i racconti erotici di desiderya

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Autore: Spettro82
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Le splendide vetrate davano luce ed una impressione di libertà ,

sicuramente erano state uno dei motivi per cui era stato scelto

l'appartamento dove ci eravamo appena trasferiti.Mi ero divertita ad

arredarlo con mobili moderni ed essenziali, mancavano solo pochi tocchi

per completare il tutto, la settimana seguente sarebbero state

consegnate le tende,che avrebbero contribuito alla privacy del salotto

e della camera da letto, per ora il vetro anti sfondamento era l'unica

cosa che si frapponeva tra la i due grattaceli gemelli che erano stati

costruiti come due splendide torri di cristallo, uno di fianco all'altro.

Spesso mi ero soffermata maliziosamente a riflettere, mentre giravo per casa seminuda,sul fatto

che se ci fosse già qualcuno negli appartamenti di fronte, mi avrebbe

potuto spiare nell'intimità dei miei momenti quotidiani, ma il falso

pudore aveva presto lasciato spazio ad una morbosa consapevolezza ed il gioco

mi eccitava profondamente.

La mattina sentii un breve suono al campanello, mio marito era uscito da poco e pensai avesse dimenticato

qualcosa, quando aprii la porta un profumo mi aggredì morbido e

suadente, abbassai lo sguardo e sullo zerbino vidi uno splendido mazzo

di rose rosse.

C'era un biglietto assieme ai fiori, la

curiosità mi assali' e non potei fare a meno di aprirlo subito e leggere.....

" non posso fare a meno di guardarti, la mia mente e' scossa da pensieri impuri e mie e' impossibile non

desiderare il tuo splendido corpo".

Rimasi allibita, forse qualcuno si

era già trasferito nei nuovi appartamenti di fronte, e mi aveva vista

girare nuda per casa, ero imbarazzata, e

sopratutto quelle rose dovevano sparire prima che mio marito tornasse

la sera.Mi infilai nella doccia, decisi che sarei uscita per fare un

po' di commissioni e me ne sarei liberata.

Mentre l'acqua calda danzava sulla pelle nuda, le mie dita passavano il bagnoschiuma sui seni

tondi e sodi,accarezzavano l'areola dei capezzoli per poi scendere lentamente insaponando il ventre e le gambe affusolate.

Non sono altissima, ma riflessa sullo specchio del bagno vedevo una splendida

Venere in miniatura, mora con gli occhi verdi e curve che risultavano

essere provocanti e volgari se non vengono celate sotto un

abbigliamento elegante e di gusto.

Ad un tratto di nuovo quel profumo di

rose mi entrò nella testa, sentii che mi scivolava sulla pelle , mi accarezzava i sensi,

così intenso e elegante, ma contemporaneamente carico di un messaggio

peccaminoso.

La mia mano mi tradì e lo fecero anche i miei capezzoli che

si tesero dritti sotto le mie dita, iniziai a cercare le note del

piacere tra le mie cosce,accarezzandomi in maniera sempre più morbosa,

fino a trovarmi seduta, mentre l'acqua mi rimbalzava addosso, con le

dita che suonavano una splendida sinfonia sul caldo strumento che era

diventata la mia figa fradicia.

Venni,rumorosa e volgare, e quando le

dita non bastarono più mi aiutai con il flacone del bagnoschiuma,

ficcandolomelo in corpo per tre quarti.

Uscii dalla doccia ancora

bagnata, ero completamente stravolta, mi recai con addosso solo

l'accappatoio in soggiorno, conscia di poter essere spiata dal mio

adulatore, mi misi davanti alla vetrata e guardai fuori, mentre

lasciai aperto l'accappatoio con i seni ed il mio fiore offerti ai

suoi occhi, non vidi nulla ma ebbi la certezza che lui fosse li a

desiderarmi.L'indomani il campanello suono' di nuovo ,questa volta un

pacco bianco con un fiocco di velluto rosso aspettava ai miei piedi.Lo

aprii curiosa come una bambina che apriva i regali di natale, all'

interno trovai un cellulare, il simbolo dei messaggi lampeggiava,

toccai lo schermo e lessi:

"La mia vita ora non e' più scandita

dall'alba e dal tramonto, il giorno per me e' quando posso spiare la

tua pelle sensuale e la notte nera e disperata e' quando guardo nel tuo

soggiorno e non ci sei

"Rimasi stupita, eccitata e confusa,

istintivamente guardai fuori, poi le mie mani tirarono fuori dalla

scatola una tutina nera a rete, la fissai e mi diressi in

bagno.Mi spogliai completamente e me la feci scivolare sulla pelle.

Indossata era tremenda, non avevo mai immaginato di poter indossare un

indumento così volgare, la maglia mi aderiva al corpo come una seconda

pelle, dividendo la mia carne in centinaia di sensuali

rettangoli, i seni sodi e abbondanti erano contenuti come due frutti

proibiti, da quella rete corvina, i capezzoli dritti spuntavano

attraverso le aperture come due oscene antenne in cerca di peccato.La

cosa più morbosa era il mio sesso depilato con le labbra scure che

spuntavano impertinenti , incorniciato da un apertura che esponeva figa

e culo liberamente.Qualora qualcuno avesse deciso di prendermi , lo

avrebbe potuto fare comodamente , senza neppure spogliarmi, come fossi

una puttana di strada, pronta ad offrirsi al primo arrivato.Il telefono

mi segnalo' un nuovo messaggio

"Ti sto guardando"

A quel punto decisi che ne avevo abbastanza di questo gioco , volevo scrivergli che doveva

smetterla immediatamente, ma quando le mie dita

sfiorarono lo schermo, il demone che avevo tra le cosce rispose per me:

"sono pronta ora potrai vedermi conciata come una troia,

preparati".

