i racconti erotici di desiderya

L'acquario

Autore: Pollosecco
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Commenti: 2
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Ormai mia moglie era presa dal vortice della passione. Il suo amante, Angelo, non c’era più e lei si è messa l’anima in pace. Ma non era di un altro amante che mia moglie aveva bisogno. In un certo senso le bastavo io. Era di quella eccitazione che Angelo le aveva inculcato in testa, senza la quale lei non godeva come avrebbe voluto. Le piaceva molto provocare, fare le cose più perverse ed eccitanti per poi far l’amore, naturalmente con me. Ricordate quando ho detto, nell’ultimo seguito, che mia moglie si è denudata davanti il portone di casa di Angelo e che anche è andata a comprare due zucchine con la sola camicia addosso e per giunta sbottonata con tutto al vento? Bene, lei ama quel tipo di perversioni, per eccitarsi ed eccitare. Ma in tutto questo c’è un piccolo particolare, che non è per nulla trascurabile. Mia moglie fa tutto ciò solo quando è sicura di avere di fronte persone che non le possano dare fastidio in seguito. Ad esempio i due ortolani che l’hanno vista nuda, quelli dove lei è andata a comprare le due zucchine, erano persone anziane che non le avrebbero create dei problemi, così come il commesso timido del negozio, ed altri che non ho citato. In questa cronologia di racconti, io cerco di essere il più possibile chiaro e naturalmente veritiero. Senza offendere nessuno, ma a volte leggendo altri racconti mi sembra che questi siano inventati di sana pianta, specialmente quelli in cui non è specificato che in effetti si tratta di fantasia. Il fatto di farsi mettere incinta la moglie, e per giunta più di una volta, mi sembra una balla di quella con le ali; questo è il frutto di fantasia di una persona masochista che gode nell’umiliarsi. Fatta questa piccola premessa, torniamo al mio racconto. Ho intitolato il racconto “l’acquario” in quanto il tutto si è svolto a causa di esso.

