i racconti erotici di desiderya

Incontro al buio.


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Finalmente decidemmo di fare un incontro un po' diverso dai soliti....un incontro con sorpresa, nella penombra, a casa nostra, con un tipo non comune, non bellissimo, ma molto sensuale, un tipo interessante a livello cerebrale oltre che fisico, uno con fascino: lo avevo già visto in cam e trasmetteva una buona carica erotica, comunicava bene, specialmente con quegli occhi verdi, magnetici. Io ed il mio compagno complice organizzammo tutto con la massima attenzione per quella sera speciale. Gli avevamo dato appuntamento a casa nostra verso le 22.30 di una sera di fine Giugno, io gli spiegai bene dov'era la nostra abitazione, in piena campagna, e gli dissi che avrei lasciato la porta socchiusa per il suo arrivo: il campanello è odioso quando suona.
Nell'attesa che Gabriele arrivasse (questo il suo nome), cercai di creare in casa un'atmosfera giusta per l'occasione: accesi degli incensi, cosparsi il pavimento di petali di rosa, accesi una candela nell'ingresso e alcune bellissime e profumate in camera. Misi una musica di sottofondo, bassa ma intensa, diffusa in tutta la casa...lasciai la porta di camera che dà sul terrazzo completamente aperta e attraverso la zanzariera si poteva vedere, stando stesi sul letto, una bella fetta di cielo stellato e si poteva sentire fuori le cicale che cantavano.
Arrivò il suo sms di avviso che di lì a poco sarebbe giunto da noi ed io gli risposi che venisse direttamente su e che avrebbe trovato la porta aperta. Passarono pochi minuti, e sentimmo un'auto fermarsi e spegnersi: era sicuramente lui. Noi eravamo in camera, sul letto, nudi, al buio e con le orecchie tese a seguire i suoi passi sulle scale, poi sul terrazzo anteriore e infine lo sentimmo entrare, molto lentamente, silenziosamente e con una certa titubanza. Era lì sospeso nell'ingresso, al buio pesto, interrotto da una debole e delicata lucina del piccolo cero al patchouli che avevo posto sulla mensola: Fabio mi disse di andargli incontro...uscii dalla camera con una vestaglietta leggera, senza nient'altro sotto, mi infilai in piedi i sandali alti, non accesi nessuna luce e a tastoni mi diressi verso di lui. Mi avvicinai e lo intravidi nella penombra, in piedi, elegante, un vestito scuro in raso e una camicia bianca sbottonata che risaltava dallo scollo della giacca. Gli ero di fronte a pochi centimetri, gli presi le mani e me le tirai intorno alla schiena, mi spinsi verso il suo orecchio sinistro, gli sussurrai “Buonasera” e cominciai ad annusargli il viso e il collo, mentre lui mi teneva per i fianchi e mi stringeva verso sé. Lo sentivo emozionato, quasi vibrante dentro quell'abito e soprattutto sentivo il suo sesso ingrossare e premere contro il mio bacino: lui non proferì parola mentre accostò piano le sue labbra contro le mie e mi tolse in fretta il baby-doll.
Mi divincolai rapida per non finire sul pavimento una sopra l'altro nel giro di pochi minuti, Fabio ci stava aspettando in camera, ora seduto sulla poltrona, che sorseggiava un whisky on the rox. Accompagno Gabriele per mano, lo faccio sedere sul letto e comincio a spogliarlo dolcemente di tutti gli indumenti, sotto gli occhi attenti di Fabio; lo faccio adagiare completamente nudo e disteso e gli chiedo se lo potevo legare al letto: lui annuisce, anche se palesemente sorpreso e inquietato da questa iniziativa, mentre nel frattempo porta la mia mano sul suo cazzo già marmoreo, come per farmi sentire che anche lui era d'accordo.
Fabio mi passa le bende, già preparate all'uopo, e comincio il lavoro di legatoria: gli allargo le braccia e fisso i polsi al capezzale in ferro battuto, poi gli divarico le gambe e fisso le sue caviglie alle palle di ferro stile Liberty delle estremità della sponda. Molto bene. Poi naturalmente gli bendo i suoi occhi belli, che con il riflesso della luna alla finestra rilucevano come il mare di notte: Fabio seguiva con attenzione tutti i miei gesti e con la mano libera si menava il pisello dolcemente.
A quel punto cominciai davvero la mia opera d'arte tattile....mi spalmai le mani di abbondante olio di mandorle e gliele feci scivolare dalle caviglie alle cosce e dalle cosce all'inguine e dall'inguine all'addome per poi salire verso il petto, poi sulle spalle e poi giù tutto lungo le braccia, fino alle punte delle dita. Feci questo percorso diverse volte cambiando verso mentre il suo respiro si faceva sempre più marcato e il suo pisello teso come una corda di violino: aveva la pelle di velluto senza peli, che mi scorreva sotto le mani come un fiume in piena. Mi piaceva da morire toccarlo dovunque, sentirlo sussultare di piacere, mentre girava la testa a destra e a sinistra senza tregua oppure la tirava su per cercarmi...aveva bisogno di baciarmi. Lo feci un po' soffrire in questa ricerca affannosa della mia bocca, tanto era lì bloccato sotto di me, torturato di piacere e costretto a subirlo immobile. Non lo baciai ancora, mi posizionai a pecora, col viso sopra il suo bellissimo uccello notturno, per cominciare finalmente la mia degustazione! Nel frattempo Fabio, che non resisteva più per la situazione altamente erotica, mi cominciò a scopare da dietro, ma senza troppe “onde anomale”, che altrimenti mi avrebbero fatto scappare di bocca l'anguilla di Gabri.
Mmmmh che buon sapore dolciastro che usciva dalla punta della sua cappella Viola! Me lo sono stra-succhiato e leccato in ogni centimetro del suo apparato genitale, con una lunga sosta sulle palle lisce e morbide. Mi si stava allagando la fica, mentre Fabio mi ci buttava dentro il suo uccellone e mentre spompinavo con passione Gabriele, il quale a un certo punto tirò un urlo liberatorio e mi esplose un'eruzione caldissima di sperma in bocca; quasi simultaneamente Fabio, che nel frattempo si era spostato dalla mia fichetta all'ano, lo sentii venire con un orgasmo molto intenso direttamente dentro. Mi pulii il viso di quella crema naturale, Fabio accese l’abat-jour, io tolsi la benda dagli occhi di Gabri e, ancora legato al letto, lo baciai profondamente. Lo liberammo del tutto, andai in cucina a prendere uno champagne ghiacciato, lo versammo nelle coppe e facemmo un brindisi tutti e tre sul lettone, nudi e sudati, al nostro inizio. Si rimase un poco a parlare, a scherzare, a coccolarci, poi una bella doccia rigenerante per poi ricominciare il gioco. Quella notte calda non riposammo granché, ci alternammo a turno nel darci e prenderci piacere psico-fisico reciprocamente...finirono tre bottiglie di champagne e...finirono anche le stelle : era l'alba e ci addormentammo finiti anche noi.




