i racconti erotici di desiderya

Nemesi

Autore: Sessodolce
Giudizio:
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Commenti: 4
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Cambia lo sfondo
Al mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l’altra è ottenerlo.



(Oscar Wilde)











Non so più cosa fare... e tantomeno cosa pensare! So solo che ho paura...



Non posso pretendere che tu mi creda, ma perlomeno credi al reale terrore che ho! E se puoi, prova almeno a capirmi... Compatiscimi se mi prendi per pazzo, ma aiutami!



Devo scappare via di qua, anche se non servirà a molto... Magari mi distraggo, magari riesco a non pensarci per un pò...



A cosa? Al sesso! Lo so che è ridicolo, ma devo assolutamente non pensarci...



Amico, non è come pensi tu! Non c’è nessuna donna proibita, non ho una amante che mi ricatta nè sono io l’amante di una donna con un marito pericoloso... Magari fosse così semplice!



Il problema è un altro...E se alla fine della storia ti venisse da ridere, ti auguro che capiti anche a te! E non ne riderai più...



Hai presente il luogo comune per cui il sesso non è mai abbastanza?



Beh, anche io la pensavo così... L’ho sempre pensato, e ci credevo così tanto che ne ho sempre cercato più del dovuto o del lecito, per dirla con un luogo comune. Ho sempre avuto più storie, e se una era importante le altre giocavano il ruolo delle amanti, ma non ho potuto mai fare a meno di avere più di una donna. In realtà era solo una questione di sesso... una non mi bastava!



Non ridacchiare in quel modo... Non sono nè vanaglorioso nè un puttaniere! Davvero non riuscivo a limitarmi a una donna, ma perchè amo così tanto il genere femminile che in un certo modo le mie donne ho amate tutte, almeno un pò... Anche con chi ho avuto una sola sera, una sola volta, non è stato solo sesso da uso e consumo, ma qualcosa di più.



Poi è successo qualcosa... Si vede che qualcuno ha deciso che stavo esagerando.



Insomma, ora non so più dove mi trovo... Cioè, so benissimo il nome di questo locale, L’indirizzo di questo bar, in quale città mi trovo, non sono uno dei tuoi soliti ubriaconi! Però questo non è il mio mondo... Credi alla teoria degli universi paralleli? La conosci? No? In breve recita che accanto a il nostro universo, quello in cui sappiamo di vivere, ne esistono milioni di altri, alcuni in cui la realtà si distingue da quella in cui ti trovi per un nulla... Ad esempio, uno in cui in questo istante un altro me sta bevendo gin invece di un succo di frutta, un altro in cui beve latte, un altro ancora in cui non beve affatto... Eccetera eccetera, milioni, miliardi, miriadi di ‘me’ che fanno quasi la stessa cosa, e altrettanti che non la fanno, che ne fanno una del tutto diversa, che non sono mai esistiti, e così via.



Adesso sei convinto che sono matto, vero? Non posso essere ubriaco, però posso sempre essere drogato, non ti pare?



Dai, a quest’ora non hai clienti, che ti costa stare ad ascoltare? Ho solo bisogno di sfogarmi, e poi ti ho pagato la consumazione in anticipo, no? Anzi, dammene un altro, mi si secca la gola e ho pure fame... Grazie.



Allora... Ah ecco, dicevo...



Questa storia degli universi paralleli, beh, ne parlano tutti da tempo, ma nessuno, ovviamente, sa come viaggiare da una realtà all’altra, e tantomeno dimostrare che queste esistono. Vedi, ora io lo so, e ho le prove... Ma nessuno mi crederà, e tantomeno voglio dimostrarlo! Beh, al momento quel che più mi preme è salvarmi da questa tremenda, terribile Sabrina che avete in questo mondo... Questo è assolutamente prioritario!



È per questo che mi hai visto arrivare nel mezzo della notte, scappo da lei! O meglio... da questa lei... perchè mai ho voluto scappare dalla mia Sabrina, quella vera... Peggio per me, la punizione divina me la sono meritata!



Ah, hai ragione, cerco di spiegarmi... E tu smetti di ridacchiare!



