i racconti erotici di desiderya

L'infedele


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L’infedele

Nella mia vita l’adulterio è stato il filo conduttore di quasi tutta la mia esperienza erotica. Ho conosciuto il sesso tardi rispetto a tante altre ragazze, perché mi sono divertita tantissimo ha prendere in giro tutti i maschi che mi facevano il filo. Verso i diciassette anni ho capito che il sesso doveva essere un piacevole modo per dominare i ragazzi, visto che per portarti a letto erano disposti a tutto. Mi fidanzai con un ragazzo veramente carino, simpatico e di buona famiglia, e con qualche soldo, il che non guasta. I primi mesi lui si limitava a baciarmi, e questo mi piaceva , era il primo che non allungava subito le mani in mezzo alle cosce, poi, l’anno dopo, scoprimmo insieme il piacere del pompino, io gli prendevo il cazzo in bocca, ci giocavo un poco e poi lui schizzava. Non che fosse molto dotato, e anche in fatto di resistenza non era certo un campione, ma a me andava bene così. Venne il momento che lui dovette partire a fare il soldato. Quindi decidemmo che io sarei rimasta vergine fino la suo ritorno tanto per dimostragli la mia fedeltà. Decisamente gli rimasi fedele, nessun maschio mi ha scopata durante il periodo che lui era militare, ma ogni tanto specie la domenica quando lui non tornava io mi prendevo la macchina di papà e mi facevo un giretto in città, e quasi sempre rimediavo un bel cazzo da succhiare. Loro volevano anche scoparmi, ma io mettevo dentro le mutandine un’assorbente, e simulavo di avere le mestruazioni, quindi alla fine un bel bocchino era sempre gradito. Avevo trovato un lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento e la proprietaria era una donna alquanto libera, e disinibita, e grazie a lei scoprii i notevoli vantaggi della pillola, quindi quando il mio ragazzo finì il militare io ero pronta, mi faci sverginare senza troppi rimpianti. Non fu proprio una grande scopata, lui mi toccò e quando si rese conto che mi ero bagnata mi infilò dentro il cazzo senza troppi complimenti, poi dopo pochissimo mi riempì la fica di sborra. Anche se non ero molto convinta che scopare fosse tutto lì, mi dissi che per la giusta causa il sacrificio poteva essere fatto. Tre mesi dopo per il suo compleanno mi feci anche rompere il culo, stesso copione, con la sola differenza che fu un poco più doloroso, ma mi ripromisi di trovare un bel cazzo che mi avrebbe regalato un vero momento di sesso. Avevo già conosciuto i miei suoceri, lui un maschio splendido, alto, capelli neri occhi neri, e mani forti, che quando mi diede la mano la prima volta mi guardò dritto negli occhi io mi sentii sciogliere dentro, lei invece una vera sega di donna, sempre a lamentarsi di tutto e di tutti, e lui che mi guardava come per dire che non la sopportava più. Qualche tempo dopo un grave fatto cambiò la nostra vita. Una domenica in cui io ero stata invitata a pranzo a casa loro lui ci informò che in seguito a delle analisi fatte i medici gli avevano diagnosticato una gravissima malattia degenerativa, non gli restava molto da vivere, sei/otto mesi, forse un anno. Restammo tutti gelati, lui invece ci guardò, e disse di non stare lì a piangere, ma di organizzarci, mi chiese se volevo bene a suo figlio, e se fossi stata contenta di sposarlo, a lui sarebbe piaciuto prima di morire di venire alle nostre nozze. Ci mettemmo subito all’opera, organizzammo tutto in tempi brevi, e venne anche la sera che il mio futuro marito andò con tutti i suoi amici a festeggiare l’addio la celibato. Mancava una settimana alle nozze, e io non avevo nessuna intenzione di passare quella sera a casa, volevo anch’io una serata da ricordare. Indossai una mini, calze autoreggenti, immancabili per me, tacchi alti, una magliettina fina e presi la macchina e mi diressi verso una città grande abbastanza lontana da noi. Appena uscita dall’autostrada una pattuglia delle forze dell’ordine mi fece cenno di fermarmi, io accosto e il più vecchio dei due mi chiede i documenti. Io mi distendo verso il cassettino del cruscotto per prendere i documenti e lui ebbe una splendida visione del mio culetto, mi controllò tutto disse “ è stato un piacere fermare una bella ragazza come lei, e constatare che tutto è in regola, ora la mando via, sicuramente ci sarà un bel ragazzo che la starà aspettando per passare con lei una magnifica serata”. Io gli detti un’occhiata, uno era molto giovane, ma un bel ragazzo, l’altro più anziano non era affatto male, quindi risposi “ veramente non mi aspetta nessuno, il mio futuro marito questa sera stà festeggiando il suo addio al celibato, e io non volevo lasciare che questa serata passasse così”. Loro si dettero uno sguardo, il vecchio parlò sottovoce all’altro e mi disse “ se possiamo esserti utile non fare complimenti, tanto ora dobbiamo fare pausa e se vuoi”…… al mio cenno d’assenso loro mi hanno detto di seguirli, e poco dopo siamo entrati in un parcheggio quasi buio, e loro mi hanno fatto mettere la macchina in fondo, dietro un rimorchio di un camion, e sono scesi dalla loro macchina, si sono avvicinati e quattro mani hanno preso a toccarmi, io mi stavo già bagnando, in un attimo mi hanno