i racconti erotici di desiderya

Incontro sulla metro


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Questo racconto è scritto insieme a Tyzzy. Ogni capitolino è sato scritto prima da me e poi da lei. Spero che vi piaccia.



Tiziana era sulla metro di Parigi. ERa nella capitale francese per motivi di lavoro. Il suo datore di lavoro gli aveva chiesto la cortesia di concludere lei l'affare, in cambio gli aveva pagato il viaggio e il soggiorno sia a lei che al suo compagno.



La metro era piena di gente, c'era una calca micidiale, sembrava di essere in una scatola di acciughe.



Quella mattina si era vestita leggera, daltronde era una bella giornata di primavera, quasi estiva. giacca leggera sopra una Camicetta bianca, gonna un pò + sopra il ginocchio nera, un paio di calze nere e un paio di scarpe con i tacchi con la'llacciatura alla schiava. Era vestita in modo elegante senza essere esagerata. Daltronde non sapeva con chi aveva l'incontro, non la'veva mai visto.







Aveva detto al suo compagno di raggiungerla verso le ... che lei aveva calcolato dopo un'oretta di colloquio. Poi sarebbero andati a faare shopping e lei non vedeva l'ora di passeggiare per le vie di quella magnifica città.







Improvvisamente e senza alcun preavviso sentì delle mani che avevano iniziato a sfiorarLe il lato B. Non sapeva cosa fare se girarsi ed arrabbiarsi o spostarsi ed evitare così ogni discussione. Aver aspettato anche solo quel secondo in più l'aveva messa in una situazione imbarazzante perchè ormai quelle mani avevano alzato la sua gonna leggera ed ormai Le accarezzavano la pelle liscia facendola rabbrividire ed arrossire allo stesso tempo dall'emozione.







assecondai con piacere quel movimento di mani e dita sulla mia pelle ed il piacere saliva sempre più scaldandomi la pelle che ormai era completamente sudata. Mi accorsi che piegavo le gambe per cercare il tocco di quelle mani sconosciute ed agevolare il tocco nei punti che mi piacevano. Ad un certo punto percepii che le dita si erano infilate tra le mie gambe ed avevano sfiorato la cordicella del mio mini perizoma proprio all'altezza del mio ano..e proprio in quel momento lo strinsi, ma, impaziente, attesi il proseguo della sua azione...







Le mani divvennero due e lo sconosciuto le mise su quel sedere e glilo palpò. Lei si stava eccitando. Sentiva quelle mani leggere a volte stringergli il sedere e lentamnete iniziò a strusciarsi contro, cercava il suo membro ma non lo trovò, era curiosa di quel fatto. Ma al momento non poteva voltarsi. Intanto le mani tornarono alle gambe e le stava di nuovo accarezzando e statavolta, una volta arrivate al bordo della gonna, non si fermarono e continuarono a salire. Nessun passeggero dell'autobus se ne accorse di questi movimenti, perchè era talmente pieno che non si riusciva a capire. Le mani oltrepassarono le calze e lei sentì quel contatto sulla pelle nuda. Non sapeva nenache lei ma quel giorno aveva indossato delle autoreggenti. Quel tocco leggero sulle sue cosce gli diede un brivido e lei si apoggiò ancora di più...







assecondai con piacere quel movimento di mani e dita sulla mia pelle ed il piacere saliva sempre più scaldandomi la pelle che ormai era completamente sudata. Mi accorsi che piegavo le gambe per cercare il tocco di quelle mani sconosciute ed agevolare il tocco nei punti che mi piacevano. Ad un certo punto percepii che le dita si erano infilate tra le mie gambe ed avevano sfiorato la cordicella del mio mini perizoma proprio all'altezza del mio ano..e proprio in quel momento lo strinsi, ma, impaziente, attesi il proseguo della sua azione...







Sentii le gambe di lei stringere le mie dita che ormai erano arrivate al suo fiore. Lentamente scostai quel piccolo sipario che mi separava dal suo fiore. Lentamente la mie dita iniziarono un piccolo movimento verso il suo fiore. Sentì atraverso i miei polpastrelli le grandi labbra, gliele accarezzai piano. Vidi che lei ebbe un brivido di piacere. Sentivo anche il suo respiro farsi più affananto erp via dell'eccitazione che stava prendnedo piede. Le mie dita continuarono il loro viaggio e arrivarono ormai alle piccole labbra. e piano piano, iniziai ad accarezzarla ed ad ogni mio movimento, il suo fiore si bagnava sempre di più del suo miele.







...contiinua....