Vedi, io sto con una splendida ragazza, Sabrina, o perlomeno ci stavo nel mio mondo... Dai, prendila per buona e lasciami andare avanti, tanto non è come nei libri di fantascienza e quindi non ho un nuovo cd di elvis o un dollaro con la faccia di ross perot per dimostrare che vengo da un altro mondo... Fidati e piantala!



Dicevo, sabrina è splendida, una gran bella ragazza, molto dolce e affettuosa, e sensibile, e di grande cultura, e... Insomma, un sacco di belle cose.



L’unico suo difetto, per così dire, era che non mi bastava sessualmente. Intendiamoci, era grande! Grande davvero... Di quelle che veramente ti fanno sentire bene! Però il limite che a me pesava era semplice: non poteva avere più di un orgasmo.



Non guardarmi così...lo so, è strano, tutti dicono che il maschio hai dei limiti e la donna no, la donna può avere orgasmi a ripetizione e di vario tipo eccetera eccetera, ma stranamente con sabrina le parti erano invertite. Quando lo facevamo io alla fine avevo sempre vari orgasmi, si prendeva sempre cura di me e non mi faceva mai paranoie per il fatto che invece lei veniva solo una volta, e per giunta poi non riusciva più a provare praticamente niente, fino a più o meno 12 ore dopo.



Beh, siamo tra uomini... In effetti era fantastica, quando era in forma si eccitava in un modo... Wow! Mi ha sempre coccolato, non mi lasciava mai solo a uno, si dava sempre da fare, non potevo lamentarmi in effetti... E poi l’amavo! L’amavo così tanto, finalmente, dopo tanti amorazzi, che decisi che era ora di mettere la testa a posto, e di non avere altre donne! Di esserle fedele, anche a costo di mortificare la carne, nel senso di rassegnarmi al sesso ‘modico’ che io e lei facevamo.



Confesso che ora mi sento un pò in colpa... la mia vita sessuale, anzi oserei dire senza modestia la nostra, era molto più felice di tante altre!



Poi mi sono rovinato da solo...



La notte di San Lorenzo, sai, quella delle stelle cadenti... L’avete anche qua? Si? Bene, allora forse..., beh, comunque, dicevo...



Insomma, io e lei lo facevamo sulla spiaggia, con il mare che mormorava, la sabbia calda, le stelle, la luna e tutto l’armamentario della perfetta notte romantica. Romantica per un pò, almeno finchè non siamo arrivati al dunque...



Beh, il dunque è stato che, mentre lei mi stava sopra e si dava molto da fare, io ho visto una stella cadente... E ho pensato, così per ridere: vorrei che Sabrina amasse il sesso quanto me e lo facessimo molto, molto più spesso... Nel momento che la stella cadente si spegneva, dopo aver lasciato una lunga scia nel cielo, lei è venuta e anche io ho avuto l’orgasmo.



Ho pensato, subito, che il lieve stordimento che ho provato giusto nel momento topico, tu che sei maschio come me lo sai, no?, fosse solo dovuto al momento speciale, o forse al caldo, alla stanchezza, che ne so.



Invece... È successo che sabrina è venuta con me, ma poi non si è rilassata come al solito al mio fianco per fare le coccole... ‘Questa’ sabrina si è sfilata, si è accoccolata tra le mie gambe e nonostante fossi venuto da poco in men che non si dica mi ha, come dire, rimesso in forma...



L’ho ringraziata, mi aveva sopreso, qualche altra volta aveva voluto regalarmi un altro orgasmo con il sesso orale, ma stavolta si era fermata allo stadio ‘operativo’ e mi aveva detto un pò affannata: aspetta a ringraziarmi... Si è sdraiata di fianco a me, toccandosi, e m’ha detto: allora? Quanto vuoi farmi aspettare? O sei già stanco?



Insomma, l’abbiamo fatto di nuovo e lei è venuta di nuovo... Era la prima volta che ci riusciva. Mah, ho pensato, tra lo sorpreso e il felice, chissà... Ero molto contento, ma non pensare che lo fossi solo per me! Aveva sempre dato segni di insofferenza quando, sinceramente dispiaciuto per lei, le dicevo che mi spiaceva tantissimo che non potesse avere più orgasmi di seguito, e lei aveva sempre risposto: ma se va bene a me, perchè devi darti tanto dispiacere? A me va bene così!



