i racconti erotici di desiderya

Il gioco


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Eccoci finalmente a Montecarlo, era da tempo che io e la mia amica volevamo passare qualche giorno di divertimento, casinò, discoteca serate frizzanti.

E' sera ci dirigiamo al casinò, lei è tutta in tiro, bella come non l'avevo mai vista, alta ancora più alta per via dei tacchi vertiginosi che aveva deciso di indossare, i lunghi capelli folti e ricci che coprivano anche una parte del viso, rossetto scuro, gonna appena sopra il ginocchio, camicetta sbottonata che lasciava intravedere il seno costretto da un reggiseno forse troppo piccolo per contenerlo tutto.

" ma dobbiamo andare a giocare o ti devo portare in un nigt" le dico tanto si era conciata.

Lei arrossì, le succedeva spesso era una timidona la mia cara amica cosa che comunque non la frenava nell'abbigliamento.

Entriamo e dopo aver bevuto ci sediamo ad un tavolo di black jack dove erano presenti due signore e una coppia di distinti amici sui 45 anni vestiti con giacca e cravatta.

Subito mi accorgo che la mia amica non è passata inosservata, infatti i due signori seduti alla nostra destra non smettono un attimo di guardarla. Mi accorgo che i loro sguardi vanno sulla scollatura e sulle gambe, è a questo punto che scorgo il bordo del reggicalze della mia amica. "ma guarda questa" penso, era infatti la prima volta che la vedevo così audace valle a capire le donne.

Nel frattempo le due signore alla nostra sinistra si alzano e se ne vanno e noi rimaniamo in quattro.

Non avevamo molte fiches, i nostri compari invece erano pieni, il gioco non andava bene, maledetto banco. Ad un certo punto il tipo accanto alla mia amica prende dal suo mucchio una manciata di fiches e le allunga alla mia amica "prova con queste sò che ti porteranno fortuna poi me le restituisci se vinci" dice. Lei le prende e continua a giocare, effettivamente si comincia a vincere qualcosa. E' a quel punto che mi accorgo che il vicino aveva allungato una mano sotto il banco e stava accarezzando le gambe di lei che era arrossita anche questa volta, ma non lo fermava anzi ero sicuro che la cosa non le dispiacesse affatto.

"cosa ne dite di andare a bere qualche cosa fuori di qui?" esclama il secondo che evidentemente voleva partecipare anche lui al nuovo gioco.

Buona idea esclama il porco seduto accanto alla mia amica e tutti e due ci guardano per trovare l'assenso. "Direi che va bene" mi dice voltandosi verso di me lei. Qui butta male, questi vogliono fare la festa alla mia amica, penso e mi chiedo "ma questa sprovveduta avrà capito cosa può succedere? Mentre mi faccio queste domande lei si alza... è troppo tardi, da quì non si torna indietro.

Ci avviciniamo alla loro lussuosa mercedes, uno dei due mi chiede se voglio provarla, ma sì tanto ormai siamo in ballo. Mi metto alla guida con vicino il proprietario dell'auto, dietro naturalmente lei e il suo vicino di black jack. Mi danno indicazioni per raggiungere una certa località sul mare, non sento più parlare dietro, non oso guardare nello specchietto perchè non sò come potrei reagire se vedessi la mia amica impegnata. "si ma che importa, è solo un'amica" mi dico, però mi incazzo con me non era mai stata così, e non solo con me, era considerata la verginella del gruppo.

Mi faccio coraggio e guardo, ecco fatto si vede solo lui, tiro lo specchietto più in basso e vedo una montagna di capelli andare su e giù con la mano di lui sopra che ritmava il movimento.

Non si riesce a vedere di più, forse è meglio così. Fermo l'auto nel giardino di una villa galattica affacciata su una scogliera, entriamo, io fisso la mia amica negli occhi con lo sguardo interrogativo, lei si avvicina e mi dice che ha voglia di trombare con tutti e tre, di non fare domande, di non chiedere niente, "questa è la mia serata" si volta e va verso l'enorme vetrata della sala che guarda lo strapiombo sul mare. "E adesso?" mi chiedo, ma guarda questa in che situazione...

