i racconti erotici di desiderya

Giochini particolari

Autore: Hypnos1975
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Tutto era iniziato con un semplice incontro di conoscenza, come al solito, senza pretese da parte di nessuno.

Ci incontrammo fuori ad un bar, ci presentammo ed entrammo per sederci.

Iniziammo a fare conoscenza, loro mi descrivevano quello che cercavano e perché… ed io descrivevo i miei desideri…

Lei era una donna procace, elegante, poco trucco ed una silhouette molto intrigante.

Lui era un signore con un volto rude, un omone in piena regola. Elegante nella sua mise casual.

Li guardavo entrambi, seduti di fronte a me, che con parole e tono pacato, sembrava mi stessero dando il benservito.

Sono un tipo normale, non sono un fotomodello e non ho muscoli che straripano dai vestiti, quindi avevo immaginato che non fossi il loro tipo.

Parlavamo di come l’esperienza nella trasgressione avesse cambiato le nostre vite, la lei di coppia mi fissava, mentre lui si continuava a guardare intorno come a cercare qualcuno che non riusciva a trovare.

Ero quasi sul punto di chiedere scusa per il poco tempo a disposizione e di congedarmi, quando lei allunga una gamba sotto il tavolo e mi fa il piedino…

Ok, forse le mie impressioni erano sbagliate, quindi continuiamo a discorrere.

Saremo stati una mezz’oretta in quel bar. La coppia era molto affiatata e sembravano stare bene insieme.

Pago il conto ed usciamo fuori, lei mi chiede se voglio salire in macchina con loro e fare un giretto per continuare a parlare senza persone che possano ascoltare i nostri discorsi. Faccio cenno di si, ma avverto che ero andato “impreparato”, quindi non ho “protezioni”…

Saliamo in macchina, io siedo dietro.

Appena partiti si inizia a parlare apertamente di quello che loro intendono per trasgressione. Sono uniti, non hanno bisogno di sesso, non hanno bisogno di bull. Vogliono una persona normale da coinvolgere nella loro vita, una persona che possa rendere eccitante il tran tran quotidiano. Una persona con cui guardare la partita e, perché no, giocare…

Penso che io sia quello che cercano. Più o meno le nostre speranze sono le stesse.

Chiacchieriamo di quello che loro intendono per trasgressione, le fantasie che vorrebbero realizzare, i posti in cui hanno fantasticato di farlo.

Abbiamo parlato per più di un’ora, adesso è il momento di separarsi e di riflettere su quello che vogliamo e se siamo compatibili.

Lui mi saluta con una stretta di mano vigorosa, lei con un dolce bacio sulla guancia.

Ritorno a casa e rifletto su quello che ci siamo raccontati. Dopo poco tempo ho le idee chiare, sono la coppia che cerco, semplici, fantasiosi, trasgressivi.

Adesso non devo fare altro che attendere una loro chiamata, sempre che ce ne sia una, ed accordarci sul da farsi.

Passano tre o quattro giorni, il telefono squilla, sono loro. Il lui mi dice che hanno pensato bene a quelli che ci siamo detti e non sono sicuri che io sia compatibile con quello che cercano, ma la lei della coppia vorrebbe comunque avere un incontro “particolare”.

Chiedo cosa significasse e mi spiega che vorrebbe realizzare una fantasia. Se questa fantasia andrà bene, potremmo avere incontri ripetuti…

Gli chiedo di spiegarmi la fantasia, ma lui mi dice di rincontrarci nello stesso bar, da soli, per parlarne.

Prendiamo appuntamento e ci incontriamo. Come per il primo appuntamento, si avvicina e mi stringe la mano. E’ un omone grosso, mi incute timore, ma pensando a sua moglie, tutto passa.

Ci sediamo ed ordiniamo un caffè, lui mi dice che la moglie vorrebbe che io andassi a casa loro (avrei trovato la parta aperta), entrassi, mi mettessi un cappuccio che avrei trovato sullo svuota tasche all’ingresso ed andassi in camera.

Lui sarebbe già legato al letto (residui di un gioco), avrei dovuto svegliare in modo rude lei ed avrei dovuto abusarne…

Insomma un kidnapping… un gioco di ruoli…

Ripeto per l’ennesima volta che sono etero e non avrei mai abusato di lui, quindi se quel gioco sarebbe arrivato al punto in cui lei mi avesse chiesto una cosa del genere, io sarei andato via.

Accenna un sorriso. Neanche lui ha voglia di essere sodomizzato.

Ci accordiamo per realizzare il tutto un venerdì sera.

Sono su di giri, non ho mai provato un gioco del genere, ma mi elettrizza, sperimentare è la base della trasgressione…

Fermo l’auto sotto casa, entro nel portone ed inizio a salire le scale. Arrivo davanti alla loro porta, è socchiusa, qualcosa dietro fa resistenza. Spingo dolcemente per non fare rumore, entro in casa e nello svuota tasche all’ingresso c’è un cappuccio (come mi aveva detto), lo indosso ed inizio a vagare per la casa. C’è una sola luce, fievole, accesa. La segue, credo sia quella della camera da letto. Mi affaccio dall’uscio per controllare, non vorrei trovare brutte sorprese, la scena che mi si para davanti è proprio quella che mi ha descritto. Lui è steso sul letto, semi legato e lei accovacciata su di un lato nuda.

Mi avvicino, tiro un po’ di più le corde in modo che i movimenti non siano così ampi e vado dall’altro lato del letto dove, rannicchiata su di un lato, c’è lei.

