i racconti erotici di desiderya

La prima volta

Autore: Backstairs
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LA PRIMA VOLTA



Il nostro primo incontro, senza esserci mai visti prima, neppure in fotografia, a casa di un comune amico. Sto entrando, tu sei già nervosa, seduta guardandoti le mani sudate.

Improvvisamente mi vedi. Una sensazione strana ti avvolge.

"Ciao, piacere, Paolo"

Il tuo viso leggermente arrossato il respiro un po’ più rapido per la situazione e forse per una lieve eccitazione, dovuta anche al fatto di sapere perché eravamo là.

Imbarazzata, timorosa di essere reputata male, non riuscendo a dirmi nulla, piacevolmente sorpresa dalla sensazione di languore che ti coglie ... senti un intenso calore tra le gambe, le stringi forte, hai una voglia incredibile di toccarti.

Parlo, scherziamo, una musica di sottofondo.

Ti siedi sulle mie gambe, ti sfioro.

La mia voce, il tono che ho usato, la situazione in generale, ti fanno provare ansia ma anche una forte eccitazione, non sai cosa io abbia in mente... temi di saperlo... ma vuoi anche saperlo, soprattutto vuoi provarlo!

Ti chiedi per un attimo cosa stai facendo... se sei pronta... se puoi fidarti, le risposte ti si affollano nella mente, sono contrastanti, per un attimo pensi di allontanarti, ma sai benissimo che farai esattamente ciò che ti chiederò. La tua volontà è la mia ormai, questa consapevolezza rende notevolmente difficile alzarti in piedi, ti sorreggo sino alla terrazza e poi ti appoggi secondo le mie istruzioni, e resti in attesa, con mille pensieri che ti turbano.

Dopo un tempo che non sai quantificare, ma che ti è sembrato interminabile, senti una mano appoggiarsi al tuo collo con decisione, scendere lungo la schiena, sul culo, e insinuarsi tra le tue gambe, senti dita che ti frugano senza delicatezza... "sei bagnata"... alzo la maglietta e metto a nudo i seni.

Senti le mie mani scorrerti sul ventre, palparti, fino ai seni sui quali si serrano come una morsa, trattieni il fiato... i capezzoli turgidi sono tra le mie dita, li stringo, li tiro... ti sfugge un lamento, senti il mio corpo aderire con forza al tuo, avverti la mia eccitazione che intensifica la tua... istintivamente inizi a muovere il bacino per strusciarti contro di me... vuoi il mio cazzo, lo vuoi maledettamente.

Una mano lascia il tuo seno, afferro i tuoi capelli ti faccio voltare la testa, la mia bocca è sul tuo collo, risale fino all'orecchio

"Ti muovi come una cagna in calore... sei una porca" penso senza dirlo, la mia lingua ti trafigge la bocca dissetandoti con la mia saliva... adori già il mio sapore... il mio odore.

Mi guardi, ansimi, accaldata, il tuo respiro è intenso, leggo chiaramente nei tuoi occhi che hai voglia di essere sbattuta, ti vergogni di non riuscire a nascondermelo... arrossisci un po'. Ti piaccio, ma soprattutto, ti piace il mio essere, il mio modo di farti sentire femmina, braccata, posseduta... non riesci a parlare, anche questo t'infastidisce e t'imbarazza. Scosto una ciocca di capelli dalla tua guancia accarezzandola con un dito, l'unico gesto di tenerezza fino ad ora, ed ho colto esattamente che ne avevi bisogno.

Rientriamo, ti spoglio, andiamo a letto. Ormai stai gemendo spudoratamente dichiarandomi il tuo piacere, implorandomi con gli occhi di continuare, di non smettere. Improvvisamente trattieni il respiro, il tuo corpo si irrigidisce, si tende, senti l'orgasmo vicino, hai gli occhi spalancati, la bocca aperta, desidereresti sentire il mio cazzo tra le labbra, gonfiarsi contro il tuo palato, soffocarti in gola, lo so, e sai che io lo so; vorresti liberare le tue mani che tengo strette, e portarle tra le gambe, premere con forza il clitoride sentendo il piacere partire dalla tua figa fradicia e scoppiarti nel cervello, lo so e tu sai che io lo so; Vorresti sentire le mie mani stringerti i capezzoli, con forza, con rabbia, mescolando in te piacere e dolore, lo so e tu sai che io lo so; improvvisamente stringi le gambe, ora il piacere sta per coglierti, l'agognato orgasmo sta per esplodere, la mia voce sussurrata ti chiede di fare una cosa e tu la fai, mi lecchi il culo, non l’avevi mai fatto prima. Ti senti porca e puttana allo stesso tempo. Hai goduto come non ti succedeva da tempo. Il tuo corpo si rilassa. Sorrido, so di averti in mio potere, e tu sai che io lo so. E sai che io so quanto ami sentirti in mio potere, usata, dominata. Ti guardo, sei immobile, in attesa di ciò che farò, il capo chino, piccole gocce di sudore imperlano la tua fronte, dovute alla tensione che si sta allentando. Mi sdraio accanto a te, la mia mano sui tuoi capelli, una tenera carezza, mentre ti stringo a me. Sollevi piano il tuo viso, le nostre labbra si sfiorano, un dolce e tenero bacio, quasi da innamorati, ti sento rilassata tra le mie braccia, quasi ti rifugi in me, a cercare protezione, anche se nel tuo inconscio ti dici che forse è da me che dovresti proteggerti. Ma sai che io da te, per te, per me, voglio solo piacere ed emozioni, sensazioni, e sai, sei certa che non ti farò mai del male. La mia mano accarezza le tue gambe, risale piano all'interno delle tue cosce, sale piano; sento i tuoi umori bagnarmi le dita, sento immediatamente il tuo corpo reagire alle mie carezze, muovi in avanti il bacino, a cercare un maggior contatto con le mie mani. Improvvisamente, senza più alcuna traccia di dolcezza, senti entrare in te, di prepotenza, due dita. Un gemito di dolore ed una vampata di piacere ti colgono, improvvisi. Hai voglia, io non più. Mi allontano. Mi odi quando faccio il "bastardo".

