i racconti erotici di desiderya

History of violence 11

Autore: Fd5947
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Venerdì mattina. Il mio penultimo venerdì mattina da nubile. Anche oggi niente lavoro, giornata libera. Mi rigiro nel letto pensando all'avventura vissuta ieri sera con i due toscani. Niente male, niente male davvero. Accendo il cellulare, trovo diversi messaggi, uno da un numero sconosciuto. Lo apro, è di Matteo, uno dei due toscanacci di ieri sera: "ciao mia meravigliosa, ti ho sognato stanotte". Sorrido, gli risponderò più tardi, magari domani, non c'è fretta. Rispondo piuttosto al mio Rodolfo. Con un pizzico di perversione gli scrivo: "ciao mio meraviglioso, ti ho sognato stanotte". Sono proprio una troia.

Non passano due minuti che il mio amore mi chiama al telefono. Mi chiede di passare da lui in pausa pranzo, sa che oggi non lavoro. Lo accontento e verso le 13 sono da lui nella tavola calda sotto l'ufficio. Rodolfo è imbarazzato, mi rendo conto subito che vuole chiedermi qualcosa ma gli manca la faccia tosta. Cerco di stimolarlo, o meglio di tirargli fuori con il forcipe quello che ha in testa.

Interpretando faticosamente il suo lunghissimo giro di parole alla fine riesco a capire che vorrebbe fare qualcosa di trasgressivo prima del matrimonio, una sorta di addio al celibato in due.

Trasecolo, questa proprio non me l'aspettavo. La seratina di mercoledì lo ha totalmente ingrifato ed ora il mio povero quasi-maritino è una pentola a pressione che sta per esplodere. Quando gli ho detto che so essere molto più porca di come mi conosce ho innescato una bomba... Alla fine gli chiedo apertamente cos'ha in mente, ma lui cambia discorso. Quando ci salutiamo con un bacio lo guardo di traverso, e gli mormoro che a questa cosa ci avrei pensato io. Lo lascio paonazzo e me ne vado in palestra, lezione di spinning.

Mi immergo nell'idromassaggio e mi abbandono ai miei pensieri. Cosa posso proporre a Rodolfo di trasgressivo? Non ho idea di quali fantasie abbia nei miei confronti, di cosa desideri. Che voglia fare solo sesso con me in qualche maniera originale? Mmmmhh lo escluderei, sono anni che lo facciamo, indubbiamente ha in mente una situazione più spinta, qualche fantasia innescatagli dalla mia performance orale nella toilette del locale di Enzo...

Già, Enzo... mi viene in mente che potrei chiedergli un consiglio che di certo sarà felice di darmi. Finito l'idromassaggio mi dirigo sui lettini relax con il cellulare in mano... ma sì, io lo chiamo.

"Francesca bella, come stai, tesoro?"

"Ciao Enzo..." gli spiego il desiderio del mio ragazzo e gli chiedo cosa può consigliarmi.

"Ma bella mia, lascia fare allo zio Enzo che ti organizzo una seratina con i fiocchi a te e al tuo bello. Ho un carissimo amico che gestisce un privè, vi porto là e vi garantisco un addio al celibato che ve lo ricordate. Con la massima delicatezza si capisce, guarda che io non sono mica come quel pazzo di Sergio".

Sinceramente non so nemmeno esattamente cos'è un privè. So che è un locale notturno dove le coppie vanno a fare scambi, ma non riesco a figurarmi un possibile contesto in cui io e Rodolfo possiamo inserirci. Eppoi, come ce lo porto Rodolfo in un privè? Gli dico che ci accompagna uno dei miei amici "particolari", che mi scopa più o meno regolarmente da tre mesi a questa parte?

"Dai, che ti organizzo tutto in quattro e quattr'otto... fai un salto stasera al locale che ti spiego la faccenda".

