i racconti erotici di desiderya

Milord - quando la realtà inganna

Autore: MerryandDoyle
Giudizio:
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Commenti: 1
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Appena entrata nella sala vengo avvolta dal frastuono della musica. Vorrei uccidere il mio capo, nonché migliore amico per il guaio nel quale mi ha fatto cacciare.

È vero, sono una giornalista che scrive su giornali scandalistici a metà tra Novella 2000 e Playboy ma non mi piace agghindarmi da Doll. È vero che è da tempo che girano strane voci sulle feste che si fanno in questa casa ed è altresì vero che l’unica abbastanza spavalda e sicura di sé da poterlo fare sono io, ma : farmi vestire da fatina sexy? Questo è troppo.

Halloween. Festa in maschera dalla “regina delle feste” della società medio-borghese di Milano. La regina mi accoglie al varco della grande porta finestra in vetro vestita da Grimilde, la strega di Biancaneve. Non solo indossa l’abito del celeberrimo personaggio della Disney, ma porta anche una maschera a coprirle metà del volto. Tutti nella sala sono vestiti e mascherati. Un brivido mi corre lungo la schiena, mi sento un po’ a disagio, mi sembra di essere dentro Eyes Wide Shut e una puntata di CSI nella quale, alla fine, il più figo della festa in maschera muore.

Facendo un sorriso forzato varco la soglia e mi trovo un ambiente enorme, pieno di divani e banconi del bar. La gente è mascherata e rilassata, ma soprattutto, sono tutti vestiti. Che fosse una bufala?

Il mio ingresso in sala non passa inosservato, certo sono vestita da battona!

Il mio vestito da fatina è costituito da una gonnellina di veli, alcuni più lungi, altri più corti, sopra slip blu elettrico (non body né parte del costume, sono proprio i miei slip!), un corpetto stretto, blu come gli slip che fa uscire tutte le tette lasciando all’immaginazione ben poco spazio.

I lunghi capelli ricci, coperti di lacca blu mi ricadono sulle spalle e una maschera argentata mi copre gli occhi. Non porto collant ma stivali bianchi al ginocchio col tacco a spillo. Non sono esattamente una Winx.

Più di tutti mi colpisce lo sguardo di un ragazzo seduto al bancone di fronte all’entrata. È vestito da Milord, il personaggio di Sailor Moon con tanto di maschera bianca e cilindro nero. È di fisico asciutto e sembra molto giovane. Il suo volto sembra non aver ancora conosciuto la barba. Eppure quando si alza è altro quasi quanto me e mi fissa con i suoi occhi azzurro mare. È bello e sexy.

Per tutta la serata vedo gente mascherata che va e viene, che si sposta verso il retro della casa e ne esce dopo una mezz’ora con il volto rilassato e appagato. Sorridendo. Qualcuno si allontana più spesso. Alcune donne con più di un uomo.

Cerco di fare delle domande su come si svolgono queste feste ma molti glissano chiedendomi se sono nuova e come ho fatto ad ottenere l’invito. Solo così si può entrare.

Me lo chiedo anche io come diamine abbia fatto Lucas ad avere il pass per l’alcova della prostituzione della città.

Continuo a fissare il retro perchè forse è lì che si svolge l’attività vera della festa. Mentre bevo il mio sex on the beach seduta al bancone noto con la coda dell’occhio che il tipo con gli occhi azzurri mi fissa ancora.

È tutta la sera che mi guarda e che io guardo lui. I suoi occhi sono fuoco freddo sulla mia pelle, mi fanno rabbrividire e infiammare, mi fanno sentire eccitata e su di giri. O è il sex on the beach??

Decido che è il caso di assecondare il brivido che mi provoca lungo la schiena e avvicinarlo, sperando che mi porti nel retro. Per appartarci in teoria per riprendere tutto, in pratica. Su consiglio di Lucas ho con me dei profilattici e, sebbene non voglia spingermi così oltre, possono sempre tornare utili. Qualche bacio è ok, qualche palpatina anche, ma sesso con un estraneo no. Non conciata così. Le maschere vanno bene se vado in un privè con un amico o un compagno, o per fare uno spogliarello sexy al proprio amante, così mi sento un po’ a disagio, ma anche piacevolmente eccitata.

Allora capisco perché Lucas ha mandato me. Perché so godere di ogni situazione e calarmi facilmente anche nelle parti più spinte perché non ho falsi pudori o strani disagi. Sono io che faccio le foto nei locali di strip, io ce faccio foto scabrose a gente che scopa tradendo il compagni VIP o NIP che sia.