Mi alzo, le mie mani sui tuoi capelli "in ginocchio" obbedisci immediatamente, un lampo di gioia e desiderio in te, hai la testa abbassata, vedi il mio cazzo spuntare dai pantaloni, duro, eccitato Lo avvicino piano al tuo viso, ora ne senti l'odore, la mia eccitazione diventa la tua, ti entra nel cervello, ti fa contrarre il ventre Lo vuoi, lo so, e tu sai che io lo so "leccalo porca, usa la bocca e la lingua, sei la mia puttana e sai di esserla, che ami esserla, vero ?" un timido "..ssi.." detto a fior di labbra sorrido vedo a tua lingua sporgere, sfiorare la mia cappella turgida, leccare quasi con devozione, assaporando il mio sapore, i tuoi colpi di lingua ora si fanno leggermente più decisi, sicuri "guardami negli occhi ora puttana" sollevi lentamente lo sguardo, sai che amo leggere nei tuoi occhi il desiderio che aumenta in te, il piacere che ti assale muovi lentamente il bacino, contrai i muscoli della tua figa bagnata, la lingua scorre sul mio cazzo, lo assapora, le tue labbra si chiudono sulle mie palle, le succhi, le assapori, ora le labbra si aprono, spingo, lentamente, entro in te chiudi gli occhi colta dal piacere di sentirmi, gonfio, teso, eccitato tra le tue labbra un colpo deciso e giungo fino alla tua gola, quasi soffocandoti, ed inizio a muovermi rapido "mi piace scoparti in bocca” Mugoli un "ssssiiiiii" a bocca piena e, quasi fosse un segnale esplodo nella tua bocca “ingoia tutto” esco da te e ti schizzo la faccia, poi ti ordino di spalmartela col cazzo, sì brava così, ti guardo, sei mia.

Sono trascorsi giorni. Ti chiamo, tra poco arrivo. Suono, salgo. Mi fermo davanti alla porta, ti guardo, con una lentezza esasperante entro, mentre tu guardi attorno timorosa, entriamo. Un nuovo gioco. Mi porto alle tue spalle, ti spingo in camera, senti qualcosa sfiorarti i capelli, ed una benda ti copre gli occhi hai un attimo di terrore, ti sfugge un "NO", mi fermo immobile, in silenzio, per lunghi interminabili secondi, poi la mia voce decisa all'orecchio "sai che puoi interrompere il gioco quando vuoi, ma sappi che, se lo interrompi non potrai mai più riprenderlo, ed ora scegli, vuoi che me ne vada ?" "la tua risposta, sussurrata, è immediata "..nnno sei un porco". Bene, sapevo che lo avresti detto termino di bendarti gli occhi, il buio ti circonda ed aumenta la tua ansia e, soprattutto la tua eccitazione.

Il contatto con la mia mano, ti sfioro, ti mordi le labbra, sentendo ancora il sapore del mio cazzo su di te dell’ultima volta, ti inebria, lo vuoi, lo desideri più di ogni altra cosa.

Scarto qualcosa, non sai cos’è, tremi di eccitazione e spavento. Un nuovo giocattolo tra le gambe, vibra, ti piace. Ti dico usciamo così. Ti sfugge un "NO", mi fermo immobile, in silenzio, per lunghi interminabili secondi, poi la mia voce decisa all'orecchio "sai che puoi interrompere il gioco quando vuoi, ma sappi che, se lo interrompi non potrai mai più riprenderlo, ed ora scegli, vuoi farlo o no, altrimenti me ne vado" "la tua risposta, sussurrata, è immediata "..nnno sei un porco".

Hai goduto anche quella sera, ti sei sentita la mia puttana, senza più vergogna per gli altri che potevano vederti. Non ti importava nulla, bastava avermi accanto e lasciarmi fare ciò che volevo di te. Ma io voglio di più e tu lo sai. Ora sei pronta, non aspetti altro che io venga da te e tu mi darai il culo.

