i racconti erotici di desiderya

L'aggressione

Autore: Merlino70
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Sono solito viaggiare per lavoro almeno 2 o 3 volte l’anno e spesso mi reco in località esotiche in Asia o in Sudamerica.
Ho la fortuna, in queste occasioni, di soggiornare in bellissimi resort e non perdo occasione di sfruttare i servizi delle loro attrezzatissime spa.
Sono un maniaco dei massaggi e delle saune e ogni pomeriggio, finiti gli impegni e le riunioni di lavoro, non perdo occasione di concedermi un paio di ore di relax.
Nell’ultimo viaggio ho soggiornato in un bellissimo albergo a Bangkok, in Thailandia. Anche qui, la patria dei massaggi (di ogni tipo) mi sono adoperato per ritagliarmi dal primo giorno il mio tempo per rilassarmi.
Finiti gli impegni di lavoro del primo giorno mi sono recato all’ultimo piano dell’albergo riservato alla spa e alla piscina all’aperto con vista mozzafiato sulla città.
Stranamente non c’erano molte persone ma era anche anche un periodo turisticamente di bassa stagione.
Ho iniziato con il concedermi una sauna e, fatto una bella doccia fredda prima di entrare, mi sono rilassato per un buon 20 minuti al caldo secco. Ero solo all’interno della sauna e mi sono sentito tranquillamente a mio agio per rimanere completamente nudo, disteso sulla panca di legno.
Devo premettere che a me il forte caldo di sauna e bagno turco hanno un effetto stimolante piuttosto che inibente per cui il più delle volte durante la permanenza in sauna “sfoggio” una erezione di tutto rispetto.
Anche questa volta non mi sono smentito e puntualmente il mio cazzo si è gonfiato all’inverosimile con la cappella dalla pelle rossa e tirata che pulsava per il gran caldo.
Essendo solo mi sono permesso di aumentare il mio rilassamento iniziando a massaggiarmelo lentamente assaporando il piacere di toccarmi.
Masturbarsi in sauna per me ha un effetto molto piacevole, il corpo caldo e umido, il calore che mi pervade, liberare la mente e concentrarmi sulle sensazioni tattili che la mano crea sfiorando il glande e poi l’eiaculazione che mischia il mio sperma con il sudore sul petto.
Anche in questo caso la sensazione era molto piacevole e mi sono abbandonato al piacere. Ero talmente concentrato sul menarmi il cazzo che non mi sono accorto inizialmente che dalla porta di vetro qualcuno mi stava osservando. Solo al momento dell’orgasmo, dopo che mi sono calmato e mi sono sollevato per ripulirmi con l’asciugamano, mi sono reso conto che un uomo sulla quarantacinquina di chiare origini asiatiche mi stava guardando e dall’erezione che si intravedeva sotto l’asciugamano che gli cingeva i fianchi aveva molto apprezzato lo spettacolo!
Ma non era il solo, dietro di lui riuscivo ad intravedere anche altri due uomini che, probabilmente suoi colleghi o amici, davano segni di grande interesse.
Il mio imbarazzo si fece evidente, non sapevo cosa fare. L’iniziativa invece non sembrò mancare ai miei spettatori thai.
Il caldo e la sega mi avevano spossato per cui decisi che era necessario uscire fuori e farmi una doccia fredda per rialzare un po’ la pressione. Mi feci coraggio e aperta la porta passai tra i tre uomini che mi fecero passare dicendomi qualcosa nella loro lingua che ovviamente non compresi ma che dal tono percepii fosse un complimento.
Sorrisi un po’ in imbarazzo e mi allontanai verso gli spogliatoi degli uomini per farmi la doccia.
Entrai nel box e mi tolsi l’asciugamano mettendomi sotto al getto freddo della doccia e ripensando all’esperienza appena vissuta.
