i racconti erotici di desiderya

La mia "uoma"

Autore: Moretto40
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Era un periodo per me di tranquillità

non cercavo niente e non sentivo il bisogno di farlo, come già disse una donna bellissima che scrive "qui", mi cullavo nel mio stesso tepore non assopito ma silente...Ricevetti una telefonata da parte di persone che non avevo conosciuto personalmente e che mi prospettarono l'idea di un incontro ma solo se avessero avuto l'ok da una loro amica...In realtà mi colsero alla sprovvista e nella sonnolenza, dapprima non capii di che cosa si trattasse, risposi semplicemente di si. Il giorno successivo ricevetti una nuova telefonata, questa volta si trattava di una voce di donna. Serena, decisa ed anche soave e intrigante, la voce si presentò per nome e mi disse che era la tal amica di... Mi presentai a mia volta e cordialmente ci conoscemmo. Dopo aver disquisito su argomenti generali, ma che si facevano via via sempre più personali, mi resi conto che stavo semplicemente rispondendo a domande personali e finimmo nell'intimo. Stetti al suo gioco, in fondo ero incuriosito a sin dove si sarebbe protratto quell'incontro insolito. Lei si fece sempre più esplicita nel domandare..Entrammo in argomenti che ritengo confidenziali e cominciai a chiedere anche io di rimando.Finimmo per svelarci gusti, aspettative, richieste...Sentii dei rumori dall'altra parte del telefono, chiesi se era successo qualche cosa e lei salutandomi frettolosamente mi mise giù perentoriamente. Mah mi dissi, non capivo, ma in fondo non ero io ad averla cercata, non stavo cercando niente ed ero tranquillo. Passarono diversi giorni, non ci pensai più, sino a quando una mattina, in orario tardo, squillò il cellulare..senza numero. Ci risiamo, odio chi non si fa riconoscere, ma può essere una chiamata di lavoro. Risposi e sentii nuovamente quella voce piacevole di donna, era tranquilla, distesa. Mi disse "ciao, sono Mara, come va?" Mi fece specie che senza quasi farmi rispondere riprese subito la conversazione dicendomi "Ti ricordi cosa ci siamo detti l'altra volta? Bene è arrivato il momento, ho voglia di vederti". Sorpreso ed entusiasta accettai immediatamente. L'accordo era trovarsi in centro città per bere qualche cosa insieme. L'appuntamento era a metà mattinata del giorno seguente, potendo gestirmi, fui puntuale. Si era descritta, e mi aveva anticipato un immagine che la ritraeva però senza viso. Ero soddisfatto, era una bella donna di 5 anni maggiore a me, ma molto giovanile. Aveva fattezze morbide (come preferisco) e un bellissimo viso. Era una donna molto intelligente, lo sentii già al telefono, ma conoscendola me ne dette la conferma. Ci sedemmo in un bar, ma la sua apparente tranquillità si fece presto ansiosa. Non capii il cambiamento sino a quando non mi disse in modo esplicito di essere una donna sposata e "bisognava fare presto" perchè doveva rincasare prima del marito. Mi chiese altrettanto esplicitamente se saremmo potuti andare a casa mia. Acconsentii, in fondo è vero che stava succedendo tutto così in fretta, che lo scopo di quell'incontro era celatamente conosciuto ad entrambe, ma fui sorpreso per la decisione. Per quanto riguarda la fiducia nell'estraneità, capii che si trattava di una persona a modo e normale. Ci dirigemmo a casa con la mia auto, lei mi spiegò di non abitare in città e che mi aveva raggiunto in treno, peraltro mi chiese se avremmo fatto tardi, di riaccompagnarla al ritorno. Accettai. Una volta a casa cercai di offrirle la mia migliore ospitalità, e lei semplicemente mi portò in camera da letto a mi disse che il tempo stringeva. Si spogliò mostrando un seno generosissimo e un corpo tondo, morbido e proporzionato. Io feci altrettanto e rimanemmo entrambe con gli indumenti intimi. Mi feci avanti, eravamo in piedi, la cingei a me per sentire il suo calore e il suo corpo! Era