i racconti erotici di desiderya

Il semaforo


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Dopo una serata trascorsa litigando con la ragazza tornavo a casa. Mentre viaggiavo con l'auto verso Pisa ad un semaforo rosso noto con lo specchietto retrovisore un auto con alla guida una donna sulla quarantina che sembrava non tanto di buon umore. Non faccio tanto caso a lei visto che ero adirato ma meritava attenzioni. Al successivo semaforo rosso me la trovo con l'auto di fianco, in prima fila con me. Si gira, mi guarda con quei due occhi da cerbiatta e mi sorride con le sue labbra carnose che spiccavano con il suo rossetto rosso fuoco. All'istante non faccio tanto caso a quel gesto, anche io sorrido e riparto per gli affari miei.
Ad un tratto me la ritrovo che mi lampeggia e mi fa cenno con la mano di accostare: per la verità vedendola così avevo pensato a delle intenzioni non tanto cordiali però ho acconsentito.
Accostati, lei si sistema in auto e come in un film scende con un tacco alto, un jeans aderente e un cappotto dal quale si intravedeva una maglia scollata. Bei capelli castani, lunghi, mossi, magra ,minuta ma con i tacchi che la slanciavano. Diciamo che ho dimenticato molti dei miei pensieri! Ho abbassato il finestrino, e lei con fare disinvolto e dimostrando nel linguaggio un alto livello culturale mi spiega che il marito l'aveva tradito e lei era disperata. Inizialmente mi venne da ridere perchè non capivo: una come lei con le corna (era una donna che anche se era "coperta" aveva un bel viso e si intravedeva che aveva un bel fisico). Comunque, dopo un pò gli dissi cosa potevo fare per tranquillizzarla e lei: voglio fare come mio marito ha fatto con me!
Beh, l'occasioni si prendono al volo e...mi chiese di salire in auto e trovare un albergo. Mentre guidavo lei inizio ad allungare la mano sui jeans e a toccarmi. Pian piano mi aprì i jeans e constatai che le sue labbra erano da favola: muoveva le labbra sul cazzo con molta calma mentre sentivo la sua lingua, calda, girare intorno alla cappella. Mi concentrai talmente tanto su di lei che non riuscivo nemmeno più a guidare. Mi prese una mano per metterla sulla sua testa, voleva che gli spingessi di piu il cazzo in bocca. Lo gustava con molta calma e piacere. Muoveva la lingua sulla cappella mentre con gli occhi voleva rintracciare i miei per vedermi godere. Mi sentivo fuoriscire dalla cappella lo sperma anche se non ero ancora arrivato. Ad un tratto alzò la testa e mi disse: voglio che mi arrivi in bocca. La presi con i capelli e iniziai a muoverla ancora di più sul cazzo. Esplosi gridando mentre lei ingoiava e mi faceva sentire mugolando che gli piaceva. Arrivammo all'albergo, si prese una camera per un paio di ore. Per ringraziarla "dell'anticipo", appena si chiuse la porta della camera la confinai all'angolo della stanza con la schiena al muro e le gambe aperte. Mi infilai in mezzo, iniziai a baciarla sotto al collo, muovendogli una mano sul seno e stringendo con l'altra il suo sedere verso di me per fargli sentire che la volevo. Gli sbottonai i jeans mentre gli leccavo i capezzoli turgidi; lentamente scesi giù baciandogli e leccandogli l'interno coscia. Lei voleva una cosa "forte", spinta. Gli presi le sue mani per metterle sopra la mia testa in modo da farmi spingere sul suo caldo piacere: era umida e calda, tutta rasata. Avevo il cazzo che mi pulsava ma attendevo che lei fosse tutta bagnata. Gli misi una mano sul sedere per spingerla sul mio viso e l'altra dentro di lei:la muovevo a scatti, forte. Ansimava e mi "affondava" con la testa dentro. Gli muovevo la lingua sul clitoide, girandogli intorno e a volte mordendolo con i denti; lo succhiavo, gli facevo sentire solo la punta della lingua, solo le labbra. La sentivo tutta colare, avevo il braccio bagnato.
Ci si distese a terra, la feci mettere su di me: inizio a muoversi avanti e indietro mentre io divenni "padrone" del suo clitoide. Era una cavalla impazzita:iniziò a graffiarmi sul petto gridando. Si mise appoggiata sul mio petto per essere baciata sotto al collo e per sbattere sul cazzo come uno stantuffo. Sentivo le palle bagnate di lei...
Da quella posizione volle mettersi a pecora, mi allargò le gambe e mi disse: prima il lato "A" e poi il "B". A pecora si vedevano le grandi labbra grandi e chiuse, tutte bagnate:sembrava una pesca da aprire in due. Gli presi i capelli e con un sol colpo gli entrai dentro. Iniziammo così un circolo vizioso, gli dissi;più ti sento gridare e ti vedo bagnata e più spingo forte. Gli tiravo i capelli mentre cercavo di infilargli la cappella sempre più dentro. Avevo le palle che volevano entrare con il cazzo...
Il gioco si stava facendo sempre piu interessante e lei sempre più focosa. Siccome mi trovavo davanti quel bel culo tondeggiante con il cazzo tutto bagnato e lei in calore lo sfilai ad un tratto, gli aprì il buco e con un suo grido e un sol colpo mi ritrovai in un altro suo mondo. Gridava tanto che prese al volo un cuscino per stringerlo tra i denti e stridere di meno e comunque continuava a dirmi di sfondarglielo.
Ad un tratto squillo il telefono, pigiò il tasto della chiamata e mi disse di fargli sentire al marito cosa si perdeva...
Quella situazione mi fece venir ancora piu voglia tanto che continuai a infilarlo e sfilarlo dal culo alla figa ogni volta che arrivavo. Alla fine dei giochi avevo la cappella in fiamme ma con lei contenta e sazia.
Sembrava di stare in un film porno!
Gli provai a chiedere il numero per rivederla ma lei non volle, mi disse: se sarà il caso ci si vede ai soliti semafori...


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Riki478 Invia un messaggio
Postato in data: 09/05/2012 11:50:06
Giudizio personale:
Complimenti bella maiala......


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