Stasera devo uscire con Rodolfo, ma mi inventerò un mal di testa o qualcosa del genere. Verso le 22, dopo essere "evasa" da casa mi presento al locale di Enzo. Sono vestita carina e ho messo dell'intimo piccante, non è escluso che ad Enzo venga voglia di scoparmi, e non mi dispiacerebbe affatto accontentarlo.

Enzo mi conduce ad un tavolo dove ci attende una ragazza sui 32-33 anni. E' carina, biondo cenere, anche se un po' volgare.

"Allora Franceschina, questa è Marisa, mia carissima amica che tra l'altro mi deve una fraccata di favori e vi farà da... spirito guida domani sera!!!". Una risata un po' sgangherata accompagna queste parole. Il cameriere ci serve dei drink.

"Insomma lei sarà una tua collega di lavoro che tu sapevi un po' ballerina, sai di queste qua che... insomma, mi capisci. Tu le hai chiesto di fare qualcosa con il tuo uomo e lei ti ha proposto il privè di Antonio e ci andate tu, tuo marito, Marisa e e il suo compagno. Tutto semplice. Ma tu ci sei mentalmente a vedere Rodolfo insieme a Marisa? Dai che così gli dai una bella svegliata al tuo maritino!!!"

L'esposizione così diretta mi spiazza un po', l'idea di vedere Rodolfo alle prese con un'altra donna mi sconcerta... ma è una cosa che mi metterà, anche se solo parzialmente, su un piano di maggiore parità con lui, cosa che ritengo sia decisamente auspicabile: prima o poi Rodolfo mi coglierà in castagna in qualche situazione con qualche uomo, e allora tutto sarà molto più semplice se avremo già compiuto insieme determinati passi... e poi insomma, la mia morale sessuale è da un bel pezzo che è diventata un tantinello più elastica.

Insomma accetto. Enzo mi liquida fissando l'appuntamento per l'indomani, sabato sera. Scambio il cellulare con Marisa, che nel frattempo mi è diventata decisamente simpatica, e ci salutiamo.

Arrivo a casa a mezzanotte, telefono subito a Rodolfo.

"Amore ciao"

"Tesoro, ciao.. come stai, ti senti meglio?"

Rispondo con la mia miglior voce sensuale:

"Amore mio, ti ho detto una bugia... non stavo male ma... volevo prepararti una sorpresa speciale... e l'ho fatto"

Rodolfo rimane muto, è come se vedessi il suo turbamento.

"Domani sera... si fa l'addio al celibato come si era detto".

Cerca di riprendersi, il mio sprovveduto maschio.

"Ma... cos'hai in mente... si.. io avevo detto... ma.."

"Ho visto un'amica... una collega di lavoro che tu non conosci... di cui conosco però certe abitudini particolari... e le ho chiesto un grosso favore... insomma lei e suo marito hanno accettato di accompagnarci in un locale particolare..."

"Un locale particolare??". Sento Rudy disorientato, ma lo sento anche mooooooolto interessato.

"Eh, si... proprio particolare". Segue un silenzio di qualche decina di secondi.

"Insomma, non vuoi vedermi ballare in minigonna sulla pista... una minigonna molto corta..."

"Davvero amore?" lo sento sospirare di piacere: è fatta, e anche molto più facilmente del previsto!!!

Rodolfo viene a prendermi alle 21, abbiamo appuntamento con Marisa e Marcello in un autogrill dalle parti della Tuscolana. La sera è fresca, ho il soprabito sopra la minigonna comprata due giorni prima, con la quale ho rimorchiato i due bei toscani. Sotto ho mutandine sexy e calze a rete autoreggenti, e per l'occasione mi sono finalmente procurata gli stivali neri col tacco. Rodolfo mi guarda un po' trasognato, durante il tragitto mi accarezza più volte le gambe godendosi lo spettacolo della sua fidanzata sexy, ma io respingo le sue avances con maliziosa determinazione.