deliziosa, e cominciavo a reagire a tantà beltade...Anche lei era coinvolta dai miei baci sul collo, sul seno...le mie mani la percorrevano..ricordo che solo una volta "passarono" in basso e fugacemente percepii attraverso le mutandine un calore immenso e una dolce umidità...Era dolce e elegante nelle movenza, dapprima un po tesa, ma percepii si era adesso lasciata andare e si faceva toccare "ascoltando" la mia intraprendenza...Poi andando all'indietro e tenendomi per le mani si sedette sul divano e mi disse perentoriamente "leccamela! devi farmi godere!". Non me lo feci certo ripetere..presi un cuscino da mettere sotto le ginocchia (volevo portarla al settimo cielo e tutto ciò richiedeva i tempi dovuti...) e inginocchiandomi a lei le alzai le gambe. Le tenevo con le mani, le santivo pesanti, abbandonate..Bene voleva dire che lei stessa si stava predisponendo a rilassarsi al piacere. Appoggiai il mio viso per inspirarla attraverso le mutandine, le percorsi con la mia faccia sfiorandole...Profumavano di fresco pur essendo roventi...Ricordo che mi lasciò il viso inumidito..Cominciai a leccare l'interno delle sue cosce, adoro partire da "lontano" per godermi l'aspettativa dell'avvicinamento...mia e sua. Raggiunsi pian piano la sua fonte, percorrendo la sua pelle e senza tralasciare una delle due gambe. Esitai per un attimo e affondai il mio viso sul suo sesso, attraverso le mutandine. Era bagnato, profumato, sapeva di dolce..un tipico profumo che non mi accende..prediligo gli aromi intensi..ma ero presissimo.Cominciai a leccarla attraverso le mutandine sentendo che dal di dentro si bagnavano sempre più..Davo leccate a lingia piena, cercando di percorrerla il più possibile..e le alternavo a leccatine dove invece con la punta cercavo di percepire la sua fisionomia..Era un sesso piccolo, lo intuivo, sembrava una bimba..e una volta intuitolo, cercavo con più dovizia il centro del suo piacere. Capivo di trovarlo sia dalla mia lingua che sentiva una prominenza dura, quasi livida. E lo capivo dagli spasi che lei aveva quando lo stimolavo. Le mutandine erano armai intrise dei suoi umori e il mio viso le seguiva..Decisi che era venuto il momento di assaporarla completamente. Cominciai ad insinuare la mia lingua sotto un lembo delle sue mutandine..Mi stuzzicò l'idea di raggiungerla senza usare le mani..volevo riuscirci solo con la mia bocca...molto intrigante. La sentii contorcersi maggiormente, la mia lingua si bagno subito del suo piacere. Ricordo che alternavo le leccate sotto la stoffa, al portare la mia lingua contro il palato per gustarmi il suo sapore..Sempre più audacemente riuscii a prendere il lembo delle sue mutandine tra i denti e riuscii a scostarlo, scoprendole completamente il suo sesso. Le diedi una leccata piena, la sentii inarcare la schiena e sulla mia lingua rimasero i suoi umori densissimi. Fino a quel momento non mi ero accorto di quanto fossero densi, ora probabilmente avevo raccolto uno sfogo del suo piacere..Ero molto carico e lei altrettanto discinta e abbandonata sul mio letto. Capii che ora avevo bisogno dell'ausilio delle mani, appoggiai le sue gambe sulle mia spalle e la toccai con un dito, introducendolo solo per la prima falange, volevo che mi sentisse ma che non percepisse ancora nessuna invasione..Fece uno scatto, capii che si controllò per rimenere lì in mia balia. Ora usai entrambe le mani per schiudere quella perla gustosissima. Confesso che anche io me la stavo proprio godendo! La allargai e dopo averla leccata alle estremità, infilai completamente la mia lingua in lei. La muovevo e la sentivo impastata dei suoi umori torno a dire così densi. Ricordo che rinuncia a ritrarla per gustarmeli in bocca, perchè ero già inebriato così e avevo come una sensazione pastosa..gustosa. Pensai allora di aderire le mie labbra e mi misi anche a succhiare tenendo la mia lingua in lei. Mara era