i racconti erotici di desiderya

I massaggi di stefanino

Autore: Youngvoyeur
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a Ste

Molte volte nella vita capita di non dare il giusto peso alle situazioni che lo meritano, ciò che dico appare molto banale e superficiale ma è estremamente vero, così può capitare a volte di concentrarsi su determinate cose o persone che ti fanno perdere la cognizione della realtà circostante, ciò può accadere anche nell'amicizia dove la superbia del dare tutto per scontato può incidere inevitabilmente su contatti umani importanti: questa storia parla proprio del contrario di un amicizia ritrovata e di emozioni condivise, buona lettura...

conobbi stefanino (nome di fantasia) all'età di 17 anni a presentarmelo fu il mio amico fraterno Alessandro il quale da molto tempo lo frequentava a causa del loro hobby in comune la fotografia, quest'amicizia nata dal nulla con il passare delle giornate cresceva aumentavano le uscite insieme i momenti di confronto, le sbronze e anche momenti di feroce scontro su idee divergenti che non facevano altro che aumentare il nostro feeling. Stefano all'epoca vantava una buona nomea nella mia città riguardo al suo aspetto fisico, non direi una bugia a sostenere che lui era uno dei 7 più bei ragazzi della mia città, carnagione scura occhi neri capello crespo fisico scolpito e una timidezza fine che lo rendeva una stella lucente difronte alle ragazze che impazzivano letteralmente per lui, ne aveva quante ne voleva, grandi piccole bionde more rosse, lui con molta educazione e raffinatezza si concedeva solo a ciò che riteneva interessante in quel momento (anche se poi non ho mai capito cosa intendesse per interessante) e inevitabili erano le stragi di cuori, ma anche li la sua classe nel relazionarsi faceva sì che comunque andassero le cose le donne che rimanevano deluse continuassero a stravedere per lui, in sintesi un mago, come magiche erano le narrazioni delle sue esperienze sessuali vissute come vere e proprie avventure, come quella volta che due ragazze più piccole del suo liceo fecero brucia a scuola per andare a casa sua a scoparselo. Nonostante le sue vicissitudini sessuali era una figura importante per noi era quello che sovente ci portava in giro per locali con la macchina dato che noi non avevamo ancora la patente, quello che ci indicava quelle location alternative che per noi erano ancora sconosciute, e mille altre cose ancora, ma la sua vita non era fatta solo di donne e feste, le sue incertezze e i suoi problemi mai confessati lo portarono a fare delle scelte sbagliate e dato che faceva l'università a Bologna anche per noi non era facile capire l'evoluzione del suo essere, sta di fatto che nel giro di due anni il suo rapporto con le droghe sintetiche si intensificò e così iniziò oltre al suo calvario psichico anche quello fisico che lo portò a contatto con l'alopecia a causa dello stress subito dall'assunzione di quelle sostanze, nel giro di tre mesi perse tutti i capelli e i peli sul corpo, non fu facile inizialmente ma piano piano iniziò a farsene una ragione e continuò la sua vita forte che quegli errori del passato non sarebbero stati più commessi. Il suo aspetto nuovo unito al suo temperamento riflessivo e il suo modo di abbigliarsi etnico ora più che mai li conferivano un aspetto da santone che a dispetto dei più critici non faceva calare l'attenzione delle donne su di lui anzi... prima di perderci di vista ricordo un episodio