i racconti erotici di desiderya |
La scoperta |
Avevo da poco compiuto i 17 anni, ma a loro dissi che ne avevo 18 e mezzo e non avendo l’auto inventai la scusa più banale del guasto meccanico per farmi venire a prendere alla stazione dei treni.
Nei giornaletti pornografici trovavo troppa finzione, volti impostati anche durante gli orgasmi,fisici perfetti,pelli lucide, corpi depilati, ciò mi discostava dalla realtà , quelle immagini non mi trasmettevano emozioni. Una mattina portai le immondizie di casa nell’apposito locale del condominio, era un mio compito prima di andare a scuola,e tra i giornali ammucchiati ne scorsi uno di annunci amatoriali di coppie e singoli, aprendolo e guardando di sfuggita le prime immagini provai subito una eccitazione che mi creò un immediata erezione, misi di corsa il giornale nel mio zaino e mi affrettai alla fermata del bus. Le ore a scuola volarono ed al suono della campana saltai letteralmente sui banchi per uscire dall’edificio,giunto a casa con il mio tesoro conservato nello zaino trovai come di consueto la tavola pronta , mangiai con frenesia e aiutai mia mamma a riordinare la cucina cosa che la sorprese molto…finalmente uscì……finalmente ero solo.finalmente potevo aprire il mio forziere .. Mi chiusi in camera mia , mi liberai di tutti i vestiti, aprii sul letto il giornale : le immagini erano di scarsa qualità ma incredibilmente vere agli occhi di un ragazzo di 15 anni che scopriva il sesso, il mio membro iniziò a farmi male da tanto potente era l’erezione, mi accorsi che la causa scatenante era la vista del pelo, guardavo con più interesse le donne more naturalissime nel pube ,la mia fantasia decollò, mi alzai davanti allo specchio, guardai il mio corpo l’incavo delle mie ascelle era ancora liscio glabro come il petto, sul pube nasceva una dorata peluria smorzata però dalla lama del rasoio che lo sport del ciclismo mi imponeva. Mi masturbai all’impiedi, sfogliai il giornale finchè trovai l’immagine che più mi eccitava, una donna mora con una nerissima striscia di pelo che le solcava il sesso,capelli neri bagnati incollati sul viso seni grossi vinti dalla gravità ma con due aureole scure da cui sorgevano capezzoli larghi come bottoni, era seduta su una sedia a gambe oscenamente aperte …sotto la scritta “ coppia di mantova, lei 47 anni………”La mia mano mi condusse all’orgasmo in un attimo, tenni la mano serratissima, lo sperma iniziò a colarmi sulle nocche delle dita adagiandosi poi sulle mie cosce per proseguire verso il basso la sua lenta corsa. Continuai questo gioco per quasi due anni fino appunto al 17esimo quando il mio fisico iniziò a prendere forme maschie, i miei genitali che confrontavo sui giornali con quelli di altri uomini erano diventati di tutto rispetto anche se non fui io ad accorgermene nella mia ingenuità. A questo gioco se ne aggiunse un altro , una sera in cui ero solo in casa presi la macchina fotografica deio miei genitori e iniziai a fotografarmi nudo con l’autoscatto, 27 scatti in 27 pose qualcuna addirittura con il petto inondato dal bianco liquido del piacere; il problema fu lo sviluppo di queste foto, andai in un grosso centro commerciale un sabato, era strapieno , andai al centro sviluppo dell’ipermercato e consegnai il rullino, ripassai dopo un ora, chi consegnava le foto non era lo stesso che le sviluppava,….con mia grandissima gioia!!! Ora tutto fu pronto…trovai il coraggio di scrivera a circa una decina di coppie accludendo al breve scritto una mia foto. Andai quasi tremante a ritirare dopo 15 giorni il fermoposta, vi trovai 4 lettere, 2 le stracciai subito in quanto volgarissime e sgrammaticate, la altre contenevano oltre agli scritti i numeri telefonici…….passò qualche mese, finchè aiutato dall’alcool trovai la forza per alzare la cornetta. Dall’altra parte un uomo gentilissimo mi stupì subito per cordialità e serenità, mi fece domande di interesse generale e quando il ghiaccio fu rotto passò il ricevitore alla sua signora anche lei estremamente pacata, una voce dolcissima calda e in tratti provocatoria. Non parlammo mai di sesso confermai la mia età in diciotto anni e sette mesi e concludemmo la conversazione a cui seguirono pochi messaggini prima che il mio telefono suonò di nuovo, loro questa volta mi chiesero un incontro, dissi di si…… Passai la notte precedente all’incontro nella più totale ed agitata insonnia , la sera stetti un ora al bagno , mia madre si era convinta che dovessi uscire con una ragazza,e mi arrivarono battutine ironiche anche da mio padre. Presi il treno…per fare 25 kilometri…! Erano le 20 di sera fuori dalla stazione vidi la grossa auto con cui sapevo sarebbero venuti a prendermi, mi avvicinai, lui scese, un uomo sulla 50ina