i racconti erotici di desiderya

Il corso di nuoto..prima parte


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Mi chiamo Mario, ho cinquantacinque anni e sono sposato con Carla che ne ha uno di meno. Sono alto uno e ottanta, fisico asciutto e tonico che mantengo facendo molto sport. Capelli bianchi tenuti corti, occhi scuri e sessualmente parlando ho un cazzo, di quasi diciotto centimetri, e con una discreta circonferenza. Carla è una bella donna, alta uno e settanta, terza di seno capelli biondi corti occhi verdi e una bocca ampia con labbra carnose. Un bel culo sodo e tonico che sormonta gambe lunghe e ben tornite. Ha partorito una sola volta molto giovane, e da allora si è mantenuta molto bene fisicamente. Ama correre, e allenarsi spesso, anche in palestra, o facendo esercizi che ne migliorano il suo aspetto fisico. Sessualmente parlando siamo una coppia che ama la vita tranquilla e facciamo sesso spesso, due o tre volte alla settimana, dipende da quanti impegni abbiamo, ma generalmente il tempo per scopare lo troviamo sempre. In passato mentre facevamo sesso abbiamo immaginato di avere altre persone nel letto con noi, ma erano solo fantasie, del tipo immagina che tu sei, immagina che tu fai, o lei che mi faceva immaginare di essere con questa o quella, o io che le dicevo dai lecca quella fica che io la scopo. Ma appena raggiunto il piacere le nostre fantasie morivano nel letto. Non le abbiamo mai messe in pratica. Io da sei mesi sono in pensione, mentre lei lo è da soli tre mesi.

Questo ha comportato un relativo cambio di vita. Avendo più tempo a disposizione abbiamo passato i mesi estivi a mantenere sempre più in forma il nostro fisico appesantito da anni di lavoro sedentario. Innumerevoli camminate, e una dieta molto equilibrata, ci hanno permesso di raggiungere un discreto risultato, ma con l’arrivo dell’inverno si è evidenziata la necessità di trovare una palestra dove svolgere dell’attività fisica per continuare a mantenere efficiente il nostro corpo. Ne stavamo parlando un pomeriggio che eravamo in giro per la città, quando fermi ad un semaforo, abbiamo visto l’insegna della piscina comunale.

“Perche non ci facciamo un bel corso di nuoto.”

Lancio la proposta. Lei ci riflette un poco, poi ribatte che ha paura dell’acqua alta, e poi io sono già in grado di nuotare.

“Non importa se sono un nuotatore, anche se facendo immersioni non ho mai sviluppato le tecniche per nuotare in superficie, ma sott'acqua, e poi tu potresti acquisire una certa sicurezza per vincere la tua paura dell’acqua alta.”

