i racconti erotici di desiderya

Naturist resort (1)

Autore: Bobo45sex
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Entrò. Richiusi l'uscio alle sue spalle.

Lei era ferma sulla soglia del terrazzino, appoggiata allo stipite. Nuda. Sontuosamente femmina.

Noi due maschi muti dinanzi  a lei, che ci osservava ironicamente, invitante, provocante, eccitante...

Lui mi guardò fissamente, poi avanzò piano fino ad essere ad un palmo dal corpo di mia moglie. La protuberanza del suo pene rigido spingeva il tessuto sottile del telo avvolto attorno ai suoi fianchi. Allungò le mani verso il corpo nudo di lei a stringere delicatamente i seni pesanti dai larghi capezzoli scuri, li accolse nelle mani a coppa, li strinse, poi le stuzzicò i capezzoli fra i polpastrelli.

Lei lo lasciò fare, sorridendo, mentre lo guardava fra le ciglia, gli occhi socchiusi. La sua mano curata sfiorò la protuberanza, con l'altra strappò via il telo. Strinse fra le dita il cazzo del maschio, emettendo un sospiro profondo, lento, che esprimeva tutta la sua voglia. La cappella gonfia e rossastra era tutta inumidita mentre con la mano sinistra gli accarezzava le palle gonfie giocherellando con i piccoli piercings. .

Lui con voce roca disse qualcosa in una lingua sconosciuta, poi si accucciò sui talloni, affondando il volto fra le cosce di mia moglie, che si bilanciò con le gambe divaricate per permettergli di leccarle la fica. Vedevo la punta della sua linguona muoversi freneticamente fra i peli biondissimi per poi allargarsi in tutta la sua lunghezza e lappare sbavando le grandi labbra. Sentivo lei emettere dei singulti quando il maiale le infilava dentro la punta della lingua. Infine pian piano le infilò un dito, completamente, girandolo con cura; e lei buttava la testa indietro e non erano più singulti, ma quasi degli urletti ringhiosi, da cagnetta in calore.

Poi lui si rialzò e lei fu lesta a riprendere in mano l'uccellone e posarselo contro la fica, strofinandoselo contro, ma senza infilarlo.

Lui avvicinò il suo viso a quello di lei, si guardarono profondamente per un attimo, occhi negli occhi, e le loro bocche si incollarono per un tempo che mi sembrò infinito e infine presero a slinguarsi avidamente, oscenamente, e lei lo attirava a sè tenendogli una mano sulla nuca.

Caddero pesantemente sul divanetto continuando a baciarsi palpandosi ovunque reciprocamente.

Io ero in piedi accanto a loro e mi masturbavo guardando mia moglie che si eccitava con un altro uomo e lo faceva eccitare come mai aveva osato fare con me.

Spalancai la porta della stanza da letto e  accesi la luce, perchè le imposte erano ancora chiuse, poi tornai da loro, presi il porco per un braccio e gli feci capire che potevamo andare di là. 

Mi capì al volo e si trascinò dietro mia moglie, rovesciandola sul letto e gettandosi sopra di lei.

Ma lei sgusciò dal suo abbraccio e si mise al centro del materasso a quattro zampe, con il magnifico, largo culo offerto al maschio infoiato.

Lui le si inginocchiò dietro e iniziò a baciarle, leccandole, le belle chiappone, prima di prendere a strofinare la cappella nel solco, appoggiandola contro lo stretto buchino roseo, mentre le stringeva con le mani i fianchi abbondanti e morbidi.

Quindi si sistemò bene, e fece scorrere il grosso cazzone duro verso la fica gonfia di mia moglie , continuando a strusciare il glande - sontuosamente rigonfio e violaceo - contro la fessa di lei, oramai grondante.

Evidentemente gli piaceva molto lo sfregamento delle grandi labbra bagnate contro la sua cappella. Ma da come mia moglie mugolava pure a lei questo giochino procurava molto piacere.