In casa abbiamo un piccolo acquario accessoriato di tutto punto (luci, filtri, motorino per il riciclo dell’acqua, termometro, ecc.) con diverse specie di pesci, abbastanza costosi. L’acquario è posto su un mobile alto circa 160 centimetri dal pavimento in modo da trovarsi ad altezza d’occhio e goderci la vista dei pesci. Ebbene lo scorso anno, in agosto, siamo andati in ferie. Siamo stati tre settimane fuori. Avevamo programmato il timer per l’accensione automatica della luce e della macchinetta per la distribuzione del cibo. Dovevamo cambiare l’acqua prima della partenza (per chi è pratico di acquari, l’acqua non va cambiata tutta, ma almeno 1/3). Scendo nel negozio, che tra l’altro è proprio sotto casa nostra, e mi accorgo che è chiuso ed un cartello esposto dice che riapre alla fine del mese. Non avevo pensato a questa eventualità, comunque dal momento che noi stavamo fuori solo tre settimane, anche se non avevo cambiato l’acqua già dal mese di luglio, pensavo che non sarebbe successo nulla. Partiamo, facciamo le nostre ferie e al rientro… appena in casa sentiamo una puzza indescrivibile. L’acqua dentro l’acquario era diventata verdastra, i pesci galleggiavano morti. Tiro su il portello e mi accorgo che l’acqua è quasi bollente. Evidentemente qualcosa non aveva funzionato come avrebbe dovuto. Mi accorgo che solo un paio di pesci ancora si muovevano. Immediatamente prendo il retino e li trasferisco in una bagnarola mescolando l’acqua del rubinetto a quella demineralizzata per il ferro da stiro. Il mattino seguente vado nel negozio sotto casa, ma ancora sono in ferie. In ufficio mi viene detto che c’era un signore che aveva la passione per gli acquari, li puliva e li curava, anche se non era effettivamente il suo mestiere, infatti aveva un negozio per abbigliamento dei neonati. Lo contatto. La sua disponibilità era soltanto per l’orario serale in quanto doveva badare al suo negozio nelle ore diurne. Dico a mia moglie che verso le venti sarebbe venuto a casa il signore per l’acquario. Sarà stato per il fatto che durante le ferie mia moglie non aveva potuto esibirsi in quanto in spiaggia c’erano molti minori, fatto sta che vidi i suoi occhi brillare. Le chiesi cosa avesse in mente e lei rispose che si sarebbe regolata di conseguenza. Alle venti in punto suonano al portone. Mi affaccio e vedo un uomo sulla trentina. Mia moglie è accanto a me in finestra. La sento emettere un mugugno come di approvazione, segno che quell’uomo le andava a genio. Lo faccio accomodare, ci presentiamo e vedo che mia moglie lo guarda fisso negli occhi pregustando già una sua avventura. Guardiamo assieme l’acquario, poi mia moglie dice che deve andare in bagno, quindi ci lascia da soli in sala. L’uomo, Vincenzo, mi chiede di prendere una bacinella per mettervi dentro il materiale dell’acquario (io già avevo tolto l’acqua puzzolente ed i pesci morti) infatti erano rimasti dei sassi e del ghiaietto. Vado a prendere la bacinella che tenevo in balcone ed inevitabilmente passo davanti il bagno. Con mia grande sorpresa vedo la porta completamente aperta e mia moglie seduta sulla tazza. La guardo come per dirle che era una matta a comportarsi in qual modo, tra l’altro non conoscevamo Vincenzo, né sapevamo che tipo fosse. Notai che mia moglie aveva le sue mutandine arrotolate sotto le ginocchia, ma non aveva la gonna. Intuisco cosa volesse fare, quindi la lascio e vado a prendere la bacinella. Mentre aiuto Vincenzo a fare il lavoro, vedo che qualche goccia d’acqua cade per terra, quindi urlo a mia moglie di portare uno straccio. Dopo qualche secondo mia moglie si presenta in sala indossando una maglietta corta e solo un paio di mutandine, tra l’altro trasparentissime e del tipo tanga. Vincenzo le lascia gli occhi addosso ed io mi gusto la scena. Mi eccitavo tremendamente vedere mia moglie seminuda davanti a Vincenzo. Con fare civettuolo mia moglie si inserisce tra me e Vincenzo ed asciuga le gocce di bagnato per terra. Per causa di forza maggiore si è dovuta chinare mostrandoci il suo culo nudo, come se non indossasse nulla dal momento che aveva il tanga. Dopo un po’ si alza ma rimane a guardare. Io mi scuso per l’abbigliamento di mia moglie la quale si giustifica dicendo che c’è un caldo tremendo. Vincenzo indossava un paio di jeans e la sua eccitazione la si notava benissimo, ma non diceva né faceva nulla. E allora mia moglie aumentava la sua dove di esibizionismo. Sotto la maglietta non aveva niente e ad ogni suo movimento le tette ballonzolavano libere. Aveva i capezzoli induriti e lo si vedeva attraverso la maglietta aderente. Vincenzo sistema il nuovo ghiaietto con le pietre dicendoci che il giorno appresso avrebbe portato l’acqua e le piantine. Quando andò via, mia moglie mi saltò letteralmente addosso eccitatissima, così come lo ero io. Scopammo più di una volta tremendamente eccitati. Non ricordo quante volte ringraziai mia moglie per quella sua iniziativa, ma le dissi che mi era piaciuta molto. Lei disse che il giorno dopo mi avrebbe fatto morire ancora di più. La sera successiva, allo stesso orario, ecco ripresentarsi Vincenzo con un bidone di acqua da 25 litri ed un paio di piantine. Mi disse che per quanto riguardava i pesci, doveva trascorrere almeno un mese in quanto nell’ambiente dell’acquario si sarebbe dovuto ricreare l’habitat con la flora batterica ed altre cose. Vincenzo inizia a mettere l’acqua nell’acquario, dopo aver sistemato le piantine, lentamente con un tubo per non farla intorpidire. Ad un certo punto sento mia moglie che mi urla dall’altra camera se avessimo sistemato per bene le piantine. Io le rispondo di venire a vedere di persona. Intuivo che avrebbe fatto qualcosa che mi facesse eccitare, anzi ci speravo proprio. Quando la vidi entrare mi venne una specie di delusione. Mia moglie indossava una maglietta aderentissima, di quelle con su stampato Topolino al centro, che le arrivava sotto i glutei. Non si vedeva nulla oltre le sue cosce. Anche Vincenzo rimase deluso. Mia moglie disse che le piantine dovevano essere un po’ più spostate, al che io dissi di farlo lei