i racconti erotici di desiderya

Lecca piedi

Autore: Efabilandia
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Lei si è stranamente mostrata subito molto riconoscente e complimentosa e mi ha invitato a casa sua per parlare di un mio inserimento nel suo staff. Ho provato molto piacere anche perchè lei è molto arrapante. Ha quarant'anni, è alta, mora, capelli lunghi e mossi e porta sempre la minigonna e delle deliziose scarpe coi tacchi a spillo. Inoltre quella sua aria di onnopotenza mi eccitava molto. Suono alla porta e appena apre subito vedo che inginocchiata ai suoi piedi come un docile cagnolino c'è una ragazza nuda coi capelli lunghi, lisci e biondi "entra!! vedi questa stronza? ieri in ufficio ha sbagliato tutte le pratiche, ma adesso le faccio vedere io." Si gira e la seguiamo entrambi con la ragazza che camminava a quattro zampe. Io rimango sorpreso da questa scena ma lei mi fa: "cosa c'è, non ti sta bene qualcosa a te????? da adesso sarete i miei due schiavetti!!! .La signora ha quella solita aria che non ammette repliche. Entra in una stanza e si siede in poltrona. "ora mi dovete far godere come dico io altrimenti vi faccio licenziare, hai capito troietta!!! ora inizia a toccarti e tu leccale i piedi. Ubbidiamo alla signora senza obiettare mentre lei sul divano si sfiora i seni con la mano. Io sono eccitatissimo da questa situazione e immediatamente il cazzo mi scoppia dentro ai pantaloni. La signora si alza si accosta alla ragazza e le avvicina il tacco della scarpa alle labbra "succhialo stronzetta" e glielo spingeva in bocca schiacciandogli il naso con la suola e mentre la ragazza si continuava sempre più freneticamente a tormentare la fica la signora mi chiama, si alza la gonna e mi ordina di leccarle il culo. Non aveva le calze e nemmeno le mutande. Ormai ero in suo potere. Le sue gambe erano molto divaricate. La mia lingua la faceva godere e dimenandosi spingeva sempre più il suo tacco nella bocca della ragazza che quasi soffocava. "ti piace leccarmi il culo eh!! adesso vediamo che sai fare, voglio vedere come te la scopi" Non me la faccio ripetere due volte, spalanco le gambe della ragazza e la infilo col mio pene durissimo. Mentre le sono sopra la signora si abbassa e gliela sbatte in bocca. Porta ancora la camicia ed è rivolta verso di me. Geme e si dimena molto con il bacino mentre con le unghie graffia i seni della bionda fino a farla leggermente sanguinare "visto che non sai fare un cazzo almeno usa bene la lingua, puttana".Io sto per venire e anche la ragazza ma la signora mi ferma e mentre era ancora accovacciata sulla ragazza mi ordina di toglierle le scarpe con la lingua. Lo faccio e il suo tallone ruvido mi manda un eccitantissimo odore e non posso così fare a meno di affondare la mia lingua sulle piegoline della pianta del piede rivolto verso l'alto. "chi ti ha detto di leccarmi i piedi, questo è un premio che avrai solo quando te lo dirò io!" Si alza dalla ragazza che ha il viso pieno di umori vaginali"ti è piaciuto eh??? ora vediamo se ti piace questo" la fa alzare e la porta dietro al divano dove c'è un tappeto pieno di piccolissimi chiodi tipo quelli dei fachiri dove la fa sdraiare a pancia sotto. "adesso sarai il mio materasso e vedi di non protestare.La ragazza fa si con la testa ma lei salendole con un piede nudo sul culo e uno sulla schiena le fà "devi dire si padrona!! si padrona" rispose con un gemito dopodichè la signora si sdraiò sulla schiena di lei e mi ordinò di spogliarmi e di scoparla. Gemiti di piacere della signora e di dolore della ragazza si confondevano mentre il mio viso sprofondava nel seno finalmente nudo della signora. La inondo del mio caldo seme mentre le signora raggiungendo l'orgasmo mi graffia con le sue affilatissime unghie. "sei bravo a scopare vieni che ti do il tuo premio". Ci alziamo e la ragazza dopo di noi con il corpo tumefatto. La signora è ancora bagnata di sperma e siede di nuovo sulla poltrona a gambe larghe "il tuo amico mi ha sporcato vieni a pulirmi la fica e tu ora puoi leccarmi i piedi" Eseguiamo gli ordini. È talmente tanta la foga che e a un certo punto per succhiarle tutte e cinque le dita insieme le mordo leggerissimamente un dito. "ahi ,a allora pure tu sei stronzo" Fa alzare la biondina che intanto ha finito per benino il suo lavoro, mi fa girare a pancia in sù ai suoi piedi e fa sedere la ragazza sulla mia faccia. Ho il suo corpo violaceo su di me quando le ordina di pisciarmi in bocca "siete due merde mi fate schifo" e ridendo mi masturbava energicamente il pisello con un piede facendosi leccare l'altro appoggiato sul bracciolo della poltrona dalla bionda. Finalmente la mia collega padrona era completamente soddisfatta del trattamento mio e di quella poveretta, ci lascia andare dicendoci di non fare tardi l'indomani al lavoro.


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