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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Bisexlussuriosi Invia un messaggio
Postato in data: 08/07/2014 20:13:09
Giudizio personale:
Molto eccitante anche se non condivido essere legato

Autore: Roby_f_65 Invia un messaggio
Postato in data: 14/06/2012 00:11:04
Giudizio personale:
dio miooo

Autore: Sexyboy82 Invia un messaggio
Postato in data: 13/09/2011 21:59:18
Giudizio personale:
Una narrazione perfetta che trasmette in ogni sua lettera frammenti di emozioni in un connubio di dolce trasgressione.

Autore: Gianluchard Invia un messaggio
Postato in data: 22/06/2011 20:08:18
Giudizio personale:
Finalmente un bel racconto ... e scritto in eccellente italiano

Autore: Luchino1977 Invia un messaggio
Postato in data: 18/06/2011 16:56:33
Giudizio personale:
Bellissimo racconto...
Luca

Autore: Youngvoyeur Invia un messaggio
Postato in data: 18/06/2011 02:15:43
Giudizio personale:
ci siamo1111... questa è la strada che devi percorrere, ne di più ne di meno.. veramente brava vio ti sei superata! SMACK

Autore: Mcurris Invia un messaggio
Postato in data: 16/06/2011 15:20:42
Giudizio personale:
.........bello ed intenso...........

Autore: Rotterdam19 Invia un messaggio
Postato in data: 16/06/2011 12:18:17
Giudizio personale:
Champaaaagne!!...per brindare a una festa...

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