i racconti erotici di desiderya

L'incontro parte seconda

Autore: Scopodonnexsetteore
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Bene, riprendo il mio racconto.

Qualcuno mi potrà dare del pedofilo perchè mi sono fatto una ragazzina di 19 anni, qualcun'altro sicuramente mi dirà di prendere troppo Viagra, ma a me dei giudizi degli altri interessa poco, quello che scrivo è verità, liberissimi di non crederci- L'amore e il sesso non ha età, se fatto bene e con la persona giusta e poi 6 anni fà credo che il Viagra neanche esistesse. Comunque tra le tante mie esperienze, una volta ho voluto prendere una pasticca Blu, ma i risultati non sono stati così eclatanti, almeno per me...forse tra qualche anno ne avrò bisogno, ma per il momento và bene così-

Dopo esserci riposati una 15ina di minuti abbiamo iniziato a toccarci di nuovo...mi concentravo sulle sue tette...mi piacevano. Mi piaceva leccarle, succhiarle, passavo poi al suo viso che mi piaceva accarezzare col dorso della mano, un'altra lacrima solcò il suo viso, le chiesi se tutto era a posto, mi rispose di piangere per la felicità, che si sentiva bene, che aveva finalmente incontrato un uomo per bene, che la coccolava se c'era da coccolare, che la scopava se c'era da farla godere..Le dissi che non era finita...che ci saremmo rivisti altre volte e che comunque c'erano ancora qualche ora per soddisfarla. Lei disse che non vedeva l'ora e iniziò a spompinarmi l'uccello che nel frattempo non aveva perso il suo vigore. Lo succhiava e leccava in un modo secondo me particolare, da buona Bolognese non faceva sentire i denti e con la lingua frullava attorno alla cappella tenendoselo in bocca, a volte cercava di infilare la lingua nel prepuzio, ma la cosa più bella era vederla succhiare quando risaliva con le gote che si incavavano, ma non volevo venirle in bocca, ci sarebbero state altre occasioni per farlo, come prima o poi mi sarei preso il suo culo, però non volevo bruciare tutto e subito- Dopo un pò la stesi mi misi le sue gambe sulle spalle e in un solo colpo la penetrai...l'ormai solito urlo da scannata mi fece capire ancora una volta che gradiva. In quella posizione la penetravo a fondo, le mie palle sbattevano sul suo culo e le sue gambe strette accentuavano il suo godimento. Con un potente schizzo di sborra la allagai la fica e lei per l'ennesima volta se ne venne. Era lì inerte, ansimante, in una posizione scomposta come una bambola di pezza buttata in un angolo. Ora si che ci voleva un pò di relax. Dallo zaino tirò fuori dei panini che mangiammo con gusto imboccandoci a vicenda. La fame si faceva sentire, anche perchè a parte l'impegno fisico ormai erano le 13,30. Incredibile, stavo scopando da più di tre ore praticamente senza soste, cosa che non era mai successa e mai provato a fare. Terminato di mangiare ci divertimmo a raccogliere le briciole e a mettercele in bocca l'un l'altra, ma l'eccitazione era troppo forte, la stesi e ripresi a leccarle la fica ancora bagnata dali umori di prima, nel frattempo il mio cazoz aveva ripreso vigore e ci ributtammo in un fantastico 69...Leccavo, succhiavo e aspiravo quella stupenda fica, indugiando sul bottoncino che nel frattempo era ridiventato turdido, massaggiavo con l'indice la rosellina increspata del buco del culo e, trovandolo molto più ricettivo di prima lo inserivo. Lei dapprima si irrididì, ma poi e dissi di rilassarsi che non le avri fatto alcun male, nè niente che non avrebbe voluto..In questa posizione ci divertimmo ad esplorare i nostri corpi in un tempo che a me sembrò lunghissimo. Tutto ad un tratto mi pregò di prenderla a pecorina come prima dicendomi che così lo sentiva meglio, più a fondo..L'accontentai e in un sol colpo la penetrai, iniziai a cavalcarla con le mie palle che sbattevano sulle labbra della fica. Lei come al solito iniziò ad urlare, ma stavolta iniziò a dirmi "Siiiiii, daiiiiii, sfondami, sono la tua puttana, la tua troia!!!....voglio sempre scopare con te!!!!....è bellissimo....fammi godere come non mai....mi stai facendo provare sensazioni bellissime...sono tutta piena di cazzo....ma che mi faiiiiiiii". La scopai così per una buona mezz'ora e ancora una volta mi meravigliavo della mia resistenza, forse anche dovuta alle precedenti sborrate. Me la rigirai e abbrancandole le tettone con le mani me la scopai nella classica posizione. Mi tolsi e me lo rifeci succhiare....era sempre duro, lei mi chiese "ma come fai?", le risposi che forse la causa di questa cosa bellissima era lei.. continuò ad aspirare per un tempo che mi parve infinito, ma oramai si era fatto tardi, avevo il treno. Le dissi "ora ti porto in paradiso..." e con un potente colpo di reni la penetrai, iniziai così una furiosa cavalcata con potenti colpi di reni...le sue urla ormai si sentivano in tutto l'albergo, fino a quando gradatamente si affievolirono, continuai a martellare quella fica che mi aveva fatto perdere la testa, non le davo tregua, finchè con un potente schizzo le allagai di nuovo l'utero...Rimanemmo immobili, poi lentamente mi sfilai...ci mettemmo di lato, guardandoci negli occhi, con la tristezza che la nostra giornata d'amore e di sesso era finita. Decidemmo di farci una doccia insieme e ci divertimmo ad insaponarci reciprocamente, baciandoci e accarezzandoci. Ci rivestimmo e all'uscita ci accolse il sorriso sornione del portiere dell'albergo che evidentemente aveva sentito tutto. Con tristezza, ma anche con la consapevolezza che presto ci saremmo rivisti mi accompagnò alla stazione, ora però camminavamo abbracciati, fregandocene degli sguardi della gente. Un ultimo bacio e ripartii per casa e sul treno non potei fare a meno di pensarla, ora la vedevo come una donna, non come una ragazzina...Pensai che qualsiasi cosa fosse successa non l'avrei mai più dimenticata, la mia donna, la donna che per la prima volta avevo scopato PER SETTE ORE, la mia SARA.


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