i racconti erotici di desiderya |
Foto d'interno |
Ho ricevuto una mail con l’indirizzo e il numero di telefono, un camion con l’arredamento deve arrivare nel pomeriggio. Salgo le scale del palazzo sito al centro di Roma. Al centro della scale c’ è un vecchio ascensore. Al terzo piano riconosco il logo della società per cui lavoro sulla porta di un appartamento, cerco le chiavi nel mazzo e per prima provo la più vecchia che infatti è la chiave dell’appartamento.
Entro, c’è penombra…il parquet scricchiola sotto i miei piedi. Cammino istintivamente sulle punte per non rovinare con i tacchi il pavimento. La casa ha un lungo corridoio sul quale si aprono le porte di molti ambienti, tutti vuoti. Io sono qui per seguire la prima disposizione dei mobili che arriveranno tra poco. Entro nella prima stanza alla mia destra, è buio ma la luce filtra tra le imposte. Come le altre, la stanza è vuota, c’è solo una grande poltrona rivestita di tessuto damascato rosso e oro e un vecchio telefono a disco, nero, a terra, vicino alla poltrona, collegato al muro con un lungo cavo. Apro un po’ le imposte e una lama di luce entra nella stanza, creando un forte contrasto con la penombra. Mi affaccio alla porta-finestra che dà su un cortile interno, le finestre del palazzo di fronte sono semichiuse. Il camion con i mobili dovrebbe giungere tra poco, decido allora di occupar il tempo e di sbrigare un po’ di lavoro al computer. Avvicino la pesante poltrona alla finestra e accendo il Pc. Fa caldo, mi tolgo la giacca e le scarpe e mi accomodo sulla poltrona. La gonna stretta mi impedisce di accoccolarmi sulla poltrona come piace a me, allora la tolgo, pensando che gli operai suoneranno prima di salire con i mobili. Rimango con il top e il tanga che mi accomodo prima di sedermi, ammirandomi riflessa nel vetro della finestra. Ho caldo e per questo tengo le gambe molto aperte rivolte verso l’aria che entra dalla finestra socchiusa. Comincio a lavorare al pc , e appena mi collego a internet, subito mi arriva una mail di Enzo. Al solito il suo modo diretto si scrivere mi scuote e mi turba. Egli sostiene che sono “cosa sua” e mi manda gli ordini per la giornata, vuole avermi sempre sotto controllo. A me piace sentirmi ai suoi comandi e tuttavia la voglia di disubbidire è sempre forte ed eccitante. Quando apro le sue mail mi eccito sempre, e la mano corre subito tra le cosce appena leggo i suoi ordini..Così mi succede anche oggi e mi accomodo con una gamba ben divaricata appoggiata sul bracciolo della poltrona. Scosto le mutandine e comincio ad accarezzarmi… All’improvviso...driiiin…driiii….il telefono nero inizia a squillare….la mia mano si blocca e io mi risollevo sulla poltrona, seduta composta. Non so se sia il caso di rispondere, poi penso che potrebbero essere quelli dei mobili e decido di alzare la cornetta. “voglio che tu apra di più la finestra e che sposti la poltrona in avanti, ti devo vedere” mi viene ordinato da una voce maschile calda e profonda “ e tieni vicino il telefono, così ti dico cosa devi fare” continua. IO mi sento soggiogata dal suo volere ed eccitata al pensiero che qualcuno mi abbia visto accarezzarmi, so di essere dentro di me esibizionista, quando vengo presa immagino sempre di essere di fronte a molta gente che si eccita allo spettacolo e ora questa mia natura prevale, perciò sposto la poltrona davanti alla finestra e apro le imposte. Riprendo in mano il telefono e “ ora ti togli le mutandine, e ti siedi con le gambe ben aperte” mi dice la voce misteriosa al telefono, Io eseguo l’ordine e mi tolgo le mutandine piegandomi in avanti esponendo il culo alla finestra, poi mi siedo sulla poltrona e divarico le gambe appoggiandole sui braccioli. Riprendo la cornetta e ascolto “ brava bambina, ora ti accarezzerai e voglio che infili le dita in tutti i buchi su e giù rapidamente, rimani in questa posizione e continua ad accarezzarti qualunque cosa accada” io sono eccitatissima ed eseguo l’ordine con diligenza.. le mie dita vanno su e giù e mentre sento il piacere che sale, un soffio di vento spalanca le imposte e io sento l’aria fresca su di me e mi trovo esposta alle finestre di fronte..questo non solo non mi induce a fermarmi , ma anzi mi eccita di più..” brava, continua, ora vengo a prenderti” mi dice la voce e poi click sento riattaccare il telefono.. La minaccia non mi ha spaventata , ma eccitata, continuo ad accarezzarmi fin quando sento passi nell’ingresso. Pensando che siano gli operai con i mobili , mi ricompongo subito …Mentre mi sto infilando la gonna entra lui, con la giacca , elegante, in cravatta, pantaloni neri , camicia bianca. Ha in mano una reflex..” rimettiti subito com’eri” mi dice con la faccia arrabbiata “ presto, che stanno arrivando gli operai” Io non capisco, chi è quest’uomo? cosa vuole da me? Ma il suo tono autoritario mi soggioga e sento il bisogno di ubbidire. Perciò tolgo gonna e mutandine e mi riaccomodo sulla poltrona con