me, mi baciarono con passione, Angela, e con la lingua, Patrizia, ringraziandomi per quella bella giornata.

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saluti

antonio da otranto





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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Coppiacarina Invia un messaggio
Postato in data: 25/04/2009 14:41:50
Giudizio personale:
bella fantasia,se sapevi raccontare qualke coglione ci avrebbe creduto


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