Ci riflette un poco e poi mi dà ragione. Decidiamo di prendere delle informazioni su dove si tengono i corsi di nuoto, e dopo una breve ricerca, la nostra scelta cade su di una piscina, che è a pochi passi dal casa nostra, e che fa corsi serali a costi abbastanza contenuti. Dopo aver fatto l’iscrizione, ci presentiamo un lunedì sera puntuali alle venti, e facciamo conoscenza dello staff di coloro che sono gli istruttori di nuoto. Il capo si chiama Paolo, età circa trenta cinque anni, alto e fisico da nuotatore con spalle larghe, braccia robuste e un torace con pettorali scolpiti, capelli scuri cortissimi, e uno sguardo magnetico. Dei tre è l’unico che indossa una maglietta rossa attillata con il logo della piscina e dei pantaloncini che arrivano a meta gamba. I suoi assistenti sono Luca, un bel ragazzo giovane sui venticinque, e Sara una bella ragazza con degli splendidi occhi azzurri, e dal fisico stupendo sui ventidue anni. Appena fatte le presentazioni Paolo, ci chiede di mostragli la nostra acquaticità. Ci fa percorrere un vasca della piscina grande, e nota subito che io devo imparare a sincronizzare il movimento respiratorio, mentre Carla deve solo vincere la sua paura dell’acqua alta. Ci separa e io mi ritrovo a nuotare in una vasca più piccola, con Sara, che mi spiega i movimenti che devo fare, mentre Carla resta in vasca grande, con Paolo che la segue passo a passo. Dopo ogni vasca vedo che lui si abbassa, e le parla da vicino spiegando come deve fare. Per tutta la lezione non le toglie gli occhi di dosso, e noto anche che alla fine nel salutarla gli porge anche l’accappatoio. Per sei lezioni io resto con Sara, mentre lui segue sempre Carla, con particolare attenzione. La settima lezione, Sara mi porta in vasca grande, dove c’è anche Carla, e allora Paolo a lei la fa spostare in una corsia più interna, mentre io nuoto in quella più vicino al bordo vasca. Fra una vasca e l’altra, vedo che fra loro si è instaurata una bella confidenza, li vedo scherzare e ridere spesso. Mi rendo conto che sento dentro una strana sensazione. Da quando siamo sposati ormai da molti anni, non sono mai stato geloso di mia moglie, anche perche non me ne ha mai dato motivo di esserlo. Adesso ho l’impressione che lei sia molto presa dalle attenzioni del maestro, e stranamente non le ho chiesto nessuna spiegazione. Però mi ritrovo quando penso alla faccenda, con il cazzo durissimo, e la sera poi la scopo con impeto e con grande piacere di lei, che ne gode moltissimo. Con molta discrezioni li osservo, e alla fine della nona lezione, lui, quando tutti se ne vanno nello spogliatoio, le fa percorrere una vasca in più. Io li osservo mentre lentamente mi avvio nel mio spogliatoio, e vedo che quando lei arriva al bordo della vasca lui la solleva per farla uscire dall’acqua. La solleva come fosse una piuma, e per un momento si trovano molto vicini, lui la fissa negli occhi e poi le prende l’accappatoio e insieme vengono verso gli spogliatoi, che sono vicini a quelli maschili divisi da un piccolo corridoio. Mentre camminano lui le dice delle cose che a lei la fanno sorridere. Quando passano davanti a me, che mi sono spostato di lato, per non essere visto, li vedo che sono molto vicini, e lui prima che lei entri nello spogliatoio la stringe per un attimo a se, è solo un momento, ma dalla mia posizione posta di lato vedo benissimo, che lui con quel contatto le ha fatto sentire il pacco che si vede molto gonfio dei pantaloncini. Per un momento lei resta immobile, lo guarda, e lui le da un lieve bacio sulle labbra, le sussurra una cosa, e lei sorride e annuisce in senso positivo. Sono sconvolto mi rendo conto che se continua così lei finirà fra le sue braccia, e questo mi dà un certo fastidio, ma anche una forte eccitazione. Inoltre adesso nella piscina ci sono tutti i ragazzi del corso agonisti, e non sono sicuro che quel gesto sia passato inosservato. Entro nello spogliatoio, ho una violenta erezione. La cosa mi infastidisce dovendo fare la doccia con gli altri, mi sembra sconveniente avere una erezione davanti a tutti. Decido non fare la doccia, mi vesto ed esco nell’ingresso dove c’è un piccolo bar, e un grande schermo dove una telecamera mostra le vasche dalla piscina, mi metto ad osservare i ragazzi che nuotano in attesa che arrivi mia moglie. Mentre osservo lo schermo, la mia attenzione si concentra sul fatto che non si vede la maglietta color rosso di Paolo. Ci rifletto un momento, e rientro nello spogliatoio, fingendo di cercare una cosa, mi sposto sul corridoio laterale che collega sia i nostri spogliatoi che quelli femminili, e nel mezzo c’è una porta con su scritto spogliatoio riservato all’istruttore. Resto nella penombra, e ad un tratto quella porta si apre, ne esce mia moglie, che già indossa la tuta da ginnastica, si gira, saluta e corre dentro lo spogliatoio femminile. Poco dopo esce anche Paolo, che si aggiusta la maglietta che gli era rimasta dentro i pantaloncini sul davanti, indice del fatto che se li deve essere calati, e tirati su senza badare che l’indumento vi era infilato dentro. Si aggiusta meglio e va verso le corsie dove i ragazzi nuotano. Esco velocemente e mi rimetto ad aspettare mia moglie che sopraggiunge poco dopo. Quando mi vede si scusa dicendo che non vi erano docce libere. Io sono certo che mi sta mentendo, ma ho una erezione che mi fa male al pensiero che lei sia andata con Paolo e che come minimo gli abbia fatto un bocchino. Saliti in auto mentre andiamo a casa siamo fermi ad un semaforo, lei mi chiede se ho del chewingum per togliere il sapore del cloro dalla bocca.

