i racconti erotici di desiderya

Marcella e fabio, nuove scoperte

Autore: Marcellaefabio
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Il giorno dopo il secondo incontro tra la mia fidanzata Marcella e Maurizio sono da un cliente per lavoro e quindi non passo per nulla dall'ufficio nel quale, ricordo, io e lei siamo colleghi. Marcella in queste ultime settimane si è praticamente trasferita a casa mia, che sta diventando automaticamente casa nostra. Ho notato che in questi giorni il suo abbigliamento si sta modificando. Le scollature mi paiono più generose di prima e si è comprata due nuove minigonne visibilmente più corte di altre che già aveva. La cosa ovviamente non può che farmi piacere. Durante il giorno, dicevo, non ci siamo visti, ma lei alle 18,30 è a casa puntuale.

Bacini e tenerezze come al solito. Poi mi dice che Maurizio l'ha cercata ma lei non ha risposto.

"Non mi va di dargliela tutte le sere" mi fa, "Poi inizierebbe a considerarmi scontata... meglio fargliela sudare un po per la prossima volta, che dici amore?."

Le rispondo che ha certamente ragione. Le chiedo se Maurizio le piace.

"E' uno stronzo egoista... ma è bravo a letto" mi dice stampandomi un bacio umido sulle labbra.

Poi continua: "Sai chi mi ha chiamato oggi? Andrea!!!".

Le rispondo che non ho idea di chi sia questo Andrea, ma ho già una mezza erezione.

"E' uno di quei due... di avantiieri... il parcheggio..."

Adesso la mia erezione è completa. Lei se ne accorge.

"Ma che fidanzato maiale che ho. Ti si addrizza se ti dico che un uomo mi chiama".

"Tesoro, veramente gli uomini erano due".

Marcella ride, nascondendo il viso nel mio collo.

"Insomma vorrebbero fare il bis..." mi sussurra all'orecchio.

"E a te va?" ribatto io.

"Se va a te...".

"Certo che mi va... dagli corda e vediamo che fanno".

Il giorno dopo sto in ufficio e sento, dall'altra stanza, squillare diverse volte il cellulare privato di Marcella. ma lei è impegnata con una pratica e mi pare che non risponda. In pausa pranzo mentre scendiamo in mensa mi strizza l'occhiolino:

"Vado un secondo a richiamare Andrea".

La sera a casa ci sediamo sul divano e ci abbracciamo.

"Allora, amore", mi fa lei, "Ci aspettano a casa di uno dei due".

"Mi pareva fossero piuttosto giovani, hanno già una casa?".

"Giovani si, ma non giovanissimi, sono sulla trentina... oggi ci ho chiacchierato un po... Andrea è fidanzato e vive da solo, Marco è single".

"Hai detto 'ci aspettano?'. Vogliono che venga anche io?".

"Glielo ho detto io che venivo insieme a te. Amore, non mi sento a mio agio a stare in un appartamento sola con quei due. Chi li conosce?".

Penso che i loro cazzi Marcella li conosca già piuttosto nel dettaglio, ma la assecondo.

"Certo piccina che vengo anche io. Poi magari se vediamo che sono brave persone le volte successive potrai anche andarci da sola...".

"Mi sono innamorata di un porco pervertito. Come faccio?" ride.

Arriva sabato pomeriggio, abbiamo l'appuntamento con Marco e Andrea e Marcella si sta preparando.

"Mi hanno chiesto di presentarmi in minigonna, stivali e senza mutandine." Mi fa lei.

"Mi sembra ottimo. Perchè non metti anche il reggitette a balconcino lasciando i capezzoli fuori e la camicetta trasparente?" ribatto.

"Mmmmmm... ok!!!"

Marcella è visibilmente eccitata. La stimolo a darci dentro con il trucco per risultare leggermente più volgare, anche se non ho dubbi che i due uomini la useranno comunque come una battona da strada.

