i racconti erotici di desiderya

History of violence 19

Autore: Fd5947
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Sera. Ho appena fatto l'amore con mio marito, che ormai è ossessionato dall'idea di tornare in un club privè dove possa scoparsi un'altra donna concedendo in cambio sua moglie ad un altro uomo. Me lo chiede ogni giorno, in modo un po' ossessivo. Trovo la faccenda stupida e banale. Stupida e banale come l'uomo che ho appena sposato. La realtà pura e semplice è che l'amore che provavo per lui è evaporato in questi pochi mesi in cui la mia vita è completamente cambiata. Vedo il mio futuro con Rodolfo come un abisso di noia e di stupide bugie indispensabili per salvaguardare una situazione matrimoniale ormai per me priva di qualsivoglia interesse. C'è un solo uomo che davvero mi stimola, ed è Fausto. Non so dire quanto io ne sia innamorata, ma l'idea di vederlo mi fa torcere lo stomaco.

Controllo il cellulare, tanti messaggi come al solito. Tre sono di Aldo, tre professioni quasi poetiche di desiderio e di amore. Li leggo distrattamente, sorridendo, ma passo oltre senza rispondere.

La vita è strana, a volte, perchè è in questa precisa temperie psicologica che, nel pomeriggio, ricevo una proposta da Fausto. Ci vediamo verso le 17 a casa sua. Mi possiede a lungo, riempiendomi con il suo grosso sesso bruno. Mi fa venire tre paradisiache volte prima di svuotarsi i coglioni nella mia bocca rantolando e lasciandomi bere un buon mezzo bicchiere di sperma.

Fausto mi chiede di trasferirmi in una bella garconniere non lontano da casa sua, che mi metterebbe gratuitamente a disposizione. Vuole in cambio da me una sorta di collaborazione molto libera: accompagnarlo spesso in cene, occasioni e viaggi dove lui possa avvalersi della mia giovinezza, del mio viso pulito e della mia bella presenza per ben figurare. Mi dice senza mezzi termini che mi chiederà ogni tanto di andare a letto con degli uomini. Mi dice che, a mia completa discrezione e libera scelta, può facilmente trovarmi pochi e selezionati clienti con cui svolgere la "professione" di escort per mantenermi alla grande, indipendentemente da lui. Mi dice che non ha mai incontrato una donna come me e che vuole avermi vicino, in una relazione informale, mantenendo entrambi la propria libertà personale.

Per fare questo ovviamente devo mandare in malora il mio fresco matrimonio, affrontare il terremoto familiare che ne conseguirà, ed infine licenziarmi dal posto di lavoro che è stata la mia sicurezza per diversi anni.

Devo fare questa scelta, che in realtà dentro di me era già compiuta. Voglio essere libera e seguire i miei istinti senza lacci e lacciuoli. Se Rodolfo soffre, se i miei genitori mi disapprovano, non me ne frega un bel niente. Fausto riceve il mio immediato si.

Il giorno dopo Fausto mi porta nella garconniere, una deliziosa mansardina di una sessantina di metri quadri, arredata in maniera abbastanza inequivocabile. Colore rosso antico dappertutto, tende e trasparenze, un magnifico grande letto con baldacchino. In effetti è più un'alcova che un appartamento, ma dotato di un piccolo ed efficiente angolo cottura, un bellissimo bagno con vasca idromassaggio per due. Mi consegna le chiavi, poi mi butta sul letto. Il suo grosso cazzo bruno torreggia immediatamente dalla patta dei pantaloni. Mi inchino a baciarlo, leccandolo golosamente come fosse un gelato. Fausto mi afferra la testa e mi spinge la cappella in gola. Pregustavo una lunga scopata invece dopo pochi minuti mi scarica in bocca un'altra mezza bicchierata di sborra caldissima che deglutisco con piacere. Mi saluta con un bacio e mi lascia padrona del vapore nella mia nuova casa.

La sera stessa prendo il coraggio e dico freddamente a Rodolfo che lo lascio, voglio il divorzio, me ne vado di casa e vado a vivere con un altro uomo. Non mi dilungo sulla catena di problemi e di discussioni che ho dovuto affrontare nel periodo successivo. Ma quando una donna è decisa sa essere molto più spietata e determinata di un uomo. Il giorno dopo vado in ufficio e presento le dimissioni. Non sono preoccupata dell'avvenire incerto. Ho nemmeno 25 anni, sono bella, sono una gran troia e ormai ho acquisito la consapevolezza che all'occorrenza posso spremere gli uomini come limoni.

L'indomani mi trasferisco nella garconniere, sono mentalmente gasatissima. Fausto si offre di mandarmi un paio di ragazzi per aiutarmi a trasferire le mie cose dalla casa del mio ex-marito. Si presenta Giorgio insieme ad un ragazzo più giovane, sui 20 anni. Giorgio mi ha già scopata due volte e sono settimane che mi scrive periodicamente per rivedermi. Si è sempre comportato in maniera volgare ed arrogante con me, quando era in combutta con Sergio. Ma adesso che sono una "protetta" di Fausto la musica è cambiata e Giorgio è tutto moscio e rispettoso, sta al posto suo senza fiatare e senza sguardi strani o ammiccamenti. Cavolo, Fausto deve essere bello potente!!!!