sfilato le mutandine, poi mi hanno fatto distendere dietro al sedile della loro macchina, il più vecchio si è abbassato e ha cominciato a leccarmi la fica in un modo che io non avevo mai provato, mi leccava dal clito al culo seguendo il taglio della fica, morivo, e ho cominciato a gemere di piacere ….. oooohhohoohoo …….. umhmummumm …… non potevo certo parlare, l’altro aveva fatto il giro della vettura e aperto lo sportello dall’altro lato mi aveva infilato il cazzo in bocca. Il lavoro di lingua ha avuto l’effetto desiderato, e all’improvviso gli ho sborrato in bocca gridando …… venngguuuuummummm ….. lui ha quel punto si è tirato su emi ha piantato il cazzo dentro, mi sono sentita aprire da un palo grande, lungo, che mi dilatava le pareti della fica con meravigliosa potenza, me lo ha spinto tutto dentro, e quando ha raggiunto il fondo sono venuta di nuovo …… iisuuusuuuii … ho gridato con il cazzo in bocca, e lui che mi scopava a commentato … “a che bella fica stretta, non è certo una delle solite puttane, questa l’ha usata poco, dai che la facciamo morire di piacere” … e giù a pomparmi con forza. Io ero caduta preda di una strana frenesia, volevo che mi scopassero con forza, e loro non si fecero pregare, tanto che poco dopo quando io credevo che il vecchio sarebbe venuto lui mi ha tirato su le gambe, e così mi poteva infilare di più il cazzo dentro. L’altro allora gli ha chiesto di fargli posto, così è passato dall’altro lato della macchina mi ha rigirato, mi ha leccato il culo con estrema bravura e poi mi ha infilato il cazzo dietro, …….. siiiii … ha proprio i buchi stretti, senti questo culo, è quasi vergine ….. , io stavo godendo, non sentivo nessun dolore, e mi apprestavo a sborrare di nuovo …. Siiiiiii … vengooooo …… e subito dopo mi sono ritrovata il secondo cazzo in bocca. Mi hanno pompata moltissimo, scambiandosi spesso il posto, poi quando io non ce la facevo più li ho pregati di venire, … “siiiii … daiiiiiii …. Sborrateeeee … non ce la facciooooo ……. Piùùùùùùù “….. ero sconvolta, io ero abituata alle scopate del mio futuro marito, quindici minuti e via, mentre questi mi limavano culo e fica da non so quanto tempo. Loro mi hanno fatto mettere fuori della macchina, accovacciata giù e poi mi hanno invitato a succhiare i loro meravigliosi cazzi, cosa che ho fatto con estremo piacere…. daiiiiii … bella bocchinara … daiiiii succhia che ti riempiamo la bocca , infatti lì a poco prima il giovane, mi ha infilato di forza tutto il palo in bocca sborrando lunghi fiotti di nettare dolcissimo, …. Beviiiiiiiiiiiiiiiiiii …. E io giù ha ingoiare, poi l’altro mi ha messo la cappella sulle labbra e mi ha inondato bocca, viso, capelli di caldissima sborra …… ecccomiiiiiiii … tienniiiiii ……. Sborroooooo …. Sono rimasta un momento sfinita appoggiata alla vettura, poi mi hanno dato dei fazzolettini per pulirmi, li ho salutati, ho ripreso la mia vettura, e me ne sono tornata a casa soddisfatta. La domenica dopo ci siamo sposati, la sera mio marito era talmente sbronzo che siamo partiti la mattina dopo, inutile dire che quella notte noi abbiamo solo dormito, ma a me non ha importato molto, tanto per come mi scopava lui se ne poteva fare a meno. La sera siamo arrivati a Venezia, avevamo prenotato un piccolo albergo vicino al centro, ci siamo sistemati e siamo usciti a cena. Prima abbiamo girato un poco, poi avevamo fame ci siamo fermati in un ristorante non molto vicino all’albergo. Appena seduti il cameriere ha preso le nostre ordinazioni e ci ha portato del vino, lui ha guardato la bottiglia e ha commentato che in un posto dove c’era solo acqua il vino non doveva essere molto buono, e detto questo ne ha versato circa mezzo bicchiere e lo ha bevuto tutto d’un fiato così a stomaco vuoto, ora io lo so che mio marito non regge bene il vino, così per non litigare me ne sono andata la bagno, quando sono tornata lui ne aveva bevuto quasi mezza bottiglia. Durante la cena ha scolato tutta la bottiglia con la conseguenza che si è ubriacato. Io ero nera, mi dava fastidio il fatto che oltre a essere lui sbronzo mi toccava riportarlo all’albergo. Fra una cazzata e l’altra, e il rischio di finire dentro un canale sono riuscita verso mezzanotte a trovare l’albergo, il portiere di notte, un bell’uomo sulla quarantina , quando mi ha visto entrare ha subito capito tutto “ aspetti che le do una mano, tanto voi eravate gli ultimi che dovevano rientrare,” e detto questo ha chiuso il portoncino e ha chiamato l’ascensore , insieme siamo saliti la secondo piano, aperta la nostra camera mi ha aiutato a metterlo sul letto, e subito dopo mio marito si è addormentato. “ siete in viaggio di nozze?” mi ha chiesto, io ho fatto di si col capo, “ e lui si ubriaca con una bella moglie come te, io me la sarei scopata tutta la notte”, io lo guardo egli chiedo “ ma lo faresti davvero?”, lui non mi risponde, mi prende per mano e usciti dalla nostra camera mi infila dentro la porta di quella davanti a noi, mi avvicino al letto e sia io che lui ci siamo spogliati in un baleno. Mi fa distendere sul letto, e messa a 69 mi tira su di lui, sento subito la sua lingua infilarsi fra le pieghe della fica, mentre io mi trovo davanti un bel cazzone