i racconti erotici di desiderya |
Laprima volta atre parte ii |
parcheggiai la mia audi, vicino all'ingresso di uno stabile, poco più in la intravidi l'auto della regina, pensavo alla descrizione che il cavaliere mi aveva elargito facendomi pregustare l'incontro, aprimmo il portone d'ingresso entrati nell'ascensore, che inizio a salire come la mia eccitazione, arrivati al piano percorremmo lentamente parlottando il corridoio, arrivammo d'innanzi ad una porta socchiusa, da cui filtrava la calda luce di molte candele, entrati in salotto dove la penombra ed il riverbero delle candela rendeva calda e morbida l'atmosfera, e la stanza dai contorni incerti, faceva si che il luogo si prestasse ancor ameglio alle pratiche erotiche che di li a poco avremmo consumato.
ci sedemmo per una breve attesa che mi sembrò infinita, finche una calda voce languida e carica di eros ci invito, nella stanza adiacente, la camera da letto, nel mentre mi interrogavo sul mio ruolo, in quella storia irreale, e così eccitante, vidi ros splendidamente abbigliata con un intimo nero ricco di pizzi, calze e reggicalze nere, senza mutandine, un reggiseno anch'esso di pizzo nero, ed una sexy vestaglia trasparente (abbigliamento alquanto ovvio ma sempre eccitantissimo), tacchi a spillo vertiginosi completavano, l'opera, quella timida signora impiegata di quarant'anni si era trasformata in una dea dell'amore. fui invitato a sedermi su di un divanetto a piedi del letto quando il cavaliere si avvicinò a ros ed iniziarono ad amoreggiare con lentezza, le calde carezze, facevano riscaldare oltremodo, la già rovente situazione, vedere ros sbottonare lentamente la patta del cavaliere e far così emergere un membro già grosso e duro, mi eccitò molto, facendomi scoprire un lato di me ancora sconosciuto, il piacere di guardare si stava impadronendo di me. ma siccome non amo metter limiti, alle mie fantasie mi godei il momento senza pensarci troppo, che risultò anche breve perchè in realtà il cavaliere, amava molto di più guardare che esibirsi e molte altre cose da vecchio porco come amava definirsi). Quindi mi avvicinai a ros che a gambe oscenamente e magnificamente divaricate iniziò a toccarsi chiedendo che le vengano dati i suoi giocattoli, e poi mi chiese con voce flebile e malferma nel tentativo di sembrare autoritaria, di spogliarmi, incitato anhe dal cavaliere che aveva preso il mio posto si masturbava lentamente sulla poltroncina.........to be continued |
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Autore: | Egemoniade | Invia un messaggio |
Postato in data: | 01/08/2007 09:39:29 | |
Giudizio personale: | vi assicuro che è del tutto reale | |
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