i racconti erotici di desiderya

Il sacrificio


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Mi chiamo Anna, sono sposata con Paolo da circa dieci anni, insieme abbiamo creato una piccola fabbrica di mobili con sei operai. Tutta la nostra produzione , che si riassume in due linee è composta da mobili di tipo economico e standard, che noi esportiamo in Tunisia. Il nostro committente tunisino si chiama Omar, un bel maschio di trentacinque anni scapolo che viene a trovarci ogni tre mesi circa, e fra noi si è instaurato un bel rapporto, anche se devo dire che spesso, anche se sempre in presenza di Paolo mi fa sempre dei complimenti, anzi una velata e discreta corte, ma sempre senza mai essere volgare o pesante. Fra me Paolo c’è una perfetta intesa, ci dividiamo i compiti e le cose vanno molto bene, a letto poi è un vero maschio, mi scopa con decisione e io ci provo molto piacere. Due anni fa poi le cose sono cambiate, anche per noi è arrivata la crisi, di colpo sembrava che la nostra produzione non trovava più mercato, e allora abbiamo dovuto dare fondo alle nostre riserve economiche per resistere, ma la situazione non sembrava trovare sbocchi. Omar ci è venuto a trovare per esaminare insieme il da farsi per migliorare le cose, e secondo lui la soluzione poteva essere in un cambiamento della linea produttiva, aggiungere un nuovo prodotto, più raffinato, più made in Italy che da quelle parti è sempre piaciuto. Così abbiamo deciso di comperare nuovi macchinari per questa modifica impegnandoci con la banca oltre le nostre possibilità per circa mezzo milione di euro. All’inizio le cose sembravano girare, tanto che poi abbiamo anche sperato di poter rientrare presto con il capitale esposto, poi di nuovo tutto fermo, e dato che eravamo in vista delle ferie estive abbiamo deciso di prolungarle a tutto il mese di agosto. Omar è venuto a trovarci dopo la metà di luglio, e ha convenuto con noi che fermarci un poco era la soluzione migliore, e ci ha anche invitato ad andare da lui per trascorrere le vacanze estive, “ si ci manca anche che ci mettiamo in ferie anche noi, con tutti i pensieri che ho “, gli ha detto Paolo, ma lui lo ha guardato, poi ha guardato me che ero un poco più distante e ha detto “ veramente io potrei darvi una mano, ma …… “ e guardando verso me ha aggiunto lei dove essere d’accordo, magari anche solo per una notte”. Paolo è rimasto muto, mi ha guardata, poi ha risposto “vedremo”. Quando mi ha detto della proposta io sono rimasta senza parole, certo non mi aspettavo una simile richiesta da Omar, si era sempre comportato con amicizia, ma mi rendevo anche conto che eravamo in un brutto momento, e Paolo poi mi ha fatto capire che era un sacrificio necessario, lui si rendeva conto di chiedermi molto, ma questo ci avrebbe rimesso in carreggiata. Sono rimasti d’accordo che lo avremmo raggiunto al suo paese i primi di agosto, e durante quei dieci giorni lui non ha fatto altro che cercare di convincermi, io dal mio canto ero furiosa, mi sentivo con una merce di scambio, umiliata come donna, ma consapevole che era necessario, e poi mi ripetevo spesso che in fondo Omar era un bell’uomo, alto spalle larghe belle mani curato, in fondo era una scopata, e poi pace. Così andammo in Tunisia, e arrivati io con l’aria dell’agnello pronto per il sacrificio, trovammo ad accoglierci Omar, contento della nostra presenza, ci portò direttamente al porto e ad un molo dove c’era la sua barca ormeggiata e partimmo per una crociera noi tre soli. Appena partiti lui ci disse che potevamo metterci nudi, tanto non c’era nessuno che ci