Iniziai a capire che qualcosa non andava la mattina dopo... Quando mi svegliò toccandomi, si stava masturbando con impegno e già che aveva una mano libera e io ero dal lato giusto s’era messa a masturbare anche me. Che dire... un risveglio così era da sogno!



Ne facemmo due quella mattina, e solo perchè poi ci venne fame, stavamo facendo tardi, e anche perchè quando l’ho presa sul tavolo della cucina si è rovesciata la tazza e il latte e avena che aveva inondato tutti e due ha reso difficoltoso andare avanti... Insomma, era passata da non poterne avere più di uno alla volta a non averne mai abbastanza...



Uff, non sopporto quello sguardo... Misto di invidia per tutto questo sesso e di orgoglio cameratesco maschile... Lascia perdere che non è quel che pensi!



Il punto è, se non te ne rendi ancora conto, che Sabrina non era più la stessa, o meglio, che io durante quell’orgasmo ero finito in un altro mondo in cui stavo con una Sabrina più disinibita e decisamente più vitale, sessualmente parlando. Vitale è ancora poco... ma questa era solo la numero 2, del resto. Perchè dico numero due? Ah, non te l’ho ancora detto... sai che scappo dalla numero sette?



Essì... sette! E prego iddio chè sia l’ultima...



È questo il motivo perchè devo tenermi lontano dal sesso...



Quella che definisco ‘numero 2’ l’hai capita, era un tipo ‘focoso’ per così dire... non troppo diversa dalla Sabrina ‘numero 1’, solo più disinvolta e più passionale, ma non eccessivamente, e soprattutto senza il limite di un orgasmo al giorno! Insomma, la Sabrina che ho sempre voluto. anche la ‘frequenza’ si normalizzò, intorno a due/tre volte al giorno, e ogni volta avevamo tre/quattro orgasmi a testa, tranne qualche sera con gli amici finita troppo tardi o qualche mattina che per impegni di lavoro dovevamo alzarci prima e quindi rinunciare al ‘dolce risveglio’. Una vita faticosa, ma, come dire... appagante e ricca di soddisfazioni!



Questo lo consideravo un paradiso, visto che null’altro era cambiato dalla mia vita prima di quella notte di San Lorenzo ne ero soddisfatto, era il mondo giusto per me! Hai mai letto ‘Assurdo Universo’ di Frederick Brown? No? Vabbè, pazienza.



In quel racconto, il protagonista finisce per caso in un mondo che non è il suo, e quando ha la possibilità di fare ritorno, invece dell’originale fa in modo di saltare in uno ‘migliore’. Era quello che era capitato a me, ormai ne ero sicuro. però... Pensando (sbagliando) che tanto, mal che andasse, sarei rimasto in quel mondo quasi perfetto, circa due settimane dopo l’ho convinta a fare un’altra serata in spiaggia... Cominciava a finire l’estate, ho detto per giustificarmi, e sarebbe stato bello farlo di nuovo come la notte di San Lorenzo! Mi sono guardato bene dal dirle che avevo letto su una rivista che anche quella sera ci sarebbero state delle stelle cadenti...



Quella sera è stata fantastica! Nemmeno si era spogliata che già mi era sopra... Giusto alla terza intravidi una stella cadente, e mi decisi... ‘Questa’ Sabrina aveva in comune con l’altra solo una piccola, minima limitazione per così dire, un tabù che hanno in tante, che non avevo mai sognato di forzarla a superare, tanto più in quanto le volevo davvero bene... Insomma, con la ‘prima’ avevo smesso di pensarci, in fondo era una rinuncia molto piccola in confronto all’amore sincero che mi dava! Ma questa era perfetta per tutto, se solo... ho pensato a quello per un momento, al momento giusto, e... É successo di nuovo!