lungo, e grande che comincio a succhiare sentendolo crescere ancora di più. Lui mi lecca divinamente, mi passa la sua lingua dal clito la buco del culo. Mi sconvolge, ho voglia e subito gli scarico in bocca il primo di una lunga serie di orgasmi. Non contento lo sento succhiare i miei abbondanti succhi che la fica secerne, mi succhia e io godo di nuovo, poi mi stacco, “scopami, ti voglio”,e lui non si fa pregare, mi mette un cuscino sotto la schiena e si posizione fra le mie cosce, sento la punta del glande appoggiarsi fra le labbra, mi apro, lo voglio, ma lui indugia. Io sto morendo, porto le gambe in alto sopra la sua schiena, e mi aggrappo a lui cercando di infilarmi dentro quel palo. Lui incomincia a entrare dentro di me con una lentezza esasperante, ma contemporaneamente sento il cazzo scorrere lungo le pareti della fica che si dilata e dato che lo fa piano sembra non finire mai tanto mi sembra lungo. Lui mi ha appena finito di piantare dentro il cazzo che io gia vengo,sento tendersi ogni muscolo del mio corpo …… siiiiiiiiiiiii ….. godddddooo …… lui mi lascia il tempo di gustarmi l’orgasmo e subito dopo incomincia a pomparmi , lo fa con un ritmo giusto, non troppo veloce, neanche piano, ma soprattutto continuo, mi manda via di testa, mi sconvolge perdo il conto di quante volte vengo,e ad un tratto lo sento aumentare poco dopo mi inonda la fica con caldi getti di sborra, io lo sfilo da dentro, mi rigiro e mi prendo sia in viso che in bocca le ultime due sborrate, mi infilo il cazzo in bocca, e comincio a succhiarlo come un’ossessa. Lui mi mette due dita nella fica da cui fuori esce la sua sborra, e porta del liquido verso il buchetto posteriore, “ sei aperta qui?”, io gli faccio un cenno col capo di si, lui insiste nel lubrificarlo, io mi rendo conto che fra poco avrò quel meraviglioso palo dentro il culo e mi bagno ancora di più. Mi rigira, si posiziona dietro di me, siamo distesi di lato, lui insinua la cappella dentro il buco che si dilata subito, mi lascia qualche secondo che a me sembrano eterni, mi spingo indietro, lo voglio, e lui spinge tutto il cazzo dentro. Con la mano mi tocca davanti, resta fermo per un poco poi si scatena, mi pompa con forza, godo senza ritegno … siiiiiiiiiiiiii ……. daiiiiiiiiiiiiiii ……. sei ..meravigliosooooo …… vengono ….. lui mi incula meravigliosamente, limando il buchetto con forza, io mi abbandono al piacere, poi dopo l’ennesimo orgasmo lo prego di venire, lo voglio sentire dentro …. lui aumenta e schizza … siiiiii ….. daiiiii …. vieniiiii … eccomiiiii … ti sborro in culooooooo ……. Restiamo per un poco abbracciati, “ credo che tu sia una femmina stupenda, e sei nata per il sesso, godi ogni volta che se ne presenta l’occasione, sei bravissima”, io prendo quelle parole come una medaglia, mi alzo prendo i mie vestiti e nuda rientro in camera mia, mi faccio una doccia e vado a letto. Al mattino mi sveglia mio marito, lo sento mettere le mani fra le mie gambe, vuole scopare, io lo accolgo dentro di me, lui si scatena velocemente senza rendersi neanche conto che sono più aperta, e quasi subito viene, mi copre di baci, io lo lascio fare , lo assecondo. Usciamo in giro per la città, e verso sera quando decidiamo di tornare verso l’albergo ci fermiamo in un bar , io devo andare in bagno. Lo lascio la bancone che ordina due aperitivi, e quando torno parla con due ragazzi di vini del luogo, loro, che lui mi presenta, sono Nicola e Franco due pugliesi che sono a Venezia per un corso di non so cosa. Mentre si parla Nicola mi scruta, e io mi sento spogliare da due occhi molto furbi, e tra un brindisi e l’altro ci invitano a casa loro che si trova li vicino per mangiare, e continuare a parlare di vini, visto che loro asseriscono che i migliori vini del mondo sono i loro. Così ci incamminiamo verso casa, rendendomi conto che quei due hanno in mente qualche cosa. Giunti al loro appartamento aprono una bottiglia di vino, rosso, fortissimo, e io fingendo di bere lo verso dentro il lavandino della cucina, mente mio marito lo beve d’un fiato. Ho capito subito che vogliono ubriacarlo, mi stanno simpatici, e mi piacciono quindi gli do una mano alla realizzazione del piano. Dopo alcuni brindisi lui è completamente partito, si è quasi addormentato appoggiato al tavolo, li guardo, loro mi dicono che hanno una cameretta dove accompagnarlo a dormire, cosa che facciamo insieme. Appena chiusa la porta della cameretta io mi avvicino a loro, i loro bozzi denotano che già sono eccitati, e io non sono da meno. Mi inginocchio davanti a loro che aprono i pantaloni tirando fuori due cazzi veramente belli, lunghi , grossi, io me li metto in bocca alternandoli, e poi ci mettiamo tutti nudi sul grande letto matrimoniale che c’è lì. Mi leccano, succhiano, toccano e poi mi infilano i meravigliosi cazzi dappertutto, io godo come una vacca, mi lascio scopare con forza e sborro anche l’anima. Dopo un bel po di tempo mi ritengo soddisfatta, e li prego di accompagnarmi all’albergo insieme a mio marito. Mi aiutano a riportarlo all’albergo. E quando stò per entrare mi chiedono di rivederci la sera dopo. Alcuni amici loro danno una festa “ speciale”, ma se fosse possibile senza il mio lui, “magari