disturbava, e io ero curiosa di vedere coso nascondeva sotto, quindi senza troppe perdite di tempo mi sono spogliata, e devo dire che lui mi ha guardata senza dimostrare troppa emozione, poi lui e Paolo si sono denudati, mio marito ha un bel cazzo di circa venti centimetri, e in quel momento per me si realizzava la possibilità di confrontarlo con un altro dato che io avevo, fina a quel momento visto solo il suo, Omar ha sfoderato un cazzo di proporzioni maggiori rispetto a quelle di Paolo, e forse un poco più lungo, mi sono eccitata leggermente, e per non darlo a vedere mi sono sdraiata davanti alla prua della barca. Verso l’ora di pranzo mentre io cucinavo, anche loro erano sdraiati a prua, parlavano e ridevano come due vecchi amici che si raccontano delle avventure, poi ad un tratto ho visto Paolo scattare in piedi, guardare verso Omar, e poi appoggiarsi pensieroso verso il bordo della barca. Ero troppo distante per capire cosa gli poteva aver detto e li ho chiamati per mangiare. Abbiamo pranzato in silenzio, poi Omar è salito sul ponte superiore dove si comanda la barca, mentre io rimasta sola con Paolo l’ho tempesto di domande, “ che succede?, che cosa ti ha chiesto in più?, non ci concede il finanziamento, sono troppa brutta per lui?, non valgo il prezzo che paga?, “ ma lui a testa bassa non mi rispondeva, poi incalzato da me l’ho costretto a rispondermi, “ no, no è che non vai bene, è che ……. è che … che c’è stato un’ equivoco, lui non vuole ……..” “ cosa?, cosa vuole, me lo dici?” “ è che lui vuole che io …. si insomma io e lui”, per un momento non ho realizzato. Poi mi sono resa conto che non ero io l’oggetto dei suoi desideri, ma Paolo, allora sono esplosa, ero furiosa, come donna metà di me era assolutamente offesa, per essere rifiutata per un maschio, mentre come socia di Paolo l’ho attaccato, “ e che cazzo, adesso tu ti tiri indietro, dopo tutte le paranoie che mi hai fatto sul sacrificio da fare per salvare la fabbrica adesso non ti stà più bene, e no caro mio adesso ce lo metti il culo, come a me ci facevi metter la fica tu ti sacrifichi nello stesso modo in cui io ero pronta a farlo per noi.” Detto questo sono salita sopra, e raggiunto Omar gli ho chiesto “ è difficile pilotare questa barca?”, “no, vedi questo è il timone, la bussola, e queste due leve comandano i motori, così vai più forte e cosi più piano”, l’ho guardato, “bene, allora guido io, e tu hai la mia benedizione,” gli detto e con il capo ho fatto un cenno indicando il ponte sotto, lui mi ha sorriso e dato un bacio sulla guancia, mi ha ringraziato ed è sceso di corsa sotto coperta, poi io i sono sporta e li ho visti avviarsi verso la gabina matrimoniale posta a prua. Dentro di me è cresciuta una forte curiosità, non avevo mai visto due uomini fare sesso, e allora ho rallentato i motori, ho diretto la barca verso il mare aperto, poi silenziosamente sono scesa e sono andata davanti, dove c’erano due finestre della gabina dove stavano loro, e li ho spiati da sopra. Lo spettacolo mi ha fatto eccitare moltissimo, erano impegnati in un 69, tutti e due avevano il cazzo in tiro, erano intenti a leccarselo a vicenda con gusto, tanto che mi ha sorpreso veder Paolo godere e far godere l’altro, istintivamente mi sono toccata fra le gambe, e mi sono scoperta fradicia, era sconvolgente vedere Omar godersi il mio cazzo che mi ha sverginato, fatto godere e che ora era lui a goderselo, ma non ho provato gelosia, forse invidia, avrei voluto andare sotto ed infilarmi fra loro, si li volevo, e mi stavo infilando due dita dentro la fica ipnotizzata dallo spettacolo