i racconti erotici di desiderya

La Confessione


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- Allora?

- Allora cosa.

- Non parli?

Siamo seduti in macchina. In un parcheggio buio. Vicino a noi stanno

scopando. Ma non riesco ad essere felice per loro. C'è una cappa di

piombo su di me. Su di lui.

Mi guardo le mani abbandonate in grembo. Non riesco a guardarlo negli

occhi, non ci riuscirò per tutta la serata.

- Cosa vuoi sapere?-

- Cazzo Fra!!! Mi hai appena distrutto il cuore...non so se te ne

rendi conto!

- Si...

La voce non riesce quasi ad uscire. Il piombo sta entrando in me, lo

sento. Sono pesante, pesante...

- E non hai niente da dirmi!

- ....

Il silenzio fa più male di molte parole.

- Te l'ho detto...io...non so perché l'ho fatto. Vorrei

morire...credimi... Sto uno schifo.

- Cazzo...troppo comodo... Quando... quando è cominciato?

- ....

- Be' lo sai...ci vedevamo ogni tanto...ci parlavo...

- L'hai baciato subito vero?

- No...all'inizio non era niente, lui era gentile...oddio, perché devi

farmi dire queste cose...

- Quando ci hai scopato?

Un pugnale che entra nel cervello. Trova la mia anima. La fa a pezzi.

- ....

- Ti prego...

- Quando ci hai scopato!!!???

- Un...un mesetto fa, credo....

- Un mese fa????? Ti odio...

- Lo so...anche io mi odio, sapessi quanto.

-....

- Perché l'hai fatto?

-....

- Era... bello, e...mi faceva un sacco di complimenti...non lo so...ti

giuro non lo so perché...

Sento che la nausea mi assale. Non sono mai stata tanto male in tutta

la mia vita.

- Esco un attimo, non ce la faccio a stare qua dentro...cazzo,

cazzo!!!!

Rimango sola. Non riesco a sollevare la testa neanche di un

centimetro. Dentro di me gira solo una domanda, spietata: perché... e

me lo chiedo. Cento, mille volte. Dio, come vorrei tornare

indietro...di un mese, di un anno.

Lui torna.

- Adesso voglio sapere.

- Cosa?

- Dove, quando, cosa ti ha fatto...

- No...non puoi chiedermi questo...

- Cazzo!! Tu me lo devi dire!! Io non...non riesco neanche più a

toccarti...mi fa schifo pensare che...che lui ti ha toccato e poi

..dio mio....non mi ci far pensare...

Non avrei mai creduto di poter soffrire così. Ogni parola. Uno

stiletto nel cuore. Posso sentire le gocce di sangue cadere a terra. E

la cappa mi schiaccia sempre di più. La testa mi pesa. Le mani mi

pesano. La vita mi pesa.

- Allora??

- Cosa...

- Dove l'avete fatto?

- A casa sua...

- Dove?

- Sul suo letto...

- Cristo... Gliel'hai preso in bocca?

So che lo sta facendo per farmi male. O per farsi male. Come se il

dolore potesse servire a qualcosa.

- Allora?

Inspira con forza. Non sa neanche lui se è pronto a questo, ma ormai

vuole arrivare fino in fondo.

- S...si...

- ...

- Dove?

- Sulla poltrona.

- Come sulla poltrona???

- Io...ero seduta...lui...- dio mio, non ce la faccio...- lui era in

piedi.

- Glie l'hai fatto altre volte?

E' un incubo...non è la vita reale...è un incubo...

- ...Si.

Sento che sbatte la testa contro il poggiatesta. I miei occhi sono

fissi sulle mie mani, come inchiodati. Mi fanno male.

- E poi? Siete andati in camera da letto?

- Si...

- E te l'ha messo dentro...

- No...non subito...io...ti prego, facciamola finita...mi fa troppo

male...

- E chi se ne frega...sono io quello che sta male qui, tu sei quella

che ti sei fatta scopare, cazzo!!!

E' vero. Ma perché anche io sto male? Forse perché non me ne sono resa

conto...ero stupida, non lo so. Credevo che si potesse fare...ma che

mi diceva il cervello...

- Insomma, vai avanti, cazzo!!! Devo sapere tutto, capisci???

- Ci siamo...accarezzati, prima.

- Accarezzati dove?

- ...ti prego...

- VAI AVANTI!

- Dappertutto!!! Lui mi ha toccato...

- La fica??

- ..si...

- Che schifo! Continua...

- le solite cose...lo sai...

- NO! Un cazzo che lo so! Voglio sapere ho detto...

Sento la prima lacrima scendere piano.

- L'ho toccato un po' anche io, ci siamo baciati...

- Che schifo, che schifo...pensa quante volte ti ho baciato dopo che

tu...cristo!

-....

- Ti è piaciuto?

- Cosa...

- Come cosa!!! Farti fottere come una puttana! Allora, ti è piaciuto??

- ...non mi va di risponderti...

Le lacrime ormai mi bagnano le mani. Vorrei che lui le vedesse, e che

mi dicesse di non preoccuparmi, di non piangere...ma lui non dice una

parola. Forse è felice di vedermi piangere.

- Te la sei fatta leccare?

-...si...un po'

- Cazzo.... Sei venuta??

- No...

- Almeno questo...

-....

I minuti passano, non riesco neanche a singhiozzare. Il pianto

represso mi ha irrigidito il collo, la gola. Sento che tutto mi fa

male. La mia vita si sta sgretolando sotto di me e io non ho nemmeno

la forza di emettere un singhiozzo.

- E quante volte l'hai fatto?

- ...l'amore?

- Si, si!! Cazzo, quante volte ti sei fatta scopare da quello

stronzo??

- Non me lo ricordo...

- Si che te lo ricordi...allora?

- Non lo so... cinque, sei...

Il dolore è immenso. Non riesco a capacitarmi di essere stata io a

fare tutto questo...l'ho preso come un grande gioco, forse perché non

ci eravamo mai detti che stavamo insieme...credevo di poter fare

quello che volevo?? Che cazzo mi credevo!

Ma non ho mai pensato che potesse fargli male...come cazzo ho fatto???

Ora me ne rendo conto. Ora che è troppo tardi.

- Andiamo a casa.

- No, aspetta...parliamone, ti prego

- Non c'è niente di cui parlare. Niente.

Rimette in moto la macchina e parte.

- Scendi, siamo arrivati.

Non ci riesco. Non riesco ad alzare lo sguardo, non riesco ad

andarmene. I muscoli non mi ubbidiscono... Sento che se me ne vado

sarà tutto finito. Ho l'assurda speranza che restando lì qualcosa

possa cambiare.

- Vai via. E' tardi.

Sono le quattro. Siamo stati quattro ore in macchina. Io a guardarmi

le mani bagnate a darmi della stronza e a volermi suicidare. Lui a

cercare di ferirmi il più possibile e a pensare... a che cosa? Non lo

saprò mai.

Ci siamo detti poche cose, e decine di minuti di silenzio hanno

riempito i vuoti.

Sono stanca. Stanca di guardare fisso nello stesso punto, stanca di

non muovermi, stanca di non piangere

- Allora? Vai...?

- Ci...ci sentiamo domani?

- Non lo so.

Ha ragione, perfettamente ragione...ma io mi sento morire. Ancora di

più se è possibile.

Scendo dalla macchina, lui riparte senza un saluto.

Chissà se riuscirà a piangere stanotte...


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Diavoletto# Invia un messaggio
Postato in data: 29/12/2010 11:25:57
Giudizio personale:
Trasmette vere "emozioni"......spero che tu abbia superato questo dolore....


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