Mi muovo verso la mia preda, sempre nella sana speranza di non finir stuprata.

Quando mi avvicino a lui ancheggiando, lo vedo sorridere. Ha i tratti dolci, quasi femminili. Ma non per questo è meno bello. Gli sfioro il braccio attraverso la manica della giacca, ammiccando verso le stanze dall’altra parte. Fa un piccolo cenno d’assenso e senza parlare mi conduce nel retro.

Già attraversando il corridoio vedo tre coppie che appiccicate al muro, scopano ansimando pesantemente. Non mi imbarazza per nulla e anzi, accendo la piccola cam che ho nel corpetto per filmare tutto.

Entriamo in una camera da letto col letto tondo, materasso ad acqua. Non appena la porta si chiude alle nostre spalle, il mio accompagnatore mi ci spinge contro, baciandomi con passione e senza mezzi termini. La sua lingua fruga nella mia bocca e lambisce la mia con movimenti profondi. Ha le labbra morbide, da donna. Ma non so pensare ad altro che a baciarlo, stringendolo a me con le mani sulle natiche.

Non fa complimenti!! Ma la sensazione che mi riscalda la bocca dello stomaco non la so ignorare. Cosa sarà mai un po’ di sesso? È un estraneo, e allora? Non è la prima volta che vado a letto con una persona che non conosco. Attendo comunque di vedere l’evoluzione della cosa perché in ogni caso non sento erezione quando i nostri bacini si toccano. La cosa non mi insospettisce : non sempre basta un bacio.

Lui inizia a toccarmi i seni e a baciarmi il collo, leccando lentamente e facendo mi riempire di brividi ovunque. Quando finalmente mi decido a toccarlo dentro i pantaloni, i miei seni sono già alla sua mercé, i capezzoli in bocca sono succhiati e leccati con dovizia, senza smettere di palparmi.

Metto la mano dentro il nero tessuto che ricopre la sua vita e rimango immobile. È una donna.

“Sei una donna” sussurro. La mia voce però, è più eccitata che sorpresa.

Annuisce. “Credevo l’avessi capito”

Scuoto il capo ma non so fermarmi.

“Scusa.” Mi dice scostandosi da me.

È allora che realizzo che non voglio che se ne vada. Sorrido e inizio ad accarezzarle il pube sopra il tessuto degli slip. Da uomo.

La sento ansimare e mentre mi fissa si avvicina a baciarmi. Con timore quasi.

La scintilla che scocca quando le nostre lingue si toccano, mi spinge ad oltrepassare il tessuto di cotone per tastare le sue labbra glabre e il clitoride caldo e madido. A quel contatto il mio freme e si gonfia. Turgido e pronto ad essere colto.

La spingo contro il letto, spogliandola. Le tocco il seno piccolo e la libero dalla fascia contenitiva. Succhiandole i capezzoli eretti le slaccio i pantaloni mentre lei mi libera dal corpetto facendo schizzare totalmente i seni senza reggiseno.

Con un ultimo bacio la butto sul letto e, sbattendole la figa in faccia, inizio ad assaggiarla mentre lei assaggia me. Non sono mai stata con una donna. Mai.

Sentire il suo dolce sapore sulla lingua mi fa tremare di piacere, mi inebria. Lei mi accarezza la schiena e geme mentre col piercing che ho sulla lingua le titillo il clitoride. Con decisione, mentre le mie dita la scopano senza pietà.

È la prima a venire e mentre accolgo in bocca il suo piacere e sento che grida agitandosi frenetica sotto di me, sento un calore bruciante partire dallo stomaco per finire direttamente nel mio fiore bagnato. Mentre lei lo morde e lo succhia, ancora preda degli spasmi, vengo urlando.

Le bacio un po’ le cosce e poi mi sposto, portandomi accanto a lei.

Faccio per togliermi la maschera ma mi ferma.

“No, è un gioco.”

“Non l’avevo mai fatto…mi… mi è piaciuto”

“Anche a me.” Bisbiglia. “Se vuoi, abbiamo tutta la notte”

Per tutta risposta la bacio.

Quando apro gli occhi mi trovo con le mani negli slip bagnati e un po’ scossa. Non capisco cosa sia successo. Poi mi giro e vedo il mio uomo sdraiato accanto a me, a pancia in giù. Sorrido.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Coppia8486a Invia un messaggio
Postato in data: 16/06/2014 21:28:51
Giudizio personale:
Ottimo racconto!


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