i racconti erotici di desiderya

Il gioco continua


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Spesso la sera, durante i nostri momenti piu' intimi, parlavamo di quell'incontro strano, eccitante e sotto molti aspetti sconvolgentemente piacevole. Ricordavamo le parole, i gesti e tutte le volte la nostra fantasia volava immaginando lo svolgimento del prossimo gioco.Il giovane continuava a stuzzicare mia moglie con messaggini intriganti, telefonate dolci e cariche di corteggiamento elegante. Sapevo che la cosa la eccitavano molto e sapevo che servivano per sciogliere la tenzione, l'imbarazzo di un gioco che si faceva sempre piu' audace. Una sera, durante la cena, notai che mia moglie rimaneva per lunghi minuti in silenzio come per preparare un discorso cercava di trovare il momento giusto per dirmi qualcosa e infatti inizio' a parlare: OGGI CI SIAMO SENTITI E MI HA INVITATA A TRASCORRERE IL FINE SETTIMANA AL MARE CON LUI....Poi rimase in silenzio. Un sottile turbamento mi invase, un rossore al volto, brividi lungo la schiena e il mio cervello che ripeteva in modo ossessivo quelle parole. Le esaminava una per una dando un senso logico a tutto cio' ma non ci riuscivo. MI HA INVITATA.....MI HA INVITATA...MI HA INVITATA. Alora io ero escluso dal gioco, l'incontro si sarebbe svolto tra i due ed io?? sarei dovuto rimanere a casa ad attenderla? Ma poi lei continuo' a parlare: SABATO MI ACCOMPAGNERAI NELLA SUA VILLETTA AL MARE E VERRAI A RIPRENDERMI LA DOMENICA SERA MA SUL RETRO DELLA CASA CI SARA' UNA PORTICINA SOCCHIUSA E TU POTRAI RAGGIUNGERCI IN OGNI MOMENTO.la cosa mi tranquillizzo' e i fremiti si fecero un po meno intenzi.Il sabato pomeriggio partimmo di buonora in direzzione mare. Lei aveva indossato una minigonna piu' corta del solito, una camicetta sbottonatissima, le autoreggenti velate e le immancabili scarpe con tacco vertiginoso, aveva posto particolare attenzione al trucco, labbra rosse scarlatto, fondotinta sfumato con gli occhi , un alone di profumo avvolgeva tutto il suo corpo.Il telefono squillo':....SI SIAMO PARTITI....TRA UN ORETTA ARRIVIAMO...BACI.Nel rimettere il telefono nella borzetta notai un pacchetto di profilattici e il mio volto divenne una palla di fuoco.La villetta era immersa in una bella pineta e noi ci fermammo davanti al cancello, lei mi guardo' un attimo negli occhi poi mi bacio' e mi disse:....SARA' BELLO PER TUTTI. e se ne ando'.Il cancello automatico si apri' e lei scomparve. Ravviai la macchina e mi allontanai come fossi un automa.Sapere che la propria moglie si era recata in casa dell'amante e che avrebbe trascorso con lui un intero fine settimana mi eccitava ma nello stesso tempo mi sconvolgeva. Vagavo come ipnotizato per la pineta in cerca di cosa non saprei veramente.Poi mi fermai e cercai di ridare un senso all'intera faccenda.Avevo vagato per un'oretta ma gira che ti rigiro ero ancora nei pressi della villetta. Nascosi l'auto dietro a una radura e mi avviai a piedi tra i sentieri della pineta. Raggiunta la villa mi recai sul didietro e cercai con lo sguardo la porta secondaria d'ingresso. Mi avvicinai con cautela e pian pino l'aprii. Immetteva in una rimessa dove erano state accatastate le cose piu' strane. Vi erano attrezzi per il giardinaggio, cartoni pieni di bottiglie di vino, un gommone semisgonfio con dei remi all'interno e mille, mille altre cose. Quattro scalini conducevano a una porta che probabilmente immetteva nel reparto giono dell'immobile. Li salii velocemente e mi affaccia dallo spiraglio socchiuso. Dall'interno giungevano voci, risate mal soffocate,uno stereo trasmetteva una musica soft e le luci erano molto soffuse. Intravidi due corpi che ballavano un lento abbracciati mentre si sussurravano paroline all'orecchio.Poi sederono su un grande divano e l'uomo le offri' un calice se ne verso' anche per se e brindarono : A DUE PASSI CE' UN RISTORANTINO SUL MARE ANDIAMO A CENARE?....lei annui'. Frettolosamente uscii dalla villa e mi nascosi dietro un cespuglio li vidi uscire abbracciati come teneri amanti ed avviarsi verso la spiaggia. Li seguii da lontano timoroso di essere visto.Rimasero per lungo tempo a guardare il tramonto poi pian piano entrarono nel ristorante.Le sere ancora erano fresche e la brezza del mare si faceva sentire. Da una sala adiacente al ristorante si sentiva una musica da discoteca forse dopo cena sarebbero andati a ballare.Infreddolito mi avviai per le strade semi deserte del piccolo centro. Nei bar vi era pochissima gente ancora non era stagione di punta. Mi sedei a un tavolino ordinando un caffe'. Lo sorseggiai con estrema lentezza, poi presi in giornale fingendo dileggerlo ma il mio pensiero era molto lontano.Rimasi due ore guardando nel vuoto fino a quando incrociai lo sguardo del barrista, pagai e me ne andai.Adesso la grande vetrata del ristorante era inluminata, si vedeva la gente seduta durante la cena ma loro non riuscivo a vederli. Una