i racconti erotici di desiderya

History of violence 3

Autore: Fd5947
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History of violence parte terza... non so se questo titolo ha più davvero a che fare con la situazione che sto vivendo. Chi ha letto i due precedenti racconti sa bene quello che mi è successo. In questi giorni mi sento completamente inebetita. La Francesca che ero fino a due settimane fa sembra un lontano ricordo, una realtà diversa e lontana. Ora sono un'altra Francesca. Prima tutto era semplice e lineare, tutto aveva una sua collocazione precisa... adesso invece tutto mi appare ambiguo e sregolato. Ho l'impressione di stare in bilico tra due dimensioni: da una parte l'imminente matrimonio, Rodolfo, il lavoro di routine, la vita luminosa e pulita che ho sempre ritenuto essere l'unica che potessi vivere; dall'altra l'abisso di sensazioni fisiche e di pulsioni animalesche, la coscienza di essere stata violentata... o meglio, purtroppo, il piacere di essere stata violentata, il desiderio di essere violentata di nuovo nell'immediato futuro. Attraverso momenti di rifiuto estremo, di voglia di cancellare tutto e rimettermi in carreggiata... poi ripenso ai filmini che Sergio ed Enzo mi hanno fatto mentre mi possedevano nel "bunker", al filmino che Sergio mi ha fatto quando mi ha violentata in macchina la prima volta. Quando realizzo che non ho scampo da quei due farabutti e che se voglio mantenere intatta la mia immagine e le mie ralzioni sociali dovrò piegarmi alle loro voglie la mia mente si contorce e la mia mano corre tra le mutandine e trova la fica già bagnata...

Sono passati tre giorni dalla vicenda del "bunker", sono uscita con Rodolfo. Come accade spesso siamo andati nella villetta di campagna di suo fratello, a pochi km da Roma, il nostro "motel" personale. Rodolfo mi ha scopata (fino a due settimane fa avrei detto "abbiamo fatto dolcemente l'amore") e sono costretta a confessare a me stessa che mi sono quasi annoiata. Ho raggiunto comunque un violento orgasmo perchè... ho pensato inevitabilmente al cazzo di Enzo, il gestore del "bunker". Eppure amo teneramente il mio Rodolfo ed è con lui che voglio dividere la vita... ma l'animale oscuro e randagio che ora vive dentro di me desidera altre cose.

Non devo certo farmi violenza la sera dopo per uscire di casa clandestinamente. Sergio mi chiama la mattina sul lavoro per ricordarmi l'appuntamento della sera: c'è Enzo che mi aspetta verso le 21.00 al locale. Invento un corso in palestra per i miei e nel caso chiamasse Rodolfo a casa. Esco in tuta da ginnastica ma nella borsa ho altri indumenti. Mi fermo in garage, chiudo la saracinesca e mi cambio velocemente: un abitino nero aderente elasticizzato, calze autoreggenti, mutandine trasparenti, scarpe di vernice. Sono piuttosto sexy. Guido fino al locale, parcheggio, scendo, entro. Enzo mi raggiunge quasi all'entrata, si comporta affabilmente. Mi porta ad un tavolo ed ordina dei beveraggi. Mi chiede come vivo, cosa faccio, come ho conosciuto Sergio, che tipo di rapporti ho con lui. Mi chiede quindi del matrimonio con Rodolfo. Chiacchieriamo in maniera quasi normale. Enzo è sui 45 anni, una ventina più di me, si comporta in maniera quasi dolce e comprensiva, arriva a dirmi di venire spesso al suo locale, di portare anche "il tuo futuro marito, vi tratterò sempre benissimo". Mi pare quasi di trovarmi al tavolino con un qualsiasi amico, non riesco ad immaginare come evolverà la situazione.