che vedevo. Poi lui lo ha fatto girare, ha continuato leccargli il buchetto del culo, poi lentamente gli ha piantato tutto il, cazzo nel culo, lentamente, credo senza fargli male visto che lui istintivamente collaborava spingendo indietro il suo corpo, poi ha cominciato a stantuffarlo avanti ed indietro, ero sconvolta dal piacere dello spettacolo, e godevo masturbandomi furiosamente, mentre Paolo si lasciava scopare e lo incitava sempre più forte, mmmmuuuuhhhh dai …… siiiiii …. più forte …… daiiiii… poi lui ha sborrato dentro il culo di Paolo, mentre lo masturbava, fino a farlo sborrare anche a lui con lunghi getti di sborra che si è depositata fra le lenzuola e il corpo di mio marito, Omar si è sfilato con schizzi che gli hanno inondato la schiena, erano esausti, sono rimasti distesi e abbracciati, io ero sconvolta, volevo scopare. Sono lentamente discesa sotto, ho aperto la porta della gabina, loro mi hanno sorriso, Paolo mi ha invitato a distendermi davanti a lui, io non mi sono fatta pregare, mi sono infilata fra le sue gambe, ho preso il cazzo di Paolo in bocca e mi sono messa a succhiarlo in una sfida mentale fra la mia capacità di succhia cazzi che sfida l’abilità di un uomo nel succhiarlo. Pochi colpi di lingua e d era gia in tiro, ma Omar, mi ha detto scherzando, “ no, ora spetta a me, tu ti puoi divertire con il mio, “, io ho guardato Paolo, lui mi ha sorriso, allora ho raccolto la sfida, mentre Omar si metteva disteso di schiena e Paolo lo infilava da dietro io mi sono messa in bocca il cazzo di Omar e ho preso succhiarlo fino ad farlo diventar durissimo, …. siiiiii sei bravaaaaa…. continuaaaaa ………, Omar mi incitava mentre Paolo gli sfondava il culo, vedevo il cazzo infilarsi dentro l’ano ed ero sempre più sconvolta dal piacere, in preda ad una frenesia di sesso che non mi faceva ragionare.” Girati”, mi ha chiesto Omar, e io mi sono distesa di lato a lui, lui mi ha inumidito il culo usando saliva ed i miei umori vaginali che sgorgavano copiosi, poi ho sentito la cappella del suo cazzo appoggiarsi al mio buchetto, una lieve pressione ed è entrato senza nessun problema visto che Paolo mi ha rotto il culo prima di sverginarmi tanti anni fa, e a sempre continuato ad infilarmi anche dietro con tanto piacere mio. Appena il tempo di abituarmi alla sodomizzazione che i due hanno cominciato un va e vieni pauroso, Paolo inculava Omar che a sua volta si infilava dentro di me, da paura!!!!, io godevo come una pazza in preda ad un delirio sessuale mai provato prima. Ero in paradiso. siiiiiiiiii ……. siiiiiiii ……. daiiiiiiiiiiiiiiiiii … si dai che vengoooooooooooo!!!!!!!!!!!! … il mio urlo ha fatto da ordine per loro che hanno incominciato schizzare come idranti, Paolo l’ha sfilato dal culo di Omar che a sua volta si è sfilato da me, ed io me li, sono trovati entrambi che mi schizzavano sul viso la loro sborra …. godoooooo … siiiiii ….. sborroooooo….., succhia!!!!!! mi ha ordinato Paolo, e io abituata al gioco che faccio sempre con lui di succhiargli il cazzo appena ha sborrato, incurante del fatto che sia stato davanti o dietro me lo sono infilato in gola eccitata da tanta perversione. Pochi momenti di intenso lavoro hanno dato buoni frutti, il cazzo ancora turgido ha dato segni di consistente durezza, specie quando poi Omar si è unito a me per succhiarlo, era splendido vederlo lavorare di lingua con me, e a Paolo è tornato durissimo, “ girati che ti scopo”, mi ha ordinato, e io che non aspettavo altro mi sono posizionata come voleva lui, poi mio ha detto “ succhia anche il suo”, indicandomi il cazzo di Omar ancora quasi