persa, cercavo di "controllarla"percependo i suoi orgasmi, ma ero altresì intento a darle il piacere e distratto io stesso dal mio nel provocarglielo. Le sensazioni si sovrapponevano, cerco sempre di cogliere le "preferenze di una donna" ma mi rendevo conto che anche io mi ero perso in quel turbine di emozioni. Ora alternavo leccate piene, succhiate del suo sesso ricoprendolo completamente con le mie labbra (ripeto era molto piccolo, con labbra sottili e poco pronunciate). A leccatine sul suo clitoride, solo con la punta della lingua, sfiorandolo quasi impercettibilmente..roteandola lentamente, ritmicamente, estenuantemente..Poi improvvisamente me ne impossesai con le mie labbra e cominciai a succhiare quel duro ma tenero bottoncino di carne viva. Era nella mia bocca, lo stimolavo tra la mia lingua e il palato. Roteavo la lingua sfregandola contro il clitoride, mentre le mie labbra rimanevano incollate alle sue e succhiavo dolcemente per fare miei i suoi umori. Improvvisamente sentii che il suo orgasmo le impediva di rimenere ferma, cercai di non perdere quella presa e il mio lavorio vorticoso e dolce per non interromperle quel piacere. Mi esplose letteralmente in faccia. Ricordo che venne quasi come un maschietto, allentando la presa delle labbra, ma continuando con la lingua, mi colarono contro il viso dei fiotti densissimi di nettare gustoso. Continuai rallentando il ritmo, seguendo i suoi sussulti, fino a fermarmi quando anche lei si fermò. So che c'è un momento refrattario in cui ognuno di noi si gode il proprio piacere e credo non si deva usurparlo. Rimasi semplicemente leggermente appoggiato a lei, lasciando che le mia labbra sfiorassero le sue intime, ma senza usare la lingua, stavo solo soffiandole il mio alito caldo per non farle subire la sensazione sgradevole di abbandono e di freddo dopo il suo piacere. Siamo rimasti in quella posizione per un po, le volevo permettere di riprendersi senza scombussolarla..le sue gambe ormai mi pesavano sulle spalle. Quando si destò mi guardò con occhi umidi di riconoscenza e mi disse semplicemente "bravo mi hai fatto godere" Poi vedendo il mio viso ancora umido ebbe un gesto di grande affetto e intimità, venne semplicemente a leccarlo..lsentivo i suoi colpetti di lingua delicati che percorrevano le mie guance, il mio naso, la mia fronte, molto bello!-Si stava assaporando il mio viso dopo averlo "segnato"!-Quando lo ebbe percorso tutto sentii le sue leccate più piene, più presenti..al contempo sentii una sua manina accarezzarmi fin giù verso il mio desiderio. Passò più volte sul mio membro attraverso le mutandine, cercando di sentirlo, era un contatto bellissimo perchè favorita dal tessuto scorreva scioltamente. Poi la sentii intrufolarsi dentro la mutandine da sopra, mi toccò, senti quanto ero pronto..lo impugnò e senza abbassarmi le mutandine, prese a masturbarlo lentamente tenendomelo ancora dentro. Molto molto bello! Intanto con la sua bocca cercò la mia e l'altra sua mano mi percorse tutto, mi toccò il petto, le spalle, la schiena, il culetto...continuò così per non so quanto tempo, provocando in me il massimo desiderio che poteva "possedere" tenendolo nella sua mano, ora ho capito che era lei che mi voleva "possedere". Poi la guardai mentre con leccatine deliziose percorreva il mio petto, ora teneva entrambe le mani sul petto e la sua bocca scendeva lentamente sino a raggiungere il mio rigonfiamento. Mi riserbò lo stesso "trattamento", raggiunto il mio pisellone ancora nascosto, ci si strusciò contro con il suo volto, sentivo che ne inspirava il profumo..prese a leccarmelo attraverso le mutantine, sentivo la sua lingua percorrere la mia lunghezza. Sentivo piccoli morsi che credo volessero saggiarne la consistenza..delizioso. Anche lei continuando a passarmi le mani sulla schiena, riuscì a prendere l'elastico delle mutantine con i denti e scostandolo verso il basso