lo portiamo a casa nostra e lo facciamo bere di nuovo”. Io ci penso un momento e rispondo che ho un’altra idea, se va tutto come credo ci vediamo in un bar vicino all’albergo verso le 20,30. Entro nell’albergo, e il portiere di notte , lo stesso della sera prima mi sorride, capisce tutto, e mi aiuta con l’ascensore, poi mi augura buona notte. Io lo metto a letto, mi faccio una doccia e mi metto a dormire . l’indomani lui si sveglia, mi vuole scopare, in mi giro e gli offro il culo, lui ne gode di più e contento mi infila il cazzo dentro pochi minuti dopo è tutto finito. Passiamo tutto il giorno in giro per le isole a pranzo io gli proibisco di toccare un solo goccio di vino. Quando decidiamo di tornare verso l’albergo io facendo finta di sbagliare strada passo davanti ad un negozio che avevo visto il giorno prima , un’enoteca e in vetrina vedo una bottiglia di grappa dal nome insolito “GRAPPA BOCCHINO”. Lo faccio notare a lui, e sapendo quanto gli piace la grappa , per essere stato in Friuli durante il militare, lo invito a comperare una bottiglia, così tanto per ridere del nome. Lui ne compera tre, e tornati in albergo io gli dico che non mi sembra il caso di regalarla, tanto sarà uno schifo, la venderanno solo per il doppio senso del nome. Lui ne apre una bottiglia, me ne versa un poco a me, e per lui mezzo bicchiere, lo beve d’un fiato io faccio per assaggiarla, “ ma fa schifo, come ti dicevo io” , e lui mi risponde che non ci capisco nulla, e se ne versa un nuovo mezzo bicchiere. So benissimo che lui non la regge la grappa, peggio del vino, e io ci conto su questo. Mi spoglio per fare una doccia, lui si siede sulla poltrona e continua sorseggiare il liquore, io vado in bagno. Lascio la porta semi aperta e vedo che ne beve ancora, mi faccio la doccia velocemente e quando esco lui è già partito. A fatica riesco a metterlo a letto, non prima di avergli fatto bere ancora un goccio fingendo di essere ubriaca come lui, poi mi metto una mini, le mie inseparabili autoreggenti, tacchi alti, una camicia e una giacca che arriva appena a coprire il culo, niente intimo, tanto da quello che ho capito non mi serve, e vado al bar a trovare i miei amici. Loro nel vedermi sola mi fanno i complimenti, ci incamminiamo e poco dopo entriamo in un vecchio palazzo, saliti al terzo piano una donna dai lunghi capelli biondi ci apre, è bellissima, alta circa 1,90 porterà una terza di seno un culo a mandolino che sormonta due cosce da cui si vedono le calze come le mie. Entriamo dentro un grande salone, dove seduta su uno dei innumerevoli divani c’è una donna , forse un poco più grande di noi da capelli rosso fuoco molto belli, entrambe sembrano due modelle. Insieme a loro ci sono una decina di uomini di tutte le età, e con quelli che ho portato io sono dodici, Nicola mi si avvicina dietro, sento il suo cazzo premere contro il culo, mi bacia sul collo, e mi dice “ come vedi la “festa” siete voi, cioè noi la facciamo a voi, niente violenza, e quando ne hai abbastanza devi solo dire stop, allora ci stai?” io mi giro, ho gli occhi di tutti addosso in silenzio, lo bacio e dico “ posso almeno spogliarmi?” un grido di esultanza rompe il silenzio, e subito un numero imprecisato di mani mi toccano, bocche che mi baciano dappertutto e poi cazzi, tanti che mi riempono ogni buco, facendomi godere tantissimo, sembrano infaticabili, appena uno lascia libero un buco subito un altro lo sostituisce sborrandomi dentro. Ho provato cose che non mi erano neanche passate per la mente, come due cazzi contemporaneamente dentro la fica , una cosa da svenire di piacere, o di essere leccata da una donna, dolcissimo, ma quando e ne hanno messi due al culo ho avuto paura e ho detto no, e nessuno a trovato nulla da ridire. Non mi ricordo quante volte ho goduto, tantissime, mai fatta una scorpacciata di cazzi così, forse ho pareggiato i conti con la mia gioventù, poi dopo l’ennesima sborrata in bocca mi sono girata e ho visto i miei due amici seduti su di un divano, nudi, sfiniti, con i loro cazzi mosci, mi sono seduta fra loro, e ho detto “ sono le due, io ne avrei abbastanza, mi riaccompagnate all’albergo, non credo di ricordare la strada”, loro mi hanno sorriso e ci siamo rivestiti, colavo dappertutto, poi ho salutato la rossa che era alle prese con due cazzi in culo, e la bionda che ancora se ne scopava uno da dietro e siamo usciti. Mi hanno accompagnato fino all’albergo, io non mi reggevo in piedi, ero sfinita e quando sono entrata il portiere, quello della sera prima, mi ha sorriso, ha capito tutto, e mi ha aperto l’ascensore, “ notte piacevole?”, io l’ho guardato “ indimenticabile”, gli ho risposto e sono salita in camera mia. Mi sono fatta una doccia per togliermi le tracce di sborra da dosso, poi prima di mettermi a letto ho versato metà della bottiglia di grappa, come se l’avessimo bevuta entrambi, me ne sono messa alcune gocce addosso, come se fossi stata ubriaca pure io,e mi sono messa a letto. Al mattino lui mi ha svegliata, voleva scopare, ma io non ne avevo nessuna intenzione, “ accidenti a te e a quel dannato liquore, mi hai fatto ubriacare, ho dannatissimo mal di testa”, poi visto che lui insisteva mi sono messa il suo