Arriviamo all'autogrill, la coppia di amici ci sta aspettando, è ferma in macchina con le luci di posizione accese. Io e Marisa recitiamo la parte da copione e ci abbracciamo con profusione di baci sulle guance come se ci conoscessimo da una vita. Rodolfo e Marcello si stringono cavallerescamente la mano. Ogni coppia torna nella propria auto ci rimettiamo in cammino.

Guardo Rodolfo maliziosamente:

"E' carina Marisa, vero?" faccio al mio lui.

"Ehmm... molto, ma da quanto la conosci?"

Non rispondo, proseguiamo in silenzio, siamo entrambi molto tesi. E' ovvio che tra me e Rodolfo stasera qualcosa cambierà. Deve cambiare per forza, perchè io stessa sono già troppo cambiata e lui deve adeguarsi a me. Altrimenti andremo incontro ad un futuro non felice...

Arriviamo ad una villa in campagna circondata da un'alta siepe, Marcello scende, suona ad un citofono ed il cancello si apre. Entriamo e parcheggiamo in un piccolo parco accanto a qualche decina di automobili già presenti. Altri fari che percorrono la stradina sterrata ci fanno capire che altra gente è in arrivo.

Entriamo nella grande villa. Mi ero accorta che Marisa aveva avvisato dell'arrivo con il cellulare, ed infatti ci viene ad accogliere Antonio, il gestore. Un uomo elegante, alto, ma dall'espressione furba e dura. Però ci sa fare decisamente. Si rivolge a noi quattro come se fossimo i suoi migliori amici d'infanzia. Anche Marcello è molto spigliato e dimostra di essere a proprio agio in queste situazioni. Chi invece è un autentico pezzo di legno è il mio Rodolfo. Mi stringo a lui e sento di amarlo proprio tanto.

La villa è spettacolare: un ingresso tutto luci, vetrate e trasparenze, colonnine finemente decorate e sculture di nudo maschile e femminile. Ci registriamo e Antonio ci introduce nel salone principale dove la musica è alta. C'è un ampio spazio dove alcune coppie ballano, una zona con divani, un bar con i classici sedili girevoli.

Antonio ci lascia alle cure di Marcello che mostra di conoscere il posto già alla perfezione. Facciamo il giro della villa che si articola su tre piani. E' tutto un susseguirsi di tendaggi, di salette, di spazi nascosti. Facciamo conoscenza con la dark room, una specie di piccolo labirinto dove l'oscurità evidentemente favorisce determinate situazioni. Ai piani superiori andremo dopo, suggerisce Marcello, e ci invita a seguirlo alla zona bar.

E' ancora presto, spiega Marcello, non sono nemmeno le 23 e la serata non è ancora davvero iniziata. Altra gente sta arrivando. Ci sediamo sui sedili girevoli ed un gentile barman ci chiede cosa desideriamo. Alcoolici per tutti. Iniziamo a chiacchierare piacevolmente. Marisa tende a rimanere all'ombra del suo partner, che invece si dimostra un buon intrattenitore. Ci fa ridere di gusto e piano piano ci fa mettere a nostro agio. Perfino Rodolfo diventa presto allegro e ci facciamo un sacco di risate alludendo alla nostra inesperienza in situazioni simili.

Intanto su un divano in un angolo poco distante da noi una donna si trova seduta tra due uomini che la palpano. Alternatamente bacia in bocca profondamente prima l'uno e poi l'altro. Rodolfo è calamitato dalla situazione, poi mi guarda, si accorge che lo stavo osservando. Gli mando uno sguardo da gatta in calore studiato ad arte e lo vedo irrigidirsi visibilmente.