che coinvolse anche me (se pur indirettamente ), era un venerdì sera non avevo nulla da fare e attendevo l'evolversi della serata quando vedo sul cellulare una chiamata di ste , risposi dicendo: “bel fio cosa chiami me un sei a trombare una delle tue di venerdì sera..” ridendo mi rispose “infatti è per una che ti chiamo haahahaha” rimasi attonito per un istante, proseguì dicendomi, “se sei in città mi fai un favore c'è una mia amica di Pontedera si chiama Giulia, non riesce ad arrivare a casa mia non è che puoi farmi il piacere di accompagnarcela te che sono senza macchina, ovvio che poi resti qua da me a guardare un film, sempre se ti va ..” alla fine quella serata non diceva nulla, dissi di si accesi il motorino e andai verso il porto dove c'era Giulia con la sua yaris blu ad attendermi. Appena la vidi mi presentai notai che come tipo era un po timido ma non antipatico, era alta circa 1.75 bionda tinta occhi marroni con occhiale a segretaria porno per intendersi, una camicetta bianca con un leggero scollo che facevano notare la sua quarta soda e un paio di jeans che risaltavano le sue gambe sode e il suo gran culo, di viso non era bellissima ma un che di attraente lo aveva comunque, dopo le presentazioni del caso le dissi di seguirmi con la macchina e dopo 10 min eravamo giù nel bunker di Stefano, lo chiamavo così perchè allestì il suo scantinato nel condominio a stanza personale. Una volta arrivati da ste tra una chiacchiera e l'altra Giulia si sciolse e così iniziò una bella e lunga conversazione su vari argomenti sempre parafilosofici, come piacevano a ste ma dal modo di fare rigido della ragazza capivo che forse ero di troppo anche se tutti e due mi davano spunto di partecipazione, decisi così di andarmene. mentre tornavo a casa pensai che non avevo più sigarette mi fermai da un tabaccaio 24h e mi accorsi che non avevo il portafoglio con me, lo avevo lasciato da ste, così velocemente tornai indietro, apri il cancello del condominio e scesi giù nello scantinato sicuro di imbattermi in loro che guardavano il film e invece ….. dal corridoio buio filtrava la luce della cantina di Stefano, la porta era difettosa e spesso si chiudeva male lasciando sempre uno spiraglio, un forte odore di incenso si faceva più forte man mano che mi avvicinavo alla porta e quelli che credevo rumori della caldaia si rivelarono i colpi sul letto di Stefano che stava fottendo selvaggiamente Giulia. La cosa mi imbarazzò tanto ma al contempo come preso da una curiosità irresistibile rimasi immobile a spiare quei corpi nudi che si muovevano con ritmo forsennato, Giulia con le unghie sembrava voler scavare nella pelle di colui che la stava penetrando, il corpo implume e tirato del mio amico unito ad una dotazione a dir poco ottima non dava scampo alla studentessa di lingue che nell'estasi della passione iniziò a lanciare qualche esclamazione gemendo, “siii ah ahhh ahhh si stefano così così spingi ancoraaaaaaaaa” lui zitto spingeva sempre più forte finchè non decise di alzargli le gambe spingerle indietro e fotterla da sopra, le urla si fecero forti molto forti, da sopra le scale sentì il rumore di una porta che si apriva e preso dalla paura di essere scoperto andai di fretta a quella che era una uscita di sicurezza e col cuore in gola mi diressi a casa, per molti mesi quella scena di Giulia supina al corpo scolpito di Stefano fu l'oggetto delle mie masturbazioni, chissà forse è da li che capì la mia attrazione per il voyeurismo.