cazzo in bocca e segandolo, e succhiandolo velocemente l’ho fatto sborrare, tanto una più o meno non faceva nessuna differenza. Siamo partiti, per andare a trovare un suo cugino a Milano, e sia lui che sua moglie erano le persone più apatiche di questo mondo, l’unica ragione di vita erano i soldi, per loro tutto era troppo caro, costava troppo e pensavano solo al lavoro. Siamo rimasti solo due giorni, poi siamo andati a trovare un suo amico che aveva fatto il militare con lui che abitava in un paesino vicino La Spezia. Quando siamo arrivati e abbiamo fatto le presentazioni quello che mi ha colpito di più è stato il padre del suo amico, non molto alto, ma asciutto, duro, con le mano forti, rugose, piene di calli, con un’aria da vecchio lupo di mare, sulla quarantina, mi ha dato uno sguardo con i suoi occhi di un blù come il mare che mi sono sentita bagnare la fica, in fondo erano tre giorni che non scopavo e già ne sentivo il desiderio. Nel pomeriggio mio marito mi ha fatto capire che la sera sarebbero andati a trovare in un paese li vicino un altro ex commilitone loro amico, e che la cosa era come dire …… fra uomini. Io mi ero rassegnata a passare una serata in casa se il vecchio lupo di mare saputo della decisione del figlio di uscire con l’amico ha detto che dato che c’era la luna piena era una notte perfetta per mettere giù il palamito, ma che se lui non c’era da solo non era possibile. Io lo guardo e chiedo se posso essere utile, visto che “loro “ vogliono uscire da soli, lui mi sorride e mi dice che non ci vuole nessuna maestria, e pure il figlio guardando mio marito gli dice,” dai lasciala andare, lui è bravissimo, puoi stare tranquillo che domani mattina te la riporta tutta intera”. Al calare del sole lui mi dice di prendere un paniere con dentro la nostra cena, e saliti sulla sua barca, un gozzo perfettamente attrezzato ci apprestiamo ad uscire da porto. La notte scende velocemente, lui entra nella stretta gabina e mi istruisce sul da farsi, “ vedi questa è la bussola, e questo serve per il motore. Quando te lo dirò dovrai tenere questa rotta e questa velocità al resto penso io”. Raggiungiamo il mare aperto. Solo un piccolo faro che illumina la coperta dove lui sta armeggiando dentro un grosso cesto pieno di ami, e i due faretti uno rosso e l’alto bianco illuminano la notte, poi lui osserva la costa in lontananza e decide che siamo sul posto giusto. Mette in mare una piccola boa bianca e mi fa partire , il motore la minimo, e la rotta sono le uniche cose che devo fare io, lui invece con una maestria unica estrae uno alla volto dalla cesta gli ami, gli mette delle sardine come esca e li manda in mare. Dopo circa un’ora ha messo in mare, legati ad un lunghissimo filo, circa 4000 ami, mette un’altra boa, questa con una piccola luce florescente. Riprende il timone e porta la barca poco lontano, getta l’ancora e dal boccaporto tira fuori una coperta, e ci sediamo , apre il cestino e prende del formaggio, pane, vino, e un salame dalle starne venature, sembra un nodoso cazzo. Mi porge del formaggio, e del vino che rifiuto, “ dai bevi che non ti voglio mica ubriacare, tanto dopo mangiato ti scopo e ti voglio ben sobria, e dimmi il salame ti piace a fette o intero?”. Io lo guardo ridendo, “ dipende se lo prendo per bocca a fette, ma diversamente anche intero, dipende anche dal salame, e poi chi ti dice che io mi lascerò scopare da te”. Lui mangia con calma, mi guarda, “ ascolta ragazza mia, io di donne ne ho conosciute tante, e so riconoscere subito una che ha voglia di cazzo, e tu sei una di quelle, mangia che dopo ti faccio divertire, che mi sembra tu ne abbia bisogno, non credo che tuo marito ti soddisfi molto, non mi sembra il tipo”.poco dopo lui si avvicina a me, io mi sono gia bagnata, lui mi sfila la maglia, e i miei piccoli seni sono subito preda della sua bocca, mi succhia i capezzoli, li stringe fra i denti e poi mi sfila i pantaloni mutandine insieme. Mi adagia sul boccaporto , sono giusta alla sua altezza, infatti si abbassa e mi infila la lingua fra le cosce. Sentire quella ruvida lingua insinuarsi fra le labbra alla ricerca del clito che immediatamente aspira con forza mi sconvolge ….. siiiiiiiiiiiiii ……… siiiiiiiiiiiiiiiiiiieeeee iiiii …. stupendoooo ………. daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ….. vengoooooo!!!!!!! …… resto stupita della velocità con cui mi ha fatto venire, ho lui è bravissimo, o io ero di nuovo piena di desiderio, forse tutte e due le cose. Resto sconvolta dal piacere che sento un cazzo appoggiarsi al taglio della fica, lo afferro, mi sposto e lo prendo in bocca, voglio almeno riuscire a sentirlo in bocca. È un cazzo particolare, non è molto grosso, ma abbastanza lungo, ma la cosa che colpisce è la cappella, grande, come un fungo, più del diametro del cazzo, me la metto dentro la mia capiente bocca e gli faccio un lavoretto coi fiocchi ….. mmhmmmummumm …. Sei proprio brava, lecca, e succhia che poi ti scopo ….. io non resisto al desiderio di sentirlo dentro …. Daii, prendimi, dai, che non resisto … ti voglioooooo ….. lui si mette in ginocchio, il cazzo è perfettamente alla giusta altezza della fica, mi mette le gambe dietro la sua schiena e mi