i racconti erotici di desiderya

Il mio primo incontro & inizio


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Questa storia è successa qualche anno fa quando ero fidanzato e da quel momento ho avuto il mio battesimo ad entrare in questo bel mondo....
Tutto iniziò così...

Quando feci per inserire le chiavi all'interno dell'avviamento del motore della macchina, vidi due luci che si stavano facendo sempre più vicine al parcheggio. La macchina accostò sul nostro lato e spense il motore.
Fin li niente di strano, pensai. La solita coppia che viene a parlare o stare per i fatti propri, senonché ad un tratto dalla vettura scende un uomo sulla trentina che si dirige verso la nostra macchina.
Abbassai il finestrino pensando che l'uomo avesse bisogno di aiuto o comunque una qualche genere d' informazione; quando questo si avvicinò, fece una domanda che mi ammutolì: “Salve ragazzi, volevo chiedervi se volevate venire in macchina nostra e vedere me e mia moglie scopare?”.
Fino ad allora io e la mia ragazza,Alessia, una bella bionda con gli occhi azzurri e il corpo da favola,non ci eravamo mai trovati ad affrontare questo genere di situazioni. Girai la testa verso di lei, e la vidi con gli occhi sbarrati e preoccupata sulla possibile continuazione di serata. Sapevo che ad Alessia sarebbe piaciuto un esperienza del genere, perché varie volte avevano fantasticato su possibili situazioni erotiche, e anche pornografiche durante l'amplesso, ma quello che non sapevo e se voleva tramutare le sue fantasie in realtà.
Dopo alcuni interminabili secondi, il volto e gli occhi di Alessia si calmarono e assunse un aspetto sereno come se si fosse trovata altre volte in queste situazioni; si avvicinò al mio orecchio e succhiandone il lobo mi sussurrò all'orecchio: “Per me va bene amore”. Quando udii queste parole che mi stuzzicarono il cervello, sentii il mi cazzo diventare sempre più duro per l'eccitazione e quasi sfondarmi i pantaloni.
Superato lo stato di shock,mi voltai verso l'uomo, che non aveva ancora un nome,e gli dissi che per noi andava bene. Insieme, scendemmo dalla macchina e ci presentammo. L'uomo si chiamava Roberto. Era un uomo sulla trentina, alto moro con gli occhi chiari e i capelli leggermente lunghi.
Restammo fuori dalla sua macchina ancora per qualche minuto a parlare, mentre una sigaretta si consumava. Lei era molto attenta a quello che le succedeva intorno e cercava di gettare occhiate verso l'interno dell'altra macchina per osservare chi c'era all'interno.
Ad un certo punto,Roberto spense la sigaretta con il piede sul terreno e ci fece accomodare nei posti davanti della sua macchina, mentre lui si spostò sui sedili dietro insieme alla moglie che lo attendeva da qualche minuto. Appena entrati vidi spuntare da dietro il poggia testa la mano della moglie di Roberto, che si presentò ad entrambi con il nome di Angelica. Angelica era una donna molto simile alla mia Alessia: bionda con gli occhi chiari e le curve al posto
giusto. All'inizio non ci fu alcuna parola fra di noi poi, la conversazione andò avanti animatamente per una buona mezz'ora, e io e Alessia ci scordammo perfino il motivo di perché fossimo in quella macchina con degli sconosciuti che ci avevano proposto di guardarli mentre scopavano. Le cose cambiarono quando vidi Roberto accarezzare i fianchi ad Angelica con delicatezza. Ci fu una fugace occhiata tra me e Ludovica, e capimmo entrambi in quel momento che la serata stava prendendo un'altra piega.
Quella sera Angelica indossava, proprio come Alessia, una gonna che arrivava poco sopra il ginocchio con delle calze nere ed un paio di decolté .Roberto sembrava attratto dal suo abbigliamento, tanto che non riusciva a fermare le sue mani, che in quel momento stavano accarezzando il ginocchio e l'interno coscia. Le mani erano delicate sulle gambe, e toccavano delicatamente le calze scorrendo dal ginocchio all'inizio della gonna; poi discendevano seguendo il percorso contrario. Angelica sembrava gradire queste prime coccole, visto che allargo leggermente le gambe, facendo intravedere la fine delle autoreggenti.
Io e Alessia, non perdemmo un solo secondo e stavamo a guardarli con gli occhi fissi su entrambi, mentre il mio cazzo e la sua figa erano vogliosi di vedere il resto.
