i racconti erotici di desiderya |
Il gioco della bottiglia |
Era stata una settimana fantastica.
Avevamo conosciuto questo gruppo di quattro turiste croate l'anno precedente, in giro per locali. L'anno precedente non era successo nulla perché erano rimasti qui soltanto due giorni però avevamo mantenuto i contatti. Ci eravamo sentiti via mail per alcuni mesi e adesso erano tornate in visita in città. Quattro ragazze molto belle, molto sensuali. Avevamo passato tre giorni molto divertenti, in giro per la città, portandole al mare in una meravigliosa riserva naturale e avevamo concluso la settimana, quella giornata, con una gita indimenticabile al largo in gommone. Avevano dei corpi mozzafiato: non erano altissime ma molto proporzionate. Gambe sode, tette per lo più piccole ma ben compatte, pelle morbidissima, visi da angeli maliziosi. E soprattutto quella pronuncia italiana stranissima ed eccitante con costanti errori di grammatica. Ancora però non eravamo arrivati a giocare insieme, in profondità. E loro sarebbero ripartite il giorno dopo, per proseguire il tour italiano. Era decisa: quella sera a cena da uno di noi. Tornati dalla gita in barca siamo andati al mercato e abbiamo comprato pesce da preparare grigliato e polpo per insalata, tutto da innaffiarsi con ottimo vino bianco selezionato. I due amici mi aspettavano a casa per preparare la cena. Toccava a me andare a prendere le ragazze in albergo. Quando le vedo scendere quasi svengo. Sono bellissime e si presentano praticamente quasi nude. Tutte con tacchi vertiginosi, gambe ovviamente nude (era luglio e qui d'estate fa caldissimo...), gonnelline leggere e magliettine che lasciavano trasparire l'oggetto dei miei pensieri. Le tre si siedono dietro e l'ultima che arriva si siede davanti accanto a me. Si intravede un tanga meraviglioso attraverso la gonnellina e la dolce ragazza dell'est entrando mi regala un fantastico spettacolo lasciando alzare un pò la gonnellina, giusto per stuzzicarmi e vedere la mia faccia stupita. Sento già che il cazzo comincia a diventare duro e prepotente. Sono in macchina con quattro bellezze incredibili e questa notte passerà velocemente, ma la ricorderò a lungo. Arrivati a casa vediamo che i miei amici hanno preparato un banchetto eccezionale. La serata è perfetta. Il pesce come sempre fa la sua parte, il vino siciliano non teme confronti e la musica in sottofondo elimina tutte le timidezze. A metà serata siamo brilli, le ragazze vogliono giocare e pensiamo a qualcosa per iniziare la giostra. "Il gioco della bottiglia!", dice uno dei miei amici. E io "Ma no, che cazzate. Lo facevamo da piccoli." Dopo un attimo però ci ripenso e propongo un gioco della bottiglia particolare che contempla un solo unico obbligo, alternativo a "verità": togliersi a poco a poco tutti i vestiti. Le ragazze eccitate approvano ridendo la scelta. Tutti quanti volevamo solo una scusa per giocare senza più inibizioni. Il gioco comincia e dopo pochi giri di bottiglia io e i due miei amici ci ritroviamo già in mutande. Per uno strano gioco del destino ad ogni giro della bottiglia usciamo quasi sempre noi tre. Finché restiamo tutti e tre nudi, ovviamente con il cazzo già abbondantemente in tiro. A quel punto le ragazze, che erano rimaste praticamente quasi vestite, alcune in mutandine, altre anche in reggiseno, decidono che è tempo di concludere il gioco. Si guardano sorridenti tra loro, come se già da alcuni minuti avessero un'intesa reciproca su cosa fare. Ci prendono per mano e ci portano nell'altra stanza. Due di loro ci guardano e ci dicono: "Noi faremo tutto quello che farete voi...". A quel punto vedo uno dei mie amici (in genere pienamente etero) guardare l'altro e mettergli la lingua bocca con violenza e dopo pochi secondi le ragazze, che non aspettavano altro,cominciano a baciarsi e poi a leccarsi tra loro, tra le gambe. Io mi avvicino, levo le mutandine ad una di loro, mi accosto alla fica e comincio a leccarla avidamente mentre vedo che l'altra ha già preso il mio cazzo in bocca e inizia a succhiarlo. "Dove cazzo sono????", mi chiedo emozionato e stupito di questa fortuna. Il mio amico si avvicina e comincia a leccare anche lui la stessa fica che stavo leccando. La ragazza comincia ad emettere delle grida bellissime ed eccitanti. Sento i suoi umori che iniziano ad uscire abbondanti ed il mio cazzo si fa ormai durissimo al pensiero di penetrarla. A quel punto non capisco più niente. Due ragazze sono sparite insieme all'altro amico e siamo rimasti noi quattro nella stanza. Prendo la situazione in mano. Vado dietro all'altra che fino a quel momento guardava e si toccava eccitata. La prendo da dietro ma decido di fare veramente il porco. La prendo subito nel culo. Comincio a montarla e lei inizia a dire parole nella sua lingua che non capisco. Grida dicendo cose incomprensibili e sento che la sua eccitazione aumenta. E' bellissima, la sua pelle è morbida, bianca e il culo leggero, piccolo si dilata di più ad ogni colpo. E' stupenda, avrà al massimo ventitre anni. A piccole soste mi fermo, esco fuori il cazzo e lo offro all'altra, che lo prende sorridendo mentre il mio amico è dentro la sua fica. E' stupendo. Continuano ad urlare entrambe e godere dicendo cose incomprensibili nella loro lingua. Io non capisco nulla, ma questo mi eccita ancora di più. Spingo sempre più forte, per l'eccitazione non riesco quasi a controllarmi. Sto per venire. A quel punto l'amica, per nulla sfinita dall'inculata, guarda l'amica negli occhi. Iniziano a baciarsi e vogliono scambiarsi i ruoli. Stavolta entro dentro la fica dell'altra mentre il mio amico continuo ad allargare il culo all'altra ragazza. Ormai stiamo per scoppiare. Non ce la facciamo più, abbiamo le palle piene di sperma da regalare a questi angeli dell'est. A questo punto mentre sto per venire l'amica dice all'altra di lasciare l'altro ragazzo, lo vuole per sé e lo fa entrare nel culo. Adesso siamo due, io sotto e lui dietro di lei. E' una doppia fantastica, da sogno. Sento che il cazzo non ce la fa più. Devo venire, devo venire adesso. Sento l'eccitazione di questi giorni raccogliersi in una salita di piacere. Arriva. Vengo, vengo. Esco il cazzo dal profilattico e le riempo la fica, lei urla. Le piace da morire sentire il nettare caldo sopra di lei e dopo pochi istanti anche il mio amico le inonda il culo di crema. L'altra amica allora afferra i cazzi gocciolanti e comincia a leccare. Lecca i cazzi, la fica inondata dell'amica e il buchetto dilatato. Siamo felici. Le ragazze ricominciano finalmente a parlare in italiano. Si rivestono. Questa serata è stata un monumento alla gioventù. E dire che da piccolo odiavo il gioco della bottiglia. Finiva sempre che dovevo baciare la più brutta di tutte. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Peter_Ray | Invia un messaggio |
Postato in data: | 12/04/2010 14:48:36 | |
Giudizio personale: | carino, poco credibile ma carino e, peraltro, scritto in buon italiano, che non è poco | |
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