i racconti erotici di desiderya

Il padrone saggio e la schiava monella

Autore: Fuoco69
Giudizio:
Letture: 1516
Commenti: 1
Dimensione dei caratteri: [+] - [ - ]
Cambia lo sfondo
Lui mi plasmerà a suo piacimento e tutto è iniziato solo per gioco.. Una mail, un recapito telefonico.. Una voce maschia, forte e profonda e uno splendido accento... Adorabile.. Mi corteggia in modo blando ed elegante e comprendo già la sottile intelligenza e la forza della sua mente.. Percepisco la sua "potenza" celebrale.. E' il Demonio.. Lo so.. Lo sento.. Comincia una danza che seppur virtuale ci trascina in un turbine di emozioni così intense da non distinguere più quale sia il virtuale o la realta..La mia mente ormai deliziosamente legata alla tua.. Ogni mattina e ogni sera la tua voce.. Non c'è spazio per le repliche.. Quando chiedi provo a recriminare, senza risultato alcuno.. la tua determinazione è grande e cedo alle tue volontà..

Eccitata e maiala ogni volta che ti sento so già che una sorpresa mi attende.. Ieri hai chiesto che uscissi con le mie sfere dorate infilate nella passera ben depilata e sempre zuppa dei miei umori.. E' così è stato.. Appena sveglia ho letto i tuoi sms e mi sono eccitata al pensiero che tu fossi così presente e attento.. Mentre faccio colazione la tua telefonata.. Mi chiedi sempre elegante e discreto come sto e se disturbi, ma sai che lascerei qualsiasi cosa stia facendo per parlare con te.. Mi inviti ad accomodarmi nella stanza da bagno, di liberarmi degli indumenti che indosso, pochi per dire il vero e cominci con voce quasi roca e profonda a guidarmi con la mente nei meandri di un piacere che non conoscevo e di cui ora sono schiava.. Sfioro le labbra inumidendole appena con la lingua.. Inizia il nostro tango.. Sfioro con le dita lievemente i capezzoli che sono già turgidi e sensibili, comincio a giocare con entrambi, poi con le mani sollevo i seni rotondi e sodi per sentire l'eccitazione che al tatto riesco a provare.. Ancora la tua voce a guidarmi.. Mi chiedi di passare le dita sulla lingua di umettare i polpastrelli e poi di scorrere ancora sui bottoncini rosa incorniciati da un'aureola piccola e chiara.. Poi cerco di abbassarmi fino a sfiorare con la lingua i capezzoli.. Dal bordo della vasca su cui mi sono appoggiata, prendo dell'ottimo olio appena profumato , che uso per rendere più liscia e invitante la pelle.. Lascio scivolare alcune gocce di olio, prima sui capezzoli, poi tra i seni.. scendo verso l'ombelico e lentamente verso una quantità più generosa di liquido fluido e scivoloso sul monte di venere.. Sento scivolare tra le labbra l'olio che si mescola ai miei umori, che già copiosi fuoriescono dalle labbra della fighetta ormai gonfia e pronta a ricevere attenzioni e carezze.. Adesso a piene mani stringo i seni e spalmo l'olio su ogni centimetro di pelle e impazzisco per l'eccitazione sempre più crescente.. Ma tu mi dici di attendere ancora e la tua voce calda accarezza la mia anima ormai nuda e sottomessa al mio Belzabù..Un demonio, gentile e premuroso, tanto quanto sa essere deciso e perfido.. La tua voce si incrina ancora di più, so che hai la verga dura come il marmo, che il rigonfiamento sotto i calzoni è ormai visibile e vorrei ti toccassi.. Ma tu sei determinato a sfiancare la tua schiava.. L'invito a prendere le bellissime sfere dorate che mi hai regalato giunge come salvezza in una tempesta per un naufrago.. Adesso so che potrò dietro tua richiesta infilarle una dopo l'altra nella figa ormai fradicia di umori e godo già al pensiero di quelle sfere lisce e fredde che scivolano nella mia carne.. Un vibratore bellissimo e non di notevoli dimensioni, sempre da te omaggiatomi, appoggiato sull'asciugamano e le tue parole acqua per un assetato nel deserto.. Ti bevo, così come sogno di bere il tuo paicere quando siamo insieme. per nutrirmi di te.. Adesso mi chiedi di andare in camera da letto, con tutti i miei giocattoli, come una bambina birbante, mi fai accomodare sul letto, di fronte al quale hai voluto fosse montato uno specchio grande.. Vedo il mio volto trasfigurato dall'eccitazione.. Il demonio si è impossessato di me e non abbandona la mia anima.. Mai.. Divarico completamente le gambe, quasi oscena, come una venere troia e comincio a sfilare le sfere, perchè il Padrone ha comandato fossero infilate nel "buco della vergogna" come ama definire il mio orifizio anale, piccolo, depilato e invitante..Sono bagnate del mio piacere e non faccio fatica a spingerle nel mio culetto stretto.. Lenta la manovra, sapiente come chi l'ha guidata la prima volta.. Adesso vedo riflesso nello specchio il mio sedere con il buchino dilatato dalle sfere e l'anello che che fuoriesce appena.. rimane penzoloni fuori da esso.. Muovo il bacino e contraggo i muscoli, sento le sfere sfiorare le pareti anali.. E' sublime il gusto di essere per te puttana e gatta insieme.. Ancora la voce dell'inferno, comanda di infilare il