..provavo a resistere all'eccitazione, ma quelle dita così esperte ed intraprendenti sapevano come muoversi e cedetti alla loro insistenza rilassando iol mio fiore e permettendo a loro di esplorarmi senza oppormi. Anzi agevolai quel movimento malandrino allargando leggermente le gambe. A quel punto sentii che un dito mi penetrò e lo succhiai dentro di me con una contrazione. Il mio clitoride si era irrigidito e veniva ormai da tempo stimolato dalle sue dita. Sapevo che in certi momenti il mio clitoride era quasi imbarazzante da quanto di ingrossava, ma lasciai fare...







...sentii le mie dita bagnate del suo miele. Trovai il suo clitoride ed inizia piano ad accarezzarlo. Da dietro vedevo il suo respiro che si faceva sempre più affannato, dovuto all'eccitazione. Abbassai lo sguardo e vidi i suoi sni belli pieni. Il mio membro inizò ad indurirsi, mi stavo eccitando anch'io. Le mie dita si alternavano, massaggiavano un pò il clito e poi si infilavano nel suo fiore. Mi venne voglia di assaggiare il suo miele ma allo stesso momento non volevo smettere. Allora piano piano, con l'altra mano, mi avvicinai. Gli accarezzai le gambe, e arrivai al suo fiore. Cambiai mano e portai le dita dell'altra verso il mio naso e le odorai. Quell'odore eccitante mi impennò il mio membro, e poi una volta annusate, portai le dita alla mia bocca e assaggiai il suo miele, mentre con le dita dell'altra mano continuavo a darle piacere....







..percepii da dietro che stavi succhiando il mio miele denso con grande gusto e per un momento pensai che avrei voluto farlo con te per assaggiarmi e continuare con te nell'amplesso guardandoti questa volta negli occhi, ma non me ne desti il tempo e sentii che le dita dell'altro mano erano entrate ormai in tre nel mio fiore. Emisi un piccolo mugolio di piacere che fece girare la signora che avevo a fianco, ma feci l'indifferente. Ero sudata ed imbarazzata. Percepii ina protuberanza che mi sfiorava e capii che quello non poteva essere altro che il grosso membro che reclamava la sua parte. Mi spaventai pensando che stavo andando un pò troppo avanti per uno sconosciuto e che forse dovevo spostarmi ed andarmene...d'altronde stavo arrivando alla mia fermata...







...le mie dita erano dentro di te. Belle bagnate. Percepì la signora di fianco che forse aveva notato qualcosa. Mi piaceva quella situazione, ero eccitato da matti. Il miele di lei era inebriante. Le dita erano diventate tre e si alternavano tra il suo clito e le parti più interne del suo fiore. La mano libera andò verso i suoi capelli e da dietro glieli scostai e con le labbra gli diedi un lieve bacio al collo...







...provai un piacere caldo che mi si pervase su tutto il corpo e socchiusi gli occhi per godermelo tutto. Mi mordicchiai le labbra immaginando di essere nuda in mezzo a tutta quella gente e che ognuno di loro mi guardasse mentre raggiungevo un orgasmo potentissimo tanto da farmi urlare dal piacere. Con l'unica mano libera andai a cercare quella massa indurita che ormai mi era appoggiata sul mio lato B. Dopo qualche tentativo andato a vuoto riuscii ad averla completamente in mano e devo dire che era veramente enorme...imbarazzante







...senti la sua mano che mi toccava il mio membro duro da sopra i pantaloni. Le mie dita dentro di lei continuarono a darle paicere. Non potei fare a meno di posare la mano libera vicino al suo senoe da sopra il vestito iniziarla ad accarezzarla. Intanto con il mio naso vicino al suo collo annusavo il suo profumo. Quella situazione era veramente eccitante. La folla attorno, i nostri corpi schiacciati che si esploravano segretamente...







...i miei capezzoli ormai irrigiditi parlavano da soli e reclamavano la sua mano a gran voce. Il mio piacere era vicino all'orgasmo ormai, ma non volevo venire senza aver almeno sentito tra le mie mani il suo organo maschile che premeva ormai da tempo contro la mia mano. Con un leggero tocco gli aprii la cerniera ed entrai in un attimo nei suoi pantaloni cercando con voglia il suo membro. Le sue mutande erano completamente bagnate di lui. Il suo membro già aveva emesso il suo liquido senza averlo nemmeno sfiorato, ma solo con lo sfioro del mio culetto. Alzai l'elastico e penetrai prendendolo in mano. A mala pena riuscivo e tenerlo in mano perche era grosso e bagnatissimo del suo liquido viscido...







