i racconti erotici di desiderya

La trasgressione svelata


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Siamo una coppia di 50 io, Gianni e di 39 anni Lilia della prov. di Siena, conviventi. Reduci da rispettivi matrimoni andati a male. Abbiamo trovato nella nostra consolidata unione, fuori dai sacramenti della ufficialità della Chiesa, una intesa ed una complicità che nei matrimoni precedenti non c'è stata. Ciò nella vita di tutti i giorni come nel menage sessuale.

La mia compagna, che a questo punto è meglio definire mia moglie, è una gran bella mora non molto alta, una terza piena di seno e un culo da sballo, è una di quelle donne che anche con uno straccio addosso attira sguardi di libidine dagli uomini. E io ogni volta ho quasi voglia di sbatterla contro un muro e scoparmela lì in mezzo alla strada.

Sono alto 1.70, brizzolato e dicono di me che sono un uomo brillante e interessante.

L'idea della trasgressione di coppia mi ha sempre accompagnato e giò con la mia ex moglie qualche tentativo lo facemmo. Ma lei, poverina, è donna gretta e morigerata. Apriva le gambe oltre che per urinare anche per assolvere ai suoi doveri di coniuge. Una donna triste, al fine.

Avendo adesso al mio fianco una donna bella nel corpo e nella mente non potevo temerla segregata nel chiuso di una intimità egoistica e maschilista. Avevo desiderio di condividere con altra coppia la sensualità che Lilia (il suo vero nome) emana e prorompe.

Dopo un primo momento di impasse alla mia idea di trasgredire Lilia si è "letteralmente" votata e dedicata alla trasgressione. Dapprima, forse, per accontentarmi, come gran parte delle donne. Ma poi ella stessa è divenuta protagonista di una sessualità libera e proponitrice di incontri. Da etero quale dice di essere non disdegna, ora, di cimentarsi in giochi saffici sempre più evoluti ed indipendenti anche dal mio desiderio di vederla alle prese con un'altra donna.

Il primo passo verso la trasgressione lo facemmo in webcam, con altre coppie ritrovate sul web. Come spesso succede. Ma ben presto decidemmo che se si doveva fare... occorreva andare oltre la virtualità. E decidemmo di andare in un locale adatto. Andammo in quel di Bologna, ben lontani dalla provincia senese. Trovammo, sempre tramite una coppia conosciuta sul web in una spa. Dove avremmo potuto fare sauna, idromassaggio e volendo anche giocato con la coppia che avevamo conosciuto tramite il web e con la quale avevamo giocato virtualmente. E così andammo.

Un posto incantevole. Non lo cito per evitare inutili pubblicità. Anche se meriterebbe.

Giunti nella cittadina del bolognese che ospita il locale ci incontrammo con la coppia con la quale avevamo appuntamento. Ci parvero subito simpatici e disponibili. Senza fronzoli di convenevoli stucchevoli e sopratutto con quella simpatia epidermica che è tipica della gente del Sud. Infatti sono "meridionali" stanziati nel nord Italia.

Età: 47 lui, 42 lei. Sembravano la ns. fotocopia, se non fosse per il colore di capelli; lei - Laura - bionda, lui - Carlo - capelli corvini appena striati di bianco sulle tempie. Lui operaio, lei casalinga.

Andammo in un bar a prendere il classico caffè "conoscitivo".

Tra le tante cose parlammo anche di sesso, delle ns. e delle loro fantasie, scoprendo così di avere gli stessi desideri chiusi nel cassetto dei tabù. (e chissà quante altre coppie come noi).

Tutti e quattro capimmo che dopo esserci fatte queste confidenze tanto intime, la ns. conoscenza, benché alle battute iniziali si arricchiva di una complicità, che risultò, tra l’altro, essere molto piacevole. Potevamo considerarlo l’inizio di un nuovo cammino verso le porte socchiuse della trasgressione.