Improvvisamente Enzo si alza, mi prende per mano e mi porta nel bunker. Appena entrati chiude la porta e mi schiaffeggia in faccia. Non forte ma in modo secco, sento la guancia decisamente infiammata. Mi tocco la parte colpita e subito dopo mi arriva un altro ceffone, sull'altra guancia. Enzo mi viene addosso e mi strappa il vestitino, facendo saltare le spalline e lacerando la stoffa per una ventina di centimetri. Cerco istintivamente di difendermi ma lui mi afferra e mi scaraventa sul letto. Mi prende per un braccio e mi rivolta prona. Con l'altra mano sento che afferra il bordo della gonna e con un violento strappo finisce l'opera di distruzione del mio vestitino che finisce sul pavimento buono ormai solo per togliere la polvere. Rimango in mutandine e calze a rete, ma Enzo mi lacera le mutandine e mi toglie pure quelle. Subito dopo mi arriva uno sculaccione dolorosissimo che mi toglie il fiato, cerco di gridare ma lui mi mette una mano sulla bocca. Sento che armeggia con i pantaloni, poi la sua erezione contro le mie natiche. Il suo cazzo è durissimo, spinge da dietro, io non favorisco la manovra ma il membro del farabutto trova lo stesso la mia fica e mi entra dentro di colpo lasciandomi senza fiato. Una Francesca soffre e vorrebbe sottrarsi, ma l'altra Francesca inizia a godere spudoratamente. La mano di Enzo mi tira la testa all'indietro, le sue dita mi entrano in bocca. Potrei morderle, invece inizio a leccarle. Il dolore della penetrazione brutale scompare velocemente, la mia fica inizia a lubrificarsi in maniera esagerata, la violenza si trasforma in goduria. Non reagisco ancora ma comincio a desiderare che questo momento non finisca mai. Enzo mi fotte sempre più velocemente, inizio a mugolare per il piacere, quando improvvisamente lui accelera il ritmo e comincia a grugnire. Capisco che sta per venire e improvvisamente realizzo che lui non ha messo il preservativo. Cerco di divincolarmi ma lui è incastrato troppo pesantemente su di me. Lo imploro di non venirmi dentro dicendogli che non prendo la pillola, lui esce appena in tempo ed inizia a sborrarmi sulle natiche con un lamento rauco abbastanza disgustoso. Poi mi lascia andare, si alza, si tira su i pantaloni. Si dirige all'armadio, vi fruga dentro e mi porge un vestitino.

"Datti una sciacquata e poi metti questo, tra un po' viene Sergio".

Sono mentalmente cortocircuitata, vado al bagno a sistemarmi. Indosso l'abitino attillato color rosso scuro bordeaux che mi fascia il corpo. Sotto ho solo le calze a rete, la sensazione del vestitino mi fa sentire sexy, la mancanza di reggiseni è mutandine amplifica le sensazioni. Non riesco a fare a meno di toccarmi. Le sensazioni vivissime della scopata mi obbligano a sditalinarmi davanti allo specchio. Il pensiero che Sergio sta arrivando e che tra un po' mi aspetta il bis su quello stesso letto mi conduce vicina all'orgasmo, ma decido di soffocarlo. Scendo in sala, Enzo sta trafficando dietro il bancone con dei clienti e non mi rivolge la minima attenzione. Mi siedo ad un tavolo e dopo una decina di minuti lui mi porta un drink facendomi l'occhiolino e dandomi un buffetto su una guancia. Attendo una mezzoretta l'arrivo di Sergio ascoltando musica e cercando di rilassarmi. Me lo ritrovo improvvisamente seduto a fianco.

"Hai già finito con Enzo o dovete ancora fare?" mi si rivolge con un sogghigno antipatico.

Gli rispondo che abbiamo finito. Lui mi prende per mano e mi porta fuori del locale. Saliamo in macchina. Sergio è taciturno, io non so cosa dire. Lui guida a lungo, mi porta fuori Roma. Sono già le 22.00 e l'ora tarda mi preoccupa, cosa diavolo racconterò a casa? Mi rendo conto che siamo arrivati fino a Torvaianica. Sergio parcheggia, scendiamo dall'auto, entriamo nel cancello di un piccolo villino indipendente. Dentro casa la luce è già accesa, mi prende il panico.

"Cosa vuoi fare, Sergio, chi c'è là dentro?"

"Entra e stai zitta, cammina".

Entriamo, Sergio chiude la porta. Nel salotto ci sono tre tizi, tutti dalla faccia poco raccomandabile. Uno dei tre è sulla cinquantina abbondante, gli altri due fra i 30 e i trentacinque.

"Trattatemela bene, Enzo se l'è appena scopata, datele il resto, io torno a riprenderla tra un paio d'ore".

Mi aggrappo a lui disperata, ma Sergio mi si scrolla di dosso con malagrazia.

"Non fare la cretina e pensa a divertirti, sono persone fidatissime ed è quello che ti serve, ci vediamo tra due ore".

Sergio esce, la porta si chiude, mi volto, ho già i tre uomini addosso, non ho alcuna via di scampo.

"Stai qui, tesoro, ci pensiamo noi a farti stare bene" mi dice il più vecchio del trio.

"Vi prego, no, lasciatemi stare..." mugolo sull'orlo delle lacrime.