direttamente. Senza batter ciglio, mia moglie salì sulla scaletta a tre pioli chinandosi in avanti per sistemare le piantine. In tal modo ci mostrò il suo culo nudo dal momento che era più in alto di noi e la sua maglietta le si era alzata. Quando ebbe terminato e prima che lei scendesse dalla scaletta, io dissi che dovevo andare un momento in bagno. Uscii di corsa per vedere la reazione di Vincenzo solo con mia moglie e soprattutto per vedere cosa lei avrebbe fatto. Mi appostai dietro la porta e vidi che mia moglie aveva le mani bagnate, in quanto le aveva immerse nell’acqua per sistemare le piantine, quindi per asciugarsele non si servì di un asciugamano, ma lo fece direttamente sulla sua maglietta. Infatti tirò su la parte davanti della sua maglietta asciugandosi le mani. In quel modo aveva messo a nudo la sua peluria nera. Prese a parlare con Vincenzo dicendogli che adesso poteva continuare il suo lavoro. Notai che aveva lasciato la sua maglietta arrotolata sotto l’ombellico in quanto le era molto aderente e avendola tirata su senza riportarla giù, questa era rimasta su. Entrai io per gustarmi la scena. Mia moglie scese dalla scaletta dando il posto a Vincenzo che se la stava mangiando con gli occhi. Appena lei mi fu accanto le sparai un bacio in bocca e con una mano le tirai ancora più su la maglietta da dietro scoprendole anche il culo completamente. Feci in modo che la maglietta le si fosse arrotolata in vita. Intanto Vincenzo aveva finito il suo lavoro, quindi mia moglie rimase accanto a noi, sempre con la figa e il culo scoperti, a contemplare l’addobbo del nuovo acquario. Mia moglie chiese a Vincenzo se gradisse qualcosa da bere e lui chiede qualcosa di fresco in quanto sentiva dei bollori addossi. Mentre Vincenzo bevevo aveva gli occhi puntati sulla figa di mia moglie che spudoratamente era andata a sedersi sulla poltrona a cosce spalancate. Accompagno Vincenzo alla porta mentre mia moglie era rimasta seduta a cosce aperte. Strano, la sera prima era venuta ad accompagnarlo alla porta ed era uscita sul pianerottolo. Entro in sala e la vedo che si stava masturbando energicamente, ed aveva cominciato non appena Vincenzo l’aveva salutata dandole le spalle mentre era ancora in sala. Non ce la faccio a trattenermi, mia moglie era proprio una grande porcina. Facciamo l’amore come forsennati nonostante l’avessimo fatto la sera prima. L’appuntamento con Vincenzo era fra un mese. Verso la seconda decade di settembre telefono a Vincenzo per fissare il giorno esatto. Conveniamo per la sera successiva. Questa volta mia moglie aveva in mente dell’altro, non me lo disse in quanto non voleva rovinarmi la sorpresa. La sera dopo Vincenzo portò dei pesci per metterli nell’acquario dopo aver fatto le sue misurazioni con delle strisce, fosfati, nitriti, nitrati ed altre balle varie. Disse che era ora di mettere i pesci. Lui versa la busta con i pesci che aveva portato ed io metto dentro i nostri due, quelli che si erano salvati. Ad un certo punto Vincenzo mi chiede come mai mia moglie non ci fosse. Gli chiedo se per caso si fosse innamorata di lei, ma per tutta risposta mi dice che lui era innamorato di sua moglie ma che la vista di mia moglie nuda non gli dispiaceva in quanto entrambe le volte che era stato a casa nostra, lui aveva sconocchiato sua moglie a forza di far l’amore con lei per l’eccitazione. Io sorrido molto forte, poi gli dico che in effetti mia moglie era in bagno a farsi una doccia. La chiamo dicendogli che Vincenzo doveva andar via e che quindi la voleva salutare. Mia moglie arriva con un asciugamano in testa a tipo turbante e un altro asciugamano davanti a proteggersi dal seno alla figa. Credevo sarebbe uscita tutta nuda ed invece non lo fece. Pensavo che non si sarebbe fatta vedere ed invece dovetti ricredermi. Non appena vide i pesci nell’acquario, si liberò dell’asciugamano buttandolo su una poltrona rimanendo completamente nuda. Si mise ad osservare i pesci e nel frattempo noi osservavamo lei. Poi si girò verso di noi e Vincenzo prese a fissarle le tette già con i capezzoli dritti. Vincenzo aveva il pene durissimo che gli stava scoppiando attraverso i jeans e mia moglie gli diede un’occhiata dandosi anche una leccata alle labbra. Mentre sorseggiavamo il solito aperitivo, dissi a mia moglie che Vincenzo aveva fretta in quanto doveva andare a casa a far l’amore con sua moglie perché lei lo aveva fatto eccitare. Mia moglie prese a ridere forte e poi disse che anche lei era eccitata a seguito del bananone che si intravedeva indicando la patta di Vincenzo. Poi inaspettatamente lei si sedette nuovamente a cosce larghe sulla poltrona prendendosi ad accarezzare la figa spudoratamente davanti Vincenzo. Prese letteralmente a masturbarsi sotto i suoi occhi, poi disse a me di accompagnare Vincenzo e di tornare subito altrimenti avrebbe goduto lei da sola. Vincenzo Non le staccò gli occhi da dosso, sembrava ipnotizzato dalla spudoratezza di mia moglie, quindi dovetti pregarla di smetterla e di accompagnare assieme a me Vincenzo alla porta. Vincenzo ci salutò mentre mia moglie era sul pianerottolo tutta nuda. Stava per inciampare in quanto non staccava gli occhi dal corpo di mia moglie. Quando sparì io presi mia moglie, che nel frattempo aveva le dita infilate nella figa, e la baciai davanti la porta. Entrammo in casa e quella notte non dormimmo. Solo la mattina ci siamo accorti che Vincenzo si era dimenticato di prendere i soldi per il suo compenso. Ma forse lo spettacolo che mia moglie gli aveva offerto aveva coperto le spese. Ciao a tutti.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Franco58 Invia un messaggio
Postato in data: 26/05/2011 15:14:43
Giudizio personale:
bello.... purtroppo a m mai successo una cosa del genere, mai nessuna paziente carina l'ha mai fatto, ma neanche davanti al suo uomo....magari veniva su un trio....

Autore: Mcurris Invia un messaggio
Postato in data: 23/03/2011 08:17:57
Giudizio personale:
.........eccitante............ed un bacione a tua moglie,lo merita..........Mc


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