Passarono circa 5 anni e di Stefano persi le tracce, certo non feci nemmeno nulla per evitare ciò, ma gli eventi e la mia svogliatezza ebbero il sopravvento, via via arrivavano notizie da amici in comune
che lo davano sempre nel solito stato alternato tra crisi psicologiche e momenti di eccentricità.
Un mese fa mentre mi stavo recando alla macchina vidi in lontananza una sagoma che li assomigliava decisi di aumentare il passo, era lui con la sua aria da guru, optai per un assalto amichevole da dietro le spalle non appena si voltò notai che il suo volto da spaventato si trasformo in giocondo, come quello che fa un bambino non appena li regali un giocattolo, dopo quell'abbraccio capì che tutto non era cambiato nonostante la lontananza temporale. La sua forma era smagliante viso radioso fisico perfetto, tirato come sempre, e uno charme secondo me più raffinato, in sostanza si era rimpadronito della sua persona e questo mi rendeva una delle persone più felici al mondo in quel momento, fissammo così un appuntamento nella sua casa al mare fuori città (lasciatagli gentilmente dai genitori) per il lunedì seguente dicendomi che ci sarebbero state sorprese.. non chiesi altro e attesi lunedì.
La casa era bellissima era il piano terra di una grandissima palazzina a pochi metri dal mare, in un posto sperduto nella natura, l'appartamento era di circa 50 metri quadri, arredata tutta in stile moderno, il che li dava un tocco di stile unico, nel mostrarmi la sua reggia, si fermo avanti ad una porta chiusa mi disse : “chiudi gli occhi un secondo caro” quando li aprii rimasi esterrefatto, era una stanza bellissima, un rifacimento dell'interno di una tenda araba , aveva moltissima oggettistica etnica e un lettino nel mezzo, mi viene spontaneo di dirgli, “non ti sarai mica dato ai massaggi vero”, ridendo mi rispose “ebbene si caro mio, e sono anche bravo lavoro un sacco, se vuoi te ne faccio uno al volo così mi dai un giudizio”, non esitai un istante mi misi in mutande e mi feci massaggiare nella sua piccola Casablanca, tra una parola e un altra inevitabile fu l'argomento donne, “adesso quante ne scanni maialotto” lui “ ehehehe è un periodo un po confuso ho una ragazza con cui diciamo c'è un intesa che ora va avanti da 6 mesi ha 32 anni si chiama Valeria” “bene Ste dai se sei felice, e che” m'interruppe subito continuando il suo discorso, “ e poi ho altre de situazioni di sesso sfrenato a cui non so resistere, una è una ragazzetta di 20 anni conosciuta ad una festa di un mio amico, ma con lei mi vedo poco e poi c'è quella più pericolosa, forse se andavi al mare da bimbetto ai xxx te la ricordi, si chiama micaela” il cuore mi balzò in gola mi girai guardandolo fisso negli occhi con uno sguardo misto a incredulità e invidia, “ ma chi ste , la cubista???????” “ si mau esattamente lei, è pure fidanzata, è tanti anni che ci conosciamo e notavo da parte sua un certo interesse, finchè da qualche mese non mi chiese di farle qualche massaggio, in una seduta nel mentre stavo facendo i preparativi mau non ci crederai ma si è spogliata nuda e sdraiatasi sul lettino mi ha detto di cominciare il lavoro”. Devo necessariamente qui descrivervi il personaggio di Micaela, una ragazza che ha fatto fa e farà impazzire, alta più o meno 1.72 adesso bionda con un caschetto sexy mozzafiato terza e mezzo di seno sodo una schiena che sembra essere stata modellata dalla perfezione in persona con il suo picco massimo nel culo, al quale si può tranquillamente estendere l'esclamazione che Michelangelo fece quando terminò il Mosè, “perchè non parli!”