Roberto invitò Angelica ad alzare il culetto e alzò la gonna verso il bacino facendo intravedere a me e alla mia ragazza, le autoreggenti e le mutandine nere,che premevano contro le labbra della sua figa. Angelica non era certo una donna che stava con le mani in mano e le allungò verso ijeans di Roberto e separò i due lembi in modo da scoprire il suo intimo. Quando Angelica divaricò i lembi del pantalone, scoprì il suo pene ancora intrappolato nelle mutande, ma duro, e voglioso di prenderla. Vidi gli occhi di Alessia, che si spostarono verso questo pacco che nascondeva ancora la verga di Roberto; e con curiosità cercava di immaginare la bellezza del suo cazzo che si intravedeva nella sagoma. Alcuni secondi dopo Angelica scoprì il cazzo dalla sua prigione e gli tolse le mutande di dosso. Gli occhi di entrambe le donne si spostarono verso l'oggetto del loro piacere, e se lo immaginavano già in ogni buco del loro bellissimo corpo.
Roberto ripagò di li a poco anche Angelica con la stessa medaglia e gli sfilò la gonna,la maglia e le mutandine nere che mostravano, nelle vicinanze della vagina un contorno più nero dato dagli umori di Angelica.
Rimasero entrambi con le membra di fuori mentre ci fissavano dritti negli occhi come per dire: “vi piace ,vero,quello che state guardando?”. Noi stavamo zitti, fermi e guardammo come ci aveva chiesto Roberto.
Lui prese le gambe di lei e le mise sopra i sedili in modo che si vedesse ancora di più la figa di Angelica bella larga e gonfia di piacere. L'allargò con entrambe le dita, mentre la testa di lei cadde all'indietro per manifestare lo stato di piacere; con la mano libera cominciò a toccare prima il monte di Venere e poi a scendere verso il clitoride. Quando il dito di Roberto giunse al clitoride,Angelica sospirò , per far capire che era quello il punto che le piaceva di più di tutti.
Il dito cominciò a girare introno al clitoride lentamente e delicatamente, mentre i sospiri divennero sempre più intensi e ravvicinati.
Ad un tratto Roberto si fermò e con entrambe le mani allargò la figa ad Angelica ancora di più: in quel momento vidi, una goccia di miele che,partendo dalle labbra, le solcò per poi dirigersi verso il suo culo. Lui, fece più volte questa manovra come se volesse aprire il più possibile e farci vedere quanto sua moglie provava piacere ad essere osservata. La sua figa aveva delle labbra carnose, che nascondevano verso l'interno una vagina rosea e bagnata.
Angelica,all'ennesimo urlo di piacere, afferrò con la mano il cazzo di Roberto ed iniziò prima scappellarlo, poi si portò la sua mano bagnata dalla saliva al glande per lubrificarlo, e permettergli così di entrare meglio dentro di lei. Quando la saliva colava sul suo pene, con la mano lo segava dall'apice fino alla base per assicurarsi che ogni lembo di pelle fosse ricoperto dalla sua saliva.
Lo spettacolo,quindi, a cui stavamo assistendo io e la mia lei era quello di una coppia che si stava masturbando a vicenda mentre i nostri occhi erano fissi su di loro, ed in particolare sui loro membri.
Angelica si stancò di segare Roberto e decise si farlo avvicinare alla sua bocca, perché aveva di succhiarlo, cosi bello turgido, che era,e di passarlo sul suo palato. Lo sguardo di Alessia si fece più attento, mentre il cazzo di lui spariva nella bocca di Angelica. Avevo avuto sempre il sospetto che a Alessia piacesse vedere il cazzo di altri uomini, ma in questo momento, con quello sguardo capii,che era doveva essere vero per forza.
Presa dal momento Alessia allungò la mano verso il mio pene e cominciò a sfiorarlo da sopra i pantaloni facendomelo diventare turgido e grosso; allo stesso modo anch'io feci la stessa cosa, peccato che lei avesse solo una gonnellina.
La coppia stufata dei preliminari,iniziò a scopare davanti i nostri occhi, mentre noi ci sfioravamo le membra. Il pene di Roberto penetrò la figa bella bagnata e larga di Angelica,senza alcuno sforzo . Ad ogni colpo si vedeva il suo cazzo uscire sempre più ricoperto degli umori di Angelica. Angelica dal canto suo, non poteva che lasciarsi sfondare aprendo le gambe, ancorandole alla schiena di Roberto.