Come già altre volte, poco dopo si era messa a darsi da fare per ‘rivitalizzarmi’, ma stavolta... Beh, era tornata su, e guardandomi fisso s’era messa a cavalcioni, ma non per uno smorzacandela normale... Capisci?



Dai, non farmi dire cose... Insomma, uff... Beh, se l’è infilato nel culo, è chiaro adesso? Sesso anale!



Levati quell’espressione dalla faccia... era la stessa che avevo io, non l’avevamo mai fatto così e sinceramente un pochino mi mancava, ma quella sera m’ha cavalcato fino allo sfinimento, sembrava non averne mai abbastanza!



Vedi, non sarò un superuomo ma nemmeno un riformato, però quella volta davvero mi ha sfiancato... E già la mattina dopo alla focosità che già conoscevo si era aggiunta la passione per il sesso anale... non hai idea delle condizioni in cui sono arrivato in ufficio! Una volta ‘allenato’, però, non potevo certo lamentarmi... Se quello di prima era perfetto, questo mondo era anche di più! E non pensare che in compenso mancasse altro, Sabrina mi amava sempre tantissimo! Anche se, come dire, era un pò più esigente e ‘dura’ quando facevamo sesso... e non solo in quei momenti, a dire il vero.



Comunque, quella bella vita è durata una settimana. La domenica successiva, tornati da una cena con amici siamo giusto riusciti a chiuderci la porta di casa alle spalle...Lei non si era messa nulla sotto, e non me l’aveva detto, se non uscendo dopo la cena da questi amici, quando salendo in macchina mi aveva fatto sentire che le sue dita sapevano del suo sesso... Si era toccata tutta la sera sotto il tavolo, era eccitata e piena di voglia per aver fatto tutta la sera qualcosa di proibito in mezzo a tanta gente... Ma non voleva farlo in macchina, così dopo qualche cosa nell’androne abbiamo iniziato in ascensore e continuato sul pianerottolo, contro il portone dell’appartamento, per entrare in casa di corsa giusto per ‘concludere’. In ogni caso, non credo che se qualcuno ci avesse visto sulle scale avrebbe potuto equivocare... se io avevo solo i pantaloni slacciati, lei si era abbassata le spalline, e già nell’androne aveva raccolto il vestito all’altezza dei fianchi, restando quasi tutta nuda.



Ricordo di aver di nuovo sbagliato, e di aver pensato per un momento, poco prima di venire, che mi sarebbe piaciuto provare qualcosa che si avvicinasse all’esibizionismo, dopo la sopresa che Sabrina mi aveva fatto di essersi toccata tutta la sera. In effetti non nego che quella cosa a cena mi aveva eccitato molto, e anche farlo nelle scale, con lei senza quasi nulla addosso... Non ho visto se in cielo c’erano stelle cadenti, del resto non mi importava, ed era solo un innocente riflessione! Non mi sono accorto che fosse successo qualcosa fino alla mattina, dopo un sonno tranquillo e rilassato.



Sabrina ‘4’ mi ha svegliato ‘pacificamente’, del resto la sera prima avevamo fatto molto tardi, e non ho notato nulla di anomalo nel vederla uscire di camera ‘nature’. Anche Sabrina ‘3’ dormiva nuda, soprattutto dopo aver fatto l’amore. Non avrei sospettato di aver fatto un’altro ‘salto’, se non fosse stato che in cucina l’ho trovata con le finestre del balcone spalancate, le tende aperte e lei ancora nuda.



Non dico che non fosse un bel vedere, anzi... Ma credo che non fossi stato il solo spettatore, anche perchè aveva appena ritirato la biancheria stesa sul terrazzo... guardando bene, vidi che era solo la mia.



Mi ero abituato agli sguardi invidiosi dei coinquilini maschi e alle occhiatacce cattive delle coinquiline donne, ma quella mattina fu peggio!



Anche alla sera, tornato a casa, l’ho trovata in giro così, e solo il giorno dopo mi sono accorto che lei non aveva ‘mai’ biancheria sua da stendere...



Iniziavo ad avere qualche dubbio sull’aver fatto una cosa buona saltando nel mondo di questa Sabrina, anche se non potevo certo lamentarmi nemmeno di lei!