. Di Micaela erano note le smanie esibizionistiche sui bagni il modo sensuale e provocatorio col quale soggiogava le menti (e non solo ) dei ragazzetti e uomini, inoltre faceva la cubista in un locale molto famoso della mia regione, e questo rendeva lei detto in francese una potta da dieci e lode!!!! all'idea di sapere che Stefanino se la fotteva in quella impazzivo!!, continuai allora preso dal relax del massaggio e dal profumo inebriante dei suoi incensi indiani a porli domande sulle vicende con Miky cercando di ottenere sempre più dettagli, la cosa sembrava non disturbare il mio amico anzi.. tutt'altro: “ vedi mau miky è una dea del sesso pensa che quando si mise sdraiata nuda sul lettino da dietro stavo avendo un mancamento, le sue forme così perfette e armoniose i suoi piccoli piedi e quello sguardo a puttanella in calore mi misero subito ko stavo quasi per venire senza toccarmi, per renderti una fotografia migliore, quando mi voltai teneva la gamba alzata e con il suo sguardo si prendeva gioco delle mie emozioni... iniziai lentamente a massaggiarla prima la schiena poi il sedere e arrivato li lei emise un piccolo gemito di piacere come se trascinata da quell'esperienza si voltò di scatto mi prese e mi fece suo”, queste parole trascinarono anche me a tal punto da chiedere a ste : “ ti prego se non è un problema potresti andare nei dettagli” ero eccitato visibilmente ma con ste mi sentivo in grado di poter essere libero di formulare questa domanda che agli occhi di tutti potrebbe sembrare inopportuna e invasiva ma lui dall'alto della sua libertà mentale non battè ciglio e rispose, “beh una cosa così non l'ho mai vissuta, ci baciammo intensamente con la lingua e nel mentre la cercava facendo roteare la sua dentro la mia, con le mani mi toglieva i vestiti i nostri corpi erano caldissimi, poi iniziò a baciarmi sul petto fino a scendere giù per gli addominali, non scorderò mai quando iniziò a leccarmi l'inguine stavo per impazzire, il mio cazzo era di marmo e le sue falangi lo sfioravano quel poco che bastava per farlo pulsare freneticamente, rivetti il pompino più bello della storiaio i pieni lei in ginocchio per terra, come una serva col suo padrone dopodichè mi chiese di mettermi a carponi per terra” “ che dici ste??????????? ma che voleva fare incularti??” “ ahahha no quello no ma non lo escluderei per il futuro, no mau semplicemente mi leccò lentamente e appassionatamente il buco anale” “ seeeeeeeeee non è possibile” “ e come se lo è fosse solo quello quella volta sono venuto tre volte la prima quando li sono entrato dentro dopo 5 spinte non riuscii più a controllarmi e la inondai ma dopo 20 min ero punto a capo, lei ne voleva ancora così scopammo in piedi con lei in collo a me che gridava spingendo all'inverosimile.. poi l'ultima dopo due ore preso da un incontrollabile voglia nel mentre preparava cena, vestita solo del suo perizoma nero di pizzo, non ho resistito e li sono saltato letteralmente addosso, non puoi capire con che foga la penetravo ogni colpo cercavo di affondare di più come se volessi entrare con tutto me stesso dentro di lei, non potevo far altro in quel momento che penetrare il suo corpo da dea fino a che ho potuto... fino all'ultima goccia del mio sperma”, quella conversazione non s'aveva da fare adesso mi ritrovavo barzotto e con una voglia matta di segarmi, cercai di contenermi e tra una battuta e l'altra mi calmai fino a che non feci rientro a casa dove mi toccai come un porco al racconto di ste.