riuscì a scoprire tutto il mio pisellone che fiero della sua durezza sbattè di colpo sul suo viso, coprendolo nella sua lunghezza. Mara dette una leccatina alla punta del mio pisellone, raccolse la gocciolina di desiderio che vi si affacciava e staccandosi e rimanendo con la lingua fuori, ne fece un filo giocoso. Poi prese a percorrerlo dandogli piccole leccatine che mi provocavano dei brividi intensissimi mentre continuava il suo lavorio con le mani dietro di me, ora era scesa sino al mio culetto, lo prese tra le mani mentre imboccò il mio pisellone risucchiandolo in sè. Cominciò ad avere un ritmo su di me con la sua bocca, vedevo con piacere la sua maestria nel farlo senza usare le mani che ora mi stavano palpando il culetto, ricordo che sentii anche le sue dita farsi audaci in un paio di occasioni, percorrendomi il buchetto, sfiorandolo e provocandomi dei sussulti piacevoli. Sono certo che non era la prima volta che succhiava così un uomo..sentivo la maestria nei suoi movimenti, lo vedevo nel suo viso che scorreva lungo la mia passione, lo percepivo nelle sue mani che ora entrambe "impugnando" le mie natiche, avevano le dita ormai appoggiate al centro e giocherellavano superficialmente con il mio buchetto. Continuò per poco a poi perentoriamente mi disse "girati e sdraiati a pancia in giù sul cuscino". Ubbidii e la lasciai fare, ebbi cura di tenere il mio pisellone durissimo rivolto verso il basso mentre mi sdraiavo, in modo che una volta adagiatomi risultasse verso di lei. Infatti sentii subito la sua linguetta stuzzicarmi la punta e mano mano risalirlo fino ai testicoli. Sentii la sua linguetta pastrugnarmi la pelle morbida e poi risucchiare i miei testicoli. Che belle sensazioni. Poi non si fermò e sentii la punta del suo calore bagnato contro il mio fiorellino. L'ho sentita annusare, non mi preoccupavo perchè ero pulito e profumato, fui solo a disagio per l'offrirmi in un punto così "nascosto" senza conoscerne le intenzioni...Ero sdraiato comodamente ma non tranquillo, era dolce il suo contatto, ma mi sentivo "indifeso". E infatti...Le sue mani mi scostarono le natiche e sentii prima la punta della sua lingua stuzzicarmi il buchetto. Una bellissima sensazione, molto dolce, credo che si possa provare piacere anche lì... Poi la sua linguia si fece sempre più sicura e audace, e intanto devo riconoscerlo..il mio buchetto sapientemente stimolato con la lingua cominciò ad "ammorbidirsi"..a rilassarsi.. E mi resi conto che la sua lingua era orma dentro di me. Che bellissima sensazione!. Ma non era soddisfatta, sentivo nei suoi movimenti una mira di conquista, aveva una bramosia di possesso, lo percepivo. E infatti... sentii insieme alla sua lingua un ditino invadermi e insinuarsi con una certa decisione. Sollevai la testa, tentai di protestare guardandola.. e per tutta risposta ricevetti "stai zitto e godi che ti piace, troia!". Fui turbato per un attimo e notai come il suo sguardo dolce si era trasformato in uno torbido e lussurioso. Vedevo lo sguardo di un uomo quando possiede una donna. Sentii che il dito raddoppiò e ora i suoi movimenti erano decisi e forti, cazzo mi stava scopando lei con le sue dita. La prima cosa che pensai fu "ho trovato una uomA!" Dopo il primo senso di invasione però, lasciando a lei la scelta di come dovevo provare piacere, cominciai a gustarmi la sua invasione..lei era ormai persa dentro il mio buchetto profumato, ogni tanto giravo la testa di lato e la guardavo dietro di sottecchi...Era proprio una "uomA" infoiata, il suo sguardo maschile..la decisione dei suoi movimenti possessivi..cazzo mi piaceva eccome, inarcavo la schiena, mi sollevavo di più col culetto..cercavo di venire incontro ai suoi movimenti...anche io mi stavo scopando andando incontro alle sue dita. Fu solo quando lei mi disse "sei una puttana vogliosa, guarda come godi con tre dita nel culo! Sei una puttana!" che