in tiro, non me o sono fatto ripetere due volte, me lo l sono infilato giu per la gola fino a quasi sentire lo stimolo di vomitare, ma lo volevo far risorgere quanto prima, ed mi sono bagnata tantissimo quando, ho sentito il,cazzo di Paolo entrarmi dentro e contemporaneamente avvicinarsi alla mia bocca per collaborare alla leccate che stavo facendo ad Omar. Anche a lui è bastato poco per tornare duro, “ dai mettilo dentro al culo, falle sentire anche il tuo”, a chiesto Paolo, e lui non si è fatto pregare, in un attimo ero stretta far due maschi che mi hanno infilato con il loro cazzi e hanno cominciato un forsennato pompaggio da far paura, io godevo fino allo svenimento ….. “daiiiiii sfondiamola tutta, dai Omar, facciamola impazzire di piacere” lo incitava Paolo, e l’altro mi inculava con colpi fortissimi fino a farmi sentire quasi dentro anche le palle, io godevo, urlavo come una pazza …. Siiiiiiiiiiiii …. Scopatemi ….siiiiiiiii …. Voglio godereeeeeeee … vennnnGOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!! ……… ho perduto la cognizione del tempo , luogo, e momento, credo di essere quasi svenuta di piacere, soprattutto quando hanno sborrato insieme dentro di me, schzzioooooo!!!!! …. sssiiiii … sborro pure iooooooo!!!!!…… i loro caldissimi getti mi hanno inondato sia i due buche che il corpo, dato che sono usciti insieme. Siamo rimasti abbracciati tutti e tre, le loro bocche si sono avvicinate alla mia, “ vi amo tutti e due “ ho detto io, Paolo mi ha sorriso, “ anch’io ti amo”, ed Omar a aggiunto “ io mi sono innamorato di voi due dalla prima volta che vi ho visto”. Da quel momento la nostra vacanza è stata un contino sesso, e io mi sono anche inculata sia Paolo che Omar, mentre sia l’uno che l’altro ovviamente inculavano me, con un cazzo finto, che si lega alla vita con delle cinte, ed in quella occasione lui ha coniato per me l’appellativo di “ donna con le palle”. Dopo quel periodo le cose sono cambiate, grazie all’apporto di capitali da parte di Omar ed ad un diverso modo di distribuzione sul mercato Medio orientale la nostra azienda a ripreso a girare tento che oggi abbiamo cinque linee di produzione e venti operai, mentre il rapporto con Omar è diventato più intenso sia sotto il profilo sentimentale che sessuale, come dire per questa volta i nostri “ sacrifici “ hanno dato buoni frutti.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Sexyxxx Invia un messaggio
Postato in data: 30/01/2011 18:02:40
Giudizio personale:
bellissimo e pure difficile da trovare,baci complimenti.

Autore: Verdemare Invia un messaggio
Postato in data: 30/01/2011 14:39:41
Giudizio personale:
Ottimo

Autore: Lilly&vagabond Invia un messaggio
Postato in data: 29/05/2010 15:50:15
Giudizio personale:
quando il fine giustifica il mezzo. molto buono, brava.

Autore: Nychi12 Invia un messaggio
Postato in data: 10/04/2010 22:50:22
Giudizio personale:
bello e credibile

Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 19/03/2010 17:16:02
Giudizio personale:
molto travolgente ed eccitante, grazie di avermi fatto godere insieme a voi. ottimo.

Autore: Selvaggiacoppia Invia un messaggio
Postato in data: 17/03/2010 14:00:38
Giudizio personale:
il proverbio bice non tutti i mali vengono per nuocere....e vissero tutti felici e contenti...ottimo

Autore: ECCOMIQUA100 Invia un messaggio
Postato in data: 16/03/2010 16:34:41
Giudizio personale:
che goduria

Autore: Wvalalta Invia un messaggio
Postato in data: 16/03/2010 10:23:44
Giudizio personale:
Intenso e molto eccitante complimenti!!

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