i racconti erotici di desiderya

La mostra

Autore: Maxster
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...E quindi finalmente sono in Piazza di Spagna ormai sono quasi le 20 e sono curioso di scoprire cosa ha in mente Graziana viste le premesse durante il volo.

Mi metto a girovagare nella piazza in attesa del suo arrivo sia per ammirarla che per non pensare a quello che potrebbe essere, ho imparato che crearsi troppe aspettative porta sempre a rovinare gli accadimenti e a sminuire le sensazioni.

Devo comunque ammettere che il pensiero della chimica che c’era stata tra noi dal primo momento e di quello che era accaduto in volo non mi aveva abbandonato per tutta la giornata, al punto che per un paio di volte sono arrivato sul punto di masturbarmi al solo pensiero … ma dopo il primo attimo tornato lucido l’idea dell’incontro serale mi faceva soprassedere dal soddisfare la mia mente.



Ho conosciuto donne sia via chat che “normalmente” (ho messo le virgolette perché non ritengo che esista il concetto di normale … ognuno di noi pensa di esserlo e nello stesso tempo non lo è …. Normale è ciò che facciamo volontariamente e non forzatamente … quindi è soggettivo, ma questo è un altro discorso) e l’unica cosa che è costante è che quello che conta è il feeling la chimica che si instaura o meno con l’altra persona.

In chat funziona al contrario perché prima leggi cosa l’altra persona pensa e come ragiona (le foto non servono a molto se non a dare un idea sempre che siano recenti e reali) poi puoi sentire la voce e sicuramente questo aiuta a capire meglio se c’è “interesse” e infine ti vedi ed è sempre e solo in quel momento che capisci come andrà a finire; mentre nel reale è l’opposto prima vedi qualcuno poi ci parli e infine sai come ragione e pensa.

Ma dopo questa disquisizione filosofica torniamo all’incontro con Graziana. …….



Ormai sono le 20 e 15 inizio a pensare che forse non verrà e che aveva voluto solo giocare un pò, ma proprio mentre lo stavo pensando eccola arrivare quasi irriconoscibile nell’abbigliamento ora è in jeans scarpe da jogging e una t-shirt con giubbino leggero.

Ci salutiamo e ci incamminiamo per Roma mi avvisa che non ha molta fame e che vista la temperatura mite non le dispiacerebbe mangiare un bel gelato sono d’accordo anche io … adoro il gelato.

Mentre camminiamo ogni tanto si ferma a vedere le vetrine dei vari negozi e io sfrutto l’occasione per appoggiarle le mani sui fianchi, farle scivolare le mani sulle braccia, sfiorarle le mani e il sedere e lei di rimando si appoggia a me con la schiena.

Dopo una decina di minuti ci fermiamo in una gelateria a prendere il nostro gelato, anche perché la fame e non solo quella di gelato ormai si faceva sentire.

Ci sediamo sui gradini di una chiesa per mangiarlo lei ha preso un cono cioccolato e fragole che inizia a leccare e succhiare sempre guardandomi negli occhi e con sguardo sbarazzino e sorridente e mentre io ho preso una coppetta ricambio succhiando dal cucchiaino con molta calma facendole pregustare quando sarà lei il mio gelato.

Finito il gelato riprendiamo la passeggiata e riprendiamo sia a chiacchierare di un po’ di tutto sia a vedere i negozi solo che ora si è fatta più esplicita visto che non solo si appoggia con la schiena ma un paio di volte mette la mano tra se e me per tastare il mio cazzo questo giochino va avanti per pochi minuti poi arriviamo davanti ad una galleria d’arte che è aperta c’è una mostra poca gente e nessuno che controlla a parte all’ingresso ma sta mangiando un panino.

Una volta entrati iniziamo tranquillamente a guardarci i quadri anche interessanti ma abbastanza anonimi, ad un tratto le suona il telefono risponde ….è il marito “ciao caro come è andata la giornata? ..io sono in giro per Roma con l’amico di cui ti ho raccontato ….ride … ora siamo a vedere una mostra ….” Intanto io mi sono spostato in un angolo della sala in cui vi sono delle lavagne di spiegazione che creano un po’ di riparo nel senso che si è visibili ma solo da un lato lei si avvicina sempre parlando al telefono.