...ero venuto.Quella situazione mi aveva talmente eccitato che non ero riuscito a non venire. Sentivo la tua mano lungo il mio mebro duro, toccarlo, massaggiarlo all'interno delle mie mutande fradicie del mio sperma. Le mie dita continuava dentro di te, divvennero un pò più frenetiche e ti massaggivo un pò il clitoride e un pò entravo all'interno del tuo fiore. Ti sentivo sempre più bagnata. L'altra mano si fece più audace, raggiunse i bottoni della camicetta e ne sbottonò quelli che potevano servire per poter far entare dentro la mia mano. Con mia sorpresa notai che non portavi quel giorno l reggiseno. Lentamente la mia mano si fece strada. Sentì con tutto il palmo la pienezza del tuo seno e poi, con le dita trovai il tuo capezzolo bello inturgidito dal piacere. E piano piano te lo accarezzai....







...non dovevi farlo, quello è la mia zona erogena preferita e per un momento ho avuto l'intenzione di voltarmi e fare in modo di agevolare tutto quello che volevo farmi. Resistetti ed è allora che l'orgasmo mi prese attraverso tutto il corpo...sentii un brivido nel cervello che mi scese piano piano fino all'inguine come un'onda oceanica ed il mio fiore espulse il mio liquido facendomi bagnare le coscie e rilasciando, credo sul palmo della tua mano, il prodotto del mio piacere. Contemporaneamente emisi un gemito che fece girare la signora accanto...la solita...e piegai le ginocchia per sentire meglio la tua mano che ormai mi aveva posseduta completamente...







...le mie dita strinsero il tuo capezzolo nel momento del tuo orgasmo. Sentì l ami amano bagnarsi dei tuoi umori. La tua mano nello stesso momento strinse forte il mio membro. Avvicinai la mia bocca al tuo orecchio indiferrente della signora accanto e ti mordicchiai il tuo lobo. E poi ti dissi..."ti voglio leccare" e strinsi con le dita il tuo capezzolo....







...a quel punto non resistetti ed alla tua voglia di leccarmi risposi "anch'io"...Mi accorsi che ero ancora con la mano dentro le tue mutande e stringevo forte ancora il tuo membro che non accennava a diminuire la sua esuberanza anzi mi sembrava che ancora pulsasse sintomo che ancora producevi sperma per l'eccitazione. Scesi con la mano tra le tue gambe e strinsi lo scroto che era gonfio tanto da essere pronto ad altre prestazioni eccezionali. Proseguii con la mano e sentii che ti piaceva







...il mio membro continuava ad essere duro grazie a tutta quella situzione. Sentivo la tua mano accarezzarlo, stringerlo fino al mio scroto. La mia lingua aveva sostituito i miei denti sul tuo lobo e le mie dita continuavano a darti piacere sul tuo seno. Allargai la mano e te lo palpai. Intanto feci uscire la mia mano dal tuo fiore. La portai vicino alla tua bocca e con un dito bagnato del tuo umore lo passai sulle tue labbra...







...appena sentito il tuo dito sulle mie labbra feci uscire piano la lingua e lo aviluppai succhiandolo per percepire meglio il mio piacere e rimasi piacevolmente sorpresa dal gusto dolce del mio miele. L'uscita della tua mano dal mio fiore fece uscire ulteriore liquido che mi colava ormai su tutte le mie gambe e, col suo calore, mi dava l'impressione me la fossi fatta addosso. La mia mano destra si indirizzò sulla tua che era appoggiata sul mio seno sinistro e ti aiutai ad essere più incisivo nel tuo palpeggiamento...







...la mia mano prese a palparti il tuo seno con sopra la tua. Intanto la tua mano continuava a stringere forte il mio membro. Poi lasciai la presa delicatamente dal tuo seno, ma prima di levare completamente la mano ti stuzzicai ancora il capezzolo. Fesi uscire la mia mano dalla tua camicetta e presi la tua. la metro si fermò. Sussurrai al tuo orecchio "andiamo"...



..ovviamente accondiscesi al tuo invito e scendemmo insieme dalla Metro e ti guardai per la prima volta in viso. I toui occhi erano rossi forse dall'ecitazione della situazione e fi afferrasti per il braccio con forza. Ci dirigemmo verso una porta dopo aver salito le scale e notai che erano i bagni dalla targhetta sulla porta. Mi tenevi sempre per il braccio, ma non mi ribellavo, non sapevo perchè...sapevo quello che volevi da me ed anch'io sapevo quello che io volevo da te...





...aprii la porta del bagno, senza nenache guardare se dentro c'era qualcuno, scelsi quello dei disabili in quanto di solito era sempre vuoto e sempre pulito. Chiusi la porta, mi girai e la vidi, aveva due occhi eccitati, si leccava le labbra con la lingua ed ogni tanto se le mordeva. Dalle gambe vedevo che gli colava la sua eccitazione. Andai verso di lei, e nel mentre io gli andai incontro lei arretrava, fino a che non trovo il muro. Allora si morse il labbro, ed io con il mio dorso toccai i suoi seni ancora coperti dalla camicetta...



