i racconti erotici di desiderya

Genova dall'alto

Autore: Stefistefi35
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Commenti: 4
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Sono le 5 del pomeriggio. Sono stufo e stanco, non ho più voglia di lavorare. Saluto la mia collega, salgo in auto e guido verso il Righi. Vado spesso da quelle parti e, anche se spesso mi sono reso conto delle fantastiche avventure che quel monte racconta, non mi sono mai trovato partecipe e tantomeno attore.

Sono quasi le sei, è inverno, ormai è buio e mi chiedo per quale strano motivo scelgo di farmi tutta quella coda per raggiungere sampierdarena e arrampicarmi. Ma ormai sono arrivato.

Parcheggio in cima, dove la strada scollina e il forte Sperone ti domina con le sue mura. Mi accendo l 'ennesima siga e inizio a passeggiare. Genova dall'alto è uno spettacolo che a sera toglie il fiato. Quasi una splendida signora sdraiata sulla spiaggia, ornata di diamanti che luccicano come lampioni e fari.

Passo dopo passo la strada in discesa mi accompagna fino a un piccolo piazzale dove distinguo un'auto parcheggiata con le luci di cortesia accese. Non guardo dentro, sono ancora lontano e forse non mi interessa neanche. Ma mento a me stesso. Più mi avvicino e piu' mi rendo conto che l'auto e' una piccola alcova abitata da una coppia intenta a scambiarsi ciò che di più naturale la ns natura abbia saputo offrire. Non ci sono dubbi, sento quasi i gemiti di lei e vedo il corpo di lui muoversi in una danza innegabilmente sessuale. Butto la cicca e fingendo una malcelata indifferenza viro verso la macchina e mi avvicino timoroso di essere scoperto. Quasi quasi mi rendo conto di avere paura. Anzi, sicuramente ho paura. Ma ormai la curiosità ha il sopravvento. Sono vicinissimo e il buio mi protegge come un freddo mantello che mi cela ai loro occhi. Lei è stesa sul sedile anteriore, il suo viso sfiora lo schienale posteriore spinto dai colpi di lui che la penetra da dietro, in una posa resa grottesca dal poco spazio a disposizione. E' bellissima, distinguo la maglietta stropicciata sopra i seni, distinguo bene la gonna alzata e ancora meglio le autoreggenti che spiccano sotto le mani di lui. Ogni particolare del suo abbigliamento mi spiega che lei e' veramente una signora, di media età, di una eleganza normale, non ostentata, ma che la distingue da quello stormo di ragazzine vestite con stracci di moda e mortificate nell'aspetto da un abbigliamento illogico e penalizzante dettato dalla moda. Lui e' quasi ridicolo, quasi goffo. La pancetta lo disturba nei movimenti, vorrebbe muoversi, girarsi, affondare più libero nel corpo di lei ma l'auto gli và un po' stretta. Penso che sicuramento non sono una coppia regolare perchè tutto quel sacrificio deve sicuramente avere una ragione, ma penso anche che non me ne importa molto. Senza rendermi conto sono arrivato a fianco al finestrino. Mi batte il cuore e non posso più negare a me stesso che il mio uccello stà impazzendo, portato alla sua massima fierezza da quella scena che si consuma sotto i miei occhi. Porco mondo, stò facendo il guardone. Mi guardo attorno come se mi vergognassi e non vedo altro che alberi e il muro del castello. Ma lui si ferma, esce dal suo ventre e nel girarsi mi vede. Mi guarda e dopo pochi istanti anche lei, nel gesto di alzarsi e cambiare posizione mi vede. Restano entrambi tranquilli, come se la mia presenza lì fosse una cosa normale. Lei istintivamente si copre i seni, abbassa la maglia ma la gonna non scende con la stessa rapidità. Abbassa lo sguardo e dice qualcosa al suo uomo. Lui mi osserva, le risponde parlandole all'orecchio e con una mossa da atleta che quasi mi spaventa si rigira sul sedile di guida. Lei mi guarda, credo che mi sorrida ma non so' bene cosa vedo e non so' bene dove guardare. Si china e prende in mano il membro duro e ancora umido del suo compagno, lo accarezza e piano avvicina le labbra. Vedo la sua testa muoversi ritmicamente, le mani di lui la accarezzano ovunque. E non so' bene cosa devo fare, non so' se andarmene o restare