infila dentro il “porcino”. Lo sento scivolare dentro con calma, io mi tendo come la corda di un violino, e quando raggiunge il fondo esplodo subito …… oooooooohhhhhhuuu …… siiiiiiiiiiiiiii … vengoooooo …. Daiiiiiiii ….. lui incomincia un’infernale va e vieni con un ritmo decisamente forte, mi scuote ad ogni affondo, sembra quasi volerlo fare uscire dalla bocca tanto me lo affonda dentro, sono sconvolta e godo senza nessun freno, urlo …. diiiiiiiii ….. siiiiiiiiiiiiii …. Più forteeeeeeeeee …. Vengoooooo … VENGOOOOOO!!!!!!!!! ….. dai schizzami dentroooooo … lui mi asseconda e poco dopo mi regala l’agoniata semenza …. Tienniiiii sborroooo!!!!!!! …. Getti caldissimi dissetano la mia infuocata fica. Rimane un poco dentro di me, poi io lo faccio mettere di lato a me e mi metto il suo cazzo in bocca, lo succhio, sento il profumo del mio piacere e del suo mischiarsi dentro la mia bocca, mi impegno e lui gradisce, “dai magnifica bocchinara, dai che se lo fai tornare duro ti sfondo anche il culo”, io a quelle parole mi scateno come non mai, lo voglio!!!. Basta poco e lui si ritrova di nuovo con il palo pronto, mi mette alla pecorina e si posiziona dietro di me, spennella il glande alcune volte sulla fica da cui esce della sborra e poi mi infila il culo ….aaaaaaaaaaaahhhhhhhhiiiii … pianooooo … fingo di provare dolore, ma lui mi infila ancora con più forza, “zitta vacca che il tuo culo è talmente aperto che ci passerebbe un sottomartino, e questa non è certo opera di tuo marito,” e continua a pomparmi con forza è bellissimo, io assecondo i suoi movimenti e questo eccita di più, raggiungo il primo di una bellissima serie di sborrate, in virtù anche del fatto che lui si è abbassato e mi ha infilato due dita dentro la fica …. siiiiiiiiiii …. daiiiiiii porcoooooo …. daiiii vengoooooo … schizzo sborra da tutti i buchi e ne sono immensamente felice. Lui resiste tantissimo, e alla fine lo imploro di sborrare dentro, daiiiiii …. viennniiiiii …. Ti pregoooooo …. E va bene, sborro, ma una parte te la devi bere , e detto questo lo sento schizzare in culo, poi mi fa girare velocemente e schizza due getti in faccia, fra il naso e la bocca ….. bevi troiaaaaa!!!!!! E leccaaa …. Io come un’indemoniata non mi perdo nemmeno una goccia del succo. Restiamo un poco seduti sfiniti, lo guardo, “ sei stato fantastico,” gli dico, “ti ringrazio, ma sono invecchiato, una volta ti avrei scopato fino all’alba”, dai facciamo il bagno, e ci tuffiamo, l’acqua e calda, nonostante siamo settembre si sta benissimo, lui mi strige a se, mi succhia i seni, mi accarezza, io lo tocco, vorrei che questo momento non finisse mai.” Sei una femmina da letto, sei fatta per il sesso, lo fai con passione, ti piace e questa è la tua caratteristica migliore, fregatene di tuo marito, secondo me nemmeno si è reso conto di che “ bomba” ha per le mani, divertiti sempre”. Risaliamo in barca, lui mi aiuta rivestirmi e recuperiamo la lenza, alla fine abbiamo pescato tantissimi pesci, e scelti quelli che lui vuole cucinare per noi gli altri al mattino quando torniamo li da ad un suo amico grossista che li vende per lui, “ notte magica”, commenta il tipo,” certo, ho imbarcato un sirena, come potevo non prendere tanti pesci”. L’altro mi da un’occhiata che sembra volermi spogliare non ce ne torniamo a casa. I due giorni successivi usciamo con tutti gli amici di mio marito, poi decidiamo di tornare, a casa ci aspetta un triste compito, io dovrò assistere mio suocero e la cosa non mi rende felice. Tornati a casa incomincio il mio nuovo compito, mio marito e mia suocera vanno al lavoro al mattino e tornano la sera, quindi , per tutto il primo mese è un continuo entrare ed uscire dall’ospedale, lui è sempre forte, tanto che le prime cose che mi ha detto sono state “ senti io voglio che tu sia allegra, non voglio musi o pianti, quelli se vorrai li farai dopo, io voglio vivere i giorni che mi restano in maniera felice.” Ovviamente questo mio comportamento non piace alla suocera, e verso la fine del mese una sera io e mio marito litighiamo per questo. Io sono nervosa, è un mese che non scopo, ad eccezione di velocissime sveltine di mio marito, e la mattina dopo il litigio mentre sono in cucina in pigiama preparare la colazione mio suocero si avvicina, “ che hai?”, io rispondo nulla, ma lui mi fa girare, il mio viso guarda in basso, lui mi mette una mano sotto il mento e mi alza il viso, il mio sguardo incontra il suo, “ la vostra camera e la mia è divisa da un sottile muro, e ieri sera ti ho sentito litigare, per cosa?, “ io cerco una scusa, ma lui insiste “ io voglio sapere per cosa litigavate, per me?, o per altro?, forse mio figlio non ti rende felice, e poi dato che sono malato di notte non dormo, e non mi è sembrato di sentire i classici rumori che una coppia appena sposata dovrebbe fare, forse ti trascura a letto?” io lo guardo, “ veramente non è proprio che mi trascura, è …. che … insomma , lui finisce subito e io …. non “, lui mi guarda, capisce tutto, mi prende per mano, mi porta dentro la sua camera, mi avvicina al letto, mi stringe a se, mi bacia, sento la sua lingua entrare prepotentemente dentro la mia bocca, cercare la mia lingua e succhiarla, contemporaneamente