Alessia a questa scena non resistette e spinse le mie mani verso il suo buchetto più volte, per farmi capire che voleva essere masturbata senza quelle dannate mutandine. Questa scena fu vista da Roberto che più di tanto non ci fece caso e continuò a infilarglielo dentro a sua moglie.
Le mutandine di Alessia diventarono sempre più umide, sempre più umide fino quando decisi di toglierle e di lasciarla con la sua bellissima vagina al vento. La figa di Alessia ha delle labbra molto sottili e rosate, che scortano la lingua quando le attraversi con la lingua; divaricando queste, si apre la sua vagina che se particolarmente eccitata, è larga e non frena l'entrata di un qualsiasi oggetto. Alessia inoltre, ha piacere sempre di farmela trovare bella depilata; sa che se fa cosi si assicura tante leccate, perché io a questo non riesco proprio a resistere. Quando tolsi le mutandine, le portai verso di me per vedere quanto miele aveva lasciato sopra: toccai e sentii che erano inzuppate. Il dito che avevo fatto passare sul suo miele glielo misi in bocca:iniziò a succhiarmelo fra le labbra ed a cullarlo tra la sua lingua.
Nei riuscii a resistere a questa scena e cominciai a masturbarla. Le misi prima un dito,poi due andando dentro fino in fondo, e muovendole per poi uscire e toccarle il clitoride.
Girai lo sguardo e in quel momento vidi Roberto che stava scopando sua moglie con una foga inaudita. Decisi quindi di seguire il suo ritmo sussurrandole all'orecchio: “pensa di avere, dentro di te lui”. Le lasciai dunque le dita dentro muovendole a ritmo dei colpi di bacino di Roberto.
Alessia non era più in se: cominciava a mugugnare e a dimenarsi dal piacere mentre aveva le mie dita dentro di lei.
Continuammo ad osservare la scena. Roberto girò sua moglie a pecorina e spinse la punta del suo cazzo, di nuovo verso la vagina di Angelica. Iniziò a scoparla ancora con più forza e più intensamente, fino a quando lei venne. Lui non si fermò e continuò ancora a scoparla,mentre io, con le mani nella figa di Alessia, aumentavo,come lui, i colpi.
Roberto stava scopando sempre con più rapidità e si capiva che stava venendo. Alessia era curiosa di vedere dove,ma soprattutto quanto avrebbe sborrato Roberto.
Il maritino si tolse dalla figa di Angelica,che l'aveva accolto benevolmente, e la fece inginocchiare per farla succhiare. Roberto divenne sempre più rosso e agitato, fino a quando gli spasmi divennero più forti: gli era venuto in bocca. Lei, continuò ancora per un po a pulirglielo e alla fine si stacco dal suo cazzo e venne verso di noi.
Angelica aprì la bocca ed entrambi vedemmo lo sperma di Roberto all'interno. Ce lo fece osservare per un po poi chiuse la bocca e lo ingoiò tutto.
La scopata fra di loro era terminata, ma non certo la serata, che invece da li in poi divenne ancora più eccitante perché ad essere i protagonisti saremmo stati noi, ma noi questo ancora non lo sapevamo. Dopo che Angelica ingoiò tutto, notò che le mie mani erano nella figa della mia lei e si stupì. Andò verso l'orecchio di Roberto e gli chiese qualcosa che noi non riuscimmo ad udire. Roberto ad un certo punto sorrise, si alzò, venne verso di noi e ci chiese: “Mia moglie voleva chiedervi se possiamo fare lo stesso con voi,ora?”
Alessia cambiò espressione in un istante e si tolse le mie dita, uscendo dalla macchina. Non mi diede il tempo neanche di trattenerla e di farla calmare. Uscì ed andò verso la nostra macchina parcheggiata di fianco.
Decisi di uscire per vedere se aveva bisogno di qualcosa. Appena arrivato da lei mi disse che voleva farlo ma si vergognava. La tranquillizzai e le dissi che avrei rispettato qualsiasi sua risposta. Ci pensò un attimo, e dopo un po venne verso di me e mi succhiò il lobo dell'orecchio. Capii subito che la risposta fu positiva.
La presi per mano e la condussi all'interno della macchina dei nostri amici appena conosciuti, ci invertimmo i posti, andando nei sedili posteriori, al posto di Roberto e Angelica,mentre loro andarono nei posti anteriori come spettatori della nostra prima scopata esibizionista.