Gli faccio caricare su un furgone la mia scrivania, tre scatoloni di scarpe e vestiti, un altro scatolone con il computer e altri effetti personali. I due uomini mi portano nella mia nuova casa dove sistemano tutto. Mi diverte immensamente vedere Giorgio costretto al posto suo da un'autorità superiore, dopo che in passato mi aveva trattato ed usato come una cagna. Guardo i due uomini al lavoro che disfano gli scatoloni, sistemano la scrivania, collegano lampade e computer, e la mia fica comincia a bagnarsi. Giorgio mi ha già chiavata due volte in maniera brutale, ricordo bene il suo grosso cazzo dentro di me, ed il ragazzino di 20 anni è abbastanza carino. Voglio divertirmi un po'. Chiedo a Giorgio di andarmi a comprare due pacchetti di sigarette e lui parte in direzione del tabaccaio senza fiatare. Vado al bagno, mi tolgo i jeans, resto in mutandine e camicetta. Esco dal bagno e chiamo Cristiano che nel salottino è ancora intento ad installare il mio computer. Entra in camera da letto e mi trova seduta sul letto in mutandine che lo guardo in maniera inequivocabile. Sapevo di piacere al ragazzo, avendolo sorpreso diverse volte a spiarmi il culo. Cristiano si avvicina, appena mi è a tiro gli appoggio una mano sul pacco. Armeggio con la lampo dei jeans e quando gli estraggo il cazzo dai pantaloni è già completamente eretto. Mi pare inutile tergiversare in preliminari, visto che sono già bagnatissima. Gli chiedo di indossare un preservativo, di togliermi le mutandine e di scoparmi subito. Mi diverte un sacco manovrare questo ragazzino a mio piacimento. Cristiano mi viene sopra, io allargo le cosce e lui inizia a chiavarmi alla missionaria. Certamente non è Fausto, ma è bravo e mi fa godere. Stiamo fottendo alla grande quando suona il citofono, è Giorgio con le sigarette. Dico a Cristiano di pregare Giorgio di aspettare giù al furgone qualche minuto e di tornare subito qui. Lo attendo posizionandomi a pecorina e lo incito a darsi da fare. Cristiano mi prende per i fianchi e me lo mette di nuovo dentro. Lo incito a sculacciarmi. Andiamo avanti quasi un'altra ora a scopare, cambiando più volte posizione. Penso sadicamente a Giorgio che aspetta nel furgone, rimasto a becco asciutto. Vengo urlando, dimenandomi insieme al ragazzino che a sua volta sbrodola tutto il suo piacere dentro la mia fica. Mentre lui si dà una ripulita io mi rivesto.

"Vai giù da quel cretino buzzurro del tuo amico, digli che mi hai scopata.... poi torna su e portami le sigarette... poi potete pure andarvene", lo liquido piuttosto freddamente.

E' bello assaporare una piccola vendetta, ogni tanto.

Passo il pomeriggio a riordinare e sistemare le mie cose negli armadi. Vorrei che Fausto mi chiamasse ma non lo fa. E' la mia prima sera da single, orovo una certa sensazione di abbandono e smarrimento che si accentua man mano che la sera si avvicina. Controllo il cellulare, trovo altri due messaggi di Aldo. Vuole tanto rivedermi, quando e dove voglio io.

Lo chiamo.

"Francesca!!!!". Sembra che lo abbia chiamato la regina d'Inghilterra.

"Ciao Aldo...."

Gli chiedo se desidera venire a trovarmi a casa mia, lui accetta entusiasta. Gli dò l'indirizzo pregandolo di presentarsi tra un paio d'ore.

Ho bisogno di un po' di calore per colmare il senso di vuoto che mi attanaglia. Vado al supermercato e faccio la spesa visto che frigo e dispensa sono completamente vuoti.

Quando Aldo arriva ho apparecchiato il piccolo tavolo. Ho cucinato un ottimo risotto alle ortiche e preparato il tiramisu che è la mia specialità.

Aldo entra, mi bacia. Stiamo qualche minuto a scambiarci effusioni come due fidanzatini.

Ceniamo insieme, lui si scioglie e mi racconta un sacco di aneddoti. E' simpatico e dolce, e mi fa ridere di gusto.

Dopo aver gustato un buon amaro di marca tace e mi guarda languido. Lo prendo per mano senza dire nulla e lo porto in camera da letto.

"Francesca... ma tu non sei sposata?"

"Si... ma ho divorziato... da un po' di tempo"

Arriva l'inevitabile domanda.

"Come è possibile che una ragazza bella e dolce come te faccia la prostituta? Non riesco a crederci, non è verosimile"

Non gli rispondo, gli abbasso i pantaloni e inizio a giocare con il suo cazzo, che non tarda ad indurirsi come il legno. Lo faccio impazzire con la lingua, con cui gli solletico il filetto, gli lambisco i bordi della cappella, gli vellico dolcemente le palle pelose per poi intrufolarmi nel culo. Aldo ama tantissimo il rimming; gli solletico l'ano a lungo per poi penetrarlo con le dita e la lingua. Aldo mi ricambia il favore infilandomi a sua volta la lingua davanti e dietro, succhiandomi a lungo la clitoride. Poi mi possiede fino allo sfinimento reciproco. Ci addormentiamo abbracciati. Sento di avere bisogno di un uomo gagliardo come Fausto, ma anche di un uomo dolce e carino come Aldo, che sappia rassicurarmi ed essermi vicino. Che riesca a colmare l'inevitabile senso di vuoto che mi prende dopo che mi sono divertita a farmi sbattere da tanti sconosciuti sporcaccioni...


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Pilato Giovangiuseppe Invia un messaggio
Postato in data: 26/06/2018 11:03:01
Giudizio personale:
come al solito sei una spanna sopra agli altri continua, saluti Giò


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