E il maschio nella sua lingua sconosciuta, dura, la incitava, forse la insultava, chissà.

Mi stesi sul letto di schiena, infilandomi fra le gambe di lei, con la testa in mezzo alle sue cosce. Vedevo la verga dello sconosciuto che continuava a stuzzicare la patata gonfia e umida, quasi gocciolante.

Lui appoggiava con delicatezza la punta del cazzo, da cui pendeva un filo di presperma filante, contro la patonza di mia moglie, quindi vidi che spingeva pianissimo, penetrandola. Il grosso arnese scivolava lentamente, inghiottito dalla fica di lei, che lo invocava tutto, tutto fino in fondo. Quando arrivò fino ai coglioni, si fermò per un attimo; lei mugolava, roca.

Allora lui iniziò la cavalcata: estraeva  a metà l'uccellone e poi lo riaffondava dentro piano, lo tirava ancora fuori per poi rimetterlo nella fica, ma ora con dei colpi secchi, che la facevano ululare, quasi rantolando. Le mani di lui passarono dai fianchi alle tette penzolanti, stringendole, strappazzandole,  e lei continuava a godere rumorosamente. Ma pure lui le gridava nella propria lingua, probabilmente delle porcate molto eccitanti.

Io, sotto di loro, continuavo  a menarmelo.

Credevo di impazzire, vedendo il cazzo del maschio straniero che accelerava il ritmo della chiavata, ora entrava ed usciva freneticamente dalla fica di mia moglie, lo tirava fuori completamente, la cappella gocciolava e lui gliela sbatteva nuovamente dentro, fino in fondo, con colpi secchi che la facevano emettere dei suoni inconsulti e lei lo incitava, lo invocava con parole oscene che mai aveva usato con me.

Stavo uscendo di testa, non resistevo più; allungai la mano a toccare i coglioni del maschio che si stava sbattendo la mia signora, il maschio che aveva saputo trasformarla in una vera troia, davanti a me, senza ritegno. Stuzzicai con la punta delle dita i piccoli piercings e capii subito che la cosa gli piaceva assai, allora presi in mano lo scroto, lo strinsi, poi lo carezzai: quanto mi eccitava stringere nella mano quelle grosse palle gonfie, i testicoli pieni di sborra del maschio che stava usando mia moglie e che la faceva godere bestialmente.

La magnifica trombata andò avanti molto a lungo, lui sembrava instancabile e lei ebbe ben due orgasmi, vedevo la fica inondata di umori, sentivo l'odore acre del loro piacere e il cazzo duro del maschio sempre più bagnato.

Infine capìi che stava per venire, dall' irrigidirsi dei suoi muscoli e dalle urla soffocate che emetteva, infatti ad ogni fiotto di sborra colpiva la fica con violenza e lei ululava degli 'ahhh' di soddisfazione mentre lo stallone stringeva i suoi seni fra le mani.

La sborra abbondante del bestione infoiato colava fuori dalla fica di mia moglie, lungo le sue ampie cosce e il porco, quando glielo tirò fuori completamente, ancora tutto grondante, lo diresse sghignazzando verso la mia bocca, infilandolo fra le mie labbra.

Lo succhiai, assaporando il sapore forte del suo sperma, lo leccai accuratamente.

Pensai che il suo cazzo bagnato sapeva anche della fica di mia moglie. Godevo tenendo nella mia bocca il cazzo che la aveva fottuta. 

Mentre lo leccavo mi sborrai sulla pancia...

Mai avevo, anzi mai avevamo goduto così smodatamente...Sudati, ansanti, stavamo stesi tutti e tre sul letto sfatto e il maschio prese  a baciarsi con mia moglie, come se io non esistessi.

Era sua...


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Victor972 Invia un messaggio
Postato in data: 20/10/2020 17:43:12
Giudizio personale:
stupendo.... ottima scrittura e davvero molto eccitante!


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