Io e Alessia iniziammo a baciarci, a toccarci la schiena e i capelli mentre le nostre membra erano già pronte ad incontrarsi. Ad un certo punto,sentii la mano di Alessia che stava andando sempre più in basso. Con le dita, oltrepassò la linea delle mutande e sfiorò il glande. In quel momento pensai che il cazzo mi esplodesse, lo sentivo pulsare da tanto era forte la mia eccitazione.
In quel momento mi sentii si osservato, ma allo stesso tempo provavo uno strano piacere a farmi osservare con in cazzo turgido e grosso davanti a due estranei mentre Alessia non vedeva l'ora di provarlo su di se.
Mi chiesi se anche a lei fosse piaciuto,avere la figa bella larga e farsela guardare da degli estranei, ma in particolar modo dal maschietto, Roberto. Decisi quindi di toglierle la maglia e la gonna lasciandola solo con le autoreggenti. Era completamente nuda davanti ad una coppietta. In quel momento vidi gli occhi di Roberto che la fissavano tutta. Non sapevo ancora, però se a Alessia piaceva veramente essere guardata tutta, così decisi di toccarle la figa per vedere se era pregna dei suoi umori.
Quando la mia mano giunse nell'interno coscia, fui completamente sorpreso dalla quantità di miele che aveva prodotto la sua figa. Era così fradicia che le goccioline uscivano fuori dalla vagina, per poi colare sui sedili. Iniziai ad andare dentro e fuori a toccarle il clitoride e portarmi le dita che avevo inzuppato nella sua vagina,verso la mia bocca per assaggiarle.
Lo feci un po di volte, poi la voglia fu così impetuosa che gliela leccai tutta. Ad Alessia piace tantissimo quando le presto attenzioni orali e si abbandona totalmente al piacere. Quella sera, il suo corpo era totalmente rilassato. Mi osservava mentre gliela leccavo,e mi spingeva la testa affinché continuassi. La leccai, la leccai e la rileccai fino a quando ebbe tutta la zona pubica bagnata dalla mia saliva e dai suoi umori. Quando sentii che la le pareti vaginali iniziarono a rilassarsi decisi di introdurre un dito anche nel suo meraviglioso culo. Alessia non ama il sesso anale, ma ogni tanto mi permette di sfondarglielo con le dita o di farselo toccare.
Personalmente, mi piace riempirle entrambi i buchetti. Anche se lei non lo dice il più delle volte , la sento godere il doppio quando è tutta bella piena.
Quando fu riempita per bene, le continuai a leccare il clitoride, muovendo di tanto in tanto le dita. Sentii il suo corpo inarcarsi verso il soffitto della macchina, i suoi piedini allungarsi a e la bocca aprirsi: stava avendo un orgasmo. Di li a poco lanciò un grido di piacere che non avevo mai sentito prima.
Per ringraziarmi dell'orgasmo che le avevo fatto avere, mi fece sedere sul sedile ed iniziò a prendermelo in bocca. Alessia è bravissima a fare i pompini, e quella sera non si stava smentendo. Lo prese con le sue mani alla base e lo scappellò. Se lo mise sulle labbra facendoselo passare dalla rima labiale fino all'apice. Tirò fuori la lingua e iniziò a leccarlo tutto, ma in particolare sul frenulo. Aprì,poi, la sua bocca e si mise tutto il cazzo dentro, fino a che il glande non andò a colpire il palato, poi chiuse. La sensazione che provai fu di caldo e umido,intorno al cazzo. La tenevo per i capelli e sentii la sua testa spingere verso la base del mio cazzo per prenderlo tutto il gola; ci riuscì e continuò a masturbarmi,oppure togliendoselo e sbattendoselo sulla guancia, sputandoci sopra e andando a pulirlo tutto. Del mio cazzo, Alessia, stava facendo quello che voleva.
Continuò a masturbarmi con la bocca fino a quando vidi Roberto che dal sedile anteriore le stava toccando il suo culetto.
Alessia, all'inizio lasciò fare, poi però si staccò dal mio pene, e guardandomi dritto negli occhi mi chiese: “Lo lasci fare?”. Gli risposi che mi sarebbe piaciuto ancora di più se Roberto avesse continuato nella sua opera; e lei di tutta risposta disse: “Allora sarò totalmente a vostra disposizione”
Da quel momento in poi Alessia divenne la nostra puttanella.