le sue mani mi sfilano il sopra del pigiama, poi mi fa sedere sul letto, si abbassa e anche i pantaloni e le mutandine finiscono ai miei piedi, sono nuda, la fica è umida, e lo voglio!!! Si toglie il sopra del suo pigiama, il suo petto forte e leggermente peloso mi eccitano ancora di più, lui infila la testa fra le gambe e sento la sua lingua aprire le labbra della mia fica, mi sbrodolo subito nella sua bocca. È fantastico il modo come mi lecca, lo fa facendo girare un poco la lingua e contemporaneamente mi schiaccia il clito, godoooo!!!!!! Improvviso urlo il mio piacere, sono piena di desiderio, lo invito a distendersi sul letto, e poi mi posiziono su di lui a 69, il suo cazzo è quanto di meglio si può desiderare, direi che assomiglia d una grossa pannocchia di mais, grosso di circonferenza alla base, è più stretto al glande che mi infilo dentro la gola, lo succhio con passione, e lui mi ricambia facendomi venire di nuovo, lo voglio!!!!. Mi stacco, lo invito a scoparmi, lui sale su di me, sento il suo corpo massiccio schiacciarmi sul letto, poi avvicina la cappella alla fica, e in un solo colpo mi infila tutto il cazzo dentro. Resto a bocca aperta … oooooooooooohhhhhhhh ….. un lungo gemito accompagna il mio primo orgasmo, lui mi resta dentro per un poco, poi mi incomincia a pomparmi con colpi fortissimi, mi scuote tutta, io godo, lo guardo, e ……. vengooooo ……. Godooooo …… siiiiii … daiiiii sei un toro meraviglioso, daiiiiiiiii , e lui si scatena, mi demolisce con affondi devastanti, tanto che alla fine mi ritrovo in cima la letto, ma ho goduto tantissimo. Poi si ferma, ansima, lo vedo sudare, mi ricordo che è malato, lo faccio distendere e lui continua a scoparmi di lato, sempre con forza. Io lo incito, daiiiiiii … vieni, fammi sentire la tua sborra dentro, e subito dopo lo sento schizzare, mi stacco e mi abbasso, in tempo per gustare la sua semenza dentro la mia bocca, la succhio con passione, lo bevo letteralmente, e lui commenta … “accidenti ragazza che gran bocchinara che sei, mi piaci daiiii … cosiiiiii” io lo faccio godere continuando a leccarlo fino a che non diventa moscio. Da quel giorno appena loro escono per andare al lavoro io mi infilo dentro il suo letto, e lui dentro di me, mi rendo conto che giorno dopo giorno la sua forza diminuisce, la malattia sta per avere il sopravvento, ma lui un giorno mi dice di vestirmi sexy, andiamo a trovare un mio amico. Raggiungiamo la grande città, ed entriamo in un palazzo del “ potere”, lui si fa annunciare da una segretaria d un certo presidente, che lo riceve come se fosse un fratello, e dopo i convenevoli e date le informazioni sulla sua salute , l’uomo gli chiede se sono io quella che deve sistemare. Allora prende da un cassetto un pacco di fogli, “ li compili , si metta laggiù,” e mentre io scrivo loro parlano a bassa voce, vedo l’altro scrutarmi più volte, è un bell’uomo sulla cinquantina, ma ben portati. Dopo si salutano, mio suocero mi dice che quando lui sarà morto questo suo amico mi troverà un buon posto, “non voglio che resti a casa, tu sei fatta per vivere, moriresti”. Passano altri mesi, e un mattino lui non si risveglia, dopo tutto il casino del funerale e altro io seguendo le istruzioni ricevute vado a trovare il tipo che mi trova veramente un buon lavoro, l’unica cosa dice lui è che devo venire in città, ma la cosa non mi spaventa per nulla, e quando ho ottenuto il posto apro una busta che mi ha lasciato mio suocero, ci sono due lettere, una indirizzata a me, e l’altro al suo amico. Lui i dice che data l’amicizia che li lega lui mi troverà un bel lavoro, ma dovrò decidere io se per ringraziarlo vorrò andarci a letto, lui non me lo chiederà, ma sarò solo io a decidere, e come ultimo consiglio, mio suocero mi dice di farlo. Chiamo la persona in questione, gli do la lettera, lui la legge e mi chiede cosa voglio fare, io gli dico di trovare un buon posto, lui mi richiama il giorno dopo, ci incontriamo e mi porta in una casa in riva al lago, mi scopa divinamente, ne avevo bisogno, mi pompa fica , culo e bocca fino a finirmi, lo devo implorare per farlo finire tanto è virile, alla fine mi ringrazia, mi dice che non mi cercherà più , ma se dovessi avere bisogno di lui non mi devo fare scrupoli. Incomincio una nuova vita, il novo lavoro si presenta più impegnativo del previsto, e dato che non ho nessuna esperienza decido di affidarmi a persone esperte. Ne seleziono tre, il primo si rivela un borioso, che ti faceva sentire una deficiente, il secondo appena aperto bocca mi ha fatto capire che prima bisognava passare per il suo letto, e poi il terzo, quello che credevo il più porco, il più chiacchierato si è rivelato una persona disponibilissima, sempre presente, affidabile, mi ha insegnato tutto, e io per la prima volta in vita mia me ne sono innamorata. Me ne sono accorta quando l’azienda a composto un squadra di persone per un lavoro molto impegnativo a contato con il pubblico, lui era sempre al centro dell’attenzione delle donne, e io ne soffrivo, poi non mi decidevo a rivelare questo mio sentimento, temevo un rifiuto. Finito il lavoro, tutti abbiamo deciso di andare una sera a cena insieme, e io che non conoscevo