molto curato, ottimamente vestito, un volto rassicurante un sorriso sincero e una forte stretta di mano allentarono la mia emozione.Dall’altro lato intanto scese lei, una donna decisamente più giovane di lui, sulla quarantina, minuta capelli biondi portati a caschetto, truccata con infinita classe senza abusare di toni e quantità,indossava un vestito molto elegante nero che risaltava forme e un seno proporzionato al suo fisico con una scollatura generosa e quando le diedi la mano mi concentrai perché non notasse il tremolio delle mie gambe, parlai poco poiché anche la voce non era fermissima, salii sulla loro auto nel sedile posteriore e raggiungemmo il ristorante. Mi rilassai durante il tragitto, tutto merito di Claudio che sembrava mi conoscesse da una vita. Al ristorante mangiammo discutendo di argomenti vastissimi ,lei Elena parlava meno, ma mi trovai spesso i suoi occhi verdi piantati nei miei.Concludemmo la piacevole cena e Claudio insistette per pagare il conto, rimasi colpito dalla quantità di carte di credito che teneva nel portafogli. Mi chiesero se mi andava un digestivo a casa loro…accettai….Raggiungemmo la villetta in un quarto d’ora ad attenderci un grosso pastore tedesco che fu richiamato subito da Claudio, la casa era molto accogliente, con i divani attorno al caminetto che fu la prima cosa a venir accesa, ci sedemmo e Claudio da un mobiletto estrasse una bottiglia di limoncello fatto rigorosamente in casa da parenti suoi nel salento,portandolo alla bocca ne avvertii il grado elevatissimo….in quel momento da un altro locale entrò Elena, si era tolta il vestito, indossava un intimo molto accattivante , soprattutto la coulotte che esaltava le forme del suo fondoschiena , sul davanti cercavo tra i forellini del pizzo di scorgere quel soffice agognato pelo che tante fantasie aveva suscitato in me…ma invano…dalla stoffa del reggiseno spingevano eretti dal freddo due capezzoli appuntiti, indossava calze autoreggenti ed una vestaglia semitrasparente nera; venne a sedersi al mio fianco…Claudio sorrise, forse ripensandoci ora più per il colore che credo avessi assunto che per altro, Lei mi portò una mano sulla tempia carezzandomi i capelli e scendendo sulla guancia la carezzai anche io, più maldestramente , Claudio si occupò del camino e quando la fiamma fu forte spense la luce della stanza ,Elena intanto iniziò a sbottonare la mia camicia, i polsi, poi il collo , mi sollevò la maglia intima e sentii la sue labbra sulla mia pelle , quando me la sfilò richiamò l’attenzione di Claudio compiaciuta del mio ventre liscio privo di peli, mi lasciai sfuggire un gemito quando le sue labbra arrivarono ai miei capezzoli avvolgendoli,Anche claudio si denudò il petto sedendosi dietro ad Elena le tolse la vestaglia e slacciò il suo reggiseno, lei mi prese la testa e la guidò verso il suo cuore….aprii la bocca e vi accolsi quella carne appuntita dall’eccitazione iniziai a succhiare…istinto innato, lei iniziò a gemere mi illusi della mia bravura finchè aprendo gli occhi non vidi lui accovacciato tra le sue cosce intento a leccarla, continuammo poco così perché Elena ci trascinò in camera da letto, sedendosi sul bordo si tolse le mutandine mi chiamò ai suoi piedi , mi inginocchiai , una soffice strisciolina delicatissima di pelo biondo faceva da corona ad un sesso rosa molto piccolo caldamente umido,la mia prima volta… senza sapere con esattezza come esplorare quella parte del corpo femminile così misteriosa per un ragazzo, mi buttai su quelle piccole labbra con la voglia di dimostrare che ero il piu bravo di tutti…ma non la sentivo gemere…..mi spalancò le gambe quasi ad invitarmi, con due dita si scostò le labbra…capii allora che dovevo leccarla in quel punto preciso. ..mi inventai di succhiarla..la sentii gemere succhiai con tutto me stesso …il suo corpo si tese, inaspettatamente fui colto da un getto incolore,tanto copioso da farmi pensare ingenuamente all’urina, mi scostai, subito Claudio prese il mio posto finendo ciò che io avevo iniziato ed interrotto. Elena mi afferrò la cintura dei pantaloni , in un attimo mi ritrovai con il cazzo completamente duro a fendere l’aria. Lei commento con stupore le mie misure, dietro Claudio si svestì completamente mostrando il pene completamente eretto ma di dimensioni molto modeste , ci trovammo tutti e tre nel letto lei in mezzo, tra di loro vi era molta complicità , io imbarazzato persi subito l’erezione, lui la penetrò nella più classica delle posizioni, pochi colpi molto forti mentre lei mi carezzava il corpo, guardai gli occhi di Claudio mentre scaricò il suo orgasmo dentro al sesso di lei.Elena si tirò un po più su verso la spalliera e mentre mi baciava e carezzava permise a Claudio di