Marcello si alza dal proprio sedile, gira intorno al mio posto con noncuranza con la scusa di versarsi del ghiaccio nel drink e di prepararsi un piattino di snack. Sento improvvisamente la sua mano appoggiarsi con delicatezza sul mio sedere. L'uomo mi sta alle spalle, di tre quarti e mi rendo conto che Rodolfo dalla sua angolazione non ha alcuna possibilità di rendersi conto del gesto. Marcello continua a parlare scherzando a voce alta mentre contemporaneamente inizia a palparmi le natiche con una sfacciataggine inaudita. Dal suo sguardo divertito noto che Marisa è consapevole della manovra, mentre Rodolfo continua a guardarsi intorno, continuamente distratto dalla bella donna in balia dei suoi due amici e dalle ragazze del locale che girano seminude. Lascio che Marcello prosegua nella sua manovra, poi decido di sottrarmi, mi alzo e chiedo dov'è la toilette.

Quando torno trovo Rodolfo solo ancora seduto al bar. Marcello e Marisa hanno approfittato del ritmo sudamericano per lanciarsi in pista a ballare. Prendo Rodolfo per mano e li seguiamo. Balliamo una ventina di minuti, poi il ritmo cambia, arriva un lento. Marcello è velocissimo e chiede con galanteria a Rodolfo se può ballare con me. Marisa si offre al mio lui. Il lento è sensuale, Marcello mi stringe a sè, io e Rodolfo ci guardiamo... sembra visibilmente turbato, io gli sorrido dolcemente e gli faccio un cenno che tutto va bene. Marisa si appiccica al mio lui e gli poggia la testa sulla spalla. Le mani di Marcello mi accarezzano i fianchi, l'uomo mi parla all'orecchio sottovoce. Non capisco tutto quello che mi dice perchè la musica è alta, ma si tratta di una serie di galanterie spinte dagli ovvii contenuti.

L'atmosfera nel locale si è molto scaldata. Una coppia si struscia e si palpa apertamente durante il ballo, un'altra donna si ritrova a ballare con le tette di fuori grazie alle manovre del partner che cerca in tutti i modi di spogliarla. Decidiamo di riposarci. Marcello mi prende per mano e giriamo lentamente nel locale, passando accanto agli angoli seminascosti dai tendaggi. Una coppia si sta sbaciucchiando ed accarezzando reciprocamente le parti intime. Rodolfo è dietro di me, vedo che tiene Marisa per mano. Con un leggero sbandamento mi avvicino a Rodolfo, lo guardo negli occhi, con la mano gli sfioro il pacco, lo sento rigido e teso per l'eccitazione. Avvicino la mia bocca al suo orecchio a gli sussurro un "Ti amo". Lui mi risponde un "Ti amo" di rimando. Marcello ci porta su un doppio divano in una zona appartata, mi invita a sedersi ed invita Rodolfo e Marisa a sedersi dirimpetto a noi. Ci chiede cosa desideriamo da bere e si allontana verso il bar. Marisa mi guarda con occhi ammiccanti e appoggia la testa con fare disinvolto sulla spalla di Marcello. Lui si dimostra intraprendente perchè le appoggia un braccio sulle spalle ed inizia ad accarezzarle i capelli guardandomi maliziosamente, mentre lei continua a chiacchierare allegramente facendo finta di niente. Poi avvicina il viso a le odora i capelli facendole i complimenti per il profumo sensuale che emanano.

Sono quasi allibita dal comportamento diretto di Rodolfo che sta iniziando a corteggiare apertamente Marisa davanti a me che gli sto seduta davanti. Ma guarda te che brutto str@@@o, tanto impacciato prima e ora... Marcello torna, Rodolfo si ricompone e con la scusa di prendere il bicchiere si stacca da Marisa. Altri beveraggi, altre chiacchiere, poi una mano di Marisa scivola sul ginocchio di Rodolfo che mostra di gradire il contatto rimettendosi ad accarezzare i capelli della donna.

"Hai una moglie bellissima, Marcello".

Marcello lo ringrazia divertito e Rodolfo affonda leggermente il viso tra i capelli di Marisa annusandoli vistosamente ad occhi chiusi, mentre con l'altra mano le accarezza una gamba.

Vedo che ci vuole molto poco a trascinare un uomo tutto casa e fidanzatina in una situazione indecente... molto meno di quanto è stato necessario a Sergio ed Enzo per trasformare me in una troia...