Infilai una vestaglia da camera, mi recai in soggiorno,

guardai fuori dalla finestra,e lo vidi,aveva un binocolo ed era a torso

nudo, con due spalle larghe, i pettorali erano scolpiti e

splendidamente definiti.

In lontananza potevo distinguere i lineamenti regolari del viso, e boccoli biondi che

gli davano l'aspetto di un perverso angelo custode.

mi girai con le spalle alla vetrata, un semplice gesto e la vestaglia

fu ai miei piedi.

Nuda strizzata dalla tutina, ero alla merce' del mio spasimante e di

chiunque si fosse affacciato dal palazzo di fronte.

Mi sentivo strana, rapita dall' eccitazione e dalla voglia di

trasgredire, iniziai a scendere lentamente con le mani lungo le cosce

fino a trovarmi chinata ad angolo retto, la figa oscenamente offerta

alla vetrata, mi sentivo il fuoco nel ventre, iniziai a masturbarmi

lentamente, sicura che i suoi occhi fossero sulla mia carne.

Il rumore delle chiavi nella serratura fu una secchiata di acqua

gelata, mio marito era a casa, per qualche strana ragione, avevo solo

pochi istanti per ricompormi e salvare almeno le apparenze, la

vestaglia era ai miei piedi, mi chinai..........

Raccolsi il telefono e digitai una sola parola:

"Guardami!"

mio marito mi vide e rimase a bocca aperta, prima che potesse parlare

mi avvicinai a lui inguainata nella rete, come una sirena resa schiava

da un pescatore crudele.

lo baciai, gli iniziai a slacciare la camicia bianca che indossava, e

gli sussurrai che c'era un uomo che mi stava spiando, che la

cosa mi eccitava enormemente e che ora lui mi avrebbe scopata li sul

divano in modo che potesse vedere tutto nei minimi particolari.

Massimo non riscose, mi scivolò in ginocchio dinanzi alle gambe ed

iniziò al leccarmi l'interno delle cosce, io ero già fradicia, e quando sentii la

sua lingua calda sfiorarmi il clitoride, la schiena mi fu' attraversata

dal brivido feroce di un caldo orgasmo.

Bastatono pochi abili colpi di lingua e gli venni sulle labbra, cercai

il misterioso angelo con lo sguardo e lo trovai immobile a spiarmi,

appoggiai le mani al vetro della finestra, offrendo a lui la vista del

mio seno e dei miei occhi, in modo che potesse vedermi

comodamente, ed a Massimo da dietro, il mio caldo frutto bagnato.

Quando la carne di mio marito entrò nella mia, spalancai la bocca in un

gemito sordo, i suoi assalti rabbiosi facevano oscillare sempre più

volgarmente il mio seno ad ogni colpo, le mie tette imprigionate nella

rete sbattevano selvaggiamente, poi ad un tratto inarcai la schiena e

venni urlando, anche il mio spasimante poté capire chiaramente cosa stava

accadendo dalla vetrata, ero piegata sul cazzo fradicio di mio marito

che ora cercava di concludere la splendida cavalcata nel mio sedere.

Mi girai e fissandomo negli occhi vidi una animale in calore, gli dissi

"aspetta amore voglio fargli vedere chiaramente che ora mi stai per

rompere dietro......."

intanto che preparavo lo scabroso spettacolo, premetti il tasto

chiamata sul telefono e misi il viva voce.

Ci mettemmo di profilo, io ero a carponi, completamente esposta ,lui me

lo pianto' nelle viscere con studiata lentezza.

i colpi furono sensuali e profondi, sentivo i suoi addominali scolpiti

zeppi dei nostri umori contro le mie natiche sode, il suo sedere potente

sfruttava i muscoli per darmi colpi decisi che mi sfondavano l'ano

Urlavo come una bestia conscia che il mio angelo custode stava sentendo

tutto,mio marito mi era sopra e lo sentivo prossimo all'orgasmo.

Il suo getto caldo nelle viscere fu una liberazione, la sua mano tra le

mie cosce mi regalo' un ultima intensa scarica di piacere.

Uscì' da me trascinandosi fuori un caldo fiotto dei nostri umori, sbrodolai lungo

le cosce lasciando una chiazza bagnata sul parquet sotto di me.

presi il telefono ed ansimando lo portai alle labbra, potevo sentire il

respiro di lui pesante dal microfono.......

"spero tu sia soddisfatto,mio angelo custode, ora perdonami, se mi

dovrò inginocchiare e non mi vedrai per un po' , ma mio marito ha sporcato per terra ed e'

mia abitudine quando accade pulire usando la bocca ........

stasera, volevamo invitarti a cena da noi e deve essere tutto in perfetto ordine"

Scesi sul parquet e mentre la mia lingua sfiorava la calda chiazza

amara, dal telefono sentii distintamente il gemito di un orgasmo

Intenso e liberatorio, il nostro vicino era cotto a puntino e

sicuramente la serata si sarebbe rivelata molto calda.

Vi ringrazio per i vostri commenti e consigli



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Salvo1981 Invia un messaggio
Postato in data: 28/07/2014 18:20:01
Giudizio personale:
bellissimo ed eccitantissimo....complimenti!!!

Autore: Mysterx Invia un messaggio
Postato in data: 25/05/2014 17:27:15
Giudizio personale:
diverso dagli altri racconti e bellissimo


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