i racconti erotici di desiderya

La vita di campagna nel meridione

Autore: Califfone
Giudizio:
Letture: 3575
Commenti: 2
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La storia che sto per raccontare è successa molti anni fà. I miei genitori essendo tutte e due dipendenti pubblici vivevano in una città del nord infatti io nacqui al nord, una volta ottenuto il trasferimento decisero di farsi una casa in campagna lontano dallo stress che erano abituati.

Per il paese dove vivevamo eravamo considerati benestanti perchè lavorava sia mia madre che mio padre, vicini di casa nostra vi era una famiglia di contadini composta dal padre, la signora concetta e 2 figli Angela e il piccolo Mario. Loro erano molto umili ed erano brave persone, con Angela andammo ascuola insieme dall'asilo fino alle superiori lei era una brava ragazza aiutava molto i suoi genitori nei campi, quindi aveva molto poco tempo per studiare infatti veniva molto spesso a studiare a casa mia e i suoi genitori erano molto contenti. Angela era una ragazza di campagna un pò rozzetta alta 1,65 pienotta con delle belle tette circa una quinta un culo largo, rossa di capelli e con le lentiggini, ma la cosa strana e che usava vestirsi molto classico e a scuola non la cacava nessuno, andava solo d'accordo con me.

Facevamo il primo superiore avevamo finito di studiare a casa mia, i miei non c'erano perchè facevano il rientro e si fermavano in città a fare delle compere, suo padre era andato in città a comprare il mangime per gli animali e quando andavo ci stava molto perchè si fermava in un vecchio bar a giocare a carte a bere, sua madre stava lavorando nei campi noi cominciammo a farci una passeggiata e arrivammo fino al torrente che attraversava il terreno che coltivavano i genitori di angela e vedemmo una scena incredibile c'era la madre di angela la signora concetta una donna molto alta robusta con delle tette da settima un culo enorme, delle spalle larghe, usava capelli corti e sempre abbronzata dal sole con delle mani rugose e crespe, lei era a pecora quasi nuda che veniva inculata da un ragazzo poco più diciottenne che durante il periodo della raccolta delle olive gli dava una mano e non solo quello, lei era inginocchio, lui la prendeva da dietro e si vedeva le enormi tette che ballavano e un culo largo e peloso i peli gli arrivavano fino alla schiena, vedendo quella scena angela scappò via e si diresse verso la mia abitazione piangendo, io la rincorsi e la raggiunsi cercando di consolarla facendo capire a lei che delle volte succedono cose alle quali noi dovremmo essere solo spettatori, lei mi disse che era sua madre e che queste cose non se l'aspettava, io l'abbracciai e lei mi disse che voleva provare quello che provava quella porca di mia madre.

allora andammo nella mia camera da letto ci spogliammo e vederla nuda era una bella visione aveva due tette grandi che gli penzolavano die capezzoli turgidi e un bel culo, cominciò a prendemelo in bocca il mio cazzo, non ero messo male infatti per l'età già l'avevo di 22 cm, cominciò a farmi un pompino e devo dire che pur essendo il primo non era male, dopo allora andai in bagno e presi 2 asciugamani e li misi sul letto la feci sdraiare e cominciai a leccarla aveva un odore strano di urina e umori vaginali ero eccitatissimo volevo scoparla appoggiai la cappella del mio cazzo tra le labbra dellafiga e cominciai a metterlo lei a metà cominciò a urlare allora lo tolsi e cominciai a toccarla e bastò che la mia mano toccò il suo clitoride e lei venne, ora era arrivato il momento per prenderla apoggiai nuovamente la cappella tra le labbra della figa e introdussi scivolò dentro con fatica, sentì subito un calore enorme avvogere il mio cazzo ed mentre l'entravo sentivo che il mio cazzo faceva fatica ad entrare, poi ad un tratto il mio cazzo sembrò di aprire un velo ed entro tutto nel metterglielo e toglierlo vidi il mio cazzo colorarsi di rosso, era sangue l'avevo sverginata, ma a lei piaceva e volevo che continuassi, con le mani gli palpavo il culo era bellissimo, poi le succhiai i capezzoli lei gemeva di piacere, ma io ero arrivato feci in tempo a toglierlo di fuori e gli venni sulle tette, fu bellissimo lei allora lo prese in bocca infischiandosi he era sporco di sangue lo pulì bene, l'abbracciai e gli palpai le tette mi si rizzo nuovamente ma si era fatto tardi, allora nell'andare via gli ttoccai il culo e lei mi disse che per quello dovevo aspettare. La notte non feci che pensare a lei e soprattutto a quella vacca della madre avrei voluto essere io al posto del ragazzo.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Skyline Invia un messaggio
Postato in data: 29/12/2010 13:06:10
Giudizio personale:
Beh mi fa ridere che l'autore si è dato il voto...per il resto nulla di che.
Ma puoi solo milgiorare.

Autore: Califfone Invia un messaggio
Postato in data: 15/01/2010 14:57:50
Giudizio personale:
davvero eccezzionale


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