i racconti erotici di desiderya

Il sederino dello svedese

Autore: Solesereno
Giudizio: -
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Due anni fa sulla spiaggia incontrai un ragazzo molto giovane forse 18 anni, svedese. Parlava inglese ma io lo parlo poco. Lo guardavo da giorni, in vacanza con la sua famiglia. Fisico scultoreo ma non palestrato. Biondino, chiarissimo di carnagione. Bel viso rosa da ragazzino. Costumino attillato che afceva sognare. Sedotto per alcuni giorni alla fine abbiamo fatto amicizia pur non capendoci molto. Una tardo pomeriggio, chiacchierando, ci avviamo verso la parte alta della spiaggia, un po' selvaggia, con le dune, arbusti e cespugli. Lì lo tento e chissà, sarà forse il fascino mediterraneo o il fatto che io fossi parecchio più grande di lui...accontente. Ciò che mi attraeva erano quei glutei scolpiti, marmo bianco. Volevo sperimentarli, toccarli. Lo sdraio a pancia in giù e senza pensarci troppo gli abbasso il costume. Lui si gira di scatto per ritirarsi su il costume ma glielo impedisco facendogli segno: "un attimo solo ti prego!" Si fa ancora più rosso ma mi lascia fare. I glutei un po' contratti dall'imbarazzo, lisci come seta, bianchi e senza peli come quelli di un bimbo...che meraviglia. Glieli apro ma lui fa resistenza, si vergogna è palese. Insisto e riesco ad allargare quello spettacolo!!!! Ano rosa privo di peli, perfetto. Lui stringe e inarca la schiena. Dice: No no no!!! Ma mi lascia fare. Gli sfioro l'ano, lui stringe. Vedere la sua vergogna mi intenersice ed eccita nello stesso tempo. Gli sono a cavallo sulle gambe. Gli lecco l'ano tenendo dura la lingua lui geme. Si muove. Vado di fretta perchè il posto non è ben nascosto. Senza pensarci troopo, molto lentamente appoggio sfiorandolo il dito sull'ano. Lui contrae, si muove , ansima. Gli infilo il dito. Irriggidisce le gambe, stringe i glutei. Si agita, allarga e stringe. E' tutto sudato, imbarazzato ma gode. Ad un certo lo punto lo chiama la madre da sotto la spiaggia. Lui si irrigidisce più di prima sente la voce della madre avvicinarsi. Vuole andare via ma il mio dito nell'ano, stretto nella morsa dei suoi glutei non ha intenzione di uscire, è troppo bello. Quando la madre si avvicina sfilo il dito di scatto, lui geme e si alza di scatto sulle ginocchia, si tira su il costume e tutto rosso in viso mi manda un bacio con la mano e scende giù di corsa. Non l'ho più rivisto, non so neanche il suo nome ma il calore del suo ano strettop intorno al mio dito e qual belvedere di glutei perfetti resterà inciso nella mia memoria.


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