Ti prego ... così dovrai chiedermelo, se lo vuoi, dentro nel culo fino in fondo, solo così mi avrai. Ti prego dammelo. Lo sai che io voglio così e te lo chiederò di dirmelo, con un tono suadente, deciso, delicato, comunque indiscutibile nella sua perentoria fermezza.. sai di appartenermi. Hai coscienza della tua dipendenza assoluta ad ogni mia fantasia e ciò ti rende nello stesso tempo ansiosa e incredibilmente serena.. pronta ad offrirti a me .. priva del libero arbitrio.. legata alla sola mia volontà.

Ti prego .. e quelle due semplici parole sono infinitamente più dure e pesanti di mille catene.. impossibile reagire.. impossibile opporsi.. impossibile persino indugiare o trovare delle scuse.... desideri essere mia. Ogni volta sei paralizzata dal terrore di ciò che posso chiederti.. di ciò che potresti concedermi .. come una droga .. mi lasci fare per non morire dentro .. una spirale inarrestabile .. perdersi nel baratro senza neppure il desiderio di salvarsi.

Non sai cosa ti piace di me, forse come mi muovo tra le persone con un ritmo diverso, come se il resto non mi riguardi, refrattario ai tuoi voleri, ai tuoi problemi ed ai tuoi bisogni, trattandoti con affabile indifferenza .. hai afferrato la mia mano con terrore e fiducia, senti la mia forza, senti che la tua indecisione ha sùbito trovato rifugio nella mia volontà. Non sai nemmeno tu perchè non ti ribelli

Stronzo ! Ecco cosa mi dici sempre. Stronzo e porco, ma è così che mi vuoi, e se non vuoi che io sia così allora “ciao” trovati un altro.

Ora è troppo tardi, ora mi darai il culo, vergine, non l’hai mai fatto. Ecco un’altra delle cose che non hai mai fatto. Ma non te ne vergogni, non te ne penti, farlo con me ti piace, ti eccita ti fà comprendere che sei la mia puttana.

Con delicatezza ti bacio con passione insinuando la mia lingua nella tua bocca. Non fai resistenza, anzi ti piace. Ormai l’hai capito che non mi fermerò, che non mi fermerai, ma neanche tu vuoi fermarmi !

La mia mano si insinua nella scollatura e prende possesso delle tue tette, le stropicciò a lungo. Hai la figa in fiamme. La mia mano si insinua tra le gambe inizio un su e giù lento ma deciso. Ti sento eccitatissima.

Ti accarezzo il culo. Senti del freddo, cos’è ? la crema, la spalmo sul buchino. Ti irrigidisci, lo sai cosa farò, un brivido. La mia voce calda ed eccitata ti sussurra “ti voglio, ti voglio tutta, ti voglio inculare, piano … fino in fondo”. Un dito vuole entrare nel tuo culo vergine che desideravi che tale restasse tale, non per pregiudizi, ma perché temi di provare grandissimo dolore. Ma ora lo sai che non hai scampo. Sfilo il cazzo dalla tua figa e lo puntò diritto e deciso al buco del culo. La tua sola speranza è che essendo bagnato del tuo succo, ti penetro senza eccessivi danni. Inizia una lenta ma inesorabile pressione; tu non sai se stringere lo sfintere o rilassarlo e facilitare la penetrazione. Hai gli occhi spalancati dal dolore e dalla preoccupazione. Pian piano sento il randello di carne che si fa strada nelle tue carni e penetra nel culo. Sento il mio inguine peloso che si poggia alle tue natiche spalancate in una offerta oscena. Capisci che sono entrato, ma solo un poco. Hai paura, fa male, ma hai voglia. Io continuo con la pressione piano piano, sei incredula non può entrare è troppo grosso. Ti sussurro parole che ti sballano la testa, fa male, ma mi vuoi. Sta entrando ancora, è troppo grande, fa male ma ti fa godere come mai hai provato. La sensazione di essere inculata, come una porca, come una puttana, sei la mia puttana. Orami non puoi fermarti, la voglia è maggiore del dolore, “ Siiiiiiiiiiii inculamiiiiiiiiiiiiii daiiiiiiiiii” ed io “ siii ti inculo tuttaaaa ti apro, apri il culo puttana che te lo sfondo” Poi mi fermo per permetterti di abituarti e poi inizio un su e giù con delicatezza. Io hai preso quasi del tutto rilassata cominci a godere di quel magnifico cazzo che ti squarcia il buco del culo.

Ti ho preso intensamente il culo per tanto tempo che ti sembra un’eternità. Capisci che sto per sborrare dal ritmo che assumo. Esco ti giro, un primo violento getto di sperma schizza sulla tua faccia, poi i successivi ti riempiono la bocca. Ingoia tutto porca. Parte dello sperma che hai sul viso te lo spalmo col cazzo, lecca tutto, lavami, puliscimi.

Tu lo fai, mentre ti guardo e ti accarezzo i capelli.

Ora lo so è stata la tua prima volta ed ora SEI MIA.



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