In spiaggia l’avevamo già fatto, ma non in pieno giorno e riparati solo dagli scogli... E non l’avevamo mai fatto al parco, nè nell’ascensore panoramico del Centro Commerciale, che lei aveva abilmente bloccato abbastanza alto percè non ci riconoscessero ma non troppo perchè non la potessero distinguere nuda, in piedi appoggiata contro il vetro, mentre io la prendevo da dietro...



Che dire, io ci stavo anche bene a vivere così, ma iniziavo a notare una punta di prepotenza in ‘questa’ Sabrina, qualcosa di più della precedente e qualcosa ancora di più di quella prima ancora... Non che avessi voluto rifiutarmi di stare con lei, ma inziava a pretenderlo più che a semplicemente proporlo.



Poi... Da una parte sapere che andava a lavorare sempre senza nulla sotto, e che solo il suo seno, non grande ma ben fatto e poco nascosto sotto la camicetta leggera, avrebbe fatto effetto anche a un attore porno, in effetti mi rendeva oroglioso, la solita vanità maschile che ti fa pensare: tutti la vogliono, ma è solo mia!, ma dall’altra... Non sono mai stato un bigotto, ma un pò di gelosia sotto sotto covava.



L’estate era ancora calda, non andava mai a lavorare con più di un pezzo di sopra, che poteva essere una canottierina scollata o una camicetta leggera, e una minigonna molto corta oppure hot-pants. Erano questi ultimi che più mi pesavano, anche se non avevo il coraggio di dirglielo...Ah, non te l’avevo detto? Era sempre perfettamente depilata, dovunque, e smettila di fare quella faccia!, e quei pantaloncini con la cernierina di lato erano più di una seconda pelle... Capisci? Con la minigonna forse qualcuno poteva sbirciare, ma con quelli... Era del tutto superfluo!



Comunque, ero più che sicuro che fosse mia, e quindi ero solo, in un certo senso, fiero di me! E orgoglioso, molto orgoglioso di lei!



È per questo che non mi spiego come mai...



Insomma, tutto andava liscio, non mi ero mai divertito tanto come in quei giorni!



Non avevo nessun motivo per desiderare di essere da un’altra parte, e infatti era così, ma non mi è servito a molto... Quella notte aveva voluto andare ancora un pò oltre, dopo una serata tranquilla l’avevamo fatto in salotto, ma aveva voluto che ‘concludessimo’ con un rapporto anale... sul balcone. Più che volerlo lo esigeva, e a dire il vero non ero esattamente nella posizione di dirle di no... Forse in fondo lo volevo anche io, come diceva Wilde non c’è nulla di peggio di veder esauditi i propri desideri! Insomma, era molto tardi, gli altri inquilini erano quasi tutti via, così dopo il secondo ‘giro’ mi ha portato sul balcone e dopo il solito ‘aperitivo’ l’ho presa da dietro, in piedi, mentre lei si teneva alla ringhiera...



Forse era la tanta eccitazione del momento, fatto sta che una volta ‘concluso’ con la certezza, data dai riflessi delle porte-finestre che si chiudevano, che avevamo avuto anche quella sera vari spettatori, siamo tornati dentro e ci siamo addormentati sul tappeto davanti al divano.



La mattina dopo... beh, per un paio di giorni davvero non è successo nulla di strano, o di più strano per così dire... Era eccitante comunque la vita che facevamo, se un pò la natura vagamente autoritaria di Sabrina mi pesava poi alla fine quel che facevamo era sempre così entusiasmante che non ci badavo. Avevo smesso di pensare di rifiutarmi, una volta o l’altra, giusto per affermare il mio ruolo di maschio! Sarebbe stato troppo quello che mi sarei perso...