“Questa sera ho fatto due bevute colossali.”

La guardo e non resisto alla tentazione di parlare.

“Quando ti è venuto in bocca lo hai ingoiato? è per questo che vuoi il chewingum per togliere il sapore del suo sperma dalle labbra?”

Lei è sbigottita, mi guarda, e abbassa gli occhi, e resta in silenzio. Io aspetto di essere dentro le mura domestiche per chiedere altre spiegazioni. Giunti in casa lei va in bagno, e poi a letto, io la seguo e nel buio della camera voglio sapere. Sono fra il furioso e l’incazzato per due motivi, mi scoccia che lei faccia la troia con lui, e poi ho il cazzo durissimo, sono eccitato da paura, ma voglio sapere. Le chiedo una spiegazione e lei dopo un lungo sospiro mi risponde.

“Si, è vero gli ho fatto un bocchino. Ero andata nel suo spogliatoio perche volevo sapere il motivo di una sua affermazione. Quando sono uscita dalla vasca, mentre mi accompagnava, mi ha detto che una femmina come me dovrebbe vedere una cosa che nella sua vita almeno una volta la dovrebbe provare, e si trovava nel suo spogliatoio. Io dopo essermi vestita sono andata da lui, per capire di cosa stava parlando. Ero consapevole che sarebbe stato sconveniente, e pericoloso andare, ma ero curiosa. ”

La guardo senza parlare, mi aspetto che lei prosegua.

“Prima di entrare mi aveva stretto a se e ho sentito un bozzo enorme premere contro il mio ventre, e ho tremato immaginando quello che ci poteva essere sotto quella stoffa. Quando sono entrata lui ha chiuso la porta, e ha abbassato i pantaloncini, e mi fa atto vedere un cazzo che in vita mia non avevo mai visto. Lungo molto di più del tuo, ma con una circonferenze esagerata, credimi quanto il mio polso. Mi sono inginocchiata davanti a quel totem di carne, che svettava verso l’alto, e non ho resistito a metterlo in bocca. Per quanto abbia una bocca ampia, ho faticato a infilarlo dentro, e l’ho succhiato come una pazza scatenata. Lui mi teneva il capo fermo e mi ha scopato in gola.

….mhumm…ssi brava…cosìììì..succhia che ti riempio la gola di cazzo prima e sborra poi…… ddaaiii…si che sborrooooo!!!!!!....huummmm…

Ho avuto un orgasmo tremendo, quando l’ho sentito gonfiarsi in bocca, e mi ha inondato la gola con tantissima sborra. Era un continuo di schizzi, sempre forti e generosi. Mi ha riempito la bocca almeno tre volte di sborra dolcissima, e poi ne usciva ancora ero inarrestabile. Alla fine ha smesso di sgorgare, e l’ho pulito bene fin quando lui mi ha sollevato da terra.

“Per la prima volta pò andare, il resto lo avrei nei prossimi giorni. Adesso vai, che il cornuto ti aspetta, ma uno di questi giorni ti cerco e ti scopo a dovere.”

Sono rimasto in silenzio mentre lei parlava, ho immaginato tutta la scena di lei che lo succhiava. Cercavo una motivazione per restare calmo, mentre ero deciso a fargliela pagare a questo stronzo che approfitta del suo essere prestante per scoparsi le donne che gli capitano davanti. Ero molto incazzato perche tutta la faccenda mi provocava una erezione esagerata. Dentro di me si stava concretizzando il sottile piacere di essere cornuto. La sento emozionata e tesa.

“Adesso io non so cosa fare. Ti amo, e mi dispiace di essermi lasciata andare, non capisco cosa mi succede, quando lo vedo la mia volontà si annulla, mi sento di doverlo accontentare, è più forte di me.”