Le uscite si facevano frequenti ormai eravamo tornati buoni frequentatori, nonostante il mio desiderio voyueristico batteva forte mi trattenevo dal chiedere dettagli su eventuali altri incontri con la cubista, ma a quanto pare ero destinato ad incontrarli insieme. A volte le giornate uggiose non
nonostante non portino allegria talvolta si rendono utili per cambiare all'ultimo dei programmi che altrimenti dovresti rispettare, così quella domenica la partita fu rinviata e nel mentre facevo ritorno a casa detti un colpo di telefono a ste per sapere se era in giro, fortuna vuole che era a casa annoiato come lo ero io,così andai da lui per fare due chiacchiere ma a quanto pere non eravamo soli, appena entrato oltre alle mille feste che ste era solito farmi notai che sull'attaccapanni c'era un giacchettino di pelle da donna e per terra un paio di tacchi neri, ovvio che la risposta la sapevo ma nel mentre stavo per chiedere se c'era qualcuno in casa eccola apparire in tutta la sua bellezza da modella, uno sguardo felino pronto allo sgraffio, miky in una sola parola spettacolare!. Si presentò con una fare timido ma malizioso ovviamente stefanino continuava nelle presentazioni, il cuore mi batteva forte non sapevo che dire che fare nos o se avessero già scopato oppure erano in procinto e io ero il classico intruso, il dubbio fu tolto quando nel parlare capì che era arrivata da poco anche lei, adesso dovevo restare calmo e cercare di guardarla il meno possibile, non fu così , la sua timidezza iniziale fu spazzata via immediatamente dal suo egocentrismo nel mentre stefano preparava un tè, per circa un ora non fece che parlare di lei delle sue serate in disco come cubista e delle sue performance artistiche come modella per alcuni artisti, era quasi impossibile prendere parola ma da un certo punto di vista era meglio così, uno ero completamente preso da lei e dalla sua gestualità sensuale due se avessi dovuto entrare nel merito di alcune questioni avrei dovuto contraddirla almeno una 20ina di volte data la mancanza di nozioni. Una volta bevuto il tè sul finire di un discorso miky si alza e va in bagno io e ste continuammo a parlare, quando rieccola questa volte senza jeans e solo con la maglia lunga che li faceva da vestitino corto, ecco li ho creduto di avere un attacco di cuore, si mise sul divanetto davanti al mio vedevo completamente le sue gambe lisce e scolpite strusciarsi lentamente tra loro per trovare la posizione più comoda fino a che una spallina del vestito largo improvvisamente si abbassò facendo intravedere la parte superiore del suo seno sinistro, non capì più niente ero eccitato e basta, era troppo bella, troppo sexy, troppo troia. Lasciai quell'appartamento con un grande nodo in gola era chiaro che avrebbero scopato non appena la porta si fosse socchiusa, ma nel mentre stavo per aprire la porta che dal cortile mi avrebbe portato alla strada dove avevo la macchina ebbi un ripensamento, la sensazione che provavo in me mi fece forte a tal punto che feci dietro front verso casa di Stefanino, volevo vederli scopare!, apri la porta del giardino entrai dal piccolo orto che aveva sul retro della palazzina e attesi circa 10 min, le serrande erano socchiuse, lentamente mi avvicinavo per captare eventuali suoni e così fù, miky gemeva lentamente come una cagna, le sue parole erano spezzate dai lamenti di piacere che la penetrazione del cazzo di Stefanino li procurava, non vedevo nulla, ma in quel momento riaffiorarono i ricordi di ciò che in passato avevo vissuto con la ragazza pisana, i suoni si facevano sempre più forti, non potevo lasciare tutto quello che stava accadendo all'archivio delle mia memoria mentale, questa volta no! avevo bisogno di catturare quella melodia, presi il cellulare e registrai i suoni che provenivano dalla finestra due tre min poi una macchina che stava entrando nel parcheggio mi costrinse ad allontanarmi per non essere visto, so che quello che facevo era probabilmente una violazione di domicilio di riservatezza o di come chiamate ora voi privacy, ma in sostanza non me ne fregava niente.
Mi masturbai tutta la notte ad ascoltare quelle registrazioni una due tre quattro cinquanta chi lo ricorda più, ero in estasi coinvolto in qualcosa che non era mio inebriato dall'odore di quell'incenso che aveva impregnato la mia pelle e da quel suono celestiale scatenato dalla fusione di quei corpi..


due mesi dopo confessai a stefanino di averlo spiato e di essermi fortemente eccitato, all'inizio si arrabbiò dandomi del malato e pervertito, i luoghi comuni di chi ha il terrore di affrontare le proprie curiosità, due settimane dopo mi richiamò e mi perdonò per il gesto di cui a mente fretta forse era fin troppo avventato, ma c'era qualcosa di più in quella telefonata, dopo due giorni andai a trovarlo a casa sua questa volta Micaela non c'era ma c'era alessandra la sua nuova fiamma, tre ore dopo ero li seduto che guardavo loro che facevano l'amore per me avvolti dalla curiosità e dalla voglia di farsi guardare … ma questa è tutta un altra storia..

grazie a tutti coloro che si sono fermati almeno un istante a leggere le righe del mio racconto....


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Coppiadocna Invia un messaggio
Postato in data: 03/10/2011 18:19:14
Giudizio personale:
noioso


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