vibratore nella figa e di iniziare a rotearlo, prima di accendere la vibrazione minima.. Ha più velocità e sai che ti disobbedirei volentieri, mandando quel cazzo di gomma nodoso al massimo della velocità, ma sai anche che il timore delle tue punizioni mi blocca.. Adesso sfilo il fallo e lo succhio, come faccio con il tuo quando sto per volare nel vortice di piacere a cui mi hai abituata.. Viziata dal suo Padrone, vittima sacrificale.. Viziosa e porca come tu mi vuoi quando siamo insieme.. Tremo per l'eccitazione.. Il corpo è teso ad ascoltare le onde di calore che mi investono, la testa quasi scoppia per il sangue che viene pulsato nelle vene freneticamente, come frenetico ora è il movimento della mia mano che spinge avanti e indietro il cazzo di gomma, che ad occhi chiusi immagino sia il tuo, grosso e nodoso, non troppo lungo, ma i tuoi 20 centimetri sono centimetri di carne da gustare in ogni situazione.. Sto per impazzire, sento di non potercela fare, ma la tua voce eccitata e ormai quasi infernale, mi chiede di placare il ritmo.. Non vorrei ma lo faccio, ormai sottomessa mentalmente a te con il piacere estremo di esserlo, perchè sei un Padrone giusto..Sei ancora lì al telefono con me, lontano ma al mio fianco, sento il tuo respiro quasi affannoso.. Il mio è incalzante, quasi si accavallano i sospiri.. Vorrei fermare questa bramosia, questa corsa frenetica, ma la mente è libera.. Suonano alla porta.. Il panico.. No calma, il mio Belzabù è li al telefono con me, che mi consiglia di indossare l'accappatoio di morbida spugna di respirare a fondo ed andare verso la porta.. La mente è offuscata e non scruto dallo spioncino per appurare chi sia il o la guastafeste di turno.. Apro appena la porta, timidamente perchè chiunque sia, vedrà il mio volto che ha assunto lineamenti animaleschi, nella folle corsa verso il piacere.. Tu sei ancora li al telefono, non chiudere ti prego mi libero di questa persona e torno da te.. Ma la persona dietro la porta sei tu.. Il mio Demonio.. Di fronte a me, alla tua adepta, alla tua creatura, plasmata a tuo piacimento.. Un sospiro profondo quasi mi squarcia il petto.. Ti odio.. si ti desidero e ti odio.. Chiudi la porta alle nostre spalle, un bacio lungo, profondo, lingue che si ininuano e si inseguono.. Le tue mani sapienti e forti, delicate e maschie, il tuo volto quasi trasfigurato dal desiderio.. Assumi le sembianze del caprone a me tanto caro Belzebù e in modo animalesco sfili l'accappatoio, mi sollevi con braccia possenti e forti, mi adagi sul tuo cazzo duro con le vene che pulsano velocemente il sangue.. Lo sento scivolare dentro, prima lento, poi una stoccata secca mi ferisce nell'anima e l'orgasmo sale lento dalle mie viscere ed esplode interminabile e caldo.. Continui a spingere appongiandomi con le gambe sulle tue gambe.. Mi sposti come un fuscello trasportato dal vento.. Mi sento come impalata, e i miei umori bagnano le tue gambe e scivolano fino a bagnare il parquet.. Sto godendo come una troia e tu mio demonio animale, mi sussurri che sono una vera puttana, la tua puttana, una femmina in calore da soddisfare, una giumenta da montare a lungo.. Una porca indemoniata e vogliosa.. Continui a scoparmi come un forsennato, sento il tuo uccello duro e caldo scorrere su e giù nella vagina, lo spingi, lo fai roteare, sei un porco come pochi ne ho conosciuti e sei il mio adorabile maschio, pieno di inventiva e di sorprese.. Nella danza feroce dei nostri sessi uniti nella spasmodica ricerca del piacere, urti con un piede la busta colorata che hai lasciato cadere all'igresso entrando e intravedo altri regali per la tua schiava, altri falli e altre sfere trasparenti e altre nere, lucide e grosse.. La mente corre..Impazzisco per i regali che mi fai e quando mi indichi come usarli quando sei lontano.. Come la farfallina che vibra, che quando andiamo a cena mi fai infilare nella figa e quando siamo al ristorante puntualmente tu stesso metti in funzione, provocando spasmi di piacere che faccio fatica a nascondere.. Sei porco, demonio, uomo e animale insieme.. Impalata con il tuo cazzo sprofondato nella mia fichetta ormai bollente e gonfia, si affollano immagini dei giochi che facciamo insieme e un orgasmo dietro l'altro sono come furia di fuoco.. Il mio fuoco nelle tue vene... Il mio Belzebù nella mente e nell'anima.. Grazie Desy per avermi regalato l'opportunità di conoscere il Demonio in persona.. Grazie a te Belzebù per le emozioni che mi regali ogni giorno.. La tua schiava, puttana e dolcemente sottomessa Fuoco69..





giudica questo racconto

Attenzione, solo gli utenti registrati su Desiderya.it possono esprimere giudizi sui racconti

Per registrarti adesso CLICCA QUI

Se sei un utente registrato devi autenticarti sul sito: CLICCA QUI


I vostri commenti su questo racconto
Autore: Marc741 Invia un messaggio
Postato in data: 08/02/2014 23:51:21
Giudizio personale:
che fantasie


Webcam Dal Vivo!