Decidemmo di andare subito al locale, nonostante fosse ancora presto per gli orari canonici tipici di questi luoghi. Ma il desiderio di dare corpo alle sensazioni era tale che non indugiammo oltre. Con nostra sorpresa il locale, nella parte della discoteca, era già alquanto piena di clienti e decidemmo, così di soffermarci in questa zona. La serata trascorsa in discoteca confermò ulteriormente le mie impressioni. Le cose tra noi erano cambiate (in meglio). Si era diventati più libertini. Carlo ballando con Lilia la carezzava dappertutto soffermandosi piacevolmente sulle sue chiappe, così come facevo io con Laura.

Entrambe le donne non davano segni di disagio, anzi pareva apprezzassero le ns. attenzioni.

Dopo aver lungamente ballato e seccata una bottiglia di spumante in disco, noi ometti proponemmo di salire nella zona prive per brindare alla nuova amicizia nata tra noi con una nuova bottiglia di spumante. E così facemmo.

La "stanza" non era grande ma adatta e sufficiente alla bisogna. Brindammo a noi e cominciammo a simulare di ballare, la serata si scaldava, le mani si allungavano palpandosi e gli abiti delle lei si sollevavano sempre di più sulle cosce aiutati da noi maschietti per poi passare alle spalline che lentamente scivolarono dalle spalle e caddero ai loro piedi lasciandole entrambe con il solo perizoma e i seni al vento. Ci gettammo sul grande letto con gli animi accalorati e, aiutati forse anche dallo spumante ci ritrovammo tutti e quattro a fare l’amore attaccati gli uni agli altri ognuno con il proprio partner.

Quando finimmo restammo nudi a contemplarci e a ridere per quanto accaduto.

Sia io che Lilia non potemmo non notare che Carlo aveva una dotazione da cavallo, molto grosso in circonferenza e più venti centimetri di lunghezza.

Lilia ridendo chiese a Laura ma come fai a prendere un coso così grosso, non ti fa male?

Laura gli rispose che invece era bellissimo sentirsi completamente riempita e che Carlo era bravissimo nei movimenti e le faceva sempre raggiungere degli orgasmi fantastici, le dispiaceva solo che dato le dimensioni non potessero praticare il coito anale che lei avrebbe invece voluto provare.

A questo proposito chiese a Lilia se noi lo facevamo (sono normodotato) e con mia sorpresa ella gli rispose che lo facevamo senza problemi. Nel mentre la bottiglia di spumante sembrava avere un buco nel fondo: la scolammo in fretta e Carlo decise di stappare anche la seconda ed ultima bottiglia.

Nel mentre egli era intento a stappare un ostico tappo, io cominciai a palpare tutte e due, così che Carlo lasciò perdere la bottiglia e ci raggiunse. Si mise alle spalle della moglie palpandole le tette e baciarla sul collo poi le tirò fuori le tette dalla scollatura, prese la mia mano e l’appoggiò sulle tette della moglie, subito dopo rivolse le sue attenzioni a Lilia e ripetendo quanto appena fatto alla sua, le mise a nudo il seno, la palpò un po’ e poi fece il giro del divano, gli si inginocchiò di fronte e mentre le palpava le tette con le labbra le lambiva le cosce di baci.

Mentre Lilia mi leccava il cazzo, Laura le prese la mano e la guidò verso il cazzo di Carlo.

Mi sarei aspettato che Lilia la tirasse indietro invece lo prese, e mentre mi succhiava il cazzo cominciò lentamente a muoverla su e giù.

Avevo l' adrenalina a mille, la vedevo femmina e vogliosa e dominatrice della sua sensualità. Speravo nel mio io che si lasciasse andare, che non si bloccasse sul più bello, fosse stato per me l’avrei subito fatta scopare da Carlo, ho sempre sognato di vederla penetrata da un cazzo asinino, così scelsi la posizione a 69 io sotto e lei sopra di me alla pecorina, in modo di lasciarla col culo per aria senza alcuna difesa (con la fantasia erano anni che lo facevamo e lei si è sempre bagnata quando le chiedevo se si sarebbe fatta scopare da uno sconosciuto in quel momento, lei sbrodolando e succhiando avidamente rispondeva si.