sensazione come di panico mi invase, chissa dove fossero, cosa stessero facendo...non saperlo mi faceva sentire distaccato dal gioco,io che fino ad allora ne ero stato il regista, l'organizatore mi sentivo escluso.n silenzio mi recai nuovamente verso la casa.Nella rimessa vi era una sedia sgangherata e mi misi a sedere. Lasciai la porta socchiusa per far entrare un filo di luce,la luna era piena e un lontano lampione donava un effetto inreale all'ambiente.Mi ricordai che il mio portachiave era in realtà una piccola torcia e mi addentrai nella casa.Il salone era immenzo, una scalinata di legno conduceva porobabilmente nel reparto notte e io agevolato dalla tenue luce della torci mi ci recai. La camera matrimoniale era bella e lussuosa, con mobili patinati,un grande specchio era posto ai piedi del letto.Un rumore di auto si stava avvicinando ed io in fretta mi ritrassi nel mio luogo ''segreto''. Erano le tre' di mattina e I due stavano rientrando.Chiusa la porta alle spallelei getto' il lungo cappotto sul divano e lui si tolse la giacca.Si baciarono con ardore bevvero dalla bottiglia avviata e si baciarono ancora poi lui la prese per mano e salirono le scale.Adesso vedevo giungere una tenue luce dal reparto notte mentre giu il buio era totale. Timoroso di essere visto percorsi a carponi il salone tastando con le mani prima di fare ogni mio movimento. La porta della camera era socchiusa ma dallo spiraglio si vedevano riflessi sullo specchio due corpi abbracciati.Lei era seminuda con la camicetta completamente aperta e il turgido seno tra le labbra di lui, le mutandine abbassate mentre le mani dell'uomo le accarezzavano la passerina semi rasata, lei lo cercava con le mani e poi con le labbra.L'uomo si alzo' in piedi e io timoroso di essere visto mi ritira. Quando mi riaffacciai lui era completamente nudo,lei seduta sul bordo del letto gli accarezzava le palle mentre faceva sparire il cazzo dell'uomo dentro alla sua calda bocca. Poi anche lei si alzo' si tolze la camicetta, la gonna e le mutandine abbassate. Rimase con le autoreggenti e le scarpe......la troia sapeva che cosi' sarebbe stata ancora piu' bella e eccitante.Prese un preservativo dalla borzetta e lo srotolò sul cazzo eretto del giovane poi si mise a pecorina sul bordo del letto mentre lui in piedi le rimase dietro. Colsi il momento in cui la penetro', lei geme' forte e lui inizio' a muoversi piano.Poi le preme' la testa fino al materasso per farle sentire meglio il suo cazzo e lei lo sentiva eccome se lo sentiva in un crescedo di mugoli. Nel momento piu' bello lui la ''schiaccio'' sul materasso e la scopo' sdraiata da dietro, infilzata come un'anguilla all'arpione lei si divincolava e urlo' tutto il suo orgasmo anche lui venne. Pian piano mi ritirai giu nella rimessa.Rimasi seduto sulla sgangherata sedia un tempo infinito ripensando alla scena, stavo per richiudere la porta alle mie spalle per andarmene quando notai che la luce della camera era ancora accesa. Timidamente mi riavviai per le scale che adesso mi erano divenute familiari.Ancora una volta mi riaffacciai dalla porta socchiusa. I due erano sdraiati, abbracciati a baciarsi. Che strano vi erano due preservativi annodati per terra.Lei scivolo' lungo il suo petto leccandolo e poi si mise d'impegno a fargli un pompino. Notavo un'enrme stanchezza nel giovane, una difficoltà per una nuova erezzione poi lei gli sussurro' all'orecchio:....UO ANCHE LA VASELLINA IN BORZETTA. E lui fu invaso da un brivido nuovo.La vidi prendere il tubetto, stapparlo e spalmarsi la crema sul forellino del culo, a pecora invitò l'uomo a infilarla. Aveva ripreso un forte vigore e con decisione la penetro' lei urlo' il suo dolore,la sua rabba per una penetrazione troppo decisa ma presto il dolore divenne piacere.Lie urlava, si dimenava,in preda a un'altro orgasmo ma il giovane continuava a pomparla fino a che non le crollò addosso sfinito. Dopo pochi minuti lui stava dormendo.Fu allora che lei si giro' di scatto verzo di me incapace anche di ritrarmi, certo del fatto che lei sapesse.......Mi venne incontro, mi bacio' stringendomi cosi' forte da farmi male poi silenziosamente scendemmo. Vicino al divano vi era una plantana con luce regolabile l'accesi tenue tenue. Scambiammo poche parole lei mi baciava continuamente forse grata di averle regalato una cosi' bella serata. Si inginocchio' ai miei piedi mi abbasso i pantaloni e mi cavalco'. Adesso ero io a essere dentro di lei,la sentivo calda, percepivo il fatto che avesse scopato con un altro da poco ma la cosa era ancora maggiormente eccitante. Mentre la scopavo le accarezzavo il cul e anchesso' lo sentivo aperto, divaricato, pronto a rivevere le mie dita. Nel momento piu' bello mi fece uscire da lei e riceve' il mi sperma in bocca declutendo ogni cosa......aveva ragione quando aveva detto: CI DIVERTIREMO TUTTI E TRE....eccome se aveva ragione


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