i racconti erotici di desiderya |
Lo strano ufficiale-paziente |
La
storia che sto per racontarvi sembrerà a molte pesone irreale ed inventata, ma è invece veramente accaduta quando prestavo servizia di leva: Dopo aver terminato gli studi universitari e all'età di 24 anni, come si sa, obbligatoriamente ero entrato a far parte dell'Esercito. Avendo avuto una formazione sanitaria, ero stato assegnato in Infermeria, al termine del car. Avevo volentieri accettato questo tipo di lavoro, per alcuni motivi tra cui la tranquillità dell'ambiente ed il numero limitato dei pazienti. Verso la metà del mio anno di leva ( circa al sesto meso ), un mattino era stato ricoverato un Ufficiale di 34 anni, che da una settimana presentava limitati dolori addominali ricorrenti, tenesmo e malessere generale. Dopo aver effettuato gli accertamenti generali : misurazione pressione arteriosa, temperatura, polso, visita ect gli era stato ordinato un esami ecografico dell'alto e basso intestino per escludere eventuali masse. L'Ufficiale era un bel uomo, atletico ( ho saputo che aveva giocato a calcio e frequentava spesso la palestra a disposizione, all'interno della struttura ). In quel momento era un pò preoccupato, perchè non aveva mai avuto nessun problema. Dai miei Superiori mi era stato assegnato il compito di preparare il paziente all'esame. Avevo quindi spiegato all'Ufficiale quali erano le cose importanti da fare, affinchè l'esame fosse attendibile : era necessario seguire, partendo dallo stesso giorno, una dieta povera di scorie e fibre, quindi, il giorno prima dell'esame gli avrei fatto, alla sera, un clistere di pulizia dell'intestino. Quando gli avevo parlato mi sembrava un pò interessato a questa pratica ed aveva affermato : " Bene, faccia quello che è giusto fare!!!" Non avevo dato importanza a questo atteggiamento, anche perchè non potevo conoscere, in cosi poco tempo, chi entrava e chi usciva dall'ospedale militare ( i soldati erano giovani e nella maggior parte dei casi restavano ricoverati una giornata o al massimo un paio di giorni ). Aveva dunque seguito ferreamente la dieta assegnatagli ( avevo notato un suo carattere forte e deciso- vedi anche il tipo di lavoro ). Era giunta la sera precedente il giorno dell'esame e dovevo effettuare il clistere di pulizia. Avevo quindi informato l' Ufficiale-paziente verso le ore 20.30 che tra una mezzorettina avrebbe dovuto recarsi nella stanza delle medicazioni, nella quale avrei eseguito la prestazione. Avevo portato nella sua stanza di degenza un camica bianco che si lega dietro ( tipo quelli che si usano prima di un intervento chirurgico ) ed invitando ad indossarlo insieme allo slip. Uscito, ero andato a prepare tutto il materiale necessario : riempito la sacca di soluzione salina in quantità pari ad un litro e mezzo, guanti, lubrificante, sonde ect. Verso le ore 21.15 l'Ufficiale- pazienteera arrivato da me. Avevo chiesto di togliersi lo slip ed accomodarsi sul letto a pancia in su. Osservandolo ora più da vicino, avevo notato lo spendore del suo corpo : alto, muscoloso, abbastanza peloso, moro, carino. Avevo quindi informato che avrei collegato al letto due appoggia gambe, che sarebbe serviti a sostenere gli arti inferiori. L'avevo aiutato ad assumere la posizione ginecologica invitandolo ad avvicinare i grandi glutei ( le natiche ) al margine del letto. L'avevo anche informato che in quel modo era più facile ricevere la quantità di liquido abbondante nell'intestino, senza creare particolare problemi. Avevo avvicinato, dunque, la sacca pena attaccata a d un'asta al letto, indossando i guanti. Nel lubrificare l'ano con un dito avevospostato lo scroto che mi era sembrato molto grosso. Avevo dunque, piano piano inserito la sonda nel retto, collegata alla sacca stessa ed aperto lentamente il rubinento che permette l'entrata del liquido nell'intestino. Parlando con lui avevo informato che avrebbe avuto un qualche lieve disturbo di riempimento. La