i racconti erotici di desiderya

History of violence 14

Autore: Fd5947
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E' arrivato dunque il giorno delle mie nozze con Rodolfo. E' un passo importante ed impegnativo, pensato e sognato per anni, quando Francesca era soltanto Francesca e non la persona che sono diventata oggi. Oggi non so proprio più chi sono nè cosa voglio, ma la macchina inesorabile delle relazioni familiari tutto macina e tutto trascina e non lascia spazio ai dubbi ed alle incertezze. Fino a poco più di tre mesi fa l'universo maschile per me iniziava e finiva con il mio fidanzato, finchè la violenza non ha bussato alla mia porta e mi ha profondamemte trasformata. O forse è più corretto dire che ha soltanto portato a galla aspetti della mia personalità che non conoscevo affatto. E mi ritrovo dunque intimamente cambiata, ma non al punto di avere la forza di oppormi alla soluzione matrimoniale. In verità il mio rapporto con Rodolfo ha subito pure una drastica evoluzione da quando abbiamo trasgredito insieme, ma questo è accaduto soltanto una settimana fa. Rodolfo appare molto coinvolto da me, sento che gli piace avere una moglie disinibita, e credo che lui ora intraveda una vita sessuale di coppia molto più interessante di quella che fino a poco tempo fa gli si prospettava. Una cosa è certa, il nostro rapporto sta cambiando velocemente ed è una vera follia sposarci adesso e mettere un punto fermo in una situazione che invece è completamente liquida, e della quale nè io nè lui possiamo immaginare la possibile evoluzione.

Ma questi sono pensieri oziosi. La truccatrice mi sta dando gli ultimi ritocchi, mia madre si dà da fare affinchè tutto funzioni alla perfezione, mio padre è emozionato e si appresta ad accompagnarmi in chiesa, la macchina è giù che aspetta, il parroco che mi conosce da quando ero bambina è lì pronto a benedire la sacra unione che ci vincolerà tutta la vita. Percorriamo il chilometro scarso che separa casa mia dalla parrocchia nell'elegante berlina blu di un nostro parente. Scendo davanti alla chiesa infiorata tra gli applausi dei presenti che ancora si attardano a prendere posto tra i banconi. Entriamo accompagnati dalle irrinunciabili note di Mendelssohn. Il timore che avevo per la testa si materializza velocemente, perchè riconosco subito negli ultimi banconi Sergio. Dapprima impallidisco, poi mi rassicuro perchè non è solo. Vicino a lui c'è Enzo, per fortuna, che ha sempre dimostrato di avere del buon senso. Scorgo pure Giorgio, il "camperista". Ho un tuffo al cuore riconoscendo in fondo alla fila Fausto, l'uomo con cui sono stata da sola in camera da letto nel corso di una delle primissime orge organizzatami da Sergio. Conservo di quest'uomo un ricordo inebriante ed ho sempre sperato di poterlo reincontrare. Oltre a scoparmi in maniera divina con lui in quell'occasione ho avvertito una fortissima intesa, ma dopo quella sera ci siamo persi. Invece eccolo qui, venuto tutto elegante a presenziare al mio matrimonio. Mi tranquillizzo, l'importante adesso è che Sergio non disturbi la cerimonia in qualsivoglia maniera, il resto va tutto bene.

Inizia la cerimonia, le letture dalla Bibbia e dal Vangelo, i canti. L'omelia di don Antonio è particolarmente accesa e vibrante nel decantare e celebrare le virtù di noi due giovani sposi che ci accingiamo al sacramento del matrimonio nella devozione reciproca e nella fedeltà. Se i presenti immaginassero che il culo della sposa ha ricevuto la copiosa sborrata di Sergio non più di dodici ore fa... Arriva lo scambio delle fedi. E' fatta, io e Rodolfo siamo marito e moglie!!!

La cerimonia finisce, inizia la lunga processione di amici e parenti da baciare e ringraziare. Ecco il turno dei miei amici "particolari". Enzo è il primo e mi rivolge parole dolci e galanti, poi Sergio che si limita a baciarmi le guance sogghignando impercettibilmente, poi Federico. Infine Fausto. Me lo ritrovo davanti e mi rendo conto che il cuore mi batte forte. Mi bacia sulle guance appoggiandomi le mani sulle braccia e ritrovo il suo forte odore di maschio che non ho mai dimenticato da quella sera. Mi rivolge poche parole sottovoce fissandomi intensamente.

"Non ti ho mai dimenticata, Francesca, sei una donna meravigliosa ed invidio l'uomo che ti ha sposata". Ricambio il suo sguardo. Ho un groppo allo stomaco e vorrei che il resto dei presenti, marito compreso, sparisse improvvisamente per rimanere sola con lui.

Poi mi chiamano e mi riscuoto, il fotografo deve fare le foto di gruppo. Una mezzora e gli invitati iniziano a sciamare fuori della Chiesa. Chiedo a mia madre di darmi un pezzo di carta ed una penna, vi scribacchio sopra il mio numero di cellulare. Con una manovra diversiva molto disinvolta approfitto di un momento in cui Fausto si ritrova isolato dagli altri. Mi avvicino a lui, gli lascio scivolare il bigliettino in mano senza nemmeno guardarlo in viso. Non è una mossa che ci si aspetterebbe da una sposa in abito bianco, ma la Francesca dall'abito bianco è da tempo che non esiste più.