...mi spogliasti tutta nuda in pochissimi secondi facendomi saltare anche qualche bottone della camicetta. Per ultimo mi sfilasti il perizoma che ormai era un pro forma perchè era completamente spostato e non copriva più nulla. Rimasi in autoreggenti nere e scarpe col tacco. I miei seni si erano inturgiditi sotto le tue mani e rimanevano duri anche se li schiacciavi con il tuo corpo. Ti slacciai i pantaloni e rimasi in mutande. Abbassai l'elastico ed il tuo membro uscì come una molla provocando un movimento dall'alto verso il basso più volte assestandosi poi parallelo al tuo ventre con la cappella ormai ben visibile e rossa...





...e finalmente il mio cazzo si liberò da quella prigione. TU con i tuoi occhi vogliosi lo guardasti, lo volevi, ma io invece mi avvicinai con la bocca ai tuoi seni nudi e con la mia lingua inizia a leccarti i capezzoli. Passavo la mia lingua attorno alle aureole e poi come un bambino ti mordevo i capezzoli belli turgidi. Poi sempre con la mia lingua, inizià il mio viaggio che mi portò al tuo fiore. TU lì in piedi nuda con le gambe aperte e le autoreggenti apristi un pò di più le gambe, ed io aiutandomi con le dita, aprì il tuo fiore e lentamente inizia a suggere il tuo miele...





...non smettevo più di bagnarmi era incredibile, la tua lingua mi provocava un leggerissimo piacere ed un orgasmo continuo. Allargai di più le gambe e la tua lingua potè leccarmi il fiore stando aperta facendo un movimento profondo che andava dal clitoride all'ano e viceversa e poi di nuovo..di nuovo...di nuovo...e di nuovo, e poi ancora. Tenevo la tua faccia con entrambe le mani ed agevolavo il tuo movimento con la lingua su di me. Cercai di rendere il movimento ancora più veloce e profondo perchè sentivo che stavo per venirti ancora....questa volta in bocca...



...ed io continuai con la mia lingua a darti piacere. Poi con un dito mi avvicinai al tuo ano e lo sfiorai piano. Tu ebbi un gemito. Nel bagno si sentiva solo più odore del tuo sesso. Paino piano penetrai con il mio dito nel tuo secondo fiore mentre con la mia lingua mi alternavo...dentro e fuori...dentro e fuori...il tuo clito..il tuo ano con il mio dito ormai dentro di te...



...mi provocasti del dolore perchè non ero aperta da quella parte, ma dopo essermi rilassata un attimo mi lasciai andare ed il tuo dito entro profondamente nel mio ano. Mi inumidii anche li dentro perchè sentivo che il tuo dito ormai non aveva più resistenze e entrava ed usciva con facilità. Alzai una gamba ed appoggiai la scarpa sulla tua spalla ed allargai il ginocchio. Attesi ancora qualche secondo ed esplosi nell'ennesimo orgasmo ancora più travolgente dei precedenti perchè avvenuto uìin intimità. Percepisti il mio stato ed aumentasti il ritmo del movimento delle due dita nell'ano. Le mie contrazioni ti stringevano le stesse, ma non ti chiesi di fermarti, anzi, mollando la tua testa mi inginocchiai, ti spinsi per terra e dopo averti aperto la camicia andai subito al sodo, ti presi in mano il membro e me lo ingoiai con voracità fino alla base..



...mi ritrovai par terra con la tua bocca ingorda sul mi cazzo. La mia bocca ancora pregna dei tuoi umori. Sentivo la tua lingua sulla mia asta bella dura. Con le mani cercai i tuoi seni e una volta trovati iniziai a palparli, stringerli e stuzzicare i tuoi capezzoli, mentre tu...



continuavo a roteare la mia lingua intormo al tuo membro e con la mano su e giù lo stimolavo a farmi bere il tuo liquido che puntualmente mi esplose in bocca proprio quando lo avevo ingoiato completamente provocandomi quasi un conato che controllai bevento tutto il tuo prodotto. Mi sdraiai esausta a fianco al tuo corpo tenendo ancora in mano il tuo membro che ormai rosso non dava più segni di vita. Era stata la mia mezzora di sesso più sfrenata della mia vita ed avrei anche ricominciato....ma per il momento volevo una pausa, come te





Ero sdraiato, mezzo nudo con una donna nuda di fianco a me che teneva il mio membro con la sua mano in un bagno della metro. Non potei che iniziare a ridere, mai nella mia vita avrei immaginato una cosa del genere. Mi girai verso di lei e la osservai con occhi normali e non da assatanato di sesso. Una bella donna sui trantanni con un bel seno florido, con ancora indosso le autoreggenti. Gocce della sua rugiada ancora fresche sul suo fiore. Era sdraiata di schiena e guardava in alto. E intnato la sua mano non lasciava la presa...


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