Dopo 20 minuti è uno schianto: stivali neri, calze a rete, minigonna, camicetta trasparente da cui occhieggiano le ombre dei capezzoli, rossetto pesante, mascara abbondante. Un'autentica troia. Mi permetto di darle una tastatina sotto la minigonna, ha già la fica bagnata... Glielo faccio notare, lei sorride, si infila un soprabito e usciamo.

Arriviamo in un condominio residenziale piuttosto carino, citofoniamo e saliamo.

Usciti dall'ascensore vediamo una delle porte aperte, entriamo chiedendo permesso.

Andrea ci viene incontro sorridente, bacia Marcella sulle guance e poi mi stringe la mano. Sembra una persona piacevole ed educata. Ci guida nel salotto dove Marco sta preparando da bere. La casa è piuttosto elegante anche se minimalista. Il colore che predomina è il bianco. C'è una musica molto sex-lounge di sottofondo. Marco ci viene incontro. E' un po' più rozzo dell'amico e dal primo istante squadra Marcella con occhi famelici da lupo. Mi saluta con un cenno dopo avere preso e baciato le mani della mia fidanzata. I bicchieri sono sul tavolo ad attendere che noi li prendiamo, ma Marco non riesce a staccarsi da Marcella. Intuisco che l'idea di non farle indossare le mutandine è sua.

"Scusate, non ce la faccio..." Si avvicina alla mia ragazza appoggiandole le mani sui fianchi, facendole scendere rapidamente sotto il bordo della minigonna per poi risalire indecentemente. L'uomo la stringe, le afferra le natiche nude, ci infila le dita dentro.

"Niente mutandine, come ti abbiamo detto... hai la figa già pronta".

Marcella è perfettamente a suo agio... poggia le mani sulle braccia dell'uomo e guardandomi mi fa:

"Lui in macchina mi ha scopata divinamente per più di un'ora, lo sai?".

Marco la prende per mano e se la porta in camera da letto, chiudendosi la porta alle spalle.

Andrea mi porge un bicchiere sorridendo:

"Marco non resiste, la tua ragazza lo fa impazzire, lasciamoli un po' da soli, che dici?".

Gli rispondo che per me va benissimo. Ci sediamo a sorseggiare il prosecco, davvero squisito.

Chiacchieriamo piacevolmente, poi mi chiede da quanto tempo facciamo queste cose. Gli racconto brevemente la nostra storia, che siamo fidanzati, che siamo andati a vivere insieme da poco e che Marcella ha un amante fisso.

"Mi sa che adesso ne avrà due di amanti fissi... Marco non la molla più la tua Marcella".

"Perchè, a te Marcella non piace?"

"Moltissimo" mi fa lui, "ma ho una ragazza che rompe in un modo sconcertante, io non sono molto libero... eppoi frequento già altre due donne". Ci versiamo altri due prosecchi.

Chiacchieriamo altri dieci minuti, poi Andrea si alza e mi invita.

"Andiamo a sentire che combinano, vieni, ma fai silenzio che Marco si incazza di brutto se ci sente a spiare".

Apriamo la porta che dà su un lungo corridoio. In fondo c'è una porta. Ci fermiamo in silenzio, l'ansimare di Marcella è nitido e sincronizzato con un fruscio cadenzato. Marco la sta già scopando, anche se non possiamo sapere in che posizione. Cinque minuti, gli ansimi diventano gemiti, Marcella sta godendo, lui non si sente.

Andrea mi si avvicina, mi prende la mano, prima che io possa capire cosa sta succedendo ci infila dentro il cazzo eretto. Mi prende il polso e inizia a masturbarsi tramite la mia mano.

Sono sconcertato e non reagisco. Ha il cazzo abbastanza grosso e caldo, ma è la prima volta che ne prendo in mano uno che non sia il mio. Non mi dispiace la sensazione, ma mi va via l'erezione che avevo nell'ascoltare Marcella.

E' una situazione stranissima, ma prendo a menarglielo di mia iniziativa, finchè lui mi lascia il polso e io continuo a masturbarlo. Dopo qualche minuto mi prende per mano e mi riporta di là. Si siede sul divano, mi invita a sedermi vicino a li. Mi mostra il membro eretto.