Stupenda, con un seno molto prosperoso e le gambe affusolate.

Inizio a spogliarmi, mi tolgo i pantaloni e le metto una mano sulla bocca. Non sono sicuro che stesse dormendo, ma la reazione è alquanto realistica.

Non urla, ma si dimena e cerca di liberarsi dalle mie braccia che nel frattempo l’avevano cinta.

Lui si sveglia, cerca di alzarsi, ma le corde lo impediscono. Sul comodino c’era uno di quei bavagli bondage, ordino a lei di metterlo al marito così non potrà disturbarci. Lei, ubbidiente, esegue gli ordini e mentre imbavaglia il marito, inizio a toccarle il seno. Sento dei gemiti sommessi e la sua mano scivola sul pene del marito. Io, che le mantenevo la mano sulla bocca, mi appoggio al suo culo, lei inizia a stusciarsi.

Di sicuro non urlerà, quindi le tolgo la mano dalla bocca e le prendo le braccia tirandole leggermente indietro. Voglio che senta il mio membro che cresce. Lei si abbassa ed inizia a leccare il boxer del marito. Credo sia eccitato, il pene si ingrossa, ma non può calarsi i boxer. Allora libero una mano della moglie e lei delicatamente li abbassa.

Mi sfilo gli slip. Oramai anche il mio pene è bello duro, le allargo il culetto e lo poggio in mezzo. Lei si abbassa ed inizia a fare un pompino al marito ed io da dietro inizio ad inumidirle la figa…

Probabilmente lui è eccitatissimo, è diventato paonazzo, vorrebbe scoparla, ma non può, così, all’improvviso, la tiro via dal cazzo del marito e la giro verso di me.

La stendo sul letto, le prendo la testa e le porto la bocca davanti al mio cazzo.

C’è un po’ di resistenza, fa parte del gioco, ma dopo pochi secondi lei apre la bocca ed inizia a leccare mentre con la mano sega il marito…

Nel frattempo, io, con le mani, continuo a farla bagnare. E’ bella bagnata, sarebbe quasi il momento di penetrarla ma, essendo un gioco di ruoli, la afferro delicatamente per i capelli e la costringo a strofinare la sua figa sul cazzo del marito che, eccitato ancora di più da questa pratica, è diventato oramai color peperoncino…

La faccio alzare e la metto distesa sul lato con una gamba sulla mia spalla. Ho proprio voglia di scoparla, ed inizio a mettere il mio cazzo dentro, piano piano, delicatamente.

Sarà passata una mezz’oretta e nel mentre giocavo con il buchetto del culo mentre lei, nei momenti in cui aveva le mani libere, continuava a masturbare il marito.

Ad un certo punto lui venne e lei le tolse il bavaglio. Si sentì una fragorosa risata e, visto che non poteva muoversi, disse che si sarebbe goduto lo spettacolo in quella posizione.

Lei venne ed una macchia di umori macchio le lenzuola.

Ora, viste le mie esperienze passate, mi resi conto che avrei dovuto uscire dalla figa ipersensibile. Ma siccome non ero ancora venuto, la girai sul letto, la misi a pecorina e, con estrema delicatezza, iniziai a metterle il mio cazzo nell’ano.

Il culo delle donne è particolare, ognuno si comporta in maniera diversa e, se non si ha un po’ di esperienza, si rischia di far male la partner.

Quindi iniziai molto lentamente e, quando sentii che potevo aumentare il ritmo, lo feci.

Si sentivano di tanto in tanto dei mugolii, ma credono fossero di piacere ed infatti lei iniziò a baciare suo marito e a mordergli i capezzoli.

Ero pronto anch’io a venire, quindi, seguendo il ruolo del gioco, tolsi il preservativo, la feci girare e le ordinai di succhiarmelo.

Non dovetti insistere troppo. Ricevetti uno dei pompini più gustosi della mia vita.

Volevo toglierle il cazzo di bocca e venire, ma lei, vogliosa, lo volle tenere e farsi venire in gola…

Io contentissimo la accontentai e lei, con il mio sperma in bocca, si avvicina al marito ed inizia a baciarlo passandoglielo.

Poi, le mise la figa alla bocca e lui, avidamente, iniziò a leccarla. Dopo pochi minuti iniziò a sciogliere le cordicelle che lo trattenevano e venne vicino a me, mi riprese il cazzo in mano (oramai nel periodo refrattario) e con la lingua iniziò a pulirlo.

Poi mi chiese se anche il marito potesse aiutarla.

Avendo avuto esperienze del genere accettai, avevo già ricevuto soft bisex, e mi stesi sul letto aspettando che decidessero di andare a lavarsi.

Dopo qualche minuto in cui mi leccavano cazzo e coglioni, si fermarono.

Chiesi loro di darmi una pulitina e lei mi accompagno in bagno. Quando uscii li trovai in cucina. Lui stava preparando il caffè, lei mi fece sedere e si sedette sulle mie gambe.

Parlammo dell’esperienza appena vissuta e se quella trasgressione mi sarebbe stata concessa ancora.

Dissero che era piaciuta, che ci avrebbero pensato e, nel caso, ricontattato loro.

Dopo il caffè andai via, ripensavo a quello che avevamo fatto. Speravo in un loro messaggio in cui mi dicevano che erano stati bene…

Da allora li ho incontrati altre volte, non spesso, ma la trasgressione non si “conta”, si vive…



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Lupetty Invia un messaggio
Postato in data: 16/02/2018 15:04:26
Giudizio personale:
eccitante e coinvolgente ma anche, ed è strano dirlo.. normale


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