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L'amica di mia cugina


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L’AMICA DI MIA CUGINA



Un giorno mi chiamò mia cugina, e mi disse che la suocera di una sua amica, doveva fare alcuni lavori d’intervento ai balconi e un terrazzo, nello stabile di loro proprietà, così le dissi che sarei andato il sabato per vedere il lavoro. Io ho una piccola impresa edile, sono il titolare ma eseguo lavori anche io personalmente, così il sabato mattina alle 10:00, mi recai sul posto. Mia cugina era lì sotto in cortile che mi aspettava, la salutai e salimmo, in casa della signora. Mi presentai, e mentre faceva un caffé , mi parlava dei lavori da eseguire, preso il caffé facemmo un giro per vedere i balconi ed il terrazzo in questione. Una volta visionato il tutto le dissi che avrei provveduto quanto prima possibile, per farle avere il preventivo.

La settimana seguente la chiamai per fissare un appuntamento e consegnare il preventivo, fissammo l’appuntamento per la domenica verso le 11:00.

La domenica come d’accordo andai a casa sua, suonai e la porta mi fu aperta da una bellissima ragazza, alta, capelli mori lunghi, occhi verdi, un bel seno prosperoso, un corpo assolutamente fantastico. Rimasi a bocca aperta vedendola, le dissi buongiorno, mi presentai e lei fece altrettanto, era la nuora della signora, che io non immaginavo vivesse con loro. Comunque consegnai il preventivo, salutai entrambe e mi disse che una volta valutato il prezzo, mi avrebbe dato una risposta, e nel caso i lavori dovevano iniziare il prima possibile.

Passò circa un mese erano i primi giorni di Giugno, quando ricevetti la telefonata della signora, che voleva sapere quando avrei potuto iniziare i lavori, e le risposi che nell’arco di due settimane avrei organizzato il tutto, ed avrei iniziato i lavori, e così fu.

La mattina arrivammo con il camion per scaricare i materiali e le attrezzature, verso le 7:15, e dopo alcuni minuti arrivò un auto, alla guida c’era una signora sui 40 anni, sotto casa della signora, suono il clacson un paio di volte, ed ecco che dalle scale stava scendendo lei Tatiana, questo era il nome della nuora della signora. Usci dal portone e i miei occhi e quelli dei miei operai uscirono fuori dalle orbite, aveva una leggerissima camicetta bianca trasparente ed una minigonna molto ma molto mini, due gambe stupende, era la perfezione che camminava lungo il vialetto del cortile, e noi senza fare un fiato lì a rifarci gli occhi con quella celestiale visione quale essa era, salì sull’auto ed andò via.

I giorni che seguirono vedevamo tutte le mattine, lei che usciva di casa, e quasi tutte le mattine, vestita in modo molto provocante, ma durante quei giorni, non vedemmo mai il suo ragazzo, il figlio della signora. I lavori durarono un paio di mesi circa, ci furono alcuni lavori extra da fare e negli ultimi giorni, avevo preso molta confidenza con Tatiana, ricordo in particolare un giorno, verso la fine dei lavori. Quel giorno andai a lavoro solo io, salii in terrazza per ultimare delle rifinitura, quando all’improvviso spunta mia cugina e le dissi”cosa ci fai tu qui?” – “ sono rimasta a dormire qui da Tatiana ieri sera, come vanno i lavori?” – “tutto bene, ho quasi finito, senti ma il ragazzo di Tatiana dov’è” – “sei curioso eh? In carcere per furto d’auto, e siccome aveva altri precedenti penali, gli hanno dato 6 mesi” – “ora capisco perché non lo vedevo mai, e lei che cosa dice di questa situazione?” – “niente è stanca sicuramente quando esce lo lascia e torna nel suo paese vicino Teramo” – “capisco, poverina, una bella ragazza come lei, tutta sola……” – “ vieni a prendere un caffé con noi, sta uscendo” – “ volentieri un attimo solo” . Così entrai la vidi era li con una vestaglietta di raso bianca trasparentissima, che le si vedeva chiaramente come era vestita sotto e praticamente un perizoma quasi inesistente, e niente reggiseno, che stupenda visione per i miei occhi, mi eccitai moltissimo, scambiammo qualche parola, e poi tornai malvolentieri a lavoro. Usci anche lei sul terrazzo, per fumare una sigaretta, si mise seduta proprio vicino a me, mi fece alcune domande, se avevo una ragazza, cosa facevo di solito fuori dal lavoro, che locali frequentavo, ed io rispondevo alle sue domande, guardandola non in viso, ma le sue belle tette, lei se ne accorse, e per stuzzicarmi ancora di più, si muoveva molto in modo da farle ballare per bene, ebbi un improvvisa erezione incontrollabile, quella ragazza mi eccitava da morire, ma sul più bello nel momento in cui allargò appena le gambe e vidi bene in mezzo alle sue cosce, arrivò mia cugina, per chiamarla, la volevano al telefono, ma non usci più fuori.