a godere di quello spettacolo che sembra realizzato apposta per me. Lei continua, si inginocchia sul sedile e il suo splendido culo mi appare in tutta la sua maestosa perfezione. E' messo li' davanti a me come un richiamo; lui mi guarda e mi sorride parlando a lei intenta a offrirgli tutto il piacere delle sue labbra. Sono stupendi. In una frazione di tempo che non saprei precisare mi sento eccitato, colpevole, ancora eccitato, impaurito e mi guardo attorno. Ma lo sguardo torna sempre su quella coppia davanti a me. Ora lei e'sopra di lui e cercando una posizione per le splendide gambe lo cavalca con passione femminile, un briciolo di forza e di potenza che si sprigiona dalle sue mani aggrappate al petto dell'uomo. Mi guardano ancora. Un istante di pausa, vedo negli occhi di lei un lampo di lucida follia e capisco che stà cercando le chiavi per accendere il quadro e abbassare il vetro. Allunga una mano ma io sono troppo lontano. E non capisco subito che vuole toccarmi. Ho quasi la sensazione che voglia allontanarmi di più. Riprende il suo splendido ballo sessuale sul basso ventre di lui e con la mano mi cerca. Mi avvicino, mi tocca senza guardarmi, anzi, si gira dalla prte opposta e abbassa il viso contro quello di lui. Mi tocca all'altezza della cintura, goffamente e con una mano sola cerca di aprirla, cerca la cerniera ma non riesce. La aiuto, mi apro la patta dei pantaloni e subito sento la sua mano calda frugarmi. Non smette di cavalcare, lui gode ansimando e ora, con il vetro aperto, sento le sue parole che la incitano a toccarmi per farmi godere. Mi prende l'uccello in mano e senza smettere di compiacere il suo compagno mi masturba come neanche io saprei fare. Mi accarezza, mi stringe forte e mi rendo conto che questo gioco la eccita ancora di più. Allungo le mani, la accerezzo sui seni, le accarezzo il fondoschiena celato dalla gonna stropicciata ai fianchi. Le splendide gambe inguainate nelle calze, il caldo dei loro organi sessuali uniti. Il movimento di lei aumenta, la voce di lui si fà più forte, più decisa e ora lei risponde a tono e voce altissima, quasi urlando. In un attimo si gira e sporge mezzo busto dal finestrino. Mi tira il cazzo a se e lo prende in bocca avida, con una decisione che quasi mi stupisce. E' un attimo. Due o tre colpi della sua testa e nello stesso istante in cui la schiena del suo uomo si inarca, il corpo di lei si irrigidisce, io esplodo il mio orgasmo nella sua bocca. Sono i minuti più eccitanti della mia vita. Mi ritraggo, lei si pulisce le labbra e bacia il suo spasimante. Ci rilassiamo quasi come fossimo tre vecchi amici. Mi rendo conto che sono praticamente in mezzo a una strada e mi rivesto in fretta. Continuo a guardarla e nonostante tutto a desiderarla. E' davvero bellissima e la situazione non le può rendere giustizia. Lui si pulisce e si riveste in fretta, alza lo schienale e accende l'auto. Lei non mi guarda più, e' imbarazzata e non lo nasconde. Si stà ancora sistemando i vestiti quando lui mi saluta e quasi mi ringrazia per l'esperienza. Non sà ancora che io ringraziero' loro per tutta la vita. Se ne vanno in fretta. Mi giro, mi accendo una siga e guardo Genova dall'alto. Che splendida che sei signora mia.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Corinne66 Invia un messaggio
Postato in data: 30/01/2015 18:54:38
Giudizio personale:
... tutto bello, ben scritto, ma non dirmi che a Righi ci sei andato per fumarti una sigaretta e guardarti il panorama

Autore: DotatoDepilatoRoma Invia un messaggio
Postato in data: 31/03/2011 15:04:37
Giudizio personale:
ben fatto!

Autore: Quattroruote Invia un messaggio
Postato in data: 12/06/2010 11:59:28
Giudizio personale:
ottimo...molto veritiero anche a me sono successe situazioni analoghe...che nn si possono dimenticare mai.

Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 27/12/2007 06:32:53
Giudizio personale:
....... direi che di più non potrei darti, ottimo ed ancor più che ottimo, sapiente scrittura e senso di realtà ed eccitazione.


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