realizzai che le dita che si muovevano nel mio culo erano ormai diventate tre.. Ma ormai avevo perso qualsiasi pudore...e poi a cosa serva il pudore..? Io me la stavo godendo alla grande! Avevo una "uomA" che mi scopava forte il culo e mi piaceva tanto!. Infatti mi resi conto che la mia erezione prima dissolta nell'incertezza della mia deflorazione, tornava a essere fiera e rigogliosa. Mi ricordo che pensai "che strano sono scopato da una donna eppure sono eccitato". Infatti subito dopo, quasi a sentire i miei pensieri la mia "uomA" mi disse ancora "sei un maiale, ti piace godere come i maiali con il culo aperto, guarda che culo da troia che hai?..ci entrano quattro dita..e tu sei una puttana lussuriosa.." Mi girai per guardarla e la vidi proprio mentre lasciava cadere un filo di saliva sul mio culo, mentre le sue ormai quattro dita mi profanavano inesorabilmente e soprottutto mi stupii di me stesso perchè ero eccitatissimo. Non so se è perchè Mara mi chiamò puttana, non so se era quel gustoso piacere misto a una punta di dolore che mi martoriava il culo..ma ero tanto eccitato. Mara era sapiente e ho percepito che sapeva esattamente cosa stesse facendo, infatti credo si accorse di quanto la mia erezione fosse esplosiva..mi ci ha portato proprio lei qui...e di nuovo la sua voce perentoria.. "alzati e girati troia!" Ubbidii, ero in piedi e lei davanti a me prese il mio cazzo con una mano per imboccarlo, mentre l'altra scivolava sotto di me..tra le mie gambe..Senza esitazioni sentii due, tre o quante dita fossero non lo seppi mai...entrarmi prepotentemente nel culo. Il suo sguardo intorbidito dalla lussuria mentre mi succhiava. Non so quali di queste sensazioni e stimoli fu preponderante...ma poco importa..mi ricordo solo di aver goduto prepotentemente! Sentivo i fiotti del mio piacere "scendermi" lungo la schiena..li vedevo uscire dal mio pisellone. Mara molto velocemente alternava la sua bocca sul mio cazzo e se ne staccava, era abilissima...riusciva a "separare" i tempi per godersi uno schizzo in bocca e uno sul viso..continuò a menarmelo, succhiarmelo, leccarmelo, imbrattandosi tutta, strizzandomelo fino all'ultima goccia, mentre ora ero certo che le dita che mi sprofondavano nel culo erano quattro!! Ricordo di aver guardato la mia "uomA" e di essermi sentito succube di lei, mi aveva assoggettato, mi stava violentando il culo, ma in fondo mi aveva regalato tanto godimento. Un orgasmo intensissimo, notevole e memorabile. Feci una rapida riflessione, mi sentivo suo succube completamente, ma allora ero uno schiavo..ma allora la mia padrona non era "cattiva"..mi aveva fatto godere così intensamente per me, anche se aveva profanato il mio culetto inesperto...ma allora voleva il mio bene, il mio piacere.. Osservai Mara che stava ripulendo il mio pisellone con leccatine sapienti, dolci, premurose..il suo sguardo era tornato dolce e femminile..Avevo capito che la mia "uomA" era andata via...sentii sfilare delicatamente le dita dal mio culo e provai una sensazione di "smarrimanto" di vuoto..un disagio..lei lo percepì e fu subito pronta a reinfilare un ditino. Era veramente una maestra nel cogliere le mie esigenze, quel singolo dito mi permise di non subire il senso di "abbandono" nel mio culo..e ho pensato "ma sono davvero così troia allora?"..Quando si alzò, Mara mi diede un tenero bacio, mischiando nella mia bocca la sua saliva misto al sapore della mia sborra.. e quando si staccò mi disse "sei una troia deliziosa!" Sorridendomi. Risposi al sorriso e non mi sentivo più a disagio..ero semplicemente felice. Ci lavamma, ci siamo ricomposti e la accompagnai con la mia auto sino nei pressi di casa sua. Quando ci salutammo le chiesi se ci saremmo rivisti e lei mi rispose "certo devo abituare la mia troia ai cazzi veri!" Io semplicemente di rimando le dissi "sei la mia uomA"


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