Intanto Laura in ginocchio succhiava il cazzo al marito mentre con la mano palpava il cazzo mio.

Mentre leccavo e succhiavo il nettare che produceva la figa bagnata di Lilia sentii che anche Laura si era unita a lei e contemporaneamente succhiavano che era una delizia.

Carlo si posizionò in ginocchio dietro mia moglie carezzandola e baciandole le chiappe, poi le scostò e iniziò a leccarle l’ano, sembrava quasi che volesse penetrarla con la lingua tanto che sembrava volesse mangiarglielo, scostai la testa per fargli spazio e lasciarlo fare.

Dalla posizione in cui mi trovavo vedevo ogni minimo movimento, Lilia era un colabrodo, Carlo non ce la faceva più, col cazzo in mano mi guardò come a chiedermi il permesso di osare di più; glielo diedi.

Cominciò a farlo scorrere su e giù tra il solco in alto delle chiappe fino giù strusciandolo sulle labbra fradici e massaggiandogli il grilletto con la grossa cappella.

Lilia a quel contatto iniziò a muoversi per assecondarne i movimenti: (conoscendola capii che non pensava ad altro che concentrarsi su quelle emozioni e il piacere che provava, se non fosse per i tabù che si porta dietro da sempre si sarebbe già fatta impalare da quella nerchia che già tanto piacere le procurava.)

Era la nostra fantasia che prendeva vita, ora il super dotato c’era, stava a lei ora mettersi alla prova, decidere se restare nei limiti che si era prefissata di non superare, oppure lasciarsi andare e quello che accadeva: sapeva che comunque finisse, mi avrebbe sempre trovato d’accordo sul traguardo che avesse raggiunto.

Ora Carlo concentrò il suo massaggio esclusivamente sulla figa di Lilia, le grandi labbra sentendo la grossa cappella strofinarle cominciarono ad aprirsi e chiudesi, come se stessero cercando di respirare affannate.

Ancora una volta Carlo mi guardò, non stava più nella pelle, mi chiese con lo sguardo il permesso di osare di più, con un cenno gli feci capire di provare, che se andava bene a lei, andava bene anche per me.

Detto fatto, smise quanto stava facendo e preso in mano quel popò di carne (dalla mia posizione mi sembrava ancora più grosso) lo guidò con fermezza tra le grandi labbra facendosi spazio con la grossa cappella e dolcemente lo posizionò sull’ingresso della figa.

Al contatto, sentii un fremito percorrere Lilia, Carlo da gran maestro iniziò a muoversi dolcemente, non ce la faceva più, la prese per i fianchi per fare capire a Lilia quale era la sua intenzione, e Lilia a quel punto allungando il braccio mise la mano sul basso ventre di Carlo per fargli capire di non andare oltre, io carezzandole la schiena le scostai la mano dicendogli di non fermarsi ora, di lasciarsi andare e di assaporare ogni istante di quanto stava accadendo.

Ebbi l’aiuto anche di Laura che la incoraggiò sussurrandogli qualcosa all’orecchio che non riuscii a capire, ma che fece effetto, tanto che Carlo riprese con dolcezza da dove aveva interrotto.

Sempre sdraiato sotto di lei, con le mani dall’esterno delle cosce le tenevo aperte le chiappe e le grandi labbra, sia per non perdermi nulla di quanto stava per accadere sia per aiutare Carlo alla penetrazione (non che ne avesse bisogno).