"Guarda, tra un pò questo finisce nella figa e nel culo della tua ragazza. Prendimelo un po' in bocca tu, dai".

"Non so che fare, ma la faccenda mi stuzzica. Mi inginocchio davanti a lui. Mi piace l'idea che quel mazzuolo tra poco entrerà nell'intimità della mia fidanzata e mi viene voglia di provare ciò che prova lei... di prepararglielo. Mi ritrovo succube della decisione e la leggera prepotenza di Andrea. Appoggio le mie labbra su quella nerchia che profuma di buono. Le mie labbra si socchiudono, la cappella mi entra in bocca e provo una sensazione di invasione e di riempimento assurda. Me lo tiro fuori per non sentirmi soffocare, e ricamo dei colpetti di lingua sul filetto di Andrea. Lui non è d'accordo.

"Prendilo bene tutto in bocca, forza".

Me lo reinserisce tra le labbra , ma stavolta mi poggia una mano dietro la nuca e spinge con decisione. Il cazzo di Andrea mi finisce in gola e ho un conato di vomito immediato, mi pare di soffocare. Il mio primissimo pompino è decisamente di scarsa qualità.

"Non sei proprio esperto, eh? Dai andiamo di là con gli altri".

Entriamo nella camera da letto, lo spettacolo è da estasi: Marcella sta sopra Marco e lo sta scopando a smorzacandela pizzicandosi i capezzoli con le dita. E' completamente nuda, stivali, minigonna, camicetta, e reggitette giacciono sul pavimento.

"Mettiti dietro di lei" mi fa Andrea.

Vedo il grosso cazzo bruno di Marco semiuscire dalla fessura bagnatissima di Marcella per poi reimmergersi completamente nell'intimità di lei.

"Coraggio, lecca la loro scopata" mi fa Andrea.

Non desidero altro. Avvicino la lingua all'osceno andirivieni e la appoggio sul buco del culo di Marcella. Glielo titillo, lei sembra non accorgersene nemmeno. Poi scendo, cerco di infilare la lingua tra il cazzo di Marco e la fica della mia ragazza, ma la pressione è forte e non riesco.

"Dai, lecca le palle a Marco.".

Eseguo. Slappo delicatamente i coglioni di Marco, il sapore è buono. Eseguo lunghe pennellate di lingua dall'ano di Marcella alle palle di Marco. Andrea si avvicina, mi porge il cazzo da succhiare. Gli riprendo la cappella in bocca, stavolta controllando io la penetrazione. Gliela ciuccio con gusto, poi alzo lo sguardo e vedo che Andrea sta pomiciando con Marcella, esplorandole la bocca con la lingua. Infilo delicatamente un dito nel culo di Marcella, con una mano sego il cazzo di Andrea e riprendo a leccare le palle a Marco.

Marco si scuote ed esce da sotto Marcella. Se la sistema a pecorina sul letto rivolta verso di me. La prende per i fianchi e glielo risbatte in fica. Marcella è in deliquio dal piacere. Andrea rivolge l'erezione verso di me e mi ordina di prendergliela in bocca. Eseguo guardando Marcella. Lei ricambia il mio sguardo con gli occhi socchiusi dal piacere. Temo che lei non gradisca vedermi alle prese con un altro uomo. Lei capisce il mio imbarazzo, torna un po' in sè mentre Marco continua a pistonarglielo nella fica con una pecorina sostenutissima, mi guarda con occhi presenti e mormora:

"E' così che si gode davvero, dai amore... non farti problemi...".

Il suo benestare mi riempie di gioia goduriosa, mi fa impazzire essere sottomesso ad un uomo sotto gli occhi della mia ragazza. Riprendo a succhiare il cazzo di Andrea con una foga esagerata.

"Il tuo ragazzo mi sta lucidando la cappella con la lingua, lo sai?" fa Andrea a Marcella.

Marcella sembra saper imporre un suo ritmo e sospira:

"Voglio cambiare cazzo adesso...".