Continuando a guardare Rodolfo sdilinquirsi per Marisa mi avvicino a Marcello finchè le nostre gambe non entrano in contatto. Marcello non perde tempo, le sue mani corrono sulle mie gambe. Guardo Rodolfo negli occhi mentre socchiudo le cosce, rendendole disponibili alle carezze di Marcello. Rodolfo appoggia la bocca sul collo di Marisa, glielo lecca lentamente, lei lo lascia fare. La mia mano scivola sfacciata sul pacco di Marcello, glielo massaggio. L'eccitazione mi sta prendendo, finalmente posso fare la troia anche davanti al mio uomo. Rodolfo e Marisa finalmente si baciano, io armeggio sulla patta di Marcello finchè riesco a tirargli fuori il cazzo dai pantaloni. Rodolfo si stacca dal bacio profondo con Marisa, si volta mi guarda. Ricambio il suo sguardo, sto a cosce aperte, Marcello armeggia con una mano dentro le mie mutandine mentre io sego il suo membro già eretto. Senza staccare gli occhi da Rodolfo mi chino su Marcello continuando a segarlo lentamente. Poi abbasso la testa e glielo prendo lentamente in bocca. Provo una sensazione surreale a fare un pompino ad un altro uomo davanti al mio fidanzato che si gode la scena.

Marcello mi accarezza i capelli mentre succhio e si rivolge a Rodolfo.

"Certo che anche la tua di moglie non è niente male, carissimo... e quanto è brava". Poi si rivolge a me.

"Fallo meglio, tesoro, mettiti in ginocchio". Scendo dal divano, mi inginocchio e riprendo a pompinare l'uomo. Non posso sapere come sta reagendo il mio Rudi vedendo la sua fidanzata comportarsi in questo modo. Starà guardando allibito ed incapace di reagire? Si starà dando da fare con Marisa? Marcello mi incita a succhiare, poi ad alta voce mi chiede di prendergli le palle in bocca ad una ad una. Eseguo volentieri, alternando massaggi con la lingua ai pelosi coglioni dell'uomo con lunghe leccate sull'asta rigida per poi lasciarmi riaffondare il membro fino in gola. Non so cosa stia accadendo alle mie spalle, sono troppo impegnata a darmi da fare tra i peli di Marcello. Credo di essere andata avanti almeno per una decina di minuti, finchè Marcello mi invita a smettere. Mi rialzo, mi rendo conto che Rodolfo e Marisa non ci sono più. Ci ricomponiamo, Marcello mi prende per mano, mi porta sulla pista da ballo. Il ritmo è veloce ma lo balliamo come fosse un lento. Ci sono una ventina di persone in pista. Marcello mi cinge da dietro e mi appoggia l'erezione sulle natiche, mi bacia sul collo e, ballando lentamente, inizia a denudarmi. Mi sbottona la camicetta e le tette sono le prime ad essere sottoposte all'attenzione del pubblico.

Marcello mi pizzica i capezzoli con le dita. Mi guardo intorno, vedo solo sguardi di uomini e donne eccitati fissi su di me, di Rodolfo nemmeno l'ombra. Poi è il turno della minigonna, che mi viene sollevata per quel poco che c'è da sollevare, Marcello mi scosta le mutandine e lascia che l'intera sala possa guardare la mia fica. Mi appoggio a lui e apro leggermente le gambe per mostrarmi meglio. la musica si interrompe, ho la testa che mi gira. Marcello mi prende per mano, mi sussurra all'orecchio.

"Ci divertiamo un po' da soli prima di raggiungere mia moglie ed il tuo maritino?".

L'uomo mi porta nel labirinto scuro che avevamo intravisto prima. Ci addossiamo ad un muro, limonando con le lingue. Marcello mi sfila le mutandine, mi chiede di sbottonargli i pantaloni mentre lui scarta un preservativo. Lo indossa, si appoggia con le spalle al muro, mi ga girare, gli dò le spalle. Mi attira a sè, sento subito il membro premere contro il mio sedere.