Nel ripercorrere quei momenti di imbarazzo però avvertii dentro di me un senso di quasi eccitazione, era la prima volta che mi capitava di essere osservato da tre uomini mentre mi toccavo completamente nudo. Mi accorsi che l’erezione era riapparsa a questo pensiero. Sorrisi tra me e me pensando che oramai era finita. Ma mi sbagliavo.
Mentre mi stavo insaponando i capelli con gli occhi chiusi avvertii improvvisamente tante, troppe mani che mi stavano toccando in tutto il corpo. Non feci in tempo a sciacquarmi lo shampoo dal viso che mi sentii bloccare con forza le braccia dietro al corpo. Non riuscii a fare nessuna resistenza tanto era stato improvviso l’assalto. Cercai di divincolarmi e di urlare ma un’altra mano mi chiuse repentinamente la bocca.
Il mio cazzo era ancora turgido e sentii prima una mano che lo stantuffava poi avvertii qualcosa di caldo e umido. Qualcuno mi stava facendo un pompino.
Era una sensazione completamente nuova e surreale, io che venivo violentato da tre uomini sotto una doccia in un albergo lontano migliaia di chilometri da casa. Era però anche una sensazione che a poco a poco si faceva sempre più netta, la paura iniziale lasciava via via sempre più campo alle sensazioni del corpo, sensazioni sempre più piacevoli e intriganti.
Finii per lasciarmi andare, anche perché mi era impossibile fare altrimenti, l’uomo davanti a me continuava a spompinarmi con grande maestria e finii per venirgli in bocca con un fiotto caldo che fu bevuto tutto fino all’ultima goccia. Una volta venuto, le forze, già fiaccate dalla sauna, dalla sega e dallo shock dell’aggressione mi vennero a mancare definitivamente. Fu allora che i ruoli si invertirono. Caddi in ginocchio nella doccia e lì fu l’inizio della mia fine. Chi mi aveva spompinato si mise in piedi davanti a me mostrandomi il suo cazzo duro pronto per essere messo nella mia bocca. Un altro si posizionò dietro di me prendendomi per i fianchi con forza e posizionando il mio culo alla portata del suo cazzo. Il terzo si mise dietro al mio spompinatore pronto a sodomizzarlo mentre io gli avrei reso il servizio.
Sentii l’uomo dietro di me passarmi il sapone tra le natiche insistendo sul mio ano, sapevo quello a cui sarei andato incontro ma non riuscivo a ribellarmi. Intanto l’altro di fronte a me mi prese per i capelli e avvicinò la mia faccia al suo cazzo ritto. Aprii la bocca senza fare resistenza, sentii il suo membro entrare con forza fino a toccarmi la gola e mi fece avere un conato. Il suo cazzo non era grandissimo, serrai le labbra e cominciai anche io ad andare su e giù. Sentivo l’uomo gemere di piacere. Subito dopo avvertii un forte dolore dietro, il compare era penetrato nel mio culo e iniziava anche lui a spingere con forza dentro le mie viscere. I movimenti della mia bocca e del cazzo nel mio culo iniziarono a prendere un ritmo unico, sempre più veloce. Anche il terzo uomo che stava inculandosi l’amico cominciò a velocizzare le spinte e a coordinarsi. Il movimento durò ancora pochi minuti dopodichè sentii un fiotto di sperma caldo invadermi la bocca e quasi contemporaneamente un altro invadermi il culo. Per ultimo venne il terzo uomo.
Ero sfinito, mi accasciai in terra nel box doccia sotto lo scroscio dell’acqua ancora aperta. Sentii i tre uomini parlare tra di loro, sembravano soddisfatti. Gli sentii allontanarsi, dopo poco caddi un una sorta di trance.
Quando mi ripresi non c’era più nessuno. Mi lavai, mi rivestii e rientrai nella mia camera. Quella sera non scesi neanche a cenare, ero troppo stanco e forse troppo in imbarazzo se li avessi rincontrati.


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