Naturalmente non si riferiva al mio. Marco si scosta e Andrea prende il suo posto. Si infila il profilattico a velocità record, afferra Marcella per i fianchi e se la spinge contro gli inguini. Lei sentendosi impalata sul cazzo di Andrea mugola di piacere. Marco si mette in piedi davanti a lei e le infila la nerchia in bocca dopo essersi sfilato il preservativo.

Mi faccio da parte e mi masturbo guardando la scena seduto ai piedi del letto.

"Dai vieni a succhiare anche tu, forza".

Mi avvicino, bacio Marcella in bocca, lei mi slingua, poi la cappella di Marco si incunea tra le nostre lingue. Lecchiamo insieme l'asta che entra nella bocca di lei e poi nella mia. Andrea cambia canale, lo tira fuori dalla fica e lo mette nel culo di Marcella.

Marco mi viene dietro.

"Ora mi faccio questo frocio del tuo ragazzo".

Marcella guarda con occhi socchiusi e non dice nulla.

Marco mi infila due dita nell'ano senza tanti complimenti. E' una cosa che spesso faccio anch'io da solo, ma è la primissima volta che me lo faccio fare da un altro. Lo slargamento del mio ano è abbastanza brutale, ma ormai il mio masochismo sessuale ha preso il sopravvento, glielo lascio fare e sospiro. La fantasia sessuale di essere scopato da un altro uomo l'ho sempre avuta, ma non sono mai arrivato al punto di metterla in pratica. Ora sono totalmente sedotto dall'idea che avvenga davanti alla mia fidanzata consenziente.

Le dita di Marco mi hanno slargato il buco del culo a dovere, l'uomo infila il preservativo e mi si posiziona dietro. Marco mi invita a spostarmi in avanti, verso Marcella.

"Dai, baciatevi, fidanzatini!" ordina.

Poggio le mie labbra sulla bocca di marcella, la sua lingua invade la mia.

"Andrea mi sta inculando in modo spettacolare, amore" mi fa lei.

Marco si posiziona con la cappella turgida contro il mio sfintere. Non è facile, sento dolore. Marco sputa più volte tra le mie chiappe e riprende a slargarmi l'ano con le dita, dicendomi di rilassarmi.

Al secondo tentativo la penetrazione riesce, ma lo prego di fare lentamente. La cappella di Marco è dentro il mio ano, ed io invidio Marcella che si sta godendo la nerchia di Andrea dentro al culo senza apparente disagio.

Di colpo Marco affonda completamente il membro nel mio culo. E' doloroso ma lui resta fermo e piano piano mi abituo.

Marco inizia dolcemente a fare avanti ed indietro nel mio culo mentre io e Marcella limoniano vorticosamente con le lingue. Credo di essere piuttosto predisposto al sesso anale perchè il dolore si attenua e lascia porto ad un piacere pulsante. I due uomini ci pompano all'unisono per una decina di minuti, poi si scambiano posto. Marco si posiziona dietro Marcella, Andrea viene dietro di me,, mi appoggia il membro sull'ano già sfondato e si immerge dentro di me. Il cazzo di Andrea è più piccolo di quello di Marco... adesso tocca a Marcella prendere dietro il superdotato e comincia ad ansimare velocemente. Bastano pochi minuti di pompaggio che i due uomini vengono quasi contemporaneamente. Marco esce dal culo della mia ragazza, si toglie il preservativo e le erutta un diluvio di sborra sulle chiappe e sulla schiena. Andrea rimane dentro di me. Lo sento godere e venire dentro il mio culo. Sopporto le spinte dell'uomo finchè non si svuota completamente.

Marcella mi si avvicina, mi bacia dolcemente sul viso e mi sussurra:

"Sapevo che ti sarebbe piaciuto farlo in questo modo... ti amo tanto, lo sai?".


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Giovannifdn Invia un messaggio
Postato in data: 20/09/2016 17:12:34
Giudizio personale:
5 stelle.

Autore: Live451 Invia un messaggio
Postato in data: 18/07/2015 07:27:22
Giudizio personale:
se è vero è molto eccitante


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