"Prima voglio farti il culo" mormora...

Me lo appoggia, mi separo le chiappe con le mani. Sento la sua erezione contro il mio ano, lui spinge ma non riesce ad entrare. L'uomo si sputa sulle dita e me le inserisce nello sfintere. Sospiro di piacere e lo lascio fare. Sento le sue dita armeggiare per allentarmi il buco del culo. Ci riprova, stavolta entra senza troppe difficoltà. Spingo il bacino contro gli inguini di Marcello per farmi inculare profondamente. Lui è molto bravo, me lo spinge completamente dentro. Diverse figure sono in piedi nella penombra accanto a noi due, non occorre un genio per capire che si tratta di uomini soli. Marcello fa loro cenno di avvicinarsi. Piano piano ho le mani di due sconosciuti addosso. Uno mi palpa le tette, un altro mi accarezza le cosce, poco dopo i due uomini gareggiano nell'accarezzarmi la fica. Uno dei due si dimostra molto bravo a stimolarmi la clitoride, allora lo attiro a me respingendo l'altro. Mentre Marcello continua ad incularmi da dietro questo tizio mi masturba la passera in maniera meravigliosa. Ricambio prendendogli il membro in mano, segandolo allo stesso ritmo con cui Marcello insiste nel mio didietro.

Mi basta una manciata di minuti di questo servizietto per venirmene lamentosamente in mezzo ai due uomini, stimolata dalle sapienti dita dell'uomo nell'ombra. Marcello esce lentamente dal mio culetto... vorrei rimanere lì e farmi scopare dallo sconosciuto che mi ha toccata così bene, ma Marcello con dolce fermezza mi prende per mano e mi porta via, il tizio sparisce nell'ombra.

Ci dirigiamo nella parte della villa vicino alla reception ed entriamo in una stanza con sopra scritto "Riservato". Altre due porte e ci ritroviamo in una piccola stanza da letto separata dal resto del privè. Sul lettone centrale stanno abbracciati Rodolfo e Marisa, completamente nudi. Vedo che il mio uomo ha ancora indosso il preservativo, capisco che Marisa si è scopata il mio Rodolfo.

La cosa non mi garba molto ma faccio buon viso a cattivo gioco. Marcello va a prendere da bere, Marisa mi si avvicina con fare inequivocabile. La cosa mi lascia interdetta, non so come reagire. Non che la cosa mi dispiaccia, ma in questo momento preferirei essere scopata da un maschio, magari proprio da Rodolfo. Vedo che ha ancora l'erezione, quindi quasi sicuramente non è ancora venuto.

Marisa mi accarezza, mi dice parole dolci, si avvicina, mi bacia sul collo, prima dolcemente, poi con la lingua, infine passa a mordermi con delicatezza.

E' la primissima volta che ho un contatto di questo tipo con una donna, la lascio fare. E' piacevole, è dolce... mi coinvolge, se non mentalmente, almeno fisicamente, ho i brividi, la pelle d'oca.

Guardo Rodolfo e vedo che si sta facendo una sega guardandoci. Dio, che porco che è il mio Rodolfo, se penso che due settimane fa ancora non si sarebbe mai nemmeno permesso di usare il verbo "scopare" per chiedermi di fare sesso con lui...

