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Il mio vedovo parte seconda


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Commenti: 1
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Avevo gia' conosciuto intimamente il mio uomo per ben due volte, ma con me era stato molto tenero e dolce e sopratutto attento a non sverginare il mio culetto caldo che sentivo ormai pronto di accoglierlo.
Si ero già pronto ad accoglierlo dentro con tutta l'anima perchè avevo sempre visto, tramite i giornali hard scene di grossi cazzi che
inculavano culi maschili e mi ero chiesto tante volte cosa si provava ad averlo dentro: quindi ora volevo provare cosa si sentiva, quali fossero le sensazioni provate.
Fu così che a fine giornata di lavoro, chiamai il mio lui, a cui da questo momento in poi attribuirò il nome fittizio di Giancarlo, dicendogli che avrei avuto voglia di vederlo , e lui mi rispose natuiralmente che era contento di incontrarmi, perchè sapeva che l'avrei chiamato!
Appena arrivato chiusa la porta mi incollai alla sua bocca che ricambiava i caldi baci e già lo sentivo che era già eccitato all'idea ma che prima dovevamo cenare.
Uscimmo per andare in pizzeria e dopo un'oretta fummo di ritorno.
Appena arrivati ci spogliammo e mi portò in bagno per fare una doccia ristoratrice, dove iniziammo a baciarci, toccarci e pomiciare mentre l'acqua tiepida scendeva giù per i nostri corpi avidi di sesso. Ancora ricordo le sue manoni grandi che accarezzavano il mio corpo, le mie tette pronunciate dovute al fatto che prima ero più cicciottello, quindi poteva toccarle succhiarle come fossero quelle di una donna, mi diceva che ero la sua troietta e a mi faceva impazzire. Nel frattempo iniziava ad allargare il mio buchetto ancora vergine prima con un dito poi con due e poi con tre e ne frattempo mi diceva che mi voleva, che gli piacevo che iniziava a voler bene e che non avrei dovuto lasciarlo perchè con me si appagava ed io nel fratttempo godevo tutto.
Ci asciugammo e subito andammo sul letto dove mi mise a pangia in giù e piano piano incominciò a leccarmi dal collo fino ai talloni per poi tornare sopra fino al buchetto e facendomi divagare le cosce e allargandomi tutte le natiche mi leccava il buco infilandoci lingua e poi le dita: ed io iniziavo a godere sempre più di piacere.
Iniziava a salire e scendere con il suo cazzone ormai duro e grosso, una cappella con un diameto di quasi 5 cm. che piano piano ormai andava facendosi strada, ed io che gridavo di piacere ed ogni tanto lo bloccava perchè il dolore si faceva sentire ma nel contempo avevo desiderio che entrasse ancora tutto, e così ogni tanto usciva dal buco si avvicinava a me baciandomi dicendomi che mi avrebbe fatto sua da lì a poco. Subito dopo riprese le stantuffate e non appena ebbe entrato la capppella e poco più dell'asta dette l'ultimo strattone entrando fino all'ultimo cm. del suo cazzone procurandomi un dolore e piacere contemporaneamente: finalmente ero sua del tutto! Iniziò così a stantuffare alternandosi prima a leggere stantuffate e poi scopate più violente: era capace di stare fino a mezz'ora senza venire dentro di me........Poi quando ormai eravamo esausti e desideravo anche io avere tutto il suo piacere dentro di me dava le ultime stantuffate venendo e iniettandomi tutto il suop sperma che così tanto ne aveva che dopo mi usciva pure dal mio buco.
Finalmente! Avevo provato quella magnifica sensazione mista a piacere e dolore, ma ne valeva la pena. Avevo uno stallone per me tutto per me ed ero al settimo cielo.
E così continuammo per tanto tempo ancora, ma la prossima volta sarà un'altra storia.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Hard To Hard Invia un messaggio
Postato in data: 23/01/2012 11:09:38
Giudizio personale:
ottima scelta,complimenti.


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