la città l’ho pregato di accompagnarmi, era la scusa per stare ancora di più con lui. Dopo cena siamo andati a ballare in discoteca, lì il gruppo si è perduto, e io ne ho approfittato per invitarlo a uscire per stare un po da soli. Quando mi sono ritrovata in macchina con lui gli ho gettato le braccia al collo, l’ho baciato, lui ha risposto la mio bacio con impeto, confessandomi poi che lo voleva fare da tempo. Così è cominciata la nostra storia, io mi ero presa una “ botta” per lui tremenda, lui era stupendo, meraviglioso sempre, ma dannatamente spietato a letto. Un’amante fantastico , molto fantasioso, e dotato non tanto di un super cazzo, ma di un modo fantastico di usarlo, e questo mi faceva morire. Abbiamo scopato in tutti i posti di lavoro dove siamo stati insieme. Ogni posto era buono per scopare, di tutto , anche in mezzo alla gente . Eravamo talmente presi che spesso organizzavamo di prendere un giorno di ferie per passarlo insieme. Ma la cosa più “ scellerata” che abbiamo fatto è stato di far conoscere le nostre famiglie. Di uscire insieme ai nostri compagni, non che sua moglie, una bella donna, mi potesse sopportare tanto , si vedeva la nostra complicità, ma il massimo è stato fare insieme le ferie estive, insieme, sotto lo stesso tetto, in una villa al mare con due matrimoniali. Quando il giorno tornavamo dal mare io e lui andavamo in bagni separati a fare la doccia, ma lui scavalcava la finestra ed entrava nel mio bagno, mi scopava e io dovevo mordermi la labbra per non urlare. Quattro anni abbiamo passato insieme, poi un giorno dopo fatto l’amore gli ho detto “ voglio smettere la pillola, io verri avere un figlio,” lui mi ha sorriso, “ va bene, vorrà dire che ci staremo più attenti, se vuoi compero dei preservativi”. Io l’ho guardato, non aveva capito, “ ma io vorrei avere un figlio da te, “ lo mi ha fissato, scuro, “ no, non è possibile, io ho già due figli e non ne voglio altri, lo sai che non voglio divorziare da lei, quindi non fare cazzate, lascia perdere”. Ero furiosa, ma come per fare la vacca a letto ero fantastica e per avere un figlio con lui no!. Per tutto il mese abbiamo litigato, io ferma sulla mia decisione alla fine l’ho minacciato di scopare con il primo che me la chiede, lui mi ha detto di non tradirlo, si era reso conto che c’era un tipo alto e biondo che un po di tempo mi “ ronzava “ intorno, “ non tradirmi, altrimenti rovini tutto”. Io, dato che con mio marito ne avevo palato da tempo, l’ho messo sotto, e per tutto il mese mi sono fatta scopare da lui, niente piacere, mi serviva solo di essere messe incinta, poi quando mi sono resa conto che c’ero riuscita ho fatto in modo che il mio amore mi vedesse con il biondo, e ci ho pure scopato. Una vera delusione, io ero abituata a lui che mi sbatteva per ore, invece questo mezzora era tutto finito, ma quello che mi interessava a me era punirlo per il rifiuto che avevo subito. Quando si sparse la voce che io ero incinta lui venne a trovarmi sul mio luogo di lavoro, “ ora se contenta, ti sei fatta mettere incinta da quello” , “certo, è stato meglio di te”, lui mi ha guardato con disprezzo, “ sei una puttana!” e se ne andato. Quelle parole mi hanno ferito più di un coltello, e per non trovarmi ancora lui davanti sono andata presto in maternità. Non l’ho più rivisto per circa due anni, si era fatto trasferire una sede esterna, e i suoi compagni raccontavano che aveva fatto strage di donne, ma che da un paio d’anni stava con una francese, un “ pezzo di fica veramente bella” come l’avevano definita alcuni che la conoscevano a cui l’avevano chiesta tutti, ma sembra che solo lui c’era riuscito. Io durante la gravidanza mi sono resa conto dello sbaglio fatto a perdere uno come lui, mi mancavano tutte le cose che facevamo insieme, le nostre interminabili telefonate, scopate, fughe, e le sue mani, bellissime, lunghe , che adoravo sentire su di me. Da allora ho fatto qualche scopata, ho trovato un nuovo amante, ma niente a che vedere con lui, poi ieri sono entrata dentro un bar vicino a dove lavoro e l’ho visto seduto ad un tavolino con una bellissima donna, non poteva essere diversamente visto che tutte quelle che so essere state sue amanti lo sono, lei era affascinata da lui, lo guardavo come io ai miei tempi me lo bevevo con gli occhi, io l’ho salutato, lui ha risposto con un semplice gesto della mano e lei si è girata, mi ha guardato, e gli ha chiesto in francese qualche cosa, lui mi ha riguardato, e ha risposto che non ero nulla di importante. È vero, non potevo certo sperare di avere ancor per lui alcuna importanza, ho preso e sono uscita, per un momento ho ammesso con me stessa che il tradimento questa volta, non era stata la scelta migliore, e che era inutile sperare, conoscendolo so benissimo che lui indietro non torna.







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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 04/12/2009 10:59:00
Giudizio personale:
Sono rimasto stregato dal tuo racconto molto eccitante; mi hai fatto godere ed esplodere, durante la lettura, più volte; il modo di descrivere le sensazione sono uniche e travolgento, grazie.


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