Lei si siede sull'enorme divano di pelle nera, i due amici sembrano accerchiarla, uno si siede vicino, l'alto rimane in piedi dietro di lei e comincia a far scivolare le mani nella sua scollatura. In un attimo le tira fuori il seno ancor più bello di quello che credevo. Due poppe grosse e sode, i capezzoli irrigiditi dall'eccitazione toccati dai polpastrelli dell'uomo. L'altro nel frattempo aveva già la testa tra le sue gambe, le aveva sfilato le mutandine, sembrava che avesse infilato anche il naso nella sua calda e accogliente fessura. Ora lei non capiva più nulla era in estasi totale, continuava a ripetere che era la loro troia e che li voleva entrambi dentro di lei.

L'uomo alle sue spalle le prende la testa e la gira verso il suo uccello, lei comincia a succhiarlo avidamente, sembrava come se non lo avesse mai fatto per la voga che ci metteva, ma allo stesso tempo faceva andare la lingua con movimenti sapienti da donna navigata.

Anche l'altro si alza e porge il suo membro verso le labbra di lei. In un attimo li avvolge tutti e due, sembrano sparire nella sua bocca che in quel momento sembrava enorme. " adesso vi voglio dentro di me" esclama ansimando, i due non vedono l'ora di accontentarla. Pensavo se li sarebbe fatti a turno, invece li voleva insieme. Lei si siede facendo ingoiare alla sua figa l'enorme membro di uno dei due e comincia a cavalcare proferendo frasi che si addicevano più ad una troia navigata o ad un attrice porno che alla mia bella timidona. L'altro si inginocchia dietro e, dopo aver bagnato il dito medio con la saliva lo fa sparise nel suo stretto secondo canale. Ora è pronta per riceverli entrambi, l'uomo dietro di lei le punta l'enorme cappella e la comincia a penetrare. "Fottimi così bravo, fottimi nel culo esclama vi voglio così sono una troia". Io sono impietrito, non riesco a credere ai miei occhi, non è possibile. Eppure.

Lei è tra i due e grida di piacere, si volta verso me e mi sorride, capisco dal labiale che mi stà chiedendo se mi piace, poi mi fa cenno di avvicinarmi. Sono eccitato come non mai, i jeans esplodono non riesco più a tenerlo dentro. Mi avvicino e mentre i due continuano a penetrarla senza sosta io le avvicino il membro alla bocca. Lei lo prende con dolcezza, facendo scivolare la lingua sulla cappella in modo divino. "ma questa sembra non aver fatto altro nella vita" .

Lei aveva orgasmi a ripetizione, lo capivo da come serrava le labbra sul mio membro ogni volta che raggiungeva l'apice. Gli unici rumori percepibili erano il suo ansimare e il rumore delle onde che si infrangevano sulla scogliera. Noi tre eravamo pronti per venire, lei se lo tira fuori dalla bocca per un momento solo per dire che dovevamo venire tutti insieme riempendola completamente. Con un perfetto sincronismo raggiungiamo l'orgasmo contemporaneamente e lei sembrava quasi svenire. Ingoia tutto il mio piacere. Si accascia sul divano esausta ma sembrava aver toccato il cielo con un dito.

"non pensavo fossi così zoccola" le dico e lei........arrossisce.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Selvaggiacoppia Invia un messaggio
Postato in data: 29/04/2012 14:10:44
Giudizio personale:
bravo ottimo.complimenti..

Autore: Mark57mi Invia un messaggio
Postato in data: 27/10/2006 17:17:27
Giudizio personale:
se vero e bello

Autore: Target55 Invia un messaggio
Postato in data: 26/10/2006 19:02:08
Giudizio personale:
Molto suggestivo, gradevole ambientazione...

Autore: Dani_nico59 Invia un messaggio
Postato in data: 26/10/2006 13:05:56
Giudizio personale:
Una esperienza da \"favola\".Complimenti


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