i racconti erotici di desiderya

I tre camion


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Stavolta le ho preparato una sorpresa. Sapeva che avevo in mente qualcosa, forse perchè le ho detto:

"vestiti come sai tu". E lei, ubbidiente come al solito, mi ha assecondato. Lo so che le mie parole

le hanno dato un fremito di eccitazione e che le sue gambe hanno dato spazio ad un'ondata di calore irrefrenabile,

degno di una ninfomane repressa dietro una maschera di perbenismo....

Così sono andato a prenderla in macchina e sono stato soddisfatto di vedere la sua mini aderente, che suggeriva il

culo morbido ed accogliente, le sue autoreggenti, leggermentein vista, e la sua camicia bianca, impaziente di sbottonarsi

davanti a lingue avide di capezzoli turgidi di eccitazione. I tacchi alti sottolineavano la caviglia, in uno slancio

di piacere quando Genny spalanca le gambe a cazzi ignoti...

Non sapeva dove l'avrei portata, nè come avrei usato il suo corpo da raffinata ed esigente troia, ed era proprio questo

che la faceva colare tra le cosce...

Io invece avevo le idee molto chiare.

Era il nostro primo viaggio dall'Abruzzo alla toscana; non vedeva l'ora di tornare, dato che il posto deserto in cui

si trovava non le permetteva di esprimersi completamente. Infatti tutti gli uomini disposti a scoparla si trovavano a troppe

ore di macchina per dire loro "vieni a fottermi SUBITO, perchè Alessio mi ha fatto colare di voglia"...

Quindi mi ha chiesto di portarla in un posto + ragginugibile da uomini arrapati, da coppie fantasiose o .... da entrambi.

Volevo mettere alla prova la sua voglia di cazzo. Ancora una volta.

Nel nostro viaggio ci siamo fermati ad un autogrill e mentre io facevo la coda alla cassa, lei cercava qualcosa da mangiare.

Io di tanto in tanto mi giravo per osservare se i suoi abiti e la sua classe sortivano l'effetto voluto.

Non dubitavo: vedo due tipi proprio alla cassa dietro di me, piuttosto grezzi, sulla quarantina, barba incolta e accento

del sud, che sottovoce commentavano il suo bel culo,e mi accorgo della volgarità con cui lo facevano.

Peccato che lei non sentisse, convinto della sua immediata eccitazione a quelle parole infoiate.

La faccio rimontare in macchina e mentre proseguiamo il viaggio le racconot l'avvenuto. Come sapevo: ha cominciato

a bagnarsi mentre fantasticavo con lei su cosa sarebbe potuto accadere. Mentre gemeva con una mia mano tra le cosce,

le ho detto di bendarsi: infatti stavamo arrivando alla meta della mia fantasia.

Una piazzola di sosta, all'imbrunire, dove si fermano spesso i camionisti a riposare dal viaggio.

Lei non sapeva dove ci trovavamo, ma era coscente di cosa rappresentasse la benda: è la nostra compagna quando la faccio

scopare da cazzi sconosciuti. Non sapeva ceh ancora non c'era nessuno nella piazzola, ma l'idea di essere vista mentre

si toccava la faceva fremere di paura, di eccitazione. Tutta la sua porcaggine stava affiorando come volevo io.

Volevo che si preparasse a quello che volevo per lei. Così ho continuato a toccarla e a parlarle....

Mentre lei gemeva è arrivato un camion che si è fermato un po' più avanti di noi. Appena fermo ho messo in moto e mi

sono accostato a lui, in modo che l'autista vedesse la mia Genny, umida, bagnata e gemente, mentre la mia mano

le ravanava oscenamente tra le cosce. Ho abbassato il finestrino e le ho detto di alzarsi la gonna, esibendo una

gamba fuori dal finestrino. Così, a gambe spalancate e con la fica depilata grondante voglia di cazzo, l'ho offerta al

camionista stanco del viaggio, ma infoiato come un cane in calore per quello spettacolo.