Il vecchio mi viene addosso ma senza brutalità, mi mette le mani sui fianchi, mi bacia sulla bocca. Gli altri due ai lati. Dopo pochi istanti ho la lingua del vecchio che esplora l'interno della mia bocca e sento sei mani percorrere il mio corpo. Le sensazioni si accavallano, le mani si insinuano tra le cosce, sulle tette, sui fianchi, sul sedere. Improvvisamente mentre il vecchio continua a baciarmi i due affondano le bocche sui due lati del mio collo, leccandomelo e baciandomelo ardentemente. La Francesca oscura viene fuori con tutto il suo animalesco dominio sul mio essere. Comincio a rispondere ai baci dei tre uomini, mi stacco dal bacio con il vecchio, mi volto e vado ad infilare la mia lingua nella bocca di uno dei due porci. I tre uomini mi stringono fra loro con decisione, le mie mani scendono ad accarezzare i loro pacchi.

Loro facilitano le mie manovre disordinate estraendo i cazzi dalle patte, le dita di entrambe le mie mani avvolgono due cappelle calde e turgide. Anche il vecchio ha tirato fuori il membro che struscia già eretto contro il mio addome. Il vestitino cade ai miei piedi non so come, sono nuda, solo con le autoreggenti. Non sto più a disagio, la mia fica inizia a bagnarsi esageratamente, due mani sulle spalle mi premono con forza e mi obbligano ad inginocchiarmi. Il primo cazzo che mi entra in bocca senza esitazioni è quello del vecchio, ha un sapore acre... l'uomo mi afferra la testa e spinge il membro fino in gola, ho subito un conato di vomito. Cerco di prendere il respiro ma lui insiste. Con le mani scappello ritmicamente i membri degli altri due, poi i tre iniziano a darsi il cambi. Sto succhiando i cazzi di tre sconosciuti, uno esce e l'altro entra, poi l'altro ancora e di nuovo il primo. Mi sembra di essere la star di un film porno... solo il vecchio è brutale e mi affonda la cappella fino in gola, gli altri due sembrano apprezzare maggiormente i ricamini di lingua sul filetto e le ciucciate che prodigo alle loro grosse e profumate cappelle.

Il vecchio mi prende per mano, mi portano in camera da letto, mi fa sdraiare, mi viene sopra, si fa strada fra le cosce. In un attimo mi penetra con decisione, io urlo dal piacere, ma la bocca mi viene immediatamente tappata dal cazzo di uno dei due giovani. Il terzo si mette dall'altro lato. Il vecchio mi chiava ad un bel ritmo e di tanto in tanto giro la testa e cambio l'uccello che sto succhiando. La sensazione è quella di trovarmi in paradiso, quando il vecchio inizia a darmi ripetutamente della puttana mi abbandono ad un orgasmo indicibile, urlo senza ritegno tutto il piacere che provo. Mi sento disfatta ma i tre non hanno la minima intenzione di smettere, il vecchio si toglie ed il più alto dei due ragazzi prende il suo posto. Sento il suo bel cazzo entrarmi dentro, gli intreccio le gambe dietro la schiena e lui inizia a fottermi profondamente. Il vecchio mi si siede sul viso, la posizione è quasi improbabile ma mi ritrovo le sue palle pelose sulle labbra. Mi ordina di succhiarle ed io eseguo. Mugolo ad ogni affondo del ragazzo dentro di me e cerco di insalivare i peli del vecchio per rendere la leccata più scorrevole. Il giovane si toglie e lascia spazio al terzo, che mi infila il membro profondamente nella vagina per lubrificarlo e poi mi ordina di girarmi. Eseguo e mi metto a pecorina sul letto, il ragazzo guida la cappella contro il mio ano e spinge profondamente: sono talmente cedevole che riesce ad incularmi al primo colpo e senza nemmeno farmi provare dolore. Gli altri due subito davanti, riprendo a spompinarli. Dopo dieci minuti di quel trattamento sono di nuovo sulle soglie di un secondo orgasmo. Il vecchio mi volta le spalle, si avvicina e mi ordina di leccargli il sedere. Non eseguo, mi fa schifo. Allora il giovane accanto mi prende per i capelli e mi costringe a tirare la testa indietro, quello che mi sta dentro mi afferra brutalmente per i fianchi e mi stantuffa il culo con brutalità. Cedo e mi metto a leccare il culo del vecchio. Mi obbligano a tuffarci il viso dentro, mi costringono a leccare... Mi ordinano di infilare la lingua nell'ano del vecchio ed io eseguo. Il sapore non è piacevole ma nemmeno orribile come temevo. Ho il viso affondato nel culone peloso dell'uomo con la mia lingua che esplora internamente il suo buco del culo. Il terzo ragazzo sapientemente con le dita inizia a sditalinarmi ed in pochi minuti arrivo ad un secondo e sconvolgente orgasmo insieme al mio inculatore... quando estrae il menbro dal mio sedere rimango stupita dalla quantità di sperma che galleggia visibilmente nel preservativo...

