i racconti erotici di desiderya

L'anello

Autore: Mesotone
Giudizio:
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Commenti: 4
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Credo siano poche le persone che, ad un certo punto della propria vita, non si siano tolte lo sfizio e la voglia di infilare un dito, in tutta la sua lunghezza, nel barattolo della nutella..

Già, è una questione di intrigo, di erotismo, di trasgressione e abbandono al desiderio!

A lei piaceva molto essere presa alla pecorina, voleva sentirsi sbattuta, amava sentire le mie coscie che colpivano violentemente contro le sue chiappe, e a me piaceva farlo, godevo nel vedere le sue belle tette che danzavano impazzite, mi piaceva sentirla mugolare mentre le strizzavo la pelle dei finachi, sentivo i suoi umori che mi bagnavano le palle, rinfrescati dal movimento.

Mi piaceva sentirle dire che era grosso e che se lo sentiva arrivare fino alla pancia, e mi piaceva immaginare come gli schizzi del mio sperma le avrebbero avvolto le ovaie..

Per quanto il giochino di farcirle la vagina con la mia carne funzionasse alquanto bene, lei sapeva altrettanto bene del mio desiderio, neanche troppo recondito, di corteggiarle l’anellino anale di cui era ferocemente gelosa!

Ogni tentativo veniva puntualmente respinto, e la motivazione che avevo finito per accettare quale più plausibile, era associata ad un problema di emorroidi che non dava tregua..

Cercando di fugare il pensiero da questa idea, non detti molto peso quando mi venne sopra per un 69 e mi chiese di leccarle il culo, e nemmeno sospettai la sua richiesta di bagnarlo bene.

Di solito non era un problema farlo scivolare nella fica che trovavo subito bagnata e pronta a ricevere il mio palo al primo colpo in tutta la sua lunghezza e larghezza, trovai quindi strano sentire la sua bocca stranamente impegnata a lavorarmi l’uccello..

Come consueto mi si mise poi alla pecorina, cosce divaricate, spalle basse mi disse “vieni qui!”, obbedii puntando il glande già teso tra le gambe aperte... ma sentii la sua mano che da sotto guidava, puntava più in alto, sentivo il cuore in gola, non osavo sperare in quello che stava accadendo!

Mi poggiò la cappella fra le sue chiappe, cominciò a spingere, lei mi disse subito “fermo, mi muovo io..”!

Sentivo il cuore battere, il glande pulsava tesissimo, mentre mi teneva la cappella con le dita, la sentivo esercitare una leggera pressione facendosi indietro..

Pensavo che non poteva essere lì!

Lì c’era un “muro”, non entrerà mai..

Percepii un suo rilassamento, il muro si stava ammorbidendo, aiutandosi con piccoli movimenti, sentivo che mi stava aprendo una porta!

“Rimani così, non tirarti indietro” mi disse!

Mi resi conto dell’anello che si stava schiudendo, come un elastico che gradualmente si dilata dalla punta del glande, allargandosi attorno al crescere del diametro, stordito rimasi immobile prestando attenzione a quella sensazione che si spostava millimetro dopo millimetro, seguita da un calore avvolgente..

Quasi d’improvviso seguì uno “scattino” e il calore avvolse tutta la mia cappella, non sapevo se riprendere fiato o svenire, fu lei che mi disse di muovermi piano..

Lo feci il più delicatamente possibile e, quando sentii che il suo bacino assecondava i miei movimenti, capii che potevo guadagnare strada!

Solo quando arrivai a sentire i suoi glutei freschi a contatto con le mie cosce, cominciai a godere della sensazione meravigliosa del calore del suo intestino che avvolgeva tutto il mio paletto, vedevo il suo anello anale dilatato e rigonfio, teso attorno alla mia radice!

Finalmente cominciai a pomparla, delicatamente, fu lei che mi disse “si, così, ora va bene!”, che piacere sublime, la stavo inculando come avevo sempre sognato, sempre più forte, tornado a sbatterle le cosce contro le natiche, nel calore profondo..

Le sentivo dire che era grosso, che le stavo rompendo il culo, che se lo sentiva tutto dentro e.. tutto questo senza che le dispiacesse affatto.

Non riuscii ad andare molto avanti, sentendola mugolare ancora un “sii”, avvertii improvvisamente lo sperma che spinto dalle contrazioni risaliva lungo il canale, lo sentii uscire con violenza, inondandole l’intestino, sentivo il liquido che si spalmava e scorreva lungo le pareti..

Accasciato lungo la sua schiena sono rimasto a godermi il calore del suo corpo con le mani piene delle sue tette, sentivo gli umori che colavano lungo le palle e poi lungo le gambe mentre il paletto era mantenuto ancora gonfio dalla stretta del muscolo anale..

Confesso, non riesco a non rimanere dell’idea di essere un fedele amante dell’anello anale femminile!

Mes


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Ladybutterfly Invia un messaggio
Postato in data: 24/08/2016 16:07:18
Giudizio personale:
So bene cosa si prova all'inizio di un rapporto..... ma quando si prova la penetrazione anale non si può più farne a meno dopo.....

Autore: Kucciola Invia un messaggio
Postato in data: 04/09/2015 15:11:55
Giudizio personale:
..bello anche io all'inizio ero riluttante e accampavo mille scuse per non concedermi...oggi non ne posso più fare a meno....

Autore: Sandman71 Invia un messaggio
Postato in data: 07/05/2008 10:11:12
Giudizio personale:
Molto coinvolgente!

Autore: Hmaster Invia un messaggio
Postato in data: 06/05/2008 23:40:58
Giudizio personale:
w l\'anello, allora...


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