Ma da lui non mi aspettavo una mossa, che si è rivelata una splendida idea: proprio quello ceh speravo.

Il caro amico, prima di scendere dal suo bolide, ha chiamato, via radio, degli amici camionisti con cui avevano

appuntamento proprio in quella piazzola.... Ma eccolo davanti al finestrino, a poche decine di centimetri dalla mia

calda Genny, gemente come una puttanta dovrebbe sempre fare.

Il camionista, incredulo, aveva la mano sul pacco, una verga non male, che forse avrebbe saziato la mia vogliosa compagna.

Ha aperto lo sportello e io gli chiedo se vuole fotterla; il suo sorriso e il suo cazzo mi hanno risposto megio di tante

parole. Così in pochissimo tempo, ho sentito i gemiti della mia zoccola soffocare sulla cappella di quel cazzo. Le mani

di lui le reggevano la testa, come per approfittare avido di un pasto gratis ceh da troppo tempo sognava.

E' proprio mentre le palle cominciavano a sbattere sul mento di Genny che altri due camion ci accerchiano: ecco i rinforzi!

Lo dico a lei che mi risponde, sfilandosi un attimo quel pezzo di carne dura dalla bocca:" Dì loro di fottermi, ti prego".

I due erano già lì quando ha pronunciato quelle parole, e fu allora che capirono cosa intendeva il loro collega quando

disse: "ho una troia ceh non vi immaginate proprio davanti agli occhi".

Io dissi loro di portarla fuori dalla macchina e di appoggiarla sul cofano, piegata in avanti. Nessuno poteva vederci

perchè i camionisti avevano accerchiato la macchina con i loro TIR; ma lei questo non poteva saperlo. Era infatti convinta che

ci fosse un pubblico a godersi la scena.

E lo spettacolo avrebbe effettivamente meritato un pubblico: lei a pecora sul cofano, con la gonna tirata su, le autoreggenti

scomposte che le calavano a causa delle 8 mani (incluese le mie) che le frugavano tra le gambe. Loro tre in coda ceh facevano

la fila aspettando il turno per divaricare il suo culo, avvezzo a grandi misure, ma sempre ritroso all'inizio.

I suoi urli da cagna in calore che chiedeva "ancora" in continuazione, avrebbero attirato l'attenzione anche di un prete.

Così i tre maiali se la sono fottuta a turno e le hanno riempito il culo di sperma caldo, ceh le ho visto colare tra le cosce

proprio sulle calze scomposte.

Toccò a me, ovviamente, concludere il gioco scopandomela nella fica, dove in tre saremmo stati contemporaneamente comodi.

Dopo averla fatta gridare di un orgasmo che sembrava infinito e straripante, le ho riempito la bocca con il mio sperma caldo

di cui lei, abile e attenta bevitrice, non ha sprecato neanche una goccia.

Saluto i camionisti che ci liberano la strada per farci ripartire e, una volta in macchina, sbendo Genny che mi bacia,

ringraziandomi e facendomi sentire il sapore del mio sperma.

Cosa ci aspetterà in toscana?


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Leifocosaevera Invia un messaggio
Postato in data: 08/11/2009 16:30:36
Giudizio personale:
CONDIVIDO IL SUO PIACERE ED è COMUNQUE ANCHE UN MIO DESIDERIO

Autore: Rhumepera Invia un messaggio
Postato in data: 10/04/2006 11:41:25
Giudizio personale:
racconto di buona fattura, complimenti. Siete abruzzesi? se vi interessa un singolo che spesso capita dalle vs parti rhumepera@hotmail.it, oppure lascia un messaggio su desiserya al nick rhumepera

Autore: Roby38 Invia un messaggio
Postato in data: 03/04/2006 12:31:16
Giudizio personale:
bhe che dire se passi dalle mie parti io e i miei amici sapremo come soddisfare la tua lei, possiamo ospitare in una villa sul lago per un week end di sesso sfrenato ciao roberto


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