Il viaggio di nozze in Messico si svolge secondo i programmi prestabiliti. Lo Yucatan è un posto incantevole. L'acqua dei Caraibi è calda al punto da non provare nessun brivido quando ti ci immergi con il corpo scaldato dal sole. Mi sento viva, pulsante di energia animale che amplifica le sensazioni del mare, della sabbia, del sole, dell'acqua salata, delle fieste serali, della cucina messicana. Rodolfo è preso da me e mi dà ciò di cui una giovane sposa ha bisogno. Mi scopa tutti i giorni, anche due volte al giorno, dimostrando una foga ed un'energia che prima non aveva mai avuto. Invariabilmente me lo mette anche in culo venendomi quasi sempre dentro. La cosa mi piace ma non ha quasi nessuna presa emotiva su di me. Mi bagno e arrivo talvolta anche a godere insieme a lui, ma le sue fantasie mi disturbano. Rodolfo quando è eccitato fa continui riferimenti alla porcata fatta durante l'addio al nubicelibato nel privè. Mentre gli faccio i pompini lui cerca di stimolarmi con fantasie erotiche che coinvolgono altre coppie. Lo conosco abbastanza per rendermi conto che ciò che lo eccita è la convinzione di disporre di una moglie abbastanza zoccola da permettergli di accedere a situazioni dove lui può scopare con altre donne. Mi rendo conto che cerca continuamente di adocchiare coppie potenzialmente disponibili a questi giochi. Ho sempre pensato che Rodolfo non pensasse che a me e vedere portati allo scoperto i suoi desideri profondi, desideri che non si concentrano affatto su di me, lo rendono banale ai miei occhi, scontato, dozzinale, noioso, perchè gli manca pure la furbizia di dissimulare. E prima di questo momento questi suoi desideri che sfogo avevano? Da quando stiamo insieme mi ha sempre scopato una o al massimo due volte a settimana dichiarandosi sempre stanco o incapace di fare di più, mentre adesso ogni volta che entriamo in camera da letto mi ritrovo subito messa alla pecorina sul letto ad ascoltare le sue fantasiose porcate sul sesso di gruppo mentre mi chiava. Non mi stupirebbe per nulla apprendere che Rodolfo in tutti questi anni magari si è sfogato scopando qualche battona.

Dal canto mio non sono messa meglio di lui, tutt'altro. Mi sento una vera gatta, adoro gli sguardi degli uomini su di me e non perdo occasione per provocare i maschietti. Ho avuto anche diverse blande occasioni che se avessi incoraggiato mi avrebbero portato a cornificare immediatamente mio marito. C'è un cameriere dell'hotel che mi fa letteralmente impazzire: mulatto, alto, labbra carnose... mi piacerebbe proprio tanto andarci a letto. Invece per tutta la durata del viaggio di nozze sono stata una moglie esemplarmente fedele, almeno fisicamente. Dentro di me tuttavia nascondo un vulcano in continua ebollizione. Penso a Fausto in moltissimi momenti della giornata. Abbiamo iniziato a scambiarci sms appena atterrata all'aeroporto di Cancun e da allora ci scriviamo regolarmente diverse volte al giorno e i contenuti dei nostri sms non sono propriamente casti. Lui ha iniziato presto a dirmi quanto mi desidera e io non mi sono certo peritata di nascondergli quanto io a mia volta desideri lui. Gli ho confessato un paio di volte che mentre scopo con mio marito penso a lui. E' la verità, ma non è la completa verità, perchè penso anche al cazzo di Sergio, a quello di Enzo, alle porcate fatte in camper con Giorgio. E penso soprattutto alla nottata con i camionisti, quando sono stata violentata da quel gruppo di buzzurri puzzolenti e maleducati nel cassone di un camion. E la mia mano corre velocemente alla passera, le mie dita vanno a stropicciare la clitoride dopo che mio marito, invariabilmente svuotatosi nel mio culetto, cade profondamente addormentato. E mentre lui dorme me ne vengo in paralizzanti orgasmi mentre rivivo mentalmente i momenti trascorsi dentro a quel camion. Queste crudezze a Fausto non le dico, ma il pensiero del suo petto villoso, dell'afrore che emanano i suoi grossi coglioni bruni, della maniera imperiosa ed autoritaria con cui mi ha sbattuta e cavalcata per oltre mezzora nella camera da letto di Sergio mi rende decisamente sincera quando gli comunico la mia voglia divorante di lui.

Per ora sono ancora una sposa fedele, ma non occorre la sfera di cristallo per pronosticare che che difficilmente riuscirò a rimanerlo a lungo al ritorno dal viaggio di nozze....


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Apertissimi2 Invia un messaggio
Postato in data: 19/08/2020 15:00:07
Giudizio personale:
Favoloso..... avere una moglie come Te

Autore: Fraqwerti Invia un messaggio
Postato in data: 29/08/2013 09:24:12
Giudizio personale:
La più talentuosa scrittrice dell'intero web! Stupendi tutti i suoi racconti!

Autore: Youngvoyeur Invia un messaggio
Postato in data: 26/08/2013 13:55:16
Giudizio personale:
chapeau..... rien a plus


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