Fu bellissimo vedere quella grossa cappella farsi strada nella fessura che fino ad allora aveva accolto solo me, temevo (i dubbi dell’ultimo momento) potesse farle male, era troppo più grosso del mio, comunque mi dissi che al primo segnale di sofferenza di Lilia sarei intervenuto fermandolo, invece con incredulità vedevo che a ogni piccola spinta entrava di qualche centimetro senza alcuna fatica, lo vidi lentamente scivolare dentro fin che il basso ventre di Carlo non si fermò contro il culo di Lilia.

Le restò dentro senza muoversi, voleva sondare la capacità di Lilia senza farle male, cominciò poi a muoversi, lo vedevo uscire ed entrare centimetro dopo centimetro, Lilia tremava come una foglia e io con lei, non l’avevo mai vista così, mugolava in continuazione, con me lo faceva solo quando stava venendo, per un momento li confusi per lamenti dovuti al dolore, ma mi sbagliavo, muoveva il culo avanti e indietro per gustarsi ogni centimetro di quel magnifico cazzo che la riempiva tutta facendola sentire una femmina in calore.

Carlo sbuffava, sembrava un toro da monta, abbandonò il ritmo lento e cominciò a darci dentro con colpi che mi sembravano dovessero sfondarla e invece la facevano godere ancora di più.

Lilia ebbe due o tre orgasmi intensi uno dopo l’altro, e i versi che di solito faceva in queste occasioni si trasformarono quasi in grida.

Carlo non ce la faceva più, i suoi colpi divennero sempre più decisi, stava per godere, non so a chi ma ci chiese con voce rauca se poteva venirgli dentro, lasciai che a rispondere fosse lei, e come in trance gli rispose: siiiiiiii, siiiiiiii sborrami dentro

Era come se volesse premiare e gratificare quel magnifico cazzo che l’aveva fatta godere come mai aveva provato.

Sentendole pronunciare quelle parole e consapevole che tra un’attimo un’ altro cazzo per la prima volta era in procinto di sborrargli i figa, ebbi anch’io un’orgasmo liberatorio.

Fu una sborrata stupenda, sussultavo mentre la bocca di Laura mi succhiava la cappella, sembrava quasi una pompa che aspirava tutto quanto usciva, e mentre faceva questo, sditalinandosi raggiunse anche lei l’orgasmo con nostro grande piacere.

Eravamo esausti, mia moglie rossa in viso andò in bagno tenendosi la mano sulla figa per non fare uscire lo sperma che l’aveva appena riempita, l’altra la seguì.

Io e Carlo restammo senza parole, non ci sembrava vero che quanto accaduto fosse davvero successo, mi ringraziò per averlo aiutato a disinibire sua moglie, gli risposi che la cosa era reciproca e che non avrei mai pensato che finalmente Lilia fosse riuscita a lasciarsi alle spalle i tabù inculcatogli nell’educazione che si riceve fin da piccoli, e però gli feci notare che io ero in credito con lui perché lui si era goduta totalmente Lilia e ora toccava a me farmi Laura.

Tranquillo disse, anch’io voglio togliermi voglio realizzare il mio sogno, vedere mia moglie che viene inculata e di soddisfare così anche un suo vecchio desiderio.

Da allora ci frequentiamo regolarmente non solo per il sesso ma per la profonda amicizia che è nata tra noi..


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Roby48bkk Invia un messaggio
Postato in data: 31/12/2014 18:34:22
Giudizio personale:
Sexy

Autore: MontaGIULIANA Invia un messaggio
Postato in data: 29/12/2014 09:42:47
Giudizio personale:
piacevole ed eccitante

Autore: Joseph62 Invia un messaggio
Postato in data: 28/12/2014 18:27:47
Giudizio personale:
Bello !! ben narrato,ottime le descrizioni romanzato con intrigante sapienza!!
Complimenti continua a farci sognare!!

Autore: Rikkiso Invia un messaggio
Postato in data: 28/12/2014 14:45:37
Giudizio personale:
fantastico


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