i racconti erotici di desiderya |
L'auto in panne |
Ormai era più di mezz’ora che aspettavo il carro attrezzi; la centrale operativa che avevo chiamato mi aveva fatto presente che purtroppo avrei dovuto aspettare parecchio perché c’era stato un grosso incidente sull’autostrada e tutti i mezzi erano impegnati.
Ero di fianco all’auto ferma con il cofano alzato e parcheggiata in quella piccola radura di fianco ad una sperduta stradina di campagna, quando vedo in lontananza i fari di un auto in avvicimento. Qualche minuto e la station wagon si ferma, abbassa il finestrino dalla parte del guidatore e quello che poi saprò essere Alberto mi chiede: “ problemi? ha bisogno di aiuto” e scende dal’auto. E’ una serata di novembre e alle 9 di sera fa piuttosto freddo. Gli racconto che la mia auto ha cominciato a dare problemi e poi si è improvvisamente fermata e non vuole più ripartire e che sto aspettando il carro attrezzi. Gentilmente mi offre di salire in auto per non stare al freddo mentre aspetto; “loro” non hanno nulla da fare e possono tranquillamente farmi compagnia nell’attesa. Si, “loro”, perché mentre salgo in auto mi accorgo che c’è anche’una passeggera; “lei è Elena” “Piacere, io sono Mauro”, mi presento. L’auto è una Multipla che 3 sedili anteriori e mi accomodo di fianco alla signora; il calore all’interno è delizioso dopo il freddo che ho preso. Mi raccontano che sono una coppia sposata di circa 50 anni e che stasera avevano deciso di uscire perché non avevano voglia di stare in casa, ma senza una meta precisa e stavano girando in attesa di farsi venire un’idea e fare due chiacchiere con me poteva essere più piacevole che ascoltare le radio. Il riscaldamento è veramente a balla ed Elena è vestita con una camicetta trasparente che non nasconde minimamente dei piccoli capezzoli appuntiti che svettano alla sommità di un seno adolescenziale. Non riesco veramente a staccare gli occhi ed Alberto con fare divertito e scherzoso “vedo che il nostro Mauro apprezza i tuoi seni, Elena” Io sono imbarazzatissimo e cerco di scusarmi, bofonchiando qualcosa. Elena “Non devi scusarti, so bene che effetto faccio quando indosso questa camicetta .. anzi faccio apposto a metterla; sapermi osservata e desiderata, mi piace .. MOLTO”. Non so che dire .. sono confuso .. ma è Alberto a venirmi in aiuto “Elena, a questo punto tanto vale che tu faccia vedere a Mauro i tuoi capezzoli senza nemmeno il velo della camicetta”. Elena non di sa pregare e in men che non si dica si sbottona e io posso ammirare quei deliziosi bottoncini senza alcun impedimento; sono veramente stupendi e dentro di me mi chiedo come deve essere succhiarli .. sembrano dei noccioli di ciliegia .. sono scuri e li immagino durissimi. Li fisso ammaliato e Alberto “Elena .. io proporrei di lasciare che Mauro possa sentire con mano quanto sono turgidi i tuoi capezzoli” Non mi faccio pregare, con due dita ne saggio delicatamente la consistenza; prima uno poi l’altro; sembrano piccoli sassolini e senza essere invitato con la bocca passo ad assaporarli. Una vera delizia!!! Elena è molto sensibile alla mia lingua e comincia a gemere .. prima sommessamente, poi sempre più forte; chiude gli occhi e si appoggia allo schienale, mentre con la mano destra cerca la patta dei miei pantaloni ed è piacevolmente sorpresa dalla consistenza del mio uccello che ormai è durissimo. Tenta di armeggiare per aprire la cerniera, ma la pressione del mio cazzo e la posizione non rendono il compito agevole. E Alberto? nel frattempo si è aperto la lampo, ha estratto il suo cazzo e si sta masturbando furiosamente. Aiuto Elena ad aprire i miei pantaloni, li calo fino alle caviglie e lei si avventa sul mio cazzo e comincia a spompinarmi. Io con la destra le titillo sempre i capezzoli, un seno e poi l’altro, e cerco con la mano sinistra di infilare la mia sotto la sua gonna, passandole dietro la schiena. Sorpresa!! è senza slip e la sua figa un lago di umore .. mi porto le dita grondanti dei suoi succhi alla bocca e me li succhio .. che buon sapore .. una delizia. Andiamo avanti in questo modo, ma la sua bocca è così calda e quasi mi aspira il cazzo; i la penetro con furia e lei ormai è completamente partita. “ si dai .. così .. più forte .. ancora più dentro” mi incita; sto quasi per venire .. non riesco più a trattenermi, vorrei prolungare e allora con la mano cerco di tirarle via la testa, dicendo “.. aspetta .. “ e lei “... no .. sborrami in bocca .. voglio la tua sborra!!!” Mi lascio andare .. uno, due .. tre fiotti … le continua a succhiare, non ne lascia cadere nessuna goccia, poi alza la testa, mi sorride e mi bacia in bocca; sento la sua lingua e la mia sborra che lei non ha ingoiato. Poi, si gira verso Alberto e bacia in bocca anche lui. La storia non finisce qui, ovviamente, perché ci sono stati altri incontri con Elena e Alberto, ma voglio terminare il mio racconto perché la parte che più mi eccita è soprattutto l’approccio, la prima volta. In realtà la cosa non era stata casuale .. con Alberto mi ero messo d’accordo; ci eravamo conosciuti su una chat e avevamo architettato tutto .. ovviamente Alberto e Elena avevano già avuto esperienze, ma Elena aveva chiesto espressamente ad Alberto che avrebbe riprovato solo se fosse capitato per caso e Alberto, ubbidiente, aveva fatto un patto con .. il caso. Se qualche coppia vuole ripetere .. o se qualche marito vuole “ingannare” la propria donna, possiamo organizzare; scrivetemi e ci metteremo d’accordo su come mettere il pratica questa situazione. |