i racconti erotici di desiderya

Passeggiata in spiaggia


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Notte d’estate, faceva molto caldo e non riuscivo a dormire, mi alzavo in continuazione con addosso solo la mia camicia da notte bianca, non indossavo intimo perché sudavo troppo e mi si appiccicava tutto sulla pelle. Mi sentivo più libera senza. Andai in cucina e mi versai un po’ d’acqua, una goccia mi cadde sul seno, era piacevolissimo sentire qualcosa di freddo a contatto con il corpo, e continuai a gettarmene ancora un po’, bagnando la camicia da notte. Tu ti sei alzato e vedendomi bagnata, hai iniziato a leccarmi sui seni.

-Non riesci a dormire?

-No, fa troppo caldo!

-Andiamo in spiaggia a farci un bagno? Forse starai meglio.

-Ok. Vado a mettermi il costume.

-No, rimani così, sarà più bello.

Feci cenno di sì con la testa, uscimmo dalla porta-finestra del salotto che dava ad una scalinata che faceva scendere direttamente in spiaggia, io ero in camicia da notte e tu in mutande. Corremmo in fretta baciandoci verso il mare e ci tuffammo insieme, l’acqua era tiepida, ma uscendo si stava meglio. In acqua tu mi afferrasti per la vita, e baciandomi sul collo mi palpavi i seni e il culo. Io ridendo provavo a liberarmi e tu mi riprendevi. Continuammo così per un po’ fin quando non ti sfuggì, e iniziai a correre allontanandomi da casa. Tu mi venisti dietro. Rangiuggendomi mi hai afferrata un’altra volta e prendedomi in braccio mi gettasti in acqua, dove hai iniziato nuovamente ad intrufolare le mani ovunque. Inutile nasconderlo, io mi eccitai.

Uscimmo dall’acqua e davanti a noi vidi due coppie che guardandoci ci sorridevano, ti feci cenno, tu li hai salutati porgendogli la mano, mi hai presentata e loro ti chiesero di andare a casa per un drink. Gli hai risposto di sì.

-Ma sono in camicia da notte?

-Perché loro cosa indossano?

Era vero, quelli erano dei pazzi come noi, rimandai il sesso per accettare il drink. La loro casa era simile alla nostra, ci accomodammo sul divano e bevendo parlammo di noi, dopo ilprimo drink, ci furono tre giri di rum e pera, io ero molto brilla. Ridevamo tutti guardandoci in faccia e ad un tratto vidi avvicinare verso me uno di loro, mi prese per il collo e iniziò a baciarmi, infilandomi una mano sotto la camicia da notte. Tu avvicinandoti al mio orecchio mi hai sussurrato:Vai tranquilla!

Nel frattempo scegliesti una ragazza per farti fare un pomipino, anche l’altra coppia aveva iniziato a masturbarsi. Ero in estasi, ero in una casa con dei sconosciuti, brilla e con una voglia matta di fare sesso, mi abbandonai a quel ragazzo che intanto infilava dentro la mia figa le sue dita, uscii il suo bastone molto in carne e me lo infilò in bocca in un solo colpo, inizialmente ebbi paura poi iniziai a gustarmi il lecca lecca, e godevo mentre mi stimolava il clitoride, faceva entrare ed uscire le dita, avvicinava l’indice al buchetto del mio culo.

Tu facevi lo stesso con l’altra ragazza, poi si aggiunse la terza che te lo succhiava, mentre l’altro ragazzo si avvicinò a me e infilò il suo cazzo nella mia figa, notai anche lui era ben dotato. Stavo bene. Godevo a vedere quei due uomini su di me, e godevo nel vedere le due donne in balìa del tuo desiderio. I due ragazzi si scambiarono, mi fecero mettere alla pecorina e uno iniziò a penetrarmi da dietro, mentre l’altro sotto di me, mi leccava e si faceva spompinare. Quello dietro di me batteva così forte che sentivo il suo cazzo giungermi nel ventre, e la lingua mi faceva godere come non mai. Tu inculavi una delle due ragazze, da sopra, lei supina aveva alzato verso il petto le gambe dandoti tutto il culo mentre l’altra si era posizionata con la figa sulla sua bocca per farsi leccare. Ancora una volta, i ragazzi si scambiarono, quello che ora stava sotto di me, mi fece sdraiare su di lui e mi penetrò la figa, dandomi dei colpi frotissimi e stringendomi le chiappe con le mani, allargandole per fare in modo che l’altro ragazzo dopo aver leccato per bene il buchetto infilòil suo cazzo, godevo urlando di piacere, venivo scopata da due cazzi che soddisfavano ogni parte del mio corpo. Tu mi guardavi eccitato e arrivando all’orgasmo, hai riempito il buco di quella ragazza con il tuo seme. Dopo ti sei avvicinato a me e mi hai detto:

-Così volevo vederti. Volevo regalarti questo momento da un bel po’. Godi bimba mia, godi. Che ho goduto anch’io. Godi perché oggi è la tua festa, BUON COMPLEANNO!

E così dicendomi raggiunsi l’orgasmo gettando dei gemiti ad alta voce.



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