Roberto cominciò ad eccitarsi si spogliò nuovamente e si spostò nei sedili posteriori con noi, mentre Alessia continuava ancora a prendermelo in bocca. Roberto a questo punto si trovò il culetto e la vagina aperta davanti a lui. Questo gli scatenò una profonda erezione che sfiorò la pelle sensibile di Alessia.
Roberto prese le gambe di Alessia all'altezza delle caviglie e la invitò ad allargarle leggermente, in modo da scollare le due labbra e scoprire il suo buchetto. Quando lo fece, si tuffò con la lingua ad assaggiare gli umori della mia lei. Sapevo esattamente quando la lingua di Roberto colpiva le labbra di Alessia, perché produceva dei mugolii che andavano a colpire le pareti del mio cazzo, che in quel momento si trovava dentro la sua bocca.
Dopo avergliela lubrificata per bene, Roberto, prese il suo cazzo tra le mani e lo appoggiò all'entrata del canale di Alessia. Lei si spinse indietro e lo prese tutto fino in fondo.
Le piaceva un sacco essere il ”gioco”, “l'attrazione”, “l'oggetto” del nostro piacere.
Volevo scoparla anch'io nella figa, quindi decidemmo di scambiarci i posti, e dare la possibilità anche a Roberto di provare le magnifiche attenzioni orali di Alessia. Ora era Roberto che si stava scopando la sua bocca, mentre io da dietro le stavo occupando tutta la figa con il mio cazzo. Alessia, prese gusto a succhiarlo e continuò a lungo, fino a quando decidemmo di prenderla in entrambi i buchetti. Si, decidemmo di sfondarle la figa e il culo e farle provare due uomini al suo interno.
Io mi distesi sui sedili con lei sopra. Glielo misi nella vagina, ormai così bagnata che il mio cazzo non fece nessuna fatica ad entrarci. Le misi le mani sulle natiche e le aprii leggermente, in modo da facilitare a Roberto l'entrata. Il suo pene non fece tantissima fatica ad entrare.
Alessia finalmente era riempita tutta da due cazzi: era la mia fantasia da un sacco di tempo ed è inutile descrivere il mio piacere nel vederla e nel sentirla così disinibita.
Io e Roberto non durammo molto e nel giro di alcuni minuti,sentimmo lo stimolo a sborrare. Volevamo, però sapere dove venire; così chiedemmo alla diretta interessata dove voleva riceve dello sperma caldo.
Lei rispose ansimando che era indecisa se farci venire dentro oppure farsi sborrare tutta. A prendere in mano la situazione fu Roberto che optò per ricoprirla tutta: dalla testa ai piedi.
Dopo alcuni colpi ci togliemmo e cominciammo a masturbarci mentre lei era sotto di noi, con la bocca aperta e gli occhi puntati verso l'alto.
Venni prima io che le imbrattai il seno, e parte della guancia. Le gocce sul seno cominciarono a colare verso la figa, così Alessia decise di spalmarsela tutta, portandosi, come ultimo gesto, le mani alla bocca, per assaggiarla e gustarsela tutta.
Roberto vedendo questa scena si eccitò ancora di più. Dissi ad Alessia se voleva assaggiare anche il suo sperma, visto che il mio lo gustava ogni volta. Lei, fece gesto di si con la testa. Alessia si avvicinò al cazzo di Roberto, che in quel momento era al massimo dell'erezione e del turgore e cominciò a segarlo velocemente. Alessia, non vedeva l'ora di riceve il suo sperma in bocca. Quando Roberto disse: “Sto venendo”, lei aprì la bocca da brava puttanella e si lasciò spruzzare dentro tutto lo sperma caldo,pulendo, poi, la cappella per bene.
Una volta finito Alessia tenne tutto in bocca, e andò verso Angelica che nel mentre si stava gustando lo spettacolo. Le disse di aprire la bocca e le svuotò parte dello sperma di suo marito sulla sua lingua, mentre l'altra parte la inghiottì Alessia assaggiando,finalmente la sborra di un altro uomo.
La serata finì di li a poco, ripromettendoci che si saremmo incontrati ancora solo se il caso l'avesse voluto.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Felix2 Invia un messaggio
Postato in data: 17/02/2012 12:13:31
Giudizio personale:
racconto stupendo , complimenti !! scritto anche molto bene . ciao

Autore: Robertoasc Invia un messaggio
Postato in data: 16/02/2012 15:52:41
Giudizio personale:
magnifico, mi sono eccitato tantissimo


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