Come certamente avrete potuto notare dai miei precedenti racconti non cerco certamente la trasgressione con il sesso maschile almeno che non ne valga veramente la pena e quel giorno ne valeva veramente la pena. Una mia amica di vecchia data mi invita ad un'aperitivo a casa sua in una sera di mezza estate qualche anno fa. Non sono una tira tardi, ma accetto ugualmente perchè ero sola a casa e quella sera sicuramente mi sarei annoiata davanti alla televisione. Mi vesto, mi trucco prendo la macchina e mi presento, alle 19.30 a casa di questa mia amica; una villa con piscina e parco annesso..da fare invidia! Vengo accolta da un gruppo di ragazze e ragazzi oltre che dalla mia amica che mi mettono subito a mio agio offrendomi un drink e delle tartine. Comincio a parlare con alcuni di loro e subito l'attenzione mi cade su Mario un bel ragazzo, alto, moro e molto elegante. I nostri sguardi si incrociano più volte benchè non parlassimo con le stesse persone. La cosa mi intriga perchè quel ragazzo aveva qualcosa di esotico e particolare che mi attirava irresistibilmente e pensavo che anche per lui fosse lo stesso. Passò un pò di tempo e mi avvicinai al buffet per prendere qualcosa da mangiare e da dietro mi sentii sussurrare "bella serata..."...sul momento non mi voltai e pensai..."che frase stupida..ecco un'altro che vuole attaccare bottone"...mi voltai ed era lui che mi guardava con quegli occhi penetranti e scuri scavando nel mio intimo...; arrossii, credo, e lui lo notò e sorrise. Gli risposi annuendo e feci per allontanarmi, ma lui mi si parò davanti impedendomi in un certo senso di andarmene. Feci allora un passo indietro e lo guardai con un certo fastidio...; lui con un fare da maschio navigato mi disse..."hai uno sguardo da tigre e mi piaci moltissimo". Arrossii nuovamente e mi chiese se volevo sedermi con lui per conoscerci un pò. Acconsentì e ci accomodammo su un divano enorme un pò in disparte. Sedendomi mi si alzò la gonna che avevo cortissima e feci intravvedere volutamente il reggicalze. Lui non si scompose ma il suo sguardo, da quel momento, cadde molto spesso sulle mie gambe ed il mio seno che si intravvedeva dall'apertura della camicetta. Ero lusingata e mi piaceva farmi guardare da quegli occhi che oltrepassavano la stoffa dei miei pochi vestiti. Era una ragazzo veramente piacevole e con la sua voce sensuale sapeva rapirmi. Piano piano ci ritrovammo, senza saperlo, molto vicini tanto che potevo sentire il suo profumo speziato. Profumava come un principe ed iniziava ad inebriarmi. Penso che anche a lui facessi lo stesso effetto perchè incominciavamo a straparlare. Ad un certo punto mi guardò e di punto in bianco mi sussurrò in un orecchio..."ti va di appartarci un attimo?"..io con un filo di voce dissi di si; ci alzammo ed uscimmo in giardino andando verso il parcheggio. Mi fece entrare in una mercedes enorme. Mi fece accomodare al posto del passeggero e lui si sedette a quello del guidatore. Ci guardammo un secondo e la passione prese il sopravvento, ci baciammo mangiando le nostre bocche e mordendo le rispettive labbra. Le lingue entravano ed uscivano dalle bocche dell'uno e dell'altro; le sue mani intando andavano già ad esplorare sotto la mia minigonna che ormai era completamente alzata e certamente si potevano intravedere i miei glutei perchè sentivo l'aria fresca che me li accarezzava. Anch'io non perdevo certamente tempo e avevo appoggiato la mia mano in mezzo alle sue gambe scoprendo che il suo membro stava, proprio i quel momento, crescendo e raggiungendo una dimensione veramente interressante. Schiacciò un tasto e di colpo ci trovammo come su di un letto. Gli slacciai i pantaloni, la cintura e glieli tolsi, gli aprii la camicia e gliela tolsi. Anche lui fece la stessa cosa con me anche se c'era molto meno da togliermi. Mi sfilò la minuscola gonna, mi levò la camicia e mi sfilò le mutandine. Rimanemmo in pochi secondi entrambe nudi; lo guardai ed il mio sguardo indugiò non poco sul suo membro che era già completamente scoperto e la sua punta era grossa e rossa pronta per fare il suo dovere. Lo scroto era stranamente già alto sintomo di una eccitazione già avanzata. Gli salii a cavalcioni come sulla groppa di un cavallo e grazie ad una lubrificazione abbondante di entrambe provocata dalle mani che già avevano abbondantemente lavorato sui rispettivi sessi, glielo presi in mano e con voracità me lo ficcai nella vagina incominciando a cavalcarlo con un movimento ritmico che faceva muovere sicuramente la vettura in su e giù. Il mio seno gli sfiorava il viso e rimbalzava su e giù..tutto ciò mi provocava un automassaggio che mi induriva i capezzoli. Il piacere di entrambe era contrassegnato dalle nostre urla inconsulte che ormai riempivano l'abitacolo. I nostri odori riempivano ormai la vettura ed raggiungemmo entrambe e nello stesso momento un orgasmo travolgente. Mi venne tutto dentro e io ne fui felice perchè per una donna possedere un uomo è come domare un leone; continuai con il movimento fin tanto che il suo membro non gli diventò piccolo e ritornò naturalmente a riposo dopo lo sforzo. A quel punto mi alzai e glielo tirai fuori dalla vagina. Insieme a lui uscì gran parte del liquido seminale con cui mi aveva irrorato e riempito lasciandomi bagnata di lui tutto il bacino. Rimase fermo, esausto e senza parole....lo avevo svuotato senza pietà, ma io non ne avevo abbastanza, volevo sentirlo venire in bocca, sentire meglio le sue contrazioni che nel secondo orgasmo solitamente sono più potenti perchè cercano di far uscire tutto lo sperma rimanente e che non è uscito nel primo tentativo. Benchè a riposo incominciai a prenderlo i bocca e dopo circa 20 minuti di duro lavoro, durante il quale sudai moltissimo su tutto il corpo, rinvenne e raggiunse un livello di durezza sufficiente per provocargli spasmi potenti ed un orgasmo multiplo con un uscita di uno sperma translucido che bevvi tutto senza lasciarne nemmeno una goccia tra lo scroto. Il suo sapore era dolce ed aspro allo stesso tempo ed invitava a berlo completamente infatti senza esitare lo inghiottii leccandomi le labbra. Mi sdraiai su di lui ed il mio corpo sudato aderì completamente ad i suoi pettorali, addominali. A quel punto ci abbandonammo eravamo veramente esausti, ma soddisfatti. Ci guardammo e quello sguardo l'ho ancora davanti agli occhi...profondo ed eccitato; prendemmo i nostri vestiti, ci vestimmo e senza dire una parola rientrammo alla festa. Nessuno si era accorto della nostra assenza tranne la mia amica che mi guardava con uno strano sguardo. Seppi solo più tardi che quello era da poco il suo ragazzo, ma tutt'oggi stanno ancora insieme come nulla fosse accaduto quindi non mi sono fatta piu' di tanti problemi. La cosa quindi mi interessò poco perchè per me era più importante il momento di puro sesso vissuto per la prima volta. Fu una serata eccezionale e mi vidi ancora con questo ragazzo che non so ancora come si chiama. Facemmo sesso altre volte e sempre in situazioni strane sperimentando anche fantasie che forse racconterò nelle mie prossime storie di vita realmente vissuta.
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