Mi sono accorto di avere con me Sabrina ‘5’ qualche giorno dopo lo spettacolo condominiale, quando una sera a cena con noi si è fermata anche una sua amica, Stefania, una ragazza che non avevo mai visto. Ho capito che non l’avevo mai vista perchè quello non era il mio mondo di prima, e ho capito di aver saltato quando, dopo cena, Sabrina è andata a lavare i piatti in cucina con Stefania, e dopo qualche minuto m’ha chiamato, con una voce strana... La voce non sarebbe stata affatto strana se non l’avessi pensata a lavare i piatti! In cucina ho capito il perchè di quella voce profonda e soffocata, quando l’ho vista seduta sul lavello a gambe larghe (ovviamente sotto la minigonna non aveva nulla) mentre baciava appassionatamente Stefania le palpava il seno mentre l’amica la stava masturbando...



Sono rimasto di stucco... Lo ammetto, probabilmente avevo la stessa faccia che hai tu ora, e quando Sabrina chiamandomi ha abbassato lo slip dell’amica che poi si è chinata in avanti per leccargliela e mi ha invitato contemporaneamente a scoparla, mi sono sentito in un film... Porno, ovviamente! Tu mi dirai: un altro paradiso, più di quello che potevi volere, è il sogno di tutti gli uomini fare sesso con due ragazze, per giunta bisex! Anche più tardi solo guardarle giocare sul tappeto mi aveva eccitato fino a un passo dall’apice, e quando se ne sono accorte ci han pensato loro a, come dire, rilassarmi...



Il problema è stato che se Sabrina ‘4’, da sola, già era molto esigente, e ogni tanto facevo davvero fatica fisicamente a reggerla, in due... Ma hai idea di quante energie ti fanno spendere due ragazze così? Nei pochi momenti che mi lasciavano quietare giocavano tra loro, e non riuscivo, nemmeno volendo, a restare indifferente, così vedendomi inevitabilmente ‘coinvolto’ dovevo partecipare anche io...



Dovevo... Uso questa parola perchè non avevo più scelta! Definire Sabrina ‘5’ una virago è riduttivo... Era molto, molto decisa, quasi prepotente, e con una amica che invece con me faceva quella dolce, quella supplichevole, tipo ‘non vorrai lasciarci sole... non ci divertiamo senza di te!’ e cose simili, un pò tipo ‘poliziotto buono e poliziotto cattivo’ in certi film, hai presente?



Insomma, il tempo a casa era quasi tutto occupato da loro... All’inizio era divertente, non posso negarlo, molto impegnativo e spossante, ma anche molto, molto soddisfacente, se capisci che voglio dire... Avevo imparato anche a usare certi loro giocattoli, non su di me, ci mancherebbe!, ma su di loro, quando per così dire io ero già ‘impegnato’ e una delle due aveva certe ‘esigenze’... E poi quando ci si mettevano d’impegno, che dire... Un paradiso! Il prezzo di tutto questo era pesante, una specie di sottomissione o poco di meno. in pratica avevo zero voce in capitolo, su quando, dove, quanto, come... Non contavo quasi più nulla!



Il vero terrore è scattato giusto stanotte... sì, amico, sono quasi alla fine della storia, sei contento eh? Ma sai... Non vorrei mai che capitasse anche a te!



Beh, insomma... L’altro ieri sera Stefania è arrivata a casa prima del solito orario, e con Sabrina si scambiavano occhiate e qualche risatina, che avevo collegato al pacchettino che Stefi aveva con sè quand’era arrivata, e che era presto sparito.



Dopo la cena, un pò affrettata mi è sembrato, si sono messe nude e mi hanno preso per mano tutte e due, portato in salotto e messo nudo. Non ti sto a dire come han fatto, solo che ogni volta essere spogliato da loro era più che sufficiente per fare a meno di qualunque altro preliminare...



Sono sparite un attimo, e quando solo tornate Sabrina blandiva, o meglio succhiava proprio! un vibratore di discrete dimensioni. Non la cosa non mi aveva sconvolto troppo, ne avevo visto altri di più grossi, anzi ero diventato un vero esperto di ‘accessori’! E tu aspetta a fare lo schifato...



Comunque il giocattolino, dopo esser rimasto in bocca alle due per un pò, era ri-sparito, e siamo finiti presto tutti a terra, come al solito, sul tappetone del salotto. Non ricordavo che fosse il mio onomastico, e così non capii per chi era il contenuto del pacchetto prima che fosse troppo tardi...