Si gira e mi abbraccia. Sente che ho il cazzo durissimo, sale su di me e se lo infila dentro la fica che trovo essere completamente fradicia di umori. Cazzo!! si è eccitata al solo raccontarmi quello che era successo.

…..mmhumumm amoree..che cazzo durissimmmo che sentooooooo…ma ti sei ecciatto nel sapermi troia con lui……… sssii…scopamiii dai che venngooooo……..sssiiii…

La sbatto con furia, e le sfondo la fica. Lei viene, e dopo la rigiro, e le pianto il cazzo in culo senza troppi complimenti.

….ssiiii…puttanna..mi sono eccitato al pensiero che una bocchinara come te lo succhiava a lui…. sei una zoccola…una troia….. e adesso ti sfondo il culo…così quando lo farà lui sarai più aperta!!!!....

Le spingo dentro il cazzo con un solo affondo. La sento gemere, cercare di sottrarsi all’inculata, ma le tengo per i fianchi, e non le do tregua. Soffre e poi gode.

…..aaahhhhiiii…piannnooo!!...........me……….lo spaccchiiii!!!!!...ssisi…daiiii…spinggiii..cazzo…sssiii

La sbatto come un toro impazzito. Le spingo dentro il cazzo con forza, quasi cattiveria, e quando lei raggiunge di nuovo un orgasmo, le inondo il culo di sborra.

…ssiii…eccomiiiiiiiiiii…sborroooo!!!!adessooo!!!!..

Sono talmente eccitato che il cazzo quasi non si ammoscia. Lo estraggo pieno di sperma e di umori anali, e lo infilo direttamente in gola a lei, che lo succhia come una pazza scatenata. Si infila tutto il paletto in gola e mi fa impazzire. Poi le torno sopra e la scopo di nuovo mentre lei in preda ad una frenesie erotica mi supplica di sbatterla come la peggiore delle troie. Mai vista mia moglie cosi scatenata. Gode di nuovo, e pure io raggiungo un nuovo orgasmo, che scarico dentro di lei. Ci accasciamo distesi sul letto con il fiata corto, e il cuore che batte a mille. Restiamo per un momento in silenzio, poi è lei che mi bacia, e mi sussurra che io così eccitato non se lo ricordava da tempo. La stringo a me, e sento che dentro sono combattuto dal desiderio di sentirla sempre eccitata, così e dalla enorme paura di perderla per sempre.

“Ti amo. Ho il terrore di perderti, e questa sera ti ho scopato per cercare di dimostrarti che sei una femmina che mi fa impazzire sempre. Ti prego non lasciarmi per lui. Per lui tu sarai una delle tante che si è scopato per me sei tutta la mia vita.”

La sento che si strige a me e mi abbraccia forte.

“Pazzo amore mio non è possibile che ti cambi con lui. Mi sono resa conto che lui ha un bel cazzo, enorme, e possente. Sicuramente quando lo infilerà dentro di me impazzirò di piacere, ma sarà solo quello. Il rapporto che ho con te non lo batte nessun super cazzo.”

Si strige e mi bacia con passione. Sono commosso e solo allora cerco di mettere ordine nei miei pensieri.

“Io voglio solo sapere quando ti farai scopare da lui. Se possibile fai che accada qui, dentro casa nostra, poi voglio sapere tutto nei dettagli chiaro?”

Lei mi guarda incredula.

“Allora mi lasci libera di scopare con lui anche qui dentro? Non sei geloso? e poi se lui non vuole venire a casa che faccio non ci scopo?”

La guardo e vedo molta incredulità nei suoi occhi.

“Fai come vuoi, ma lo voglio sapere.”



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Lilly&vagabond Invia un messaggio
Postato in data: 23/04/2019 15:47:00
Giudizio personale:
mi aspetto sempre un racconto speciale e tu non mi deludi mai.

Autore: Baxi18 Invia un messaggio
Postato in data: 23/04/2019 15:38:40
Giudizio personale:
situazione molto intrigante. ottimo racconto mi aspetto l seguito ancora più bello.

Autore: LILLY83 Invia un messaggio
Postato in data: 23/04/2019 08:41:03
Giudizio personale:
bello e promette scintille nella seconda parte.


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