sua risposta era stata quella che era giusto che il liquido pulisse bene le pareti e che invece gli sembrava gli dasse un senso di piacere. Intanto che diceva queste frasi, aveva alzato il camice verso i pettorali, giustificando il fatto di non voler sporcare la veste. Nel vederlo nudoero restato quasi allibito : oltre ad un corpo molto prestante, possedeva un membro fuori misura ( credo fosse 21-23 cm ) e bello grosso. All'inizio mi ero un po bloccato, ma dopo poco mi ero eccitato fisicamente e mentalmente. Più passavano i minuti, più avevo visto la sua nerchia diventare più òunga e più grossa. Si era rilassato sentendo l'aumento del liquido all'interno del suo corpo. Aveva cominciato a masturbarsi lentamente con gli occhi chiusi e chiesto di avvicinarmi e sostituire la sua mano alla mia mano. Io eccitato quanto lui, avevo obbedito ed avevo abbassato il mio pantalone, mi ero inclinatoed avevo iniziato a leccarglielo tutto compreso lo scroto. Avevo sentito i suoi sussulti, il lieve movimento dei muscoli sporgenti delle gambe e la sua mano che cercava il mio sesso. Per circa 15 minuti avevamo continuato a nasturbarci reciprocamente, intanto che il clistere entrava totalmente in lui ed improvvisamente, quasi nello stesso istante, versammo una quantità sproporzionata di seme ( il suo era arrivato sopra i capezzolisporcando, in ogni caso, il camice e il mio sul suo addome gonfio e pieno ). Contenti e rilassati avevamo scambiato alcune parole di piacere ed avevo tolto la sonda dall'ano. Avevo assistito all'eliminazione del clistere in un contenitore apposito, nella stessa posizione, controllando il suo stato generale. Avevo notato che, anche in quell'ultima fase, gli era restata la verga dura e turgida. Aveva osservato tutto ciò che avevo fatto e contento mi aveva strizzato un paio di volte l'occhiolino. Questi segnali per me erano stati captati e con piacere avevo comunicato che era riuscito a controllare, nello stesso tempo, il suo ano disturbato dal clistere e il membro eccitatissimo. L'avevo quindo accompagnato nella sua stanza singola a riposare. Avevo notato nei suoi occhi un piacere ricevuto. Lo era stato anche per me !! Il giorno dopoverso le ore 06.00 ero ritornato al suo cappezzale per l'ultima prestazione di pulizia prima dell'esame ecografico. L'avevo trovato in dormiveglia e dopo averlo salutato, avevo informato che avrei dovuto infilargli una supposta di Glicerina per adulti per favorire l'eliminazione degli eventuali residui fecali. Rispndendo aveva detto che ciò che era necessario era giusto. Avevo tolto la coperta e senza dirgli nulla si era posizionato inginocchiato sul letto a gambe aperte con il sedere alzato. Io con una mano avevo divaricato le belle natiche muscolose da calciatore e pure pelose, con l'altra mano, invitandolo a spingere come quando andava la bagno, avevo infilato su bene la supposta. L'avevo quindi fatto respirare profondamente per favorire la salita di questa nel retto. Avevo notato la sua semierezione, Avevo consiglaito di tenerla il più possibile su ed eliminarla quando non avrebbe più resistito. La preparazione era stato efficace e l'esame era stato fatto con esito negativo, per fortuna. Questo gioco-trattamento era diventato, poi, un mostro segreto!! Questa esperienza, un pò particolare ma ribadisco reale, è stata una delle più importanti per me e credo anche per lui, legata ovvio alla pratica ma anche e soprattutto alla reazione di questo paziente deciso. Nei 6 mesi successivi questo Ufficiale siè presentato a me altre 4 volte per ripetere questa esperienza, non più legata a motivi patologici. Con piacera avevo accettato di vederlo. Al termine del mio servizio ero ritornato nella mia città e non avevo più, pirtroppo, visto questo bel uomo intrigante e pure strano. Ricordo, talvolta, questi eventi con molto piacere ed eccitazione. Chi vuole rispondere e/o raccontare le proprie esperienze la mia email è la seguente : norexl@libero.it L. |