Ero impegnato a penetrare Sabrina, che evidentemente non era più la ‘cinque’ ma già la ‘sei’, a sua volta sdraiata su Stefania per quello che pensavo fosse un normale 69, quando sono arrivato vicino all’orgasmo e, mentre lo dicevo a Sabrina per far venire anche lei, senza una parola Stefania mi ha penetrato nel culo con il giocattolo... In un attimo ho capito perchè era azzurrino traslucido invece che rosa come tutti gli altri, e mentre venivo, non so poi se solo perchè c’ero vicino per conto mio o perchè in fondo la sopresa mi era piaciuta, mi è sfuggito un pensiero...



Questa volta doveva essere perlomeno lo Skylab che bruciava precipitando, altro che stella cadente... Ne sono convinto perchè ero saltato ancora! Ma questa volta in un incubo...



Ieri sera, dopo la solita giornata, con una Sabrina un filino ancora più autoritaria del giorno prima, se era possibile, è arrivata la solita cena, e poi l’ora del solito incontro con Stefania.



A dire il vero ero ben deciso a passare la mano stavolta, dopo lo scherzo della sera prima onestamente non avevo poi tanta voglia...



Fatto sta che suona il campanello, e arriva Stefania con un ragazzone di colore, giovane e alto. Un bel ragazzo, davvero un bel fisico, onestamente ho pensato che Stefania si fosse trovata anche un ragazzo e volessero fare una cosa a 4. Un pò di timore l’avevo, ma finchè i ruoli erano chiari...



Il problema è che appena entrato il ragazzo s’era spogliato, come le ragazze del resto, e per un momento m’è caduto l’occhio... M’è rimasto qualche istante di troppo, perchè poi ho sentito Sabrina ‘sette’ che diceva a Stefania: visto che gli piace? Ho iniziato a spaventarmi... Poi Sabrina ha aggiunto sorridendomi: non credevi che il regalo fosse quello di ieri, vero? E il ragazzo mi ha guardato fisso e sorridendo pure lui m’ha detto: sei carino...



Rendersi conto di cosa mi aspettava e saltar via è stato un tutt’uno, ho afferrato qualcosa che ho trovato per terra e sono scappato di casa, mentre Sabrina ‘7’ mi gridava di tornare, mi insultava, mi dava dell’irriconoscente... Con una voce e un tono che non ricordo nemmeno nei documentari dell’Istituto Luce sul Hitler!



Ecco perchè sono qua... Se esiste una giustizia divina, mi ha colpito perchè forse me lo meritavo... Il buon Dio mi ha dato quello che volevo, e poi non me l’ha tolto, ma mi ha dato troppo, e così sono stato io a lasciare tutto...



Ascoltami, guardami negli occhi e ascoltami: io ormai sono perso, non potrò più tornare a casa mia e non toccherò mai più una donna, sa Iddio che potrebbe capitarmi... Ma tu sei ancora in tempo, salvati!



Non desiderare quello che non hai... Potresti ottenerlo!


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Sessodolce Invia un messaggio
Postato in data: 11/05/2007 15:42:54
Giudizio personale:
grazie a tutti dei complimenti, davvero ;-)
ero dubbioso sul pubblicarlo qui, ma... pare che vi piaccia, son contento ;-)
e\' anche decisamente lunghetto, ma se insistite finira\' che pubblichero\' altri racconti... e poi son fatti vostri ;-)

Autore: Lucafrancesco Invia un messaggio
Postato in data: 11/05/2007 13:37:57
Giudizio personale:
vorrei vivere il tuo problema,ma dopo aver letto la tua storia,penso sia meglio cosi,mi dai il numero disabrina?

Autore: Thexvoice Invia un messaggio
Postato in data: 10/05/2007 14:41:37
Giudizio personale:
beh ... io sarei restato ... ma mi sa che alla fine hai ragione tu ! ... il troppo storpia ! auguri.

Autore: Kinsei Invia un messaggio
Postato in data: 10/05/2007 12:14:19
Giudizio personale:
carino, molto carino.


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