Fortunatamente mi concedono una tregua. Vado al bagno, mi lavo la faccia e mi sciacquo la bocca, faccio un bidet. Ritorno in me stessa e penso a Rodolfo che sta a casa, che pensa a me, che si emoziona pensando al giorno del nostro imminente matrimonio. Povero amore mio, se sapesse dove sto, con chi sto e cosa faccio... Torno nel salotto, nuda, ed il terzo ragazzo mi salta letteralmente addosso. Mi appoggio al muro, lui è veloce a penetrarmi da dietro ed inizia a scoparmi nella fica ad un ritmo esagerato. In cinque minuti viene e si toglie. Ora è il vecchio che vuole il bis, mi sistema a pecorina sul divano, mette il preservativo e mi scopa alternando continuamente la fica con il culo. Godo profondamente di quel trattamento, sento di essere diventata una grandissima troia, o meglio sento che è sbocciata la grandissima troia che è sempre stata nascosta in me... Il vecchio ora vuole un pompino. Mi giro, sempre in ginocchio, glielo prendo in bocca. Due minuti di ciucciate ed il porco viene... faccio per togliermi ma nulla da fare, il maiale mi sborra in bocca senza preservativo e mi preme l'uccello contro la gola rantolando di goduria... ingoio tutto, la cosa non mi crea problemi particolari, è ogni tanto lo faccio anche con il mio fidanzato.

Torno al bagno per l'ennesima ripulita della serata mentre il vecchio ed uno dei due ragazzi si rivestono e se ne vanno. Rimango con il più basso dei due, evidentemente il padrone di casa, che si dimostra abbastanza gentile. Iniziamo a chiacchierare, mi chiede come mi chiamo, mi dice che lui si chiama Stefano. E' mezzanotte passata, mi chiede se ho fame, in effetti non ho cenato. Si mette a preparare spaghetti per due con aglio olio e peperoncino. Mangiamo e ci rilassiamo entrambi. A mezzanotte e mezza arriva un'auto, è Sergio.

Entra, guarda la mia nudità con evidente piacere, mi chiede se mi sono divertita, gli rispondo di sì con una leggera aria di sfida. Vedendo Sergio sento l'eccitazione risalirmi in testa, allora mi diverto a provocarlo. Gli dico che i tre amici sono stati bravissimi. Non ci voleva altro, me lo ritrovo addosso con il cazzo fuori dei pantaloni. Prendo a pompinarlo mentre lui mi ricopre di insulti e di domande sulle porcate che ho fatto con i tre. L'altro ragazzo prende a masturbarsi sul divano e risponde lui per me, che ho la bocca impegnata. Sergio mi trascina sul divano, si sdraia e mi ordina di impalarmi sul suo cazzo. Eseguo più che volentieri, il membro di Sergio, senza preservativo, scivola nella mia fica come nel burro. Ora lui sta sotto e sono io a scoparlo. Sergio fa un cenno a Stefano che si mette dietro a me e punta la cappella sul mio ano. Capisco cosa mi attende e cerco di favorire le manovre dei due uomini.

Come una puttana consumata estraggo il cazzo di Sergio dalla fica, lascio che Stefano me lo infili completamente in culo e mi risiedo al cazzo di Sergio. Un po' si spinte e di assestamenti ed iniziamo a fottere in tre. La mia primissima doppia penetrazione mi manda letteramente fuori di testa, dopo un paio di minuti mi ritrovo ad urlare come una pazza, ad incitare i due maschi e mi abbandono al terzo, lungo, doloroso ed estenuante orgasmo della serata. I due mi fanno smontare, si pongono davanti a me, mi innaffiano il viso con due sborrate inesauribili. Mentre i getti caldi mi colano sulle guance, sulle labbra e sul collo penso ai quaranta giorni che mi separano dalle nozze con il mio Rodolfo...


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Federikatrav Invia un messaggio
Postato in data: 22/03/2013 12:56:39
Giudizio personale:
eccitante....

Autore: Vulcanica Napoletana Invia un messaggio
Postato in data: 29/08/2012 19:20:25
Giudizio personale:
....trovo il tuo racconto ben scritto ma... violento.
spero sia frutto della tua immaginazione e sopratutto che tu nn ti faccia mai trattare in quel modo da nessuno.
una carezza. :o)


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