I lavori erano terminati, portai via tutte le mie attrezzature, e ritornai il giorno seguente a casa della signora, per fare i conteggi e saldare i lavori, facemmo tutto, poi prima di andar via la signora mi chiese se ero interessato ad un lavoro, nella sua casa al paese, vicino Teramo, le chiesi di cosa si trattasse, e nell’insieme era un bel lavoro, così ci mettemmo d’accordo per andarlo a vedere il sabato, partenza prevista ore 8:00.

Arrivò il sabato, mentre ero in macchina, pensavo se con noi venisse anche Tatiana, un viaggio con lei mi avrebbe fatto molto piacere, arrivato sotto casa della signora, erano lì tutte e due pronte per il viaggio, la signora e Tatiana. Partimmo ed arrivammo al paese verso le 10:30 circa, avevamo fatto una sola sosta. Appena arrivati la signora apri il cancello del viale, entrai con la mia auto, la parcheggia sotto un albero all’ombra, scesi e mi guardai intorno. Era un posto meraviglioso, un paesino tranquillo, vicino la casa, ma intorno ad essa un bellissimo boschetto, la tranquillità era la vera padrona di quel posto. Cominciammo subito a vedere i lavori, presi delle misure, annotai degli appunti sull’agenda, e poi la signora si mise in cucina, per preparare il pranzo, mentre io e Tatiana, eravamo in giardino a scambiare due parole. Quel giorno era vestita piuttosto normale, mogliettina aderente, pantaloni aderenti, e niente in vista, un po’ una delusione per i miei occhi, ma comunque andava bene lo stesso, la sua presenza di per se già mi dava gioia. Il pranzo era pronto entrammo in casa, un pranzo davvero ottimo, aveva preparato la signora e dopo pranzo Tatiana si alzò e disse “vado a darmi una rinfrescata, ho un tale caldo oggi, faccio presto” e la signora “Ok, vai pure io intanto devo andare a riposarmi un po’ sono stanca dal viaggio, non sono abituata a tante ore di viaggio in auto, se vuoi riposarti anche te, c’è un’altra camera di sopra vai pure” risposi che preferivo uscire in giardino a godermi il posto, e salì in camera sua per riposarsi.

Uscii nel giardino e mi misi a sedere su di un muretto, all’ombra, dopo alcuni minuti usci anche Tatiana fuori, “madonna, che visione” pensai, si era cambiata indossava una camicettina molto leggera e trasparente ed una gonnellina molto larga, ebbi di nuovo un erezione, ogni volta che la vedevo vestita in modo provocante avevo un erezione. Venne verso di me e mi disse” andiamo a fare un giro nel boschetto, vuoi?” – “certo sarai la mia guida personale” – “ e tu il mio cavaliere”.

Entrammo nel bosco, e dopo un po’ chiesi dove stavamo andando con esattezza, e lei rispose che era una sorpresa, arrivammo in una radura ben curata, pulita ed isolata, si sdraio a terra sopra l’erba, e disse” non ti sdrai tu? Guarda che non mordo mica io” mi sdraiai vicino a lei, cominciò a parlare, poi sentii la sua mano sopra il mio petto, e scendeva verso il mio cazzo, che ormai stava molto stretto nei pantaloni, comincio a passare la sua mano sopra il cazzo, poi con grande destrezza lo tirò fuori e cominciò a tirarmi una sega, in quel momento nessuno di noi due osava aprire bocca, tranne lei nel momento in cui cominciò a leccarmi il cazzo. Era una vera maestra con la lingua, lo leccava e poi lo prese a succhiare, un pompino davvero bellissimo, ma sul più bello si fermò e disse”scusami ma non riesco ad andare oltre, quando comincia ad uscire qualche goccia di sperma, mi viene……mi sento male” – “non preoccuparti ora contraccambio il favore”, le sollevai la gonna, e con grande sorpresa vidi che non indossava le mutandine, così presi a leccare quella figa ben curata e depilata, leccavo il suo clitoride e lei moriva di piacere, la sentivo, poi una volta che la figa era bella bagnata infilai il cazzo tutto dentro, dio com’era calda e bagnata, poi ci rotolammo in terra e salì lei sopra di me e cominciò a cavalcarmi come una forsennata, faceva su e giù sempre più velocemente sempre più svelta fino al grido di piacere, e via dalla figa cominciava ad uscire tutto il suo caldo umore, di colpo si rotolo di nuovo a terra ed ora ero sopra di lei, la scopavo sempre più veloce fino all’esplosione, i primi due o tre fiotti di sborra uscirono con tale violenza che finirono dritti sul suo viso, e il resto tutto sopra il suo ventre, che scopata meravigliosa, ora ero soddisfatto, anche se il lavoro non lo facevo almeno non avevo fatto un viaggio per niente.

Ci siamo ricomposti ed avviati verso casa, lungo il tragitto, mi disse”è un vero peccato che hai finito di lavorare a casa nostra, sai quante belle scopate potevamo farci ancora!” – “non dirlo a me, ti ho desiderata dal primo istante che ti ho vista, e sono certo che insieme avremmo potuto realizzare delle grandi scopate”.

Tornammo a casa e ripartimmo per Roma, e da quel giorno persi ogni contatto con lei.



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