ripulirle il sesso con la lingua. Nel vedere quell’uomo con il viso tra le gambe di lei a saziarsi del proprio sperma andai in crisi, il cazzo non rispondeva più ai miei comandi standosene adagiato sui testicoli…. Una volta finito andò in bagno , Elena portò la testa sul mio pube succhiò con una dolcezza inaudita il mio pene che iniziò a crescere nella sua bocca, quando fu completamente eretto si fermò per farmi i complimenti, arrivò Claudio con tra le mani un preservativo…il tempo di aprirlo e la mia erezione svanì, provammo un po ma…niente da fare…con tre vestaglie indosso tornammo in salotto, altro limoncello, passarono dieci minuti e ricominciammo a giocare , lui era di nuovo pronto ,tornammo in camera lei mi fece sdraiare sul letto si mise sopra di me mi prese in bocca il cazzo moscio , lui dietro la prese a pecorina , iniziò a scoparla io vedevo lui muoversi , non riuscivo ad avere erezione, i suoi colpi fecero salire lei e mi ritrovai il suo viso sopra al mio, mi leccò la testa rasata,la faccia e mi baciò , credo ebbe un orgasmo, lui poco dopo era di nuovo a goderle dentro, sfilandolo sentii del liquido caldo colarmi sul sesso,lei crollò addosso a me, Claudio iniziò così a leccare i sessi di entrambi , mi piaceva la sua bocca, mi infastidiva la sua barba…. Tornò in bagno , io ero in evidente imbarazzo per la mia prestazione ne parlai a lei mi chiese se era la prima volta…le confessai di si , chje era la mia prima volta non solo con una coppia ma ..prima in generale le confessai la mia vera età lei mi fece un grosso sorriso e mi disse che ci avrebbe pensato lei. Claudio entrò di nuovo in camera,questa volta fu lei a prendere l’iniziativa portando la testa tra le sue gambe , lo distrusse letteralmente con labbra e lingua , lui non arrivava più al piacere,ma alla fine cedette sotto i colpi e le carezze all’ano di Elena, che ingoiò completamente il piacere del marito,questa volta andarono in bagno assieme, lei si fece una doccia, e quando uscì rimase a parlare con lui per qualche minuto, non comprendevo i loro discorsi ma il risultato fu Elena che entrando si chiuse dietro se la porta, due colpi sordi e Claudio la riaprì con in mano una scatola di preservativi, lei li afferrò e richiuse , stavolta a chiave la porta. La sua bocca stavolta sortì il risultato , la mia erezione era piena ,lei in piedi sopra di me…si accovacciò..prese i preservativi, ne aprì uno e lo infilò sul mio pene , mi guardò sorridendo e lo sfilò avvicinandosi con la vulva alla mia punta…tremavo di desiderio,poi una sensazione di calore , stavo scivolando in lei…ad oltre metà iniziò ad ansimare e a gemere , iniziò a scoparmi , mi leccava il petto i capezzoli, mi accarezzava i capelli, si mise dritta sopra di me ..le dissi che ..stavo per venire, disegnò con il bacino dei cerchi poi dei salti forti sul mio ventre ed infine un orgasmo urlato a cui seguì il mio molto intenso. Volle che la accompagnassi in bagno,una furtiva occhiata a Claudio seduto in divano a guardare la televisione e ci chiudemmo nel bagno , mi spinse sotto la doccia con una dolcezza quasi materna e iniziò ad insaponarmi ovunque , io presi la confidenza di toccarla di baciarla e di leccarla , poi nonappena usciti mi asciugò e mi avvolse in un asciugamano molto grande, tornammo in camera…. Trovai tutto me stesso per metterla a bordo letto con decisione, di nuovo duro cercavo il suo stretto orifizio…mi aiutò la sua mano, alzandole le gambe sulle mie spalle spinsi con quanta forza avevo in corpo…lei portò le mani al ventre in un urlo di dolore , mi fermai, “continua continua” mi disse e proseguii con tutto me stesso , mi insegnò delle varianti, fin quando arrivò in ginocchio sul letto dicendomi che però dovevo fare piano…pensai che lo volesse dietro e vi avvicinai la punta….ma più veloce la sua mano mi ricondusse nella fica che pompai all’inverosimile fino a scaricare dentro tutto il mio piacere,così a pecora resistetti molto e il mio orgasmo fu molto prolungato, lei si accasciò sfinita sul letto esibendo sul materasso un lago trasparente di piacere; pensavo di aver finito…ero distrutto, lei mi prese con dolcezza spense la luce e iniziammo sotto le coperte a baciarci , facemmo l’amore a lungo, un amore non solo fisico,fatto di parole e di carezze di abbracci., lei era dolcissima mi portò più volte al limite facendomi cadere per poi riprendermi, l’ultimo orgasmo lo ebbi standole sopra…in un lungo bacio……. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Mcurris | Invia un messaggio |
Postato in data: | 11/09/2007 16:18:13 | |
Giudizio personale: | Molto bello e devo dire quasi \"delicato\".............complimenti..........Mc. | |
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