le gambe ben divaricate, e ricomincio ad accarezzarmi, lui si inginocchia davanti a me e comincia a fotografarmi…una serie di scatti continui, con l’obiettivo sempre più vicino. Ad un tratto mi accorgo che fotografa senza guardare più l’obiettivo, mi guarda invece negli occhi e con la mano sinistra si apre i pantaloni e a sua volta si accarezza, poi estrae il suo cazzo turgido e umido e “ girati, in ginocchio sulla poltrona” mi ordina. Io eseguo e mi ritrovo con la faccia sul sedile della poltrona, la testa premuta contro lo schienale e il culo in altro , esposta a lui che continua a fotografarmi. Sento la sua mano sinistra che comincia a palparmi con forza il culo, le dita si insinuano tra le natiche. Mi mette due dita nella figa e le rigira, e mi tormenta, io sento un piacere sempre più forte. Poi sento il suo cazzo contro di me, cerca la strada…si infila nella mia figa aprendola con forza, mi sento riempire completamente…intanto lui continua a fotografare.. mi scopa e mi fotografa… Ad un tratto sento rumore nell’ingresso…voci..cerco di rialzarmi, sono arrivati gli operai…, ma lui non smette di fotografare e mi schiaccia giù nella poltrona, continuando a sbattermi con forza. Io sono divisa tra il piacere immenso e la paura di essere vista, ma mi accorgo di desiderare che entrino gli operai e ci sorprendano così. Intanto i suoi colpi sono più ravvicinati, lo sento ansare, io sento un immenso piacere che mi invade..vorrei che entrassero gli operai e che mi vedessero mentre godo… I passi nel corridoio si avvicinano, ora pui posa la macchia fotografica e mi sbatte con forza, tenendomi giù con le mani, premuta contro il sedile della poltrona. Ad un tratto non sento più le voci ne’ i passi..lui sempre sbattendomi mi tira su per farmi vedere che sono entrati due operai che ci stanno osservando con occhi stupiti e vogliosi. Poi si ferma , si alza in piedi e mi tira su , mi mostra ai due e chiede “ vi va di fottere?” io sono spaventata ma sempre più eccitata, non so cosa aspettarmi, ma non voglio smettere di godere..la mia figa che adesso è vuota reclama di essere riempita…. I due non si fanno pregare, si tolgono i pantaloni… “ ora proverai il trio” mi dice lui , si sdraia a terra e mi tira su di se infilandomelo subito nella figa e ricominciando a pompare, uno dei due operai si inginocchia dietro a me e si inumidisce un dito con i miei umori poi me lo infila nel culo e lo allarga, io mi adatto al suo tocco e mi apro, allora lui mi impala con delicatezza e decisione, sento dentro di me due cazzi che si muovono insieme, il dolore e il piacere si confondono..apro gli occhi e mi ritrovo il cazzo del terzo uomo davanti alla faccia, che preme sulla mia bocca per farmela spalancare..io non capisco più nulla so solo che ho voglia di godere, di essere riempita completamente..perciò apro le labbra e lui comincia a muoversi su e giù nella mia bocca… Le sensazioni sono talmente diverse e forti che non riesco a concentrarmi su nessuna, sento in basso il ritmo uguale dei due che mi aprono e sbattono e tormentano con le mani, e in bocca il sapore salato e la sensazione di essere riempita completamente. Sento che i tre lavorano all’unisono, hanno trovato il ritmo uguale, che adesso sta crescendo, diventa frenetico… io sento un calore che sale dal basso e la mia figa inizia a pulsare, insieme con il culo, sempre più forte, un orgasmo lungo , intenso, totale…poi è come un fuoco d’artificio…prima lui, sotto di me urla e mi inonda…subito dopo quello dietro si arresta…trema e con un lungo fremito si svuota dentro di me..per ultimo quello davanti , sento in bocca il suo seme che ingoio fino all’ultima goccia mentre lui trema di piacere…. Siamo stremati, distesi a terra uno vicino all’altro. Io apro gli occhi e vedo che nella stanza c’è una donna che ci sta riprendendo con la cinepresa. Mi guarda e mi sorride compiaciuta “ bravissima”mi dice “questo video hard sarà tra i più cliccati del web” .. Effettivamente è tra i video amatoriali più visti…cercatelo nel web… |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Nefertiti63p | Invia un messaggio |
Postato in data: | 05/04/2013 17:18:38 | |
Giudizio personale: | come al solito ci sai stupire.....ottimo!!!! | |
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Autore: | Xxl | Invia un messaggio |
Postato in data: | 30/03/2013 19:43:33 | |
Giudizio personale: |
un parere tecnico, da fotografo: foto mosse un po' sfocate, la disciplina sul set è condizione necessaria . . . Il parere invece sulla narrazione è più ottimo, il racconto si apre in un ottima luce, anzi penombra, cresce con delicatezza facendo maturare attese e desiderio nel lettore, lo accompagna con una serie di particolari a costruire una scena di alto erotismo e in questa scena a costruire un'eccitazione che si accompagna con quella della scrittrice fino ad un'esplosione di sensi che tutto travolge,. |
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