i racconti erotici di desiderya

La signora della bicicletta.


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Tutto inizio l’estate di qualche anno fa, quando svuotando il garage usci fuori una vecchia bicicletta di mia sorella. Poiché era ancora in ottimo stato la misi in vendita e da li a poco mi contattò una signora, con una voce molto calda e sensuale, dicendo che le interessava e se potevo portargliela fino a casa. Li per li considerato che era un po’ distante risposi di no ma poi sentito che la signora insisteva accettai di portargliela. Preso appuntamento e indirizzo mi presentai a casa. Suonato il campanello udii sempre la calda voce dirmi “entra pure ti apro e lascia nel giardino la bici e vieni a rinfrescarti in casa”. Entrato, restai stupito dall’arredamento curato con gran gusto e classe. Quando vedo avvicinarsi proveniente dall’altra stanza una splendida donna in tailleur, avrà avuto massimo quarantacinque anni, capelli neri lisci carnagione scura denti bianchissimi e un corpo da far invidia a tante ragazze. Dopo aver parlato del più e del meno e sorseggiato del succo, mi fece “non scappare via vado a sistemarmi un po’ oggi c’è un caldo”. Nel frattempo mi alzai per ammirare la cura della casa soffermandomi su di un dipinto dove era raffigurata una bellissima donna nuda. A un tratto mi sentii abbracciato da dietro e la sua voce “non voltarti, ti piaccio”, stupito, risposi in che senso, li sono io quando ero ventenne. Al che risposi molto arrossato, complimenti. Continuando lei “di la verità te la saresti scopata una così?” Sempre più imbarazzato, risposi “si alla grande”. Mi ruotò e mi chiese e adesso mi scoperesti? Voltato, la vidi con una vestaglia in velo e pizzo nero che lasciava intravedere il suo sinuoso corpo, un reggiseno che quasi esplodeva per quello che conteneva, infatti, si vedevano le areole fuoriuscire, e un tanga che conteneva quel gran bel culo. Nonostante quell’imbarazzo e stupore mi venne un’erezione talmente forte che mi sentivo il pisello scoppiare dai pantaloni. Mi afferrò e mi spinse sul divano e non appena mi slacciò i pantaloni, se lo mise in bocca a succhiare. Fino a quell’ora ero stato con altre ragazze, tutte più o meno della mia stessa età, ma mai con una più grande di me e devo dire il vero non mi avevano mai fatto una pompa con tanto voglia ed esperienza. Ero lì che a momenti solo per il suo sboccheggiare me ne venivo ma lei attenta si soffermava a leccarmi ovunque. Una goduria immensa mentre le sbottonavo il reggiseno per far uscire e accarezzare quelle tettone. Con grande facilità mi calzò il preservativo e salendomi sopra senza calarsi il tanga solo spostandolo lo fece scomparire fra le sue gambe dure e lisce come la seta. Ero in estasi mentre ero sbattuto, cosa che ero sempre io a sbattere, come non mai da questa donna splendida. Una cosa che mi prese fu il vedere quella sua fica depilata ai lati con un cortissimo ciuffettino sul monte. Dopo quell’esperienza ci rivedemmo altre volte fino a quando non diventò gelosa e ossessiva, cercandomi quasi perseguitandomi sempre più anche di notte. Nonostante ciò è stata la trombata più bella della mia vita che ancora oggi ricordo come se fosse ieri e che mi ha fatto venire voglia per le donne più grandi di me.


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