Io e Marisa arriviamo al bacio. Prima sulle labbra, ma lei è avida, la sua lingua mi entra in bocca il bacio diventa profondo, io ricambio anche se senza troppa convinzione. Subisco la cosa ma non mi esalta, sinceramente. Ci sdraiamo sul letto, lei senza troppe formalità mi scosta la minigonna, abbassa la testa fra le mie cosce. La sento mordicchiarmi i radi peli pubici con i denti, poi sento la sua lingua sulla clitoride. La lascio fare, purchè non le venga in mente che io debba ricambiarla, di leccarle la fica non ho davvero voglia. Sento Marcello rientrare nella stanza, porge un bicchiere a Rodolfo ed uno a me. Sto a cosce aperte sul letto lasciando che Marisa beva il nettare che cola dal mio sesso, ma ingoio il bicchiere di liquore in un sol fiato sospirando profondamente e restituisco il bicchiere a Marcello. Ora è lui che si avvicina. Si è tolto i pantaloni, sta in ginocchio sul letto, si avvicina... appena ho il suo cazzo a tiro glielo prendo in mano, lo attiro a me, lui si avvicina ancora. Mi porge il membro, glielo prendo in bocca senza remore mentre Marisa continua a darsi da fare al piano di sotto. Rodolfo si sta sparando una sega fantasmagorica davanti a noi tre, allora penso che sia meglio offrirgli uno spettacolo completo. Mi divincolo dalla presa di Marisa e trascino Marcello su di me. Vedo che ha ancora il preservativo.

"Adesso voglio che mi scopi" pronuncio a voce alta perchè Rodolfo mi senta bene.

Marcello non si fa pregare, mi sale sopra. Gli prendo il cazzo e lo guido nella mia fica. Un attimo dopo stiamo scopando alla missionaria. Ho Marcello sopra di me, mi rendo conto che Rodolfo dalla sua posizione vede solo le cosce aperte della sua fidanzatina con il deretano di Marcello nel bel mezzo che fa su e giù senza sosta. Marisa non rimane interte, ma anzichè occuparsi di Rodolfo ci accarezza. Marcello smonta parzialmente dalla posizione e continua a chiavarmi lasciando a Marisa lo spazio per insinuarsi. Lei cerca di avvicinare il viso ai nostri sessi ma non ci riesce.

Allora Marcello mi gira su un fianco, mi viene dietro e me lo rimette in fica sollevandomi la coscia libera. Marisa ha così buon gioco e si mette a leccare avidamente la nostra scopata, concentrandosi soprattutto sulla mia clitoride. Guardo finalmente Rodolfo negli occhi. Ha la bocca semiaperta e mi fissa con espressione ebete masturbandosi lentamente. E' come se stesse sognando. Il mio sguardo felino lo riscuote, Marcello aumenta improvvisamente il ritmo. Marisa si toglie, Rodolfo può guardare il cazzo di un altro uomo dentro la donna che sabato prossimo diventerà sua moglie. Capisco che Marcello sta arrivando allora, per la prima volta in vita mia simulo un orgasmo. Ne sono assolutamente lontana pur trovando la situazione piacevole. Comincio ad articolare frasi smozzicate ad uso e consumo del mio uomo, incitando l'altro maschio a fottermi ancora più profondamente.

"Dai, dai, come mi scopi bene...".

Marisa servizievolmente va a segare con una mano il cazzo di Rodolfo, e quando mi rendo conto che Marcello sta venendo mi metto gridare provando una soddisfazione viscerale a mostrare a Rodolfo che come mi fa urlare Marcello lui non c'è mai nemmeno lontanamente riuscito. Urlo ad alta voce tutto il piacere fisico che non sto affatto provando, è la mia mente piuttosto che urla il sollievo di potere, da stasera in poi, essere maggiormente me stessa insieme alla persona che sto per sposare.

Rodolfo eiacula poco dopo di noi, seduto sulla poltrona, inondandosi l'addome con un copiosissimo spruzzo di sborra. Marcello esce da dentro di me.

Mi pare che il minimo che io possa fare è andare a leccare e bere lo sperma del mio uomo senza sprecarne nemmeno una goccia...



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Levis_48 Invia un messaggio
Postato in data: 18/07/2013 13:28:40
Giudizio personale:
Questo capitolo non e stato tanto eccitante sono sicuro che il prossimo sarà eccitante anche per questo, vai che come racconto e uno dei piu belli che ho letto spero che questo racconto non finisce mai, dai continua che ti manderò sempre un commento, ciao Peppe


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