Io le indico il quadro che ho davanti e lei, come immaginavo, distratta dalla telefonata mi si mette davanti parlando e guardando il quadro, a questo punto standole dietro le metto braccio destro sul fianco la bacio sul collo e la mano sinistra la infilo nei pantaloni fino ad arrivare all’obbiettivo agognato è già umida le strofino la mano e le infilo lentamente un dito.

Poi tiro fuori la mano e guardandola negli occhi me lo succhio sussurrandole all’orecchio “volevo sentire il tuo sapore ….”

Lei dapprima ha un attimo di sorpresa ma poi mi sorride e sempre senza smettere di parlare col marito allunga la mano sinistra verso il mio cazzo cercando di aprire i pantaloni.

Intanto io ho rimesso la mano tra le sue cosce ed inizio a masturbarla giocando dapprima col clitoride e poi inserendole 2 dita per poi ritornare al clitoride.

Lei nel frattempo è riuscita a tirare fuori il cazzo e lo sta masturbando mentre al telefono dice “caro per una volta potrai sentire il diretta cosa sta facendo quella zoccola di tua moglie … “ e le racconta cosa succede.

Io controllo anche se nel frattempo qualcuno si avvicina ma fortunatamente ciò non avviene anzi vedo che è aperta la porta del bagno proprio dietro di noi ma faccio finta di nulla e continuo a masturbarla … voglio il suo orgasmo voglio vederla godere e questo avviene dopo poco con una serie di sospiri trattenuti seguiti da un “sono venuta amore mio mi ha fatto godere come non mai” quindi ha chiuso la chiamata senza nemmeno dargli il tempo di rispondere.

A questo punto avevo bisogno pure io di godere e le ho indicato il bagno.

Entrati ha chiuso a chiave si è inginocchiata e ha iniziato a pomparmi il cazzo come fosse una vita che lo desiderava intanto le ho tolto il giubbotto e la t-shirt poi l’ho fatta alzare e abbiamo iniziato a baciarci profondamente mentre la spingevo verso il muro dove avevo visto esserci un tavolino e una sedia.

L’ho fatta mettere sul tavolino sfilandole jeans e tanga ed ho iniziato a leccarla e succhiarla e mangiarla abbeverandomi dalla sua fonte mentre con 2 dita la scopavo davanti e con il pollice la prendevo dietro, lei intanto mi spingeva la testa sulla fica e si strizzava i capezzoli.

Poi l’ho fatta appoggiare al tavolino e l’ho presa con una mano le avevo preso i capelli che tiravo verso di me e con l’altra ogni tanto le davo una pacca sul sedere era fradicia e mi incitava a scoparla a farla godere come una vacca.

Ad un certo punto mi chiese se volevo il suo culo e le risposi … che era già in programma ma che volevo anche la sua bocca a questo punto mi chiese di metterglielo nel culo e iniziò a masturbarsi io che nel frattempo la stavo già penetrando con 2 dita dietro tirai fuori il cazzo per un attimo dalla fica e immediatamente dopo lo appoggia dietro …e senza grande resistenza entrò iniziando a pomparla fino in fondo.

Questa posizione durò non molto perché lei venne e io ormai ero sul punto di farlo allora mi avvicinai al suo orecchio e le dissi … “hai sete non è vero? … è ora di bere” lei annuì io mi tolsi un attimo prima di venire e mi sedetti sulla sedia non feci quasi a tempo a farlo che lei si prese tutto l’uccello fino in gola giusto in tempo per sentire i fiotti scorrere per la gola lo lavorò per qualche secondo poi si alzò e ci baciammo.

Rivestiti uscimmo dal bagno prima lei